1912-dia | diabe-limou | lino-ripos | risca-zuppi
     Novella

3001    5|                c’è una busecca con cui riscaldarmi e sfamarmi con poco prezzo.
3002    1|             anche perchè si correva il rischio di trovare una seconda classe
3003    1|        graziosa Argia questa volta non rise.~ ~Ma il giovane, recingendo
3004   10|           signora Palmira, la quale si riserbava almeno il diritto di parlare
3005    8|          moglie le facoltà ragionative risiedano nell’epidermide, e che la
3006    5|              era qualcuno; poi rapida, risoluta, graziosissima, sollevò
3007    4|           Allora mi avviai, ed ero ben risoluto: il cancelletto era aperto
3008   12|              sentenzia, ma la mia voce risonò a vuoto nello stanzone melanconico,
3009    3|            Pensi che questa mano mi ha risparmiato un mezzo accidente. Io schiattavo
3010    7|                 disse la dama come non rispondendo a lui, — oh no!~ ~— Molto
3011    5|                la facoltà, per ora, di rispondervi.»~ ~Parve soddisfatta; prese
3012    5|                fare per comunicarle la risposta, che era questa: «Io sono
3013    9|         ininterrotto suono di voci:~ ~«Ritardo di due, sei, dieci ore!
3014   12|          immobile, con la testa piatta ritirata fra le penne. Immobile come
3015    9|            avvicinarsi della dama egli ritirò con bel garbo il ventre,
3016    9|           faceva: up, ! sollevandosi ritmicamente sulle punte dei piedi, poi
3017    8|             donna, e tu hai l’uomo che ritorna allo stato selvaggio e cretino.~ ~
3018    6|                che, dopo qualche anno, ritornarono al castello perchè il povero
3019    2|              ora che la tranquillità è ritornata nel mio spirito, e molto
3020    7|                 disse ella infine come ritraendosi, come rimettendosi nella
3021   12|                sottili aghi adunchi si ritraevano nei loro alveoli.~ ~I suoi
3022    9|              grosso naso. Poi tutta si ritrasse indietro, coprendosi il
3023   12|              corpo, e in pari tempo mi ritrassi con la mano ferita; il dosso
3024    8|            nome è da per tutto, il cui ritratto onora persino le scatole
3025    3|           gambe.~ ~— Ah, finalmente la ritrovo! Ma dove è il signor Capo,
3026    5|              tutto quello che vuoi; ma ritta accanto ad un libro mastro.
3027    3|            produrre fumo, o, comunque, riuscire molesta od incomoda ai viaggiatori,
3028    2|               aveva detto: «Finchè non riuscirete a togliere dalla circolazione
3029    6|               in una sola cosa non era riuscita donna Fanny: nel farlo dimagrare.
3030    7|               evo medio a Venere erano riusciti a dare una bella batosta.
3031    3|           delle gambine esili, che non riuscivano a toccare il predellino. —
3032   12|             parlava ad un altro re suo rivale, vinto, stretto in catene
3033   11|            matrimonio, quando prende a rivangare i vivi ed i morti. A proposito,
3034    5|         imperterrita. Io rimasi . La rivedo ancora fare un gesto così
3035    3|           altro: la sua galera.~ ~— Ci rivedremo in tribunale! — gli disse
3036    4|                saremmo, forse, mai più riveduti, ma del mio amore ella doveva
3037    2|             consiglio fu molto savio e rivelò molto acume. Aggrottò le
3038    4|              gli avidi e zotici nostri rivenditori, che avevano, anche allora,
3039    5|              piccolo raggio di sole si riverberava sulle alte cime delle piante
3040    4|               languore mi colse. Caddi riverso sul letto, e mi addormentai
3041    5|                ricordo più nulla.~ ~La rividi attraversare ancora i giardini.
3042    7|                si occhieggiavano nella rivista del sole: bocche di leone,
3043    4|                necessario; ed un forte rivoletto di sangue, del mio sangue,
3044    4|               cosa disonesta ed audace rivolgere dirette e vere parole d’
3045    5|           tutti si fossero divertiti a rivolgermi delle parole scortesi. Oh,
3046    2|         pietosa e quasi materna che mi rivolse queste parole:~ ~— Perchè
3047    4|           perfetto: un piccolo nasetto rivolto in su, ma vi dirò: i nasi
3048    3|               Il facchino accorse e lo rizzò a stento.~ ~Fu condotto
3049   10|              qualche condiscepolo, più robusto ed anziano, lasciavano un’
3050    3|               come, come dire? come la rocca Capitolina delle istituzioni
3051    7|          villette, quanto quelli dalle rocce e dai dirupi erbosi, si
3052    2|            studio delle virtù greche e romane mi avevano quasi instillato
3053    4|           vostri abiti razionali? Noi, romantici, eravamo belli. Alto io
3054    5|                così avevo imparato nei romanzi e anche nei libri di scuola.~ ~
3055    2|              Era un libro francese, un romanzo. Non lo avevo mai letto;
3056    8|              automobile ha l’ordine di rombare spaventosamente, ed i suoi
3057   11|             completa guarigione. Fuori rombava l’automobile.~ ~La signora
3058    1|                le nuvole. Vedi come si rompono, come si snodano; dileguano,
3059    3|              del sole e salutata dalle rondini... Ah, se io fossi come
3060   10|               Antonio era entrato Rosa Rosæ, genitivo e dativo, Fedro
3061    9|            suoi dentini in quella anca rosatadire che circa vent’anni
3062    6|        sostituirli con aerei, azzurri, rosei mobili di stile floreale;
3063   11|                tutta gentilezza con un rospaccio, con un istrice, con un
3064   11|             Ecco, veda, troppe parole! rospetto, villanello tutt’al più.
3065    3|                di quegli uomini neri e rossi, i quali, benchè siano da
3066    1|           grande città sfumava enorme, rossiccia, turrita in fondo al piano:
3067    3|           restante umanità! Un piccolo rossore alla fronte, un parlar secco
3068   11|     impossibile, genera macchie, acni, rossori.~ ~— Orribile! Ma quale
3069    1|     alberghetto o ristorante, quivi le rotaie finivano ed il tram si fermò.~ ~
3070    9|                 come dicete voi? Avere rotery-snow-plough per soffiare via neve. —
3071    1|               una mano accarezzava una rotondità provocante che terminava
3072    9|               insufficienti: telegrafo rotto: macchina spenta.~ ~Prospettiva
3073    6|               di flanella coi colletti rovesciati: aveva l’antiestetica abitudine
3074   12|                 e l’esile corpo si era rovesciato all’improvviso. Corsi e
3075   11|           signora prese il biglietto e rovesciò tutte le carte.~ ~Dietro
3076    6|                  Aveva altre abitudini rozze e contadinesche, che non
3077    6|                vezzosamente rideva del rozzo amatore, e tratta dai delfini,
3078   12|              usurpa il mio mestiere di rubare!~ ~Corsi in soffitta e presentando
3079    9|             denti bianchi nella faccia rubiconda, un po’ ironica, e senza
3080    9|            aveva baciata.~ ~ ~— Direruminava tra  il signore allontanandosi
3081   10|              il gatto che lo vide — al rumor della porta aveva levato
3082    1|               cominciavano ad occupare rumorosamente qua e  i tavoli. Col nascere
3083    9|            qualche cosa così orribile. Russia, Norway, Svizzera, paesi
3084    4|                sangue, del mio sangue, rutilò. Lo contemplai con occhi
3085     | S.
3086    5|             certamente — rispose. — Il sabato è d’uso, in casa, fare la
3087    4|            cancelletto era aperto e la sabbia del viale non produceva
3088    9|              neve! macchè la neve: il «sabotaggio». Ci vuole un ferroviere
3089    9|                come fosse una funzione sacra. Apparve allora una leggiadra
3090    3|              d’asma? Io non posso mica sacrificare il mio vestito e il mio
3091    7|                Vergini in questi tempi sacrileghi; e quei positivisti di parroci
3092   10|                suo vigile sonno — come saetta fuggì: negli esperimenti
3093   12|                e le pupille perforanti saettarono un senso: — Vile!~ ~Ed io
3094    1|             piacere per gli amanti più saggi. Per lui si chiudeva.~ ~ ~ ~
3095    2|               delizioso e perfidamente saggio che è la femmina.~ ~Era
3096    3|                gli disse il gentiluomo salendo in una carrozzella.~ ~Il
3097    1|           Signoredisse l’ostessa.~ ~Salì dove c’era la bella terrazza.~ ~
3098    2|            carta, penna e calamaio, io salii con lei, da lei, nel suo
3099    1|              campi. Il tram cominciò a salire verso i primi colli, e quando
3100   10|               a Giacomino!~ ~Giacomino salta sul letto, s’appiatta, s’
3101    9|            aprirsi. Un individuo o due saltarono giù. Rimasero confitti come
3102    3|                esilarante, luccicante: saltellava sulle piccole gambe.~ ~—
3103    3|                primo raggio del sole e salutata dalle rondini... Ah, se
3104    3|                  Ma quei baci, ma quei saluti, ma se li distribuiscano
3105    6|         esistenza di un fattore?~ ~«Ma salva e redimi quell’infelice
3106    4|              si riapersero. I bagliori sanguigni del tramonto sereno entravano
3107    3|               in malo modo, cadendo.~ ~Sanguinava.~ ~Il facchino accorse e
3108   12|           copia di solchi, uno strappo sanguinoso. Mi aveva ferito col becco,
3109    8|            stato egrotante a quello di sanità. La sola terapia vera è
3110    8|       venerazione degli uomini e della santa gioia della maternità?»
3111    7|            pianto, ella non sapeva. Lo sapevano i genitori ed il medico.
3112    8|       cavalleria! Dopo la quale tu non sapevi più in che mondo eri. Sono
3113    5|   inconcludente, oltrechè cretino, non sapevo decidermi. Non per amore,
3114    7|             senza calze di seta, senza saponi, senza tela batista. Imaginare
3115    9|                poteva essere fra i più saporiti ricordi della vita!~ ~Un
3116   11|        intelligente per un uomo che mi sappia intendere, una donna che
3117    4|             Come vivere? E quei figli? Sappiate che io ero povero, allora.
3118     | saremmo
3119     | saresti
3120    5|          pensai — è una cameriera, una sartina, una ballerina, io non so
3121   10|              lista del calzolaio e del sarto. Il padre, cav. Antonio,
3122    5|               facevano scricchiolare i sassolini dei viali, deserti a quell’
3123    7|                 un po’ col vade retro, Satana, l’avevano spaventata, povera
3124    5|              nel suo stato abituale di saturazione lucida di assenzio.~ ~—
3125    9|               naso.~ ~— Ah!... Fy, old satyr!~ ~— Niente, vecchio satiro,
3126    1|                fanno come noi, e fanno saviamente. E lei che mi risponde ora,
3127    8|           centesimo di dote!...~ ~— Ti sbagli: mi portò il padre, la madre
3128    2|               anno.~ ~La signora parve sbalordire.~ ~— E anche lei, se volesse
3129    8|               avvenire della società è sbalorditivo...~ ~— E tu intanto principi...~ ~—
3130    9|               era piccolo, anzianotto, sbarbato e fiorito nel volto: però
3131    4|                Lo contemplai con occhi sbarrati: scendeva giù per l’avambraccio,
3132    3|           giovane signore, invece, gli sbarrò il passo e con voce insolente
3133   11|              marito.~ ~La signora uscì sbattendo l’uscio.~ ~Allora, dietro
3134   10|            uomo andasse via; e torna a sbirciare con la coda dell’occhio:
3135    9|           bloccati.~ ~— Ah! Verranno a sbloccare.~ ~— Speriamo bene, signora.~ ~
3136    2|                 e quasi sbocciare come sbocciavano le gemme della pianta che
3137    1|      berrettino bianco, la aiutavano a sbucciare pisellini e tagliare una
3138    9|              la macchina mandò un gran sbuffo, poi un sibilo flebile,
3139    2|              miserabile! Mi feci quasi scacciare da quella stanza da cui
3140   11|                giustificabile rivolta, scaglia la tovaglia per terra...~ ~—
3141    8|              adorabili sottane un vile scaldino di carbonella. Sai tu quali
3142   11|         garbatamente, giù per le belle scale di marmo, l’illustre dottore
3143   12|           portava l’impronta di cinque scalfitture, dove il sangue segnò cinque
3144   12|          sonora; e i palafreni bardati scalpitavano e i mastini odoravano la
3145    1|                Poi si stabilì un certo scambio di parole fra le due coppie
3146    1|              in una sala di albergo si scandalizzano se trovano una coppia, così
3147    5|         Venezia! batter di zoccoletti, scandere di parole cadenzale, musicali,
3148    8|                Il mio predecessore era scappato via per disperazione, portando
3149    3|            carte. Io temetti che me li scaraventasse sulla testa: si accontentò
3150    9|              niente, tutto un giuoco a scaricabarile. Al telegrafo, al telegrafo!
3151    8|              ritratto onora persino le scatole dei cerini, la cui réclame
3152    8|              le mie boccettine, le mie scatoline? Con la fede. La fede è
3153    4|              gravemente.~ ~Aveva molti scatti di sdegno contro la fanticella
3154    4|           strana notte. Quando mi vide scavalcare la finestra a piano terreno
3155    1|              piazza dove erano i tram. Scelse un tram che conduceva verso
3156    1|                meno visibili. Vinse la scelta dell’hôtel, anche perchè
3157    7|              sposi con la loro bambina scendevano verso il lago. Il paesaggio
3158    3|          reclamare contro di lei che è sceso dal treno in moto.~ ~— La
3159    4|        accusate di essere positivista, scettico o come meglio vi piace chiamarmi.
3160    9|            come sono le ali e le ànche scheletriche nei disingannevoli cestini
3161    4|               ci usasse questo lugubre scherzo, le guerre sarebbero finite
3162    3|     risparmiato un mezzo accidente. Io schiattavo dalla bile. Pensi che in
3163    8|                tornò. Mi mostrò la sua schiena che era tutta una piaga;
3164   10|            Fedro e la grammatica dello Schultz: arnesi di pensieri, dei
3165    7|           assai giovani: lei una donna scialba, delicata, lunga, troppo
3166    9|                ed indicò il suo grosso sciallo buttato nell’angolo.~ ~ ~ ~
3167    8|              questo revulsivo che cura sciatiche, lombaggini, raffreddori
3168   11|                trovare noi, così detti scienziati, la causa del male, non
3169    8|                la cui réclame splende, scintilla dalle quarte pagine dei
3170   11|    riallacciando. Le stanze dell’Hôtel scintillavano di lampadine elettriche,
3171    5|              al tepore della mia anima sciocca, ma sensitiva. Io giungevo
3172    2|        sconcertò.~ ~— Ho detto qualche sciocchezza forse, signora?~ ~— Ma niente
3173    6|                   Ma perchè piango io, sciocco che sono mai? Se quel povero
3174    9|             mandarini dalla buccia ben sciolta.~ ~A questo punto il treno,
3175   10|            Palmira, scolaro ginnasiale scioperatissimo.~ ~La signora Palmira conosceva
3176   10|             sbircia.~ ~Svelto come uno scoiattolo, ha presentito la caccia
3177    2|           annunziò la mia lettera alla scolaresca; la lesse anzi; poi pronunciò
3178    8|              contro la maldicenza, uno scollato autentico ed inaudito in
3179    8|                senza fede, destinata a scomparire. Ma tutto il resto del mondo
3180    7|              delle virtù morali, siano scomparse le virtù corporali. Poverina,
3181    6|                imagini come offrire la scomposizione e ricomposizione di un orologio
3182    8|                la Chiesa, quando potè! Scomunico io chi non crede a me! Ti
3183    8|                al dogma, anathema sit! Scomunicò la Chiesa, quando potè!
3184    2|               e sorrise in modo che mi sconcertò.~ ~— Ho detto qualche sciocchezza
3185    3|          stantuffo; quindi lo proiettò sconciamente lontano.~ ~Per sua mala
3186    8|               termosifone era una cosa sconosciuta.~ ~Ed ecco che un Marcantonio
3187    7|         imagine è lugubre, per lo meno sconsolante? Sostituiamola con un film
3188   12|                siete in mia balìa e ne sconterete bene la colpa senza alcuna
3189    9|             umidore intenso, una folla sconvolta era sotto la tettoia: ogni
3190    1|                fece la mimma che aveva scoperto anche la luna, una falce
3191   12|             cercai tra quelle penne di scoprire il segreto della sua ferocia,
3192    9|            bianca: la macchina — la si scorgeva in curvaera quasi tutta
3193    6|                modo che bene spesso si scorgevano giù pendere i legacci: ignorava —
3194    6|             delfini, gli facea davanti scorribande pel glauco mare.~ ~Queste
3195    5|           altre finestre poteva essere scorta, se vi era qualcuno; poi
3196    5|                rivolgermi delle parole scortesi. Oh, invece, il risveglio
3197    5|            caso verso di noi, ci aveva scorti: aveva fatto un impercettibile
3198    9|         signora pareva sofferente: era scossa come da brividi.~ ~Il signore
3199    2|             che sempre più si venivano scostando da un fine libro e si posavano,
3200    7|                 Essa, la pupa, non era scostumatamente in camicia, come sogliono
3201    5|                 in oeu, u, uh, uuh, mi scoteva i nervi, e mi pareva che
3202    5|              Le sue scarpette facevano scricchiolare i sassolini dei viali, deserti
3203    9|         tranquillamente, alcuni panini scricchiolarono, una bottiglia nera versò
3204   10|                spontanea prolissità.~ ~Scritta la lettera, Giacomino la
3205   11|            nobile, antica classe degli scrivani, che le macchine da scrivere
3206   11|               cumuli delle carte della scrivania:~ ~— Io credo che cinquanta
3207   10|                   Finotti a far che? a scriver la lettera?~ ~— No, a dirmi
3208   11|               lusingo. Basta, tu me ne scriverai...~ ~In quel punto il diretto
3209   12|           polvere cadde su di loro; lo scudiero non venne ad avvertire i
3210    2|          sapere  di Olimpiadi,  di scuole.~ ~— Voi siete ben goloso,
3211    5|               di scuro con una veletta scura sul volto: dietro turgeva
3212   10|           dirmi come si doveva fare la scusa. La fanno tutti, mica io
3213    6|                signor conte fu più che scusabile se ne subì il fascino irresistibile.~ ~
3214    7|                     Ma io non capisco, scusate.~ ~— Voi capite benissimo.~ ~—
3215   10|          ingegno ad inventare tutte le scuse per faticare meno che si
3216    4|                  Aveva molti scatti di sdegno contro la fanticella très-laide,
3217    9|               la signora con una mossa sdegnosa, appena detto «non parlare
3218    7|               così vestite? — domandò, seccamente.~ ~— In tutti i magazzini.~ ~—
3219    3|               rimase  un po’, fra un secchio d’acqua e un asciugamano.~ ~—
3220    3|         rossore alla fronte, un parlar secco allo sportello dei biglietti,
3221    7|           braccia materne: una visione secolare: la maternità e il figlio
3222    6|            nessuna necessità di queste seconde nozze. Sarebbe come offrire
3223    2|       Perfettamente. Ma tu prendi dal «secrétaire» carta e busta e scrivi.
3224    8|             non hanno sempre la stessa sede di quelle dell’uomo. Supponi,
3225    9|             labbra si storsero: poi si sedette come rassegnata. Lentamente,
3226    4|              Io allora gli offersi una sedia, una sigaretta e, richiamando
3227   10|             teatrino dei burattini: le sedie adattate a biciclette e
3228    7|          moglie con Irma in braccio lo seduceva: una visione soave. Irma
3229   10|           Giacomino sbircia: la mamma, seduta su la poltrona, legge il
3230    6|             mani esercitavano una tale seduzione, che il signor conte fu
3231   10|       Direttore torna a sedere sul suo seggiolone: preme il bottone elettrico:
3232    9|               retrocedere impossibile: segnalazioni insufficienti: telegrafo
3233    6|        quintale: ora appariva da molti segni poco probabile che la signora
3234   12|            scalfitture, dove il sangue segnò cinque tracce di avvertimento.
