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Alfabetica [« »] equilibrio 5 equivale 1 equivoco 1 era 166 eran 1 erano 36 eravamo 5 | Frequenza [« »] 183 dice 180 cosa 173 così 166 era 165 ho 162 contessina 157 mia | Alfredo Panzini Io cerco moglie! Concordanze era |
Cap.
1 1| forse onesta?»~ ~Questa era la risposta da dare se non 2 3| compagnia di sua madre, la quale era forse uno stelo anche lei, 3 3| mummia!»~ ~«Pum!» «Ahi!» Era Noemi, nome soave, che parlava 4 3| quello che è successo oggi». Era del resto una ben amabile 5 3| anche se erano inglesi? Era la signorina M***. Beveva 6 3| padre, prima della guerra era esportatore in America di 7 3| futurista. Capiva tutto ed era entusiasta. Ci, ci! L'ho 8 3| del banchiere Rodh. Lei era davanti con sua madre, io 9 3| anche vestita di nero, era splendente, Ci, ci! Esuberante 10 3| Si sta molto bene qui». Era di maggio. Ella portava 11 3| La tinta della sua pelle era prodigiosa; ma del tutto 12 3| pelle. Io non so dire se era bella, perchè io ero mezzo 13 3| lingua: questa però non era diafana, ma rossa. «Nasconda 14 3| anche sposata, ma è che essa era contro-indicata ad uno dei 15 3| per i soldati. Suo babbo era calzolaio, e figurarsi! 16 4| romanzi).~ ~ .. il suo canto era impeccabile, - proseguì; - 17 5| testa del dottor Pertusius era anche più del solito fuori 18 5| nella sua frode. Che cosa era la bellezza di Eva all'epoca 19 5| cosa quasi innocua. E così era Adamo: quasi innocuo. Infatti 20 5| eius reclinare caput. E chi era Dàlila? Una prostituta di 21 5| Molto carina - dissi io.~ ~Era una testolina soave, triangolare, 22 5| Questo fa proprio paura.~ ~Era un volto non di donna, ma 23 5| cinismo che spunta dove era la intellettualità. E badi 24 5| la casta porpora di cui era sparso alle donzelle il 25 5| La verginità, che prima era un onore della famiglia, 26 6| piazza di P***. Lui dice che era ufficiale di cavalleria 27 6| favorevole combinazione. Era prima dei conti Tornamali, 28 7| indicata da Maioli.~ ~Maioli era proprio lì che prendeva 29 7| anche il vestito di lei era sconcertante. Non rispondeva 30 7| esigenze della moda, eppure non era provinciale come quello 31 7| quello delle signorine. Ella era alta, più alta delle signorine: 32 7| delle signorine: eppure era al livello delle signorine!~ ~ 33 7| livello delle signorine!~ ~Si, era un arciero del Cinquecento; 34 7| che si capiva, ahimè! che era un'arciera.~ ~Che età! Mio 35 7| contessina.~ ~Una carrozza si era fermata alla porta della 36 7| Lei è molto curioso.~ ~Era la contessina, balzata ancora 37 7| alla porta. Un coupé nero era lì fermo: dentro al coupé, 38 7| cavalieri.~ ~- E la contessa era al servizio della cavalleria.~ ~- 39 8| passando, avevo preso alloggio, era un edificio tetro e solitario, 40 8| intelligenza di Ghiselda? Essa era destinata, in altre età, 41 8| eh? Ma il genio vero non era lui, era Ghiselda! La cara 42 8| genio vero non era lui, era Ghiselda! La cara fanciulla 43 8| tutto per la gran causa. Lei era la Ninfa Egeria di lui! 44 8| delle elezioni che lui non era un genio. Quella lotta elettorale 45 8| Il popolino diceva che era stata lei a rovinare lui. 46 9| bene. Davo a Maioli, che era il negriero, un numero considerevole 47 9| biglietti da mille. Lei era umile e muta, vestita soltanto 48 9| importava? Il bello poi era questo che, quando Maioli 49 9| artistica, dà gli ordini. Era quasi piacevole sentirlo, 50 9| Biagino, il mio chauffeur, era fuori della grazia di Dio. 51 9| ci va di mezzo sono io.~ ~Era supponibile che lì, nella 52 9| del paesaggio.~ ~- Ah!~ ~Era verso le sei e mezzo: il 53 10| è piccina, mi pare.~ ~- Era piccina l'anno scorso, ma 54 11| LA VIOLA MAMMOLA.