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Alfabetica [« »] genitori 1 gennaio 3 gentaccia 1 gente 51 genti 4 genuflessioni 1 genuina 1 | Frequenza [« »] 53 ore 53 questa 52 certo 51 gente 51 mezzo 51 quelle 51 questo | Giuseppe Giacosa Novelle e paesi valdostani Concordanze gente |
Racconti
1 1| con grazia, anche colla gente da più di lui. Possedeva 2 1| Coi signori, tutta gente scribacchina, chiamava penna 3 1| primavera e stupire poi la gente e più l'oste colla muta 4 1| andava alla stazione a far gente, strillando il ribasso dei 5 1| che la postale gremita di gente, e semivuota non era mai.~ ~ 6 1| il cortile era pieno di gente e ne veniva sempre. A quell' 7 1| mezzo del cortile, fra la gente che s'allargava in cerchio 8 2| fare i conti larghi; la gente ha da fare, non si trovano 9 2| forse alle prime case della gente non ce n'era; pazienza saranno 10 2| infantile d'affetto per gente cui non parlava da anni. 11 2| morbidezza e se fosse venuta gente a levarlo di là, li avrebbe 12 3| pezzo di pane! E c'è della gente che ce lo vorrebbe rubare; 13 4| passi sicchè pare che la gente vi cammini in punta di piedi. 14 4| valichi difficili ed ignorati; gente che giunge a notte, si rimpiatta 15 4| sala da pranzo, per chiamar gente non basta levare la voce, 16 6| attorniano la casa.~ ~Quella gente industriosa e calma nella 17 6| petto, passava lenta fra la gente che si apriva a guardarla. 18 7| nell'ora del tramonto: ed è gente di bassa statura. Tali poderetti 19 7| la montagna è grande, la gente poca, e gli armenti vogliono 20 8| le mani e sclamava: Che gente! Che gente!~ ~Così durò 21 8| sclamava: Che gente! Che gente!~ ~Così durò il pranzo, 22 8| abitudinaria solerzia della gente che non pensa, vivevano 23 8| chiesa era ancor piena di gente, essa si gettò ai piedi 24 8| tutti e due sfibrati come gente che esce di malattia e desiderosi 25 8| al padre ed alla madre, gente devota ed ossequiosa, di 26 8| tuonò il curato.~ ~E come la gente tacque, riprese gridando 27 8| appiccato il fuoco.~ ~La gente dall'altra, correva esterrefatta 28 8| animi e gli occhi della gente. Qualche fatto sovrumano 29 9| sono quasi tutti fiori di gente, agili, robusti e temperanti. 30 9| Inoltre la consuetudine con gente colta e dotata spesso di 31 9| sonno mortale. Buona e salda gente, che il domani di una tale 32 10| Tutti i giorni passa gente sulla Mologna - esclamò 33 11| affollato di popolo; la gente rideva di un povero cocchiere 34 11| inalberavano e rinculavano. E la gente a ridere, e la dama a crucciarsi 35 11| anno in valle d'Aosta, e gente affaccendata, e signori 36 11| non erano visibili alla gente ma io le sentivo avventarsi 37 12| Quirinale, passò fra la gente fingendo di non avvertire 38 13| sarebbe adatto ma non la gente, cui la facoltà immaginativa 39 13| ora degli spettri, saliva gente del paese a far man bassa 40 14| vanno a letto. Tuttavia la gente del luogo li guarda con 41 14| le pendici formicolano di gente festosa e suona intorno 42 14| tavola, si discorre. Quella gente che legge più libri e con 43 14| nelle valli Savoiarde, fra gente ignota, o forse sul margine 44 14| quei lumi accesi e quella gente in aspetto, le prime si 45 14| rare volte che capitava gente, il pappagallo strillava: 46 15| rivalicare di soldatesche d'ogni gente e d'ogni maniera, non sempre 47 15| passa in un giorno più gente, che non ne pericolò in 48 16| tubetto di ferro.~ ~Qui la gente dimora tutta nel fondo della 49 16| umana. La terra, le case, la gente, tutto è disposto e apparecchiato 50 17| sicchè fanno pensare a gente rannicchiata che ci viva 51 17| e li vedevo occupati da gente nana e silenziosa. Omuncoli