3235    3|               il caso del barone Y..., segretario dell’ambasciata germanica,
3236   12|              diverso per certe qualità segrete che prima non avea sospettate.~ ~
3237    5|            così della prima come delle seguenti, seguiva questa linea di
3238    5|            della stessa proporzione.~ ~Seguì un breve cenno molto calmo,
3239   10|                un cenno al rampollo di seguirla. La signora elevò il tu
3240    4|              in abito molto notturno a seguirli, dolce, placida, indifesa
3241    4|              io l’avevo, naturalmente, seguita. Permettete che continui
3242    1|               due innamorati avrebbero seguitato a fumare, anche senza permesso.~ ~
3243    6|                dalla mano.~ ~— Pensiseguitava donna Fanny — che vedendo
3244    5|            della mano mi fece capire: «Seguitemi a distanza». Le sue scarpette
3245    1|              suole dire per cortesia: «Seguiti, o signore, a fumare lo
3246    8|            Ballesio bevve un cognac, e seguitò:~ ~— A quei tempi io reggevo
3247    5|             prima come delle seguenti, seguiva questa linea di logica: «
3248   12|               si movevano solo essi, e seguivano ogni mio gesto, come l’immagine
3249    6|              matura la trota, in quale selva cresce il lampone e la fragola.~ ~
3250    8|            uomo che ritorna allo stato selvaggio e cretino.~ ~Dopo ciò Ballesio
3251    5|                  Vedi questa mia barba selvatica? Vedi queste mie scarpe
3252    6|             certi panierini di fragole selvatiche, certi formaggi che fanno
3253    3|                persino le donne non mi sembrano donne!~ ~L’aria balsamica,
3254    1|          pigliarlo sul serio il codice semi-barbaro della natura. Frodarle fin
3255     | semper
3256   11|             giudichiamo spesso con una semplicità di criteri che ci fa veramente
3257    8|                  Guardo. Era una carta senapata.~ ~— Non ha fatto effetto,
3258   11|             apposta per un consulto al senatore X***. Sarà una visita in
3259    8|          smunte, senza l’onore di quel seno e perciò prive della venerazione
3260    6|              mano soltanto dava questa sensazione di piacere, che cosa avrebbe
3261    2|              ciò che di più delicato e sensibile ha l’uomo, cioè nella sua
3262    5|            della mia anima sciocca, ma sensitiva. Io giungevo per la prima
3263    9|         persona seccata disse:~ ~— Oh, senta, cara signora, che lei mi
3264   12|                con voce di giudice che sentenzia, ma la mia voce risonò a
3265   11|            sono quasi sempre brutali — sentenziò gravemente il dottore.~ ~—
3266    7|            pietra che costeggiavano il sentieruolo, si occultavano le villette;
3267   11|             sentire il suo cuore, e tu sentilo. Esiste realmente un po’
3268    3|            dolcemente, dicevo con voce sentimentale:~ ~— Ecco qui il suo piccolo
3269    6|               mettono fuori certi loro sentimenti sigillati nel cuore da anni
3270   11|            bene, prego — mio marito di sentirmi il cuore. Si rifiuta! Un
3271    3|               i funzionari dello Stato sentissero la responsabilità del proprio
3272    5|                scrisse e diceva così: «Sentite, per lettera vedo che non
3273    6|          cruschello ben grossi, che si sentono sotto i denti.~ ~La signora
3274     | senz’
3275    9|                case, disperse, livide, sepolte: un paesaggio immobile,
3276    6|           requisiti, un uomo si doveva seppellire in campagna? vestire a quel
3277   12|                e fegato ebbe, e ben lo seppero i polli della cucina che
3278   10|                dolorosa di tante belle serate con dolci, castagne, panna
3279   10|            nella sua stanza dove tutto serbava traccia delle sue imprese:
3280    3|                luglio, una ben calda e serena mattina, io presenziavo
3281    4|        bagliori sanguigni del tramonto sereno entravano nella stanzetta
3282    6|                  Ma ci furono dei guai seri e delle difficoltà da superare.~ ~
3283    7|         cinematografo del cervello, la serie delle imagini.~ ~Un’imagine
3284   12|         rientrava come da per  quasi serpe che rimbuca, e quattro lunghi
3285    1|              collina quei bei draghi e serpenti grandi d’oro che vi si posano:
3286   10|              ad una umile fantesca: da servaccia, sguattera sino a certe
3287   11|             buchi delle vostre calze e serve per gli usi intimi! L’avete
3288    1|             inconsapevoli lavoratori e servi di quella grande autocrate
3289    5|           dispetto della bianca cuffia servile? Vedi tutto questo?~ ~—
3290    2|             conquistare la vita, e non servire ai morti.~ ~E se i Greci
3291    3|             articolo decimo, paragrafo sesto delle Istruzioni pel servizio
3292    8|           essere morti di fame. In una settimana tu non fai cinque lire di
3293    7|       affezionate alle gambe per delle settimane; madonna Isotta con le unghie
3294    7|                  Ella fece una brutta, severa smorfia a quel «giuro».~ ~—
3295    5|               miei genitori sono molto severi, ma mi vogliono anche molto
3296    5|          busecca con cui riscaldarmi e sfamarmi con poco prezzo. Allora
3297    2|                briccone di Enomao, che sfidava alla corsa dei cocchi tutti
3298    9|              di neve: dentro si vedeva sfilare un ingombro di umanità.~ ~
3299    5|              Ora attento.»~ ~Ed allora sfilarono fulmineamente tre lettere,
3300    9|            viole.~ ~I labbruzzi di lei sfiorarono il suo grosso naso. Poi
3301    7|             fatto quasi repentinamente sfiorire la sua giovinezza; aveva
3302   11|       osservava-è grave questo modo di sfogarsi con le carte. Pare, vero
3303   10|          alcuni ferri dal comodino, si sfogava esercitando l’arte del meccanico
3304    8|              no. Probabilmente era uno sfogo di quel genio della réclame
3305   11|             cosa — aggiunse il dottore sforzando la voce, — se la conduci
3306   11|               le corde laringee per lo sforzo abnorme della voce, stanno
3307   11|            ferma,  dei colpi, poi mi sfugge, non lo sento più, lo sento
3308    8|               quello che si è lasciato sfuggire: ma per quella volta, parla.~ ~—
3309   11|           italiano: appena, appena una sfumatura di amabile ironia. Aveva
3310    1|           vespero; ed una grande città sfumava enorme, rossiccia, turrita
3311   11|            Giraldi: tu essendo freddo, sgarbato con tua moglie, commetti
3312   10|         ufficiale, ma viceversa doveva sgobbare come un somiere. Giacchè
3313   12|           senza cibo, ne ebbi alquanto sgomento.~ ~E l’Ave Maria del terzo
3314   10|        stipendi spesso rappresenta uno sgonfiamento del denaro pubblico, e qualche
3315   10|                dir le bugie, ingegno a sgraffignare se trova, ingegno ad inventare
3316   10|                fantesca: da servaccia, sguattera sino a certe parole che
3317    9|           mandò un gran sbuffo, poi un sibilo flebile, lugubre, morente:
3318    6|             faceva presente l’ombra di Sicheo, voglio dire del defunto
3319   10|               perdette la sua abituale sicurezza.~ ~— Abbia ad ogni modo
3320    9|               la banchina. Terrapieno, siepe, tutto era livellato in
3321    6|           poteva soffrire, a fumare le sigarette invece dei toscani. Aveva
3322    6|            fuori certi loro sentimenti sigillati nel cuore da anni ed anni,
3323    2|             libro non si può vedere: e sigillò il libro, posando sulla
3324   10|                lei.~ ~— Ha inteso, bel signorino?~ ~— È stato Finotti...! —
3325    7|                via.~ ~— Ma, amica mia, sii ragionevole; gli affari
3326   12|           fondo, pieno di libertà e di silenzi. Ma il falco aveva abbassato
3327    5|               in una via relativamente silenziosa. La mia finestra dava in
3328    2|                    Dunque io lagrimavo silenziosamente sulla banchetta dei giardini
3329   12|              dal giocare a quel giuoco silenzioso e calmo, ma pieno di terribili
3330    6|             che mandava su la zampogna silvestre facevano tremare le foreste
3331    7|               nel monumento funebre, i simboli del suo commercio.~ ~— Sempre
3332   12|             fondo ero io che mi cavavo simbolicamente le mie: ed era certamente
3333    9|                macchina enorme e nera, simbolo del progresso; come la pudica
3334    1|             umano, e per le quali egli simpatizzava un giorno sì, e un altro
3335    5|          nastrino all’angolo superiore sinistro. La sua ortografia era precisa,
3336     | sit
3337    5|          vicino, in un grande negozio: slanciata, bella, elegante in un grembiuletto
3338    4|             perchè la servetta era una smemorata, un’arfasatta, come sovente
3339   12|                vidi aprirsi due alacce smisurate che pareva impossibile dovessero
3340   10|            rumore di grida e di mobili smossi è successa una gran calma.~ ~
3341    8|         esistere fanciulle clorotiche, smunte, senza l’onore di quel seno
3342    6|                non potrà mai diventare snello e magro. Credo piuttosto
3343    1|               come si rompono, come si snodano; dileguano, impallidiscono!
3344   11|            parlato sempre con una voce soavissima, musicale, con un bellissimo
3345    2|                profumo anzi io sentivo sobbalzare l’anima mia stranamente,
3346    4|              leva, la direzione:  un sobbalzo e poi fila, precipita verso
3347    2|              avete mai letto? — chiese socchiudendo maliziosamente le sue grandi
3348    8|             sto coi preti, ora sto coi socialisti. Io sto con chi soffre,
3349   10|                piccolo benessere?» Per soddisfare questo piccolo benessere,
3350    5|               di rispondervi.»~ ~Parve soddisfatta; prese dalle sue labbra
3351    5|             esso stava col naso in su, soddisfatto di , intento alla disinfezione
3352    9|           offrire?~ ~La signora pareva sofferente: era scossa come da brividi.~ ~
3353    7|       provocata da ben altro genere di sofferenze.~ ~Si parlò molto del defunto
3354    6|          appetito, perchè aveva troppo sofferto per la morte del suo povero
3355    3|               con tanta opportunità il soffiante... Ma lei, lei poi come
3356    9|           Avere rotery-snow-plough per soffiare via neve. — E con la manina
3357    9|                avanzati avere puf, uf (soffiava). Avere, come dicete voi?
3358    7|               che la mimma.~ ~— Auf! — soffiò ancora il giovane.~ ~— Ti
3359   11|           sento in gola: mi chiude, mi soffoca! Ho un vizio di circolazione,
3360    3|              gli premeva più della mia soffocazione! Io voglio proporre per
3361   11|                alla moglie che bada al soffritto e sorveglia i buchi delle
3362   10|              che nessuno più del babbo soffriva per la sua mancanza.~ ~ ~ ~
3363   11|               impressione di paura, di soggezione e di ammirazione insieme.
3364   11|           influsso di passione, che la soggiogava.~ ~La signora, nei preliminari
3365    4|           sugli stranieri una tassa di soggiorno mediante un sovrapprezzo
3366     | solamente
3367   12|             oltre ad un’altra copia di solchi, uno strappo sanguinoso.
3368   10|           Palmira con un contegno così solenne ed enigmatico che la detta
3369    3|               caso specifico erano due soli nello scompartimento e perciò
3370    9|        buongustaio e anche uno stomaco solido. Guardò con occhio commosso
3371    4|           preso a pigione una villetta solinga presso il mare, e dove io
3372    8|            riconosce più: non è più la solita mutria: parla, ha dello
3373    2|             seduto su di una banchetta solitaria dei giardini pubblici, e
3374   11|                l’appendicite, il verme solitario ed altri mali proposti dalla
3375    4|             italiano.~ ~— Ci siamo col solito amore! — disse l’amico.~ ~—
3376    1|                 mimmadisse il babbo sollevandola —, ecco il grano. Esso è
3377    9|                signore faceva: up, ! sollevandosi ritmicamente sulle punte
3378    5|                 Due bianche belle mani sollevarono la veletta.~ ~— Voi non
3379    4|               sangue: avevo trovato la soluzione semplice, naturale del problema
3380   10|                doveva sgobbare come un somiere. Giacchè se lo stipendio
3381    7|                di guadagnare una bella somma facendo il monumento a Mister
3382   10|                numeri lunghe lunghe da sommare, e non finivano mai, e non
3383   11|          queste cose è nata maestra.~ ~Sommessamente intanto il paggetto dell’
3384   12|             illuminava la nera foresta sonora; e i palafreni bardati scalpitavano
3385   12|          fatiche belligere in grandi e sontuosi pranzi, i quali corrispondevano
3386   10|           modeste, diveniva inadatto a sopperire al treno di casa quale era
3387   11|                bisognerebbe che lui si sopprimesse.~ ~— È un consiglio che
3388    8|            diventa l’ombra di un uomo. Sopprimi la donna, e tu hai l’uomo
3389     | soprattutto
3390    4|            reazione, quasi fulminea, è sopravvenuta, ed improvvisamente la mia
3391   11|            Capisci tu? intendi? fai il sordo? l’oca? lo stupido? il superuomo?
3392    1|                diradavano, ed i pioppi sorgevano verdi con un fremito già
3393   12|            botto; le gambe sottili non sorressero più l’esile corpo, e l’esile
3394    6|               il signor conte, a farla sorridere la prima volta dopo quella
3395    3|            Stato.~ ~Il piccolo signore sorrideva con aria olimpica; volle
3396   11|            signore! E lei ride?...~ ~— Sorrido, signora.~ ~— Agli Stati
3397    3|               lo guardò: le sue labbra sorrisero, tutta la barba sorrise.~ ~—
3398   11|                che bada al soffritto e sorveglia i buchi delle vostre calze
3399    6|             quattro ore di caccia o di sorveglianza ai lavori agricoli, era
3400   12|           chiesto ai villani e quelli, sospendendo il placido lavoro della
3401    3|                mi possa capitare è una sospensione.~ ~ ~ ~Ma non fu propriamente
3402   10|            consiglio dei professori, è sospeso dalle lezioni. Questo come
3403    4|               profondo di una cosa non sospettata.~ ~Ecco: durante il mio
3404   12|             segrete che prima non avea sospettate.~ ~Pensieri di rappresaglia
3405    4|               prepotente e ricco, e di sospetti costumi, troppo spesso e
3406    1|                sua piccola Pina.~ ~Poi sospirando aggiunse:~ ~— Tutto il mio
3407    6|               ciò meno abbondanti, e i sospiri che mandava su la zampogna
3408    1|              alternare un boccone e un sospiro; e lasciare in pace la bistecca
3409    3|              bicromatico.~ ~Durante la sosta e la disputa, la macchina,
3410    4|                della Creazione.~ ~Essi sostenevano, ad esempio, la inutilità
3411    2|           trattava delle Olimpiadi. Io sostenevo che le Olimpiadi erano uno
3412    4|               fisica maschile è appena sostenuta oggi dagli ufficiali; e
3413    5|             fulmineamente tre lettere, sostenute da un colossale ammirativo:
3414    7|               per lo meno sconsolante? Sostituiamola con un film tutto da ridere.~ ~
3415    6|              lawn-tennis, e perchè no? sostituire il vecchio e geometrico
3416    6|              tarli, roba da antiquari, sostituirli con aerei, azzurri, rosei
3417    3|      telegrafista; ma non aveva chi lo sostituisse o lo aiutasse fuorchè uno
3418   10|              anzitutto rilevata questa sostituzione, accolse la signora Palmira
3419    9|                passò; passò perchè era sottile, ma la si contorse come
3420    1|         nascendo, approvato, firmato e sottoscritto il contratto feroce che
3421    6|             micidiale piombo del conte sottratti alla libertà ed alla vita
3422    4|          smemorata, un’arfasatta, come sovente sono nei nostri paesi.~ ~
3423    5|            davanti una tazza da brodo, soverchiata da un liquido giallastro
3424    4|               di soggiorno mediante un sovrapprezzo sui commestibili. Del resto,
3425   12|                e di azzurro con elmo e spada. L’ho a mente quella stanzaccia
3426    8|               alto come la bottega, mi spalanca la vetrina, entra e butta
3427   11|         emicrania — si levò di scatto, spalancò due o tre porte a vetri,
3428    7|             della sua testa, dietro la spalliera del divano.~ ~Che enorme
3429    8|              minuscolo uomo, in grande sparato bianco, dare maestosamente
3430    1|              cose feroci che la Natura sparge e contro cui la sua povera
3431    9|               la digestione?» Le fette sparivano tranquillamente, alcuni
3432    4|                raccogliendo quei fogli sparsi, m’avvidi con stupore profondo
3433    7|         Pimpala, Imma! — fece la bimba spaurita.~ ~— Cos’ha, adesso, con
3434    7|               retro, Satana, l’avevano spaventata, povera Venere! Ah, l’evo
3435    3|              fu colto da un fremito di spavento. Che era accaduto?~ ~Il
3436   11|         allontani da te.~ ~— Ma quella spaventosa eloquenza..., quella lingua
3437    8|      automobile ha l’ordine di rombare spaventosamente, ed i suoi fari devono essere
3438    2|             che le Olimpiadi erano uno spazio di quattro anni nel complicato
3439    9|             adoperano un tipo nuovo di spazzaneve a ventilatore per liberare
3440    7|               Isotta con le unghie non spazzolate! Che orrore! La voluttà
3441    9|              voce esotica al coro, con speciale sintesi diffamatoria verso
3442    3|         regolamenti: ma nessuna regola specifica oggi esiste in relazione
3443    6|            organico meglio che le cure specifiche escogitate al proposito
3444    3|             essendo egli, bigliettaio, spedizioniere, telegrafista; ma non aveva
3445   11|           venne fuori un omarino mezzo spelato e con barbetta caprina,
3446    8|             sei un modello di esosità, spendi, senza protestare, ventimila
3447    2|                 Disse:~ ~— Ma se io ne spendo quasi altrettanto per le
3448    1|              angeletta deformata nelle spere di vetro. Ciò fece molto
3449    9|              Verranno a sbloccare.~ ~— Speriamo bene, signora.~ ~Può fare
3450    3|           diventava grigia, ed avrebbe speso allegramente il capitale
3451    4|            caratteristiche fra noi, mi spiacevano tanto al confronto che mi
3452    5|                impercettibile segno di spiacevole sorpresa e poco dopo la
3453    4|                presso di noi, lungo la spiaggia del mare. Io vi assicuro
3454    6|              di quei funebri cipressi, spianarvi un lawn-tennis, e perchè
3455    6|               oro alle pareti; e su la spianata invece di quei funebri cipressi,
3456    7|             meglio, ed i suoi genitori spiavano il suo volto, il suo colore,
3457    5|             trattare l’amore così alla spiccia?~ ~La signorina era carina:
3458    2|                   Io andai avanti e le spiegai tutta la storia dei giuochi
3459    8|              gli scherzidissi, — ma spiegami come va questa faccenda;
3460    4|             Sventuratamente non potevo spiegarmi, se non col dire che anch’
3461   12|                 si rabbuffò, le ali si spiegarono, le cortine delle pupille
3462    2|                offese, mi pregò che le spiegassi quella storia delle Olimpiadi.~ ~
3463   11|             vanno distruggendo in modo spietato.~ ~Pareva abituato a questa
3464    4|             quel biondo tenero come di spiga non baciata bene dal sole;
3465    5|              pensiero, fermata con uno spillo e un nastrino all’angolo
3466    1|               le rose e buttare via le spine. L’Argia, quest’amabile
3467    5|         musicali, come su di un’antica spinetta. Provai un bisogno di fuggire
3468   10|             stanza da letto. Giacomino spinse l’uscio. È il babbo che
3469    8|             dei cerini, la cui réclame splende, scintilla dalle quarte
3470    2|               rosa, e più sopra ancora splendeva l’azzurro del cielo.~ ~Era
3471    3|               candido, il suo cappello splendido non erano più bianchi che
3472    6|                po’ la pelle, un po’ lo splendore languido delle turchesi
3473    1|          pisellini e tagliare una gran spoglia gialla e grande come luna
3474   12|               voi avete, signor falco, spogliato tanti nidi, lacerato e ucciso
3475   10|         memoria di Giacomino, una così spontanea prolissità.~ ~Scritta la
3476    6|         attività, quale era quella che spontaneamente conduceva prima il defunto
3477    6|                tutto eguale, un colore sporco fra il cenere e il biondo.~ ~
3478    3|             po’ impediva il ventre che sporgeva dagli svolazzi di un giacchetto
3479    9|          aperta campagna. Si sentivano sportelli e vetri aprirsi. Un individuo
3480    7|               come la mamma, da quella sposa patita. Eleganti erano l’
3481    8|               ventidue anni, quando la sposai, ero anche più brutto: lo
3482    2|             vittoria su Enomao, il suo sposalizio con Ippodamia. — E da queste
3483    5|              seguito. Siete disposto a sposarmi? I miei genitori sono molto
3484    6|               Per l’appunto: finchè la sposò, così come stava.~ ~ ~ ~
3485   11|              marito, questo esseraccio spregevole che si chiama marito, si
3486    5|      innalzavano per altri tre piani e sprofondavano per altri due. In fondo,
3487    5|                piedi. Io, l’essere più sprovvisto di fondamento, avevo delle
3488    2|             Olimpia. — Ma oggi sarebbe squalificato quel signore!~ ~— Ma un
3489    4|               occhi suoi grandi, quasi squarciati, di un azzurro dolcissimo,
3490    3|              se vuole riparazione...~ ~Squillò la cornetta; e il treno
3491    4|          natura. Ella era inoltre così squisitamente monda e detersa che dalle
3492    1|                più peregrina: «tutto è stabile ed immobile in questo mondo.
3493    1|             lui, e ringraziò.~ ~Poi si stabilì un certo scambio di parole
3494    6|              ma la stessa cuciniera si staccava dai fornelli per mettere
3495    3|                finestrini in qualunque stagione; e se quel signore non sa
3496    5|            delle alghe e di altre cose stagnanti, l’assenza di quel profumo
3497    8|              incolli la immagine nelle stalle per la protezione delle
3498    7|                  Ma ha un bel colorito stamane, vero? — chiese lui.~ ~—
3499    7|            canca vuol dire, che Irma è stanca.~ ~La prese in braccio.~ ~
3500   12|             incantamento che io non mi stancavo mai dal giocare a quel giuoco
3501    8|           sonno, e poi mi annoio. Sono stanco di Vedova allegra. Vieni
3502   10|              lui un sapore di amarezza stantìa: e quanto al buon gusto
3503    3|            come fosse stato un’asta di stantuffo; quindi lo proiettò sconciamente
3504   11|              dunque, riallacciando. Le stanze dell’Hôtel scintillavano
3505   12|              voce risonò a vuoto nello stanzone melanconico, ma era una
3506     | star
3507     | staremmo
3508    7|               Italia per farsi fare la statua di sua moglie morta. Egli
3509    3|              mano, dall’alto della sua statura atletica, la sua barba,
3510    2|            artista di caffè-concerto e stella di prima grandezza.~ ~ ~ ~
3511    1|                in su, sopra un arco di stelle!~ ~— Quella  — mormorò
3512   12|             effigiarsi le aquile negli stemmi dei re e le pupille perforanti
3513    1|           rossa luce del tramonto, che stendeva come un pulviscolo di porpora
3514    3|          facchino accorse e lo rizzò a stento.~ ~Fu condotto al pozzo:
3515   12|              cose: giacchè vendicarsi, sterminare i nemici e farne strage,
3516    1|                sopra un cuscino: aveva steso un lenzuoletto candido per
3517     | stesse
3518     | stette
3519     | stia
3520     | stiamo
3521    6|               azzurri, rosei mobili di stile floreale; e bianco e oro
3522   10|       necessità dell’arrotondare degli stipendi spesso rappresenta uno sgonfiamento
3523   11|                 il quinto paio nervoso stira le labbra fuori della linea
3524    6|             dall’esterno — l’uso degli stiracalzoni; e non soltanto fumava degli
3525    6|            salute; ma quel suo sorriso stirato, dava a vedere che non lo
3526    5|           pioggia, mi pareva un colore stonato, disteso da un cattivo pittore.
3527    5|               di musica e udissi delle stonature.~ ~— Ma di positivo che
3528    7|               Beatrice con una camicia storica color Isabella; Laura con
3529    6|             stato testimone di antiche storie. Con questi requisiti, un
3530    9|                delicatissime labbra si storsero: poi si sedette come rassegnata.
3531   11|            acquistato una disposizione strabica; le corde laringee per lo
3532    2|           queste mie parole la signora strabiliò, e inarcò le grandi ciglia.~ ~—
3533   10|                imprese: la tappezzeria stracciata per ornare il palazzo della
3534    5|           cattivo pittore. Le case, le strade, tutto mi pareva precipitare
3535   12|            sterminare i nemici e farne strage, e poi riportarne il trionfo
3536    2|         sentivo sobbalzare l’anima mia stranamente, e quasi sbocciare come
3537    1|             linguaggio, tutto fatto di strane analogie, che lui solo,
3538    2|            allo specchio, tutti quegli strani armamenti della testa.~ ~
3539    4|             abitudine di mettere sugli stranieri una tassa di soggiorno mediante
3540    9|              signore era italiano, non straniero.~ ~All’avvicinarsi della
3541    8|              lire l’anno! Mia moglie è straordinaria! Ma come fai ad ingoiare
3542    7|            capisco cosa vi troviate di straordinario...~ ~Ella guardava ora non
3543   12|             altra copia di solchi, uno strappo sanguinoso. Mi aveva ferito
3544    8|                hanno fatto una réclame strepitosa a questo revulsivo che cura
3545    4|      cacciatore, feltro grigio, giacca stretta al busto e così cantavo,
3546    4|                due calzoni assaettati, stretti sì che i muscoli delle cosce
3547   12|            altro re suo rivale, vinto, stretto in catene davanti a lui.~ ~
3548    9|                affronta l’energumeno e strilla come un’aquila:~ ~— Prima
3549    9|               nelle sale d’aspetto che strillano, che si disperano, che hanno
3550    3|          indicato qui. Permetta che io stringa quella valorosa mano! Lei
3551    4|           cantato tutta quella mattina stringendo appena la sua pallida mano,
3552   11|               più a tempo per andare a stringergli la mano.~ ~— Lo dica a me
3553   12|          trepidanza paurosa lo toccai; strinsi sotto le piume quel piccolo
3554   12|          trovare dei lombrichi i quali strisciavano i loro umili anelli sulla
3555   10|               ha freddo va presso alla stufa: chi vuol fare un viaggio
3556   11|                 va a spasso, digerisce stupendamente e non s’accorge d’una povera
3557    5|             come l’è bell, ma come l’è stupid. El capiss no!?~ ~Allora
3558    3|               Il mondo è pieno di cose stupide...~ ~— Ma io le posso citare —
3559    6|              ci pensò lui, il conte, a stuzzicarglielo l’appetito, chè da un laghetto
3560    3|               di Stato hanno creato un subbisso di regolamenti: ma nessuna
3561   11|                iperestesia del suo «io subcosciente».~ ~— Ha detto?...~ ~— Oh,
3562    6|                più che scusabile se ne subì il fascino irresistibile.~ ~
3563   11|              Mai più! Sono i nervi che subiscono una lenta, irreparabile
3564    3|               poi acquietandosi con la subitaneità della sua indole buona —
3565    3|       domandare risarcimento del danno subìto... Esiste un articolo del
3566    1|                     Oh, una gran cosa, sublime e terribile! Veda, signorina,
3567    1|               affermare che le osterie suburbane sono una succursale del
3568    2|                enorme dovesse fra poco succedere.~ ~— Ma sapetedisse —
3569    9|    interessante guardare quello che vi succedeva. Un grigio enorme, un umidore
3570   10|             grida e di mobili smossi è successa una gran calma.~ ~Il bruciore
3571    8|               spiegazione dell’immenso successo del mio specifico. Devi
3572    4|                stato rapito; era stato succhiato dalle mosche. Ecco perchè
3573    1|             osterie suburbane sono una succursale del paradiso; ed un’ostessa
3574    8|              dei più poveri fra i suoi sudditi. L’avvenire della società
3575    3|          democratico, considero questa sudicia umanità di campagna come
3576   10|              stipendio governativo era sufficiente per una famiglia di abitudini
3577   11|               che cinquanta lire siano sufficienti.~ ~— Le figure grette, meschine,
3578    4|         polacche, come oggi vi sono le suffragette. Sapete chi mi ha guarito
3579    1|             movimento di tutte le cose suggeriva al signor Aurelio quest’
3580     | sugli
3581    2|             pesca di luglio: una pesca sugosa e fresca che ben si morde.~ ~ ~—
3582    6|            della sua villa — li faceva suonare sì gli ossicini dei pollastri,
3583   11|              con la delicatezza di una suora di carità. Oh, nulla di
3584    6|             seri e delle difficoltà da superare.~ ~Il signor conte, ohimè!
3585   12|             solo si contorse nell’atto superbo e magnifico con cui sogliono
3586    8|                 la surrenale, glandole superflue in apparenza. Ma tu portale
3587    5|               e un nastrino all’angolo superiore sinistro. La sua ortografia
3588    3|               Io che per dire a tutti, superiori e inferiori, quello che
3589    8|              tua moglie è, come dire?, superlativa, — dissi versando il caffè
3590    9|               riporre la preziosa anca superstite.~ ~Allora con un moto rapido,
3591   11|           sordo? l’oca? lo stupido? il superuomo? Io soffro, ho dei dolori
3592    2|        dichiarazione della mia colpa e supplicandola di volermi perdonare?»~ ~—
3593    8|              sede di quelle dell’uomo. Supponi, per modo di dire, che in
3594   11|               fatto quasi ogni giorno, supponiamo, porta all’autosuggestione,
3595    5|                di quello che si poteva supporre dopo quell’assalto di torpedine:
3596    1|              si può — disse in tono di suprema rassegnazione il giovane, —
3597   12|              Immobile come una mummia, supremamente indifferente alle mie ispezioni.~ ~—
3598    8|             pituitaria, la tiroide, la surrenale, glandole superflue in apparenza.
3599    7|              suo lungo corpo, parevano sussultare di gioia. I denti erano
3600    4|              più tardi mezza dormiente sussurrare alle mie orecchie: — Da
3601   10|                Giacomino lo sbircia.~ ~Svelto come uno scoiattolo, ha
3602   11|           dolori atroci, mi sento come svenire; non mangio più, non dormo
3603    4|               di opinione contraria.~ ~Sventuratamente non potevo spiegarmi, se
3604    8|     contemplando la mia signora che si svestiva allo specchio, esclamai: «
3605    4|                lasciava indovinare uno sviluppo prodigioso: un po’ bruttino,
3606    8|                della réclame che mi si sviluppò in seguito. Una sera d’inverno,
3607    9|              orribile. Russia, Norway, Svizzera, paesi avanzati avere puf,
3608    5|             eleganza e la mia cravatta svolazzante era come una bandiera di
3609    3|              ventre che sporgeva dagli svolazzi di un giacchetto di orléans
3610    7|            rapace. Taliedo se lo sentì svolgere dietro le sue spalle: apparire
3611    6|          signor conte non esisteva una table à the, anzi credo che quanto
3612    8|            fotografie, nei quadri, nei tablò; ma quale sono realmente:
3613    6|              Montecatini, di Carlsbad, tabloidi di tiroidina. Macchè! Diventava
3614    5|             che sentivo il suo piccolo tacco battere impazientemente
3615    4|                due o tre fogli del mio taccuino, ma quello con la lettera
3616   11|                  quella lingua che non tace mai!...~ ~— Credo di averla
3617    9|                 aspettare, pazientare, tacere.~ ~Passava, interminabile,
3618   11|               casa, si gettò sul sofà, tacque, cioè no; si preparò a parlare:
3619    2|            mano.~ ~Io non insistetti e tacqui.~ ~Ma dopo un poco mutò
3620    1|                a sbucciare pisellini e tagliare una gran spoglia gialla
3621    1|            nella bianchezza della via, tagliata netta, ai margini, dal verde
3622    1|            ostessa che tiene pronte le tagliatelle e delle uova e delle bistecche,
3623    6|           peggio, giungeva al punto di tagliuzzare con un coltello da tasca
3624    7|               sotto il nero, americano tallone della perfetta sua scarpa.~ ~—
3625    9|               piedi, poi ricadendo sui talloni. Ad un tratto abbassò il
3626    4|                un sogno, da cui uscivo talora fremente e con queste terribili
3627   11|               facchino, dorme come una talpa, va a spasso, digerisce
3628    2|               arrivò Pelope, figlio di Tantalo. — La storia di Pelope e
3629   10|          traccia delle sue imprese: la tappezzeria stracciata per ornare il
3630    4|               Polonia.~ ~La sentii più tardi mezza dormiente sussurrare
3631    9|            casi.~ ~La verità cruda non tardò a farsi strada: treno bloccato
3632    6|             altri secoli, consunti dai tarli, roba da antiquari, sostituirli
3633    4|            mettere sugli stranieri una tassa di soggiorno mediante un
3634    8|               Sant’Antonio, del grande taumaturgo, e tu hai la spiegazione
3635    1|                  La Pina vide le belle tavole preparate, e fece un «oh»
3636    1|               rumorosamente qua e  i tavoli. Col nascere delle tenebre
3637    3|             corsi, l’aria igienica dei teatri scintillanti, dei caffè-concerto;
3638   10|               palazzo della regina nel teatrino dei burattini: le sedie
3639    4|                pezzo! Ma io non voglio tediarvi con la filosofia. Vi dirò,
3640    7|            ridendo e gorgheggiando, ma tediata e piangente. Perchè prima
3641    5|              servito in un piattino, o tegamino di bel metallo.~ ~Mi vidi
3642    7|          ripassando per Genova avrebbe telegrafato a Taliedo. Così avvenne:
3643    3|            bigliettaio, spedizioniere, telegrafista; ma non aveva chi lo sostituisse
3644    7|           sulla tela o con la creta il tema meraviglioso della Donna
3645    3|            enorme di libri e carte. Io temetti che me li scaraventasse
3646    7|         marinai fanno col cielo quando temono la burrasca.~ ~ ~— Ma ha
3647    2|        ricordai non so quanti gradi di temperatura.~ ~— Oh, anche di più! —
3648   10|              presentito la caccia e la tempesta. Cerca di fuggire, ma la
3649    3|               corpo.~ ~Da anni ed anni tempestava la direzione per un trasferimento
3650    1|              tavoli. Col nascere delle tenebre cominciava la giornata gaia
3651    4|            affondò in quella profumata tenerezza bianca della Polonia.~ ~
3652    4|        creatura bionda, di quel biondo tenero come di spiga non baciata
3653    8|          luminosi. La luce ed il suono tengono viva la fede. Ammirabile
3654    1|              di velo, e nella tasca si tenne la berretta di lana e sul
3655    7|              del laccio ineffabilmente tenue e infrangibile del matrimonio,
3656    5|           Scomparve.~ ~ ~ ~Noi abbiamo tenuto corrispondenza epistolare
3657    1|               Aurelio già pensava alle teorie collettiviste che oggi sono
3658    5|             sul mio capo dolcemente al tepore della mia anima sciocca,
3659    8|                bene a mente: nel campo terapeutico, tranne l’olio di ricino,
3660    8|              quello di sanità. La sola terapia vera è l’igiene, l’aria,
3661    4|     espressione notevole. I Nibelunghi terminano con queste parole: «perchè
3662   10|       democrazia. Vero è che, quanto a termini ingiuriosi, la domestica
3663    8|          esistevano le mie pillole; il termosifone era una cosa sconosciuta.~ ~
3664    9|            neve rasentava la banchina. Terrapieno, siepe, tutto era livellato
3665    3|                 capo-stazione, come lo terrei coltivato, inaffiato, fiorito,
3666    4|         scavalcare la finestra a piano terreno mandò un grido...~ ~— Di
3667    1|                      La presenza delle terze persone — continuò il signor
3668    8|          specchio, esclamai: «Dio, che tesori! ma perchè devono esistere
3669    6|              al proposito e a cui ella testè mi accennava. La ragione
3670    6|         castello che abitava era stato testimone di antiche storie. Con questi
3671    1|             una coppia, così come noi, tête-à-tête, che fa all’amore. È invidia.
3672    6|               parte: tutte quelle sale tetre con quei mobili neri, roba
3673    8|                proiezioni luminose sui tetti; e con noi c’era il colonnello,
3674    6|               non esisteva una table à the, anzi credo che quanto al
3675   10|         soddisfazioni non ne aveva. Il thè che la sua signora offriva
3676    1|            paradiso; ed un’ostessa che tiene pronte le tagliatelle e
3677    8|           valgono gli altri specifici. Tieni bene a mente: nel campo
3678    8|              con disprezzo:~ ~— Questa tientela per te.~ ~Guardo. Era una
3679   11|             che ci fa veramente torto. Tienti a mente questa cosa, caro
3680    1|               velo?» Il pomeriggio era tiepido, ma calato che fosse il
3681    2|                pareva come aiutasse le timide gemme a sbocciare.~ ~Allora
3682    4|              passione vinse e scrissi. Timidezze dei venti anni!~ ~Suo marito,
3683    4|              me ne era trattenuto, per timore che egli beffardamente mi
3684    5|           pareva precipitare verso una tinta unica: un grigio caffè e
3685   11|              dovuti a forme isteriche, tipiche, ma di cui io ne so quanto
3686   11|            guardi come subito le rughe tirano in giù il labbro. Che cosa
3687    3|         fermarmi il braccio che voleva tirare il campanello di allarme:
3688    8|           idiota paese — avaro, esoso, tirchio; imbecille mi chiamano anche!
3689    8|             con quattro cavalli che ti tireranno dove vuoi. Allora, capirai,
3690    6|              Galatea se fosse giunta a tiro di mano di Polifemo!~ ~Per
3691    3|               con violenza inaudita lo tirò a ; poi lo allontanò usando
3692    8|               è come la pituitaria, la tiroide, la surrenale, glandole
3693    6|               di Carlsbad, tabloidi di tiroidina. Macchè! Diventava pallido,
3694    2|          dubbio, in Giove Tonante, nei Titani, nelle Muse, nelle regole
3695   10|                Ma nessuno dei due l’ha toccata.~ ~Le posate sono al loro
3696   10|              bacio, ma con la mano gli toccava i capelli, e ciò gli faceva
3697    2|                Finchè non riuscirete a togliere dalla circolazione questo
3698    9|            brividi.~ ~Il signore aveva tolto dalla grossa valigia di
3699    2|       sollevato alcun dubbio, in Giove Tonante, nei Titani, nelle Muse,
3700   12|               I suoi occhietti gialli, tondi, si movevano solo essi,
3701    6|           avevano un solo grand’occhio tondo in mezzo la fronte.~ ~Questo
3702   12|              diroccata, con un odor di topi.  i miei re conducevano
3703    2|             un’accusa che tanto più mi tormenta di rimorso quanto più riconosco
3704    2|                vicino, quasi rasente — tormentare col greco e con tutti quei
3705    4|           naturale del problema che mi tormentava. Il violino dell’oste faceva
3706    9|         lucerne di due carabinieri. Ma tornano tutti subito indietro. Una
3707    4|           avvertiva che lui non poteva tornare, perchè era chiamato per
3708    4|           mosche. Ecco perchè esso era tornato bianco come prima. Quali
3709   10|             ora il signor cav. Antonio tornava a casa.~ ~L’abitudine nei
3710    9|               è probabile che fra poco torni a proposito.~ ~— Grazie,
3711    8|                 Due giorni dopo l’uomo tornò. Mi mostrò la sua schiena
3712    5|         supporre dopo quell’assalto di torpedine: Vi amo!~ ~La prima lettera
3713   11|            criteri che ci fa veramente torto. Tienti a mente questa cosa,
3714    3|                che la barba diventasse totalmente grigia.~ ~ ~ ~
3715   11|     giustificabile rivolta, scaglia la tovaglia per terra...~ ~— Come fa
3716    4|             ancora a balia: un grosso, tozzo marmocchio di una voracità
3717   12|            dove il sangue segnò cinque tracce di avvertimento. Come ebbi
3718   10|              stanza dove tutto serbava traccia delle sue imprese: la tappezzeria
3719    9|                telegrafo! Mangiapani a tradimento. Vi concio io, ora! Un dispaccio
3720    7|              comprese che il suo volto tradiva che realmente egli diceva
3721    9|         macchina fumida, gemebonda che trainava vagoni lenti grondanti da
3722   10|             repugnanti alla sua indole tranquilla.~ ~ ~ ~Proprio in quell’
3723    9|        digestione?» Le fette sparivano tranquillamente, alcuni panini scricchiolarono,
3724    2|                candidamente ora che la tranquillità è ritornata nel mio spirito,
3725    9|           pudica acqua di affondare un transatlantico; come un microbio invisibile
3726    8|            come farti capire? una luce trapassare la mia mente, un lampo;
3727    4|            fare il buglione (brodo); e trasaliva di gioia con tutta la chioma
3728    1|             trovarsi a breve distanza, trascinati dalla stessa forza; e più
3729    2|               spirito, e molto tempo è trascorso.~ ~Io avevo allora diciotto
3730    6|              poeti.~ ~Ma i poeti hanno trascurato di dirci che guai per Galatea
3731    3|         tempestava la direzione per un trasferimento in una città grande: era
3732    3|               capo-stazione Foresti fu trasferito in una grande città, dove
3733    3|            tirapiedi» ebbe la virtù di trasformare il signor Foresti.~ ~— Le
3734    6|          primitivo del rame, era stata trasformata in una barbetta in punta,
3735    5|                la busecca?~ ~Mi guardò trasognata.~ ~Io ripetei imperterrito
3736   10|             tramonto di una luminosità trasparente e grande come suole d’inverno
3737    7|         persona. Le mani erano lunghe, trasparenti: le orecchie, il naso mostravano
3738    4|               che calamaio, che penna! Trassi il coltello, mi denudai
3739   11|               di amabile ironia. Aveva trattato con la verecondia di un
3740    4|           riguardo alla dama me ne era trattenuto, per timore che egli beffardamente
3741    5|           calci nel sedere.~ ~Ma nelle trattorie di infimo ordine sono felice
3742    8|                sempre», mia moglie, la Trebbiatrice,~ ~— Perchè la chiami così?~ ~—
3743    8|    vezzeggiativo. Non hai mai visto le trebbiatrici? Ingoiano tutto. Così mia
3744   11|         riallacciando l’abito con mano tremante. Era una cosa terribilmente
3745    6|            zampogna silvestre facevano tremare le foreste dell’Etna.~ ~
3746    3|                aperte e con un sorriso tremendamente ironico: «Ma quei baci,
3747    1|               destinata a correggere i tremendi decreti di Dio o della Natura.
3748    2|           tutte queste cose?~ ~— Due o tremila lire, credo, signora.~ ~—
3749    5|               Dio, che caro volto, che tremore nelle pupille, che candore
3750    3|           professionista del furto nei treni? Mai più! L’elegantissimo
3751   12|            all’improvviso. Corsi e con trepidanza paurosa lo toccai; strinsi
3752    4|            sdegno contro la fanticella très-laide, e peggio: chè, spesso di
3753    3|           treno, come dall’alto di una tribuna, un giovane signore, tutto
3754    3|            galera.~ ~— Ci rivedremo in tribunale! — gli disse il gentiluomo
3755   10|             suo epilogo nelle aule dei tribunali. Ma è proprio vero che il
3756    2|             piccolo, grazioso, tutto a trine.~ ~Ma non conservo percezioni
3757   12|               certi uccelli che un più trionfal giro volgevano nel cielo:
3758   12|             erano gli argomenti che il trionfatore avea a sua disposizione
3759   12|            strage, e poi riportarne il trionfo era il più grande de’ miei
3760    5|               è tutto animato come una trireme antica in voga piena. Poi
3761    2|              pubblici, e sopra di me i tronchi protesi e neri di un’antica
3762    1|                bel grembiale bianco vi troneggiava fra i fornelli e le casseruole,
3763     | troppa
3764    6|               gorgo di fiume matura la trota, in quale selva cresce il
3765    6|         lontana faceva venir giù certe trotelle, certi panierini di fragole
3766    1|            albergo si scandalizzano se trovano una coppia, così come noi,
3767    9|        uccidere un uomo: ma è bene non trovarci in simili casi.~ ~La verità
3768    1|              soddisfazione fraterna di trovarsi a breve distanza, trascinati
3769    4|        parecchio tempo. A Naple semper trovate tante buone gente. Ma le
3770    5|              da vicino. Alle ore sette trovatevi nella chiesa di via X***.
3771   12|             che in quel giorno vennero trovati privi delle interiora, con
3772    7|                 Io non capisco cosa vi troviate di straordinario...~ ~Ella
3773     | tue
3774    5|                sapere che, nella città tumultuosa e grande, esisteva un piccolo
3775    2|             che non ero più tra le vie tumultuose della città; ma seduto su
3776     | tuoi
3777    5|         lasciare. Quella insistenza mi turbava. Io mi ricordo che sentivo
3778    4|               Ma le pizze di Napoli la turbavano, al ricordo.~ ~Ella mi affidava
3779    6|               splendore languido delle turchesi e degli anelli, accoppiato
3780    5|                scura sul volto: dietro turgeva la massa bionda dei capelli.
3781    9|         capostazione? Ha finito il suo turno ed è andato a casa? Già
3782    1|             sfumava enorme, rossiccia, turrita in fondo al piano: il diretto
3783   10|            sarebbero state prese sotto tutela da qualche altro: ma suo
3784    5|                desinenze cupe, in oeu, u, uh, uuh, mi scoteva i nervi,
3785   12|               dicevano, — tutta l’aria ubbidisce a loro: quando ci sono quei
3786    1|            Natura, i quali, poveretti, ubbidiscono a certe leggi che impone
3787    2|                e un cantare lontano di uccelletti pareva come aiutasse le
3788    9|              un microbio invisibile di uccidere un uomo: ma è bene non trovarci
3789    2|                lagrimante.~ ~Alla fine udii una voce pietosa e quasi
3790    5|           fossi un maestro di musica e udissi delle stonature.~ ~— Ma
3791    9|            attoniti.~ ~Ma i bambini si udivano gemere: qualche donna piangeva.
3792    9|              paesi avanzati avere puf, uf (soffiava). Avere, come
3793   10|              per ragione del suo grado ufficiale, ma viceversa doveva sgobbare
3794    4|            appena sostenuta oggi dagli ufficiali; e quelle signore che oggi
3795   12|               come il piccolo animale, uguale nell’aspetto agli altri
3796    9|                quel candore, tutto era ugualmente plumbeo: le fiumane, le
3797    5|             desinenze cupe, in oeu, u, uh, uuh, mi scoteva i nervi,
3798    4|                gioventù è fiorita agli ultimi bagliori del Romanticismo.
3799    3|         manifestazione della giustizia umana. Essi però erano assenti.~ ~—
3800    4|                fulcro delle operazioni umane, nessuna esclusa. Sono diventato
3801    8|          psicologico. Tutti i problemi umani hanno un fondamento psicologico
3802    1|               guardò con grandi occhi, umidi e dolci; e domandò:~ ~—
3803    9|        succedeva. Un grigio enorme, un umidore intenso, una folla sconvolta
3804   12|               moveva un becco breve ma uncinato, di cui prima non mi era
3805     | unde
3806   11|                signora.~ ~ ~ ~Alle ore undici, nel Grande Hôtel, il prof.
3807     | une
3808    6|          parole sono queste: «Ex eodem unguentario unde causas nuptiarum, idem,
3809    3|            signore. — Del resto, qui è unicamente questione di essere gentiluomini
3810   10|            scuola, figlio legittimo ed unico del signor cav. Antonio
3811    9|            gran luce: ma non dal cielo uniforme di piombo scendeva quella
3812   11|                signora.~ ~— Agli Stati Unitidisse la signora — i medici
3813   11|                Marchi, professore dell’Università di...? Voi che avete la
3814     | unum
3815   10|            nobile sentimento «che fa l’uom di perdon talvolta degno»:
3816   10|             del Ginnasio, chiamatavi d’urgenza da un laconico biglietto
3817    9|                di quell’energumeno che urlava:~ ~— Ma dove è quel capostazione?
3818    3|           delle merci, e il giovane vi urtò in malo modo, cadendo.~ ~
3819    3|            tirò a ; poi lo allontanò usando del braccio come fosse stato
3820    6|          ragione ci avverte che è bene usare le maggiori cautele in quest’
3821    4|              Vita. Se la natura non ci usasse questo lugubre scherzo,
3822    4|               penna, istrumenti poco usati nelle locande campestri,
3823    8|        lombaggini, raffreddori e, dopo usato per l’uomo, tu non lo butti
3824    3|            vigorosamente il fuoco, che usava con tanta opportunità il
3825    5|             milanese, come la busecca. Uscii naturalmente senza toccare
3826    2|           stanza da cui non volevo più uscire.~ ~ ~ ~Il giorno dopo il
3827    2|                 Rientrò poco dopo. Era uscita dalla guaina nera: era tutta
3828    9|               il vetro: un signore era uscito dall’ufficio del capostazione;
3829    4|            stupore di un sogno, da cui uscivo talora fremente e con queste
3830   11|           vostre calze e serve per gli usi intimi! L’avete trovata,
3831    5|         desinenze cupe, in oeu, u, uh, uuh, mi scoteva i nervi, e mi
3832   10|                dalle rare e necessarie vacanze, e fra queste la più dilettosa
3833    3|     istituzioni sociali, e non come la vacca da mungere...! Ma che cosa
3834    7|             con l’asperges, un po’ col vade retro, Satana, l’avevano
3835    7|              esempio, l’affare per cui vado oggi a Genova mi è venuto
3836    6|            corridoi di verdura, con un vago e vario giardino all’inglese.~ ~
3837    3|       viaggiato all’estero, sa che nei vagoni-salons è diffusa l’abitudine di
3838    7|           bimba. Ogni momento tu te ne vai via.~ ~— Ma, amica mia,
3839   11|            come nell’ultimo atto della Valchiria. Il dottore, in piedi, presso
3840    3|             con profonda convinzionevale tutto un codice di legislazione
3841    3|             balzato a terra con la sua valigetta.~ ~Il vecchio signore, all’
3842    7|           della valigia, una di quelle valigette di cuoio, leggere leggere;
3843    3|         Permetta che io stringa quella valorosa mano! Lei è la perla dei
3844   11|              arteriosclerosi, il vizio valvolare, il diabete, l’appendicite,
3845   11|                chili e mezzo? Ho delle vampe, delle fiamme; poi un gran
3846   12|                il placido lavoro della vanga: — Son falchi! — dicevano, —
3847    6|                ingoiare un sorbetto di vaniglia o di ananasso.~ ~Ora, tutto
3848    3|          bianco che pareva un sorbetto vanigliato.~ ~— Lei ha violato la mia
3849   11|             scrivere e le dattilografe vanno distruggendo in modo spietato.~ ~
3850    7|               che i battelli bianchi a vapore che lo attraversavano, parevano
3851   10|        Giacomino assisteva ad un’altra varietà di diverbio, quello fra
3852    6|              di verdura, con un vago e vario giardino all’inglese.~ ~
3853    4|                una signora polacca, di Varsavia, anzi di Varsovì, come ella
3854    4|          polacca, di Varsavia, anzi di Varsovì, come ella diceva in un
3855    6|            all’italiana con tutti quei vasi di limoni, con tutti quei
3856    7|             del grano; ma un onorevole vassallo al servizio di un re del
3857   10|                ha ordinato un dolce di vaste proporzioni: dal pollivendolo
3858    6|             mare.~ ~Queste cose, assai vecchie, sono consegnate nei libri
3859    1|              la terrazza, in figura di vecchietti ridenti, barbuti ed incappucciati;
3860   11|               il labbro. Che cosa è la vecchiezza? Sono gli anni? Mai più!
3861    3|              elegante giovinotto se il vecchiotto avesse avuto il resto del
3862   10|               prudente — non c’era. In vece Giacomino pensò.~ ~Che cosa
3863    3|              Da facchino, caro. Doveva vedermi dieci anni fa! Povero giovane,
3864    1|          fossimo: la piccina, come ben vedono, è ancora innocente; e,
3865   12|                quei signori lassù, non vedrai altri uccelli volare e cantare.~ ~
3866    7|                pesa?~ ~— Piuttosto: ma vedremo di rimediare. Di’? tu, oilà,
3867    5|               ad intenderci a voce: mi vedrete così anche da vicino. Alle
3868    1|                  Lungo la notte fredda vegliano le bronchiti, le polmoniti,
3869    2|              desto dal sogno in cui il Veglio della Montagna immergeva
3870    9|            Beatrice Cenci; distese sul velluto un gran lino bianco; vi
3871    3|         avversario, galoppò, come potè veloce, nella sala d’aspetto. Senonchè
3872   10|             così adirato, paralizza la velocità delle sue gambe.~ ~Giacomino,
3873    7|                 il collo era uno stelo venato d’azzurro. Piangeva spesso
3874   11|              che si lascia calpestare! Vendicatevi, ora, fate la mummia, il
3875   12|          cartone era un principe molto vendicativo, ma era anche un goloso
3876   10|               tutte le prodezze: dalla vendita della grammatica latina
3877    8|              piccola percentuale sulle vendite, hanno fatto una réclame
3878    6|            emit causam.» (Dal medesimo venditore di cosmetici, da cui il
3879    7|               unghie crudeli.~ ~— Dove vendono in Italy le poupées così
3880    2|           sentivo un gran calore nelle vene.~ ~— Davvero non l’avete
3881     | venendo
3882    2|           cattiveriadisse ridendo e venendomi sempre più vicino, quasi
3883    8|              seno e perciò prive della venerazione degli uomini e della santa
3884    6|           benissimo ai ricevimenti del venerdì, a coricarsi dopo il teatro,
3885     | Venga
3886     | vengono
3887     | venir
3888     | venisse
3889     | venite
3890     | venivano
3891    9|             tipo nuovo di spazzaneve a ventilatore per liberare i binari. Qui
3892    8|              spendi, senza protestare, ventimila lire e più per la tua signora...~ ~—
3893    3|               chiudere dalla parte del vento!» «Ma oggi la Mediterranea
3894    5|                felice di una così rara ventura. Invece io la vidi un giorno,
3895     | venuta
3896     | venuti
3897    6|            questione semplicemente del verbo rimaritarsi. Come è naturale,
3898    1|      diradavano, ed i pioppi sorgevano verdi con un fremito già di frescura
3899   11|          ironia. Aveva trattato con la verecondia di un asceta, con la delicatezza
3900    7|               più ordinazioni di Marie Vergini in questi tempi sacrileghi;
3901    4|              io ero assai bello,  mi vergogno, oggi, di dirlo: bello di
3902    1|       impicciato in una maniera troppo vergognosa per un uomo della sua barba,
3903   12|           esistenza da fare invidia ai veri re della terra. Si cavavano
3904    4|              Voi siete entrato come un véritabile brigante et une femme quand
3905   11|             diabete, l’appendicite, il verme solitario ed altri mali
3906     | Verranno
3907    8|            dire?, superlativa, — dissi versando il caffè all’amico.~ ~—
3908    2|               greco si preparano sulle versioni letterali dal greco.~ ~Non
3909    9|    scricchiolarono, una bottiglia nera versò una volta e due il suo contenuto
3910    7|             Taliedo faceva passare con vertiginosa rapidità le ultime imagini
3911    7|               oh no!~ ~— Molto pretty, very prettydiceva intanto
3912    1|                fremito già di frescura vespertina. Il tram correva oramai
3913    2|            Olimpiadi.~ ~In quell’ampia vestaglia ella si era rannicchiata
3914    6|                virtù di attaccare alle vesti la emanazione carnale di
3915    1|                Aurelio le tolse poi le vestine, e la mise sotto le coltri;
3916    8|              allora: «io ho bisogno di vestirmi — quando mi vesto — di seta
3917    4|             sua, ma della toilette che vestiva in quell’ora.~ ~ ~ ~Il 
3918    7|            diceva il falso: infatti la vestizione della pupa era stata opera
3919    8|                di vestirmi — quando mi vesto — di seta e di pietre preziose»,
3920    8|                bottega, mi spalanca la vetrina, entra e butta sul banco
3921    3|        scintillanti di luce elettrica, vetrine messe con gusto: lavorare
3922   11|             presso il montatoio di una vettura a letto, pareva in attesa
3923    8|               la chiami così?~ ~— È un vezzeggiativo. Non hai mai visto le trebbiatrici?
3924    6|         maramao! e poi con le compagne vezzosamente rideva del rozzo amatore,
3925    7|             lunga. Doveva essere stata vezzosissima pochi anni prima: ma la
3926    9|                si stavano pigiati.~ ~— Viaggiamo in condizioni eccezionali,
3927    6|                 nei primi tempi, molto viaggiassero, e in grandi città facessero
3928    5|          scricchiolare i sassolini dei viali, deserti a quell’ora.~ ~
3929   10|                suo grado ufficiale, ma viceversa doveva sgobbare come un
3930    6|               era in buoni rapporti di vicinato e confinante per proprietà
3931    6|              Vi pare che staremmo bene vicini l’una all’altro?~ ~A questa
3932    3|            regolamento ferroviario che vieta alle macchine di fare fumo...~ ~—
3933   11|            disse la signora — i medici vietano assolutamente di pensare
3934   10|              levato la pupilla dal suo vigile sonno — come saetta fuggì:
3935   10|          grandinò.~ ~Una grandine alla vigilia di Natale?~ ~Sì, una grandine
3936    6|               fiasco di vino della sua vigna (oh che vino!) gli andava
3937    8|               stitici, dolorosi, senza vigore di volontà; hai degli irregolari
3938    9|             piangeva. La fame! Qualche vigoroso, qualche ardito discese:
3939   12|        disposizione per ischiacciare e vilipendere il vinto re! Io non ero
3940   11|               istrice, con un orso, un villanaccio di quella sorta.~ ~— Ecco,
3941    8|          Capace poi, domani, di negare villanamente tutto quello che si è lasciato
3942   11|               troppe parole! rospetto, villanello tutt’al più. Si guardi come
3943    3|            berretto paonazzo. Tempo di villeggiatura per la restante umanità!
3944    9|         intuisce una forza che non può vincere, con cui non può lottare,
3945    4|              piacevano assai. I nostri vini leggeri, razzanti, erano
3946    2|           signora, così tutti cadevano vinti.~ ~— Oh, che birbante! —
3947    6|         ragione ci consiglia spesso di violentare la natura, ma una più acuta
3948   12|             suoi torti: — Voi siete un violento, un rapace, un masnadiero
3949    9|             era posato un cespuglio di violette finte: finte, ma non importa!
3950    4|         problema che mi tormentava. Il violino dell’oste faceva già zin-zin
3951    4|               in omaggio alla bellezza virile. Ma sapete che siete ben
3952    7|           moglie: «Cara, brava, buona, virtuosa, tutto quello che volete:
3953    7|                 ma era rigorosamente e virtuosamente vestita come le Laure, le
3954    4|             animale mi ha inoculato il virus del positivismo. Una reazione,
3955    3|          tuttavia costituiscono la più visibile manifestazione della giustizia
3956    3|            giovane signore eccitandosi visibilmente — il caso del barone Y...,
3957    6|             che il conte la condusse a visitare il castello.~ ~Fu così che
3958   12|                fu il solo tempo in cui vissi in dimestichezza con gente
3959   12|               di realtà.~ ~ ~ ~Li avea visti spesso nel cielo i falchi
3960   11|               belle, allegre, piene di vitalità.~ ~— E invecchiare, signora,
3961   12|              Signore e provvedevano il vitto ai loro piccini! Gran perfidia
3962    5|                giorno mi fece un cenno vivace, come a dire: «Abbiate la
3963    5|                possa ricordarmi io che vivevo dentro un’idea fissa? Mi
3964   11|            quando prende a rivangare i vivi ed i morti. A proposito,
3965   12|          autentico, non di cartone, ma vivo; un re dell’aria; un re
3966    6|                sentiva come un pochino viziata.~ ~— No, amico, credetelo,
3967   10|              domestica disponeva di un vocabolario ricchissimo. In questi casi
3968    9|               un ininterrotto suono di voci:~ ~«Ritardo di due, sei,
3969    5|             come una trireme antica in voga piena. Poi abituato al fetore
3970   12|            terra. Si cavavano tutte le voglie, i miei nobili re. Ma in
3971     | voialtri
3972   12|               non vedrai altri uccelli volare e cantare.~ ~Ora un falco
3973   10|          Giacomino avrebbe mutato così volentieri in tanti dolciumi; era lui,
3974     | volermi
3975    5|                   La signora, infatti, volgendosi a caso verso di noi, ci
3976   12|               che un più trionfal giro volgevano nel cielo: poi si libravano
3977     | volle
3978     | Volli
3979    6|                aprire alla vita il suo volonteroso secondo consorte.~ ~ ~ ~
3980    9|                 Cosa succede? — chiese voltando la testa verso il compagno
3981    6|             così si osservò che il suo volume e il suo peso non erano
3982    7|             spazzolate! Che orrore! La voluttà era allora condita in salsa
3983    4|                tozzo marmocchio di una voracità incredibile che lasciava
3984     | vorrà
3985     | vorrai
3986    9|                neve. — E con la manina vorticosa faceva un molinello che
3987     | Vos
3988    2|              esistenza di questo punto vulnerabile nell’epidermide coriacea
3989    7|               le coscie come due borse vuote: il collo era uno stelo
3990    8|             personali. A Parigi, a New York sarebbe un’inezia; ma qui
3991    5|            lezzo di coloniali, droghe, zafferano; come un odore dell’anima
3992   12|                liscio, grigio, con due zampe aduste come due ferri da
3993    6|              sospiri che mandava su la zampogna silvestre facevano tremare
3994    9|                poi da una borsetta uno zendado, vi ravvolse in un attimo
3995    1|               una seconda classe piena zeppa di gente, e allora la Pina?
3996    1|               rappresentano come degli zeri aggiunti all’esponente ben
3997    4|            piccole cose fine fine), le ziligi (ciliege).~ ~— Dio, come
3998    4|           violino dell’oste faceva già zin-zin e un contrabbasso faceva
3999    5|           della mia Venezia! batter di zoccoletti, scandere di parole cadenzale,
4000    4|             compere presso gli avidi e zotici nostri rivenditori, che
4001   10|             sapeva perchè diminuiva lo zucchero ed aumentava in modo anormale
4002    4|               e un contrabbasso faceva zun-zun: le danze sotto l’imminente
4003   10|    apparecchiata, anzi c’è in mezzo la zuppiera. Ma nessuno dei due l’ha


1912-dia | diabe-limou | lino-ripos | risca-zuppi
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on touch / multitouch device
IntraText® (VA2) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2011. Content in this page is licensed under a Creative Commons License