~ ~ ~ ~Era un bel pomeriggio di maggio, 55 11| uomo: il papà.~ ~Carina! Era andata incontro al suo papà. 56 12| liquefare il cuore!~ ~Dove era stata prima a servire, c' 57 12| stata prima a servire, c'era una signorina che leggeva 58 12| leggeva sempre romanzi, e lei era chiamata a partecipare alle 59 12| venerdì la signorina Oretta era occupata a scrivere una 60 13| erede. La nascita dell'erede era decretata; e perciò deliberai 61 14| bisogno di domandare se c'era.~ ~Se ne sentiva la voce 62 15| cagnolino al guinzaglio. Era anche lui, come me, tutto 63 15| versi per le mie réclames. Era un uomo spettrale, che beveva 64 15| col cameriere se la mosca era caduta allora, o durante 65 15| successo. Qualche anno fa era di moda la Germania, e andava 66 15| crescerà filo d'erba, la cosa era molto grave.~ ~- Lo credo 67 16| indietro.~ ~Una testa tremenda era attaccata ai miei calzoni. 68 16| attaccata ai miei calzoni. Era un cane di proporzioni colossali.~ ~- 69 16| inquilini che c'erano prima, era tutto un gabinetto. Guardi 70 16| la sua maggior sofferenza era stata quella di non aver 71 16| voce mi fece trasalire.~ ~Era ancora Lisetta. Un po' seccante, 72 17| fa notare che la villetta era stata data in affitto ad 73 17| c'è poco sole. Eppure c'era il sole a Milano! Ma poi 74 19| Questo è grave».~ ~Papà era entusiasta: una bella gita 75 20| spiegazioni non interessano.~ ~C'era presente l'avvocato, che 76 20| Guardiamo: in una pagina c'era il manteau con fourrures, 77 21| Buon giorno? ma veramente era sera oramai).~ ~- Delizioso, 78 21| risponde lui.~ ~Che cosa era successo? Una cosa che accade 79 21| contessina.~ ~- Ma dove era lei? - mi dice quando io 80 21| fiammelle non facevano lume. C'era ancora sospeso il crepuscolo: 81 21| la notte che straripa.~ ~Era poesia, ma mi è venuto questo 82 21| Sono corso via, un momento. Era la Lisetta, dietro lo chalet, 83 21| La seduta è finita. C'era la luna. Cioccolani si asciugava 84 21| luna.~ ~Per me la «lirica» era lei, e ne sentivo tutto 85 21| stesse. Non basta! Quella era l'umanità. Noi vogliamo 86 21| che viene!~ ~Ma la luna si era fatta bianca e alta lassù: 87 21| accompagnati sino al tram. C'era la luna, e un lume nella 88 21| al teatro all'aperto come era nostra intenzione, e sopprimere 89 22| spolverava e rassettava. Non era ancora pettinata, e così 90 22| rosso annodato in testa, era in istile: pareva una beduina.~ ~ 91 22| a cui suo padre, quando era vivo, «faceva caro» con 92 22| l'uomo posato!~ ~- Eppure era un'anima da artista.~ ~Ascolto 93 22| altra sera, ma mia moglie era furibonda: «Quell'imboscato! 94 22| morti stessero a sentire. Era una delle più care gioie 95 23| rumore delle sue scarpe.~ ~Era un ragazzo un po' smilzo, 96 23| Madama Caramella spiegò che era uno «dei suoi feriti,» e 97 23| dei suoi feriti,» e che era venuto a prendere delle 98 23| perchè allora mio babbo era di guarnigione a Firenze. 99 24| una gallina padovana che era la più brava di tutte: un 100 24| tirale il collo!» Invece era piena, poverina!~ ~- È la 101 25| questo vino così buono.... (era il mio champagne).~ ~- Le 102 25| attendevo il sole; quando c'era il sole, attendevo le stelle. 103 25| predestinati.~ ~Madama Caramella era con la gola aperta, come 104 25| partivano segnalazioni. Non c'era dubbio: le signorine avevano 105 25| sentì tin tin, dolcemente. Era l'Ave Maria.~ ~Oretta fece 106 25| Milano, nel 1906. Qui c'era il padiglione della Francia: 107 25| padiglione della Francia: era l'arte de se déshabiller. 108 25| déshabiller. Di fronte c'era il padiglione della Germania. 109 26| gioielli erano bellissimi.