Cap.

 1  ded|    facendo lunghe conversazioni) c'erano due signore, mamma
 2    1|       marciapiede di destra, non c'è motivo plausibile perchè
 3    1|    ideale perchè la violetta non c'entra, ma c'entra il catrame,
 4    1|         violetta non c'entra, ma c'entra il catrame, la comprerebbe
 5    3|   Risponde lei:~ ~«Cosa importa? C'è lui che farà per casa».~ ~«
 6    3|     sposare un uomo così timido? C'è una gioventù impossibile,
 7    3|       pizzi di valenciennes, non c'è però niente da scherzare
 8    3|  dichiarata la guerra e me, cosa c'è di comune? Tra me e il
 9    3|        Anche qui per l'erede non c'è da far nulla. E poi qui
10    3|          da far nulla. E poi qui c'è un'esagerazione di sensibilità
11    3|           e vivere in umiltà. Ma c'è una condizione: deve essere
12    4|    brutalità. Ebbene, amico mio, c'è una terza cosa anche più
13    5|    parlava di una stella che non c'è più, eppure «noi ne vediamo -
14    5|       passano, bruciano.~ ~- Non c'è pericolo, dottore, che
15    5|    profumi. Lei sa che in latino c'è una preziosa sentenza:
16    6|          cocci; e siccome a P*** c'è tutto uno stock di famiglie
17    6|   Pinturicchio.~ ~- Perchè? Cosa c'è nel mio appartamento? c'
18    6|        c'è nel mio appartamento? c'è forse cattivo odore?~ ~
19    6|          manca quel non so che!» C'è tutto.~ ~- Sì, ma troppa
20    6|    proprietà.~ ~Sbuffa.~ ~- Cosa c'è da sbuffare, caro conte?~ ~(
21    7|        missione della donna. Oh, c'è ancora della religione
22    7|         stia in un comitato dove c'è anche la mia sarta. Vi
23    7|   bellezza.~ ~- E la figlia, non c'è pericolo, caro conte, che
24    9|         vede in quel quadro dove c'è un pascià turco sul trono
25    9|          un bel tempo di maggio: c'erano belle collinette verdi;
26    9|         sangue blu del padre non c'entra. Rimane Grifone, cavallo
27   10|      quelle che lei vede in giro c'è poco da fidarsi - mi risponde
28   11|      vasi di limoni. Poi intorno c'è l'orto. Nell'orto vi sono
29   12|       era stata prima a servire, c'era una signorina che leggeva
30   13|       che tu pensi tutto per te. C'è anche l'erede.~ ~L'erede
31   13|          dei piatti.~ ~- Oh!~ ~- C'è il maiale in casa.~ ~Un
32   14|          bisogno di domandare se c'era.~ ~Se ne sentiva la voce
33   14|           vada da chi vuole. Non c'è altra abbondanza che di
34   14|     Figlio - rispondo. - Perchè, c'è differenza?~ ~- Certo:
35   15|          gelato bianco.~ ~- Cosa c'è in questo gelato? Guardate! -
36   15|        ma che cosa mobilita? Non c'è più esercito. Allora, secondo
37   15|       persuadere i tedeschi, non c'è che un mezzo: spaccare
38   15|      basilissa?~ ~- Mi dispiace; c'è mammà che è un po' debole.~ ~(
39   16|   signora, - ma gl'inquilini che c'erano prima, hanno lasciato
40   16|         calzoni.~ ~- Eh, ma cosa c'è? - dico facendo un salto
41   16|        che per gli inquilini che c'erano prima, era tutto un
42   16|          in che stato è ridotto! C'erano quattro diavoli scatenati
43   16|          con la scusa che adesso c'è la guerra, facevano i tedeschi,
44   16|  portaste un po' d'acqua....~ ~- C'è  la brocca e il catino.~ ~-
45   17|            io le rispondo, - non c'è che un rimedio: loro ròsicano
46   17|        contate. Macchè! - Oh, ma c'è adesso Leone per quei ladroncelli.~ ~
47   17|     Quelli son paesi! Da noi non c'è nessun rispetto per la
48   17|       una mésalliance.~ ~ ~ ~Non c'è che il cane Leone che non
49   17|          non è la polvere: è che c'è poco sole. Eppure c'era
50   17|        che c'è poco sole. Eppure c'era il sole a Milano! Ma
51   20|         giornale illustrato dove c'è un figurino di moda: Manteau
52   20|       appartengo al comitato che c'è a Milano per la moda italiana.
53   20|   spiegazioni non interessano.~ ~C'era presente l'avvocato,
54   20|          questi giornali?~ ~Cosa c'è?~ ~Guardiamo: in una pagina
55   20|         Guardiamo: in una pagina c'era il manteau con fourrures,
56   21|      cosa da servire, quello che c'è: caffè, rosolio, vermut.~ ~
57   21|     fiammelle non facevano lume. C'era ancora sospeso il crepuscolo:
58   21|              La seduta è finita. C'era la luna. Cioccolani si
59   21|       accompagnati sino al tram. C'era la luna, e un lume nella
60   22|           La nobiltà della razza c'è sempre in fondo a tutte
61   23|          Mammina è tanto che non c'è più. Signor no. E mi sono
62   23|          lei, cavaliere.~ ~- Non c'è di che - dico io, - anzi
63   24|   signora ha spuntata la lesina. C'è sul fornello la pentola
64   24| Maddalena. Saccheggio quello che c'è di meglio in fondants e
65   25|     sensazione che nel mondo non c'è nulla. Se anche avessi
66   25|        attendevo il sole; quando c'era il sole, attendevo le
67   25|      raccontare.~ ~Raccontò.~ ~- C'erano, lassù, in una villetta
68   25|      partivano segnalazioni. Non c'era dubbio: le signorine
69   25|         di Milano, nel 1906. Qui c'era il padiglione della Francia:
70   25|        se déshabiller. Di fronte c'era il padiglione della Germania.
71   25|    madama Caramella-è perchè non c'è più religione.~ ~- Brava! -
72   25|        diciamo noi a Milano: non c'è più religione.~ ~Ma ecco
73   27|          Nitouche! Tira via, non c'è papà! Ah, è timida, dice
74   27|        uno sbarbatello, che oggi c'è e domani non c'è, a me
75   27|        che oggi c'è e domani non c'è, a me che nel mondo conto
76   28|         pergola, che lavorava, e c'era ai suoi piedi quell'abbominevole
77   28|     accorsi che nel mio giardino c'erano dei gigli. Come erano
78   28|         della mia palazzina. Non c'è altra abbondanza che di
79   28|      vostro Melai è uno che oggi c'è, e domani non c'è. E voi,
80   28|       che oggi c'è, e domani non c'è. E voi, signorina? Io vi
81   29|          la mia povera mamma non c'è più in questo mondo. Credo
82   29|          di Silvio Pