Parte, Cap.

 1    1,   14|           non credi che io sia un vile?~ ~Selva sorse a sedere
 2    1,   15|    affetto che non per me, di più vile del cane, il quale almanco
 3    1,   24|      Dalile che fanno un debole e vile d'ogni più vigoroso Sansone.~ ~
 4    1,   26|          adoperare con quella sua vile creatura tolta dal trivio,
 5    2,   12|           figliuola, e siccome il vile non è feroce che coi deboli,
 6    2,   13|   universo. Fosse pur anco la più vile e colpevole, il sublime
 7    2,   19|          buon'ora, chi ha l'anima vile; ed in Roma ho avuto appunto
 8    3,    9|         quella sciagurata , più vile d'ogni vil cosa in questo
 9    3,   23|      falsa del suo..... Egli è un vile!... Quel suo orpello d'amore
10    3,   28|          tristo, l'uomo è feroce, vile e scellerato. Qual padrone
11    3,   29|         d'un Cicerone; rimango un vile assassino qual prima, che
12    4,    2|          lui. Tolto di mezzo quel vile, penseremo alla disgraziata
13    4,    2| attenzione.~ ~- Disgiunta dal suo vile seduttore, mia figlia sarà
14    4,   20|        può avere innanzi alla più vile calunnia l'innocenza superba
15    4,   29|           domanda conto della sua vile esistenza anteriore di verme?
16    4,   30|       confortarla. Non era più la vile cortigiana, era la donna
17    4,   30|         useresti di me come di un vile strumento, che quando ha
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