~ ~V'era tra essi una collana di 110 26| cominciò a ventilare. V'era l'odore fresco del trifoglio 111 26| trifoglio rosso nei campi, v'era l'odore caldo delle spighe, 112 26| che mi giaceva in tasca. Era del mio meccanico e diceva: « 113 26| È lui o non è lui?~ ~Era Melai.~ ~Ma non era partito? 114 26| lui?~ ~Era Melai.~ ~Ma non era partito? Se era lui, evidentemente 115 26| Ma non era partito? Se era lui, evidentemente non era 116 26| era lui, evidentemente non era partito.~ ~Ho avuto una 117 26| verso il cielo.~ ~Ma non era solo. Oretta era in piedi 118 26| Ma non era solo. Oretta era in piedi davanti a lui.~ ~ 119 26| sotto la pergola.~ ~La scena era muta ma si capiva lo stesso. 120 26| prese dalla scatola, che era sul tavolino di vimini, 121 26| manina. La bocca di Melai era anche essa imbambolata. 122 26| e si lasciava pettinare. Era uno spettacolo grandioso: 123 26| cicale.~ ~Poi, non so, o era il sole che si moveva sotto 124 27| diciamo pure - di denaro, era crollato. E volendo essere 125 27| partito anche lui! Allora era una falsa partenza.~ ~- 126 27| idea di chi sono io. Questo era il regalo di nozze.~ ~La 127 27| feroci, e la mia fisonomia era in disordine. Non vedevo 128 28| pergola, che lavorava, e c'era ai suoi piedi quell'abbominevole 129 28| requisita la mia proprietà! Era la gelosia. Che spaventoso 130 29| Leone - maledetto sempre - era anche lui tetro: non voltò 131 29| che lei sotto questo bersò era già a conoscenza, per non 132 29| che la mia attenzione si era posata con benevolenza sopra 133 29| il mio viaggio a Genova era avvenuto per acquistare 134 29| Questo spettacolo, creda, non era nel programma del mio viaggio! 135 29| di Silvio Pellico, dove c'era scritto, sul frontespizio, 136 29| Sì, signore.~ ~- E mamà era presente?~ ~- Sì, signore.~ ~( 137 29| signore.~ ~(Ho capito: la rosa era diventata un rosaio).~ ~- 138 30| si fermò davanti a me.~ ~Era madama Caramella. A quella 139 30| faccio osservare che quello era un bacio speciale, come 140 30| condivido. Il suo preciso dovere era invece, appena ella si accorse 141 30| qui un anno lei, scusi, era nonna e la sua figliuola 142 30| nonna e la sua figliuola c'era il pericolo, caso mai, che 143 31| passivo.~ ~La contessina era venuta da me, questa volta, 144 31| questo terribile sole. (Era quasi mezzogiorno). - Quando 145 31| insufficiente perchè non era più grande della palma della 146 31| constatassi che il lobo non era forato. Ma nel toccare quel 147 32| disse la contessina - era destinato all'aperto; ricordate, 148 32| di noi; per la campagna era un gran silenzio e mi sembrò 149 32| tasca ad un'altra.~ ~Lei si era venuta a sedere vicino a 150 32| da me.~ ~Ad ogni modo io era avviato e continuai: - Lei 151 32| mano della contessina si era posata con violenza su la 152 32| Quando mi riebbi, il giardino era vuoto. Mi affacciai fuori.~ ~ 153 33| di Lipsia?"~ ~Nein! Non era per ragioni commerciali, 154 33| per ragioni commerciali, era perchè io avevo detto che 155 33| soltanto la sua bellezza. Essa era dolce e liquefacente come 156 33| un fondant.~ ~Ahimè, non era Ghiselda! Era Desdemona 157 33| Ahimè, non era Ghiselda! Era Desdemona che apriva le 158 33| sarei accorto che lui si era voltato.~ ~Allora siamo 159 33| Finalmente ci siamo riconosciuti. Era il pasticciere di P***.~ ~- 160 33| sul marciapiede, perchè era stato lui a darmi referenze 161 33| dove è? Ah, eccola là.~ ~Era la dattilografa.~ ~Stava 162 33| occhio solo, perchè l'altro era nascosto dal cappello. Ma 163 33| cappello. Ma quell'occhio era più grande del vero. Senza 164 33| mio salotto è grande e lei era piccola. La sua magrezza 165 33| piccola. La sua magrezza era così impressionante che 166 33| ridire come sia avvenuto: io era partito dettando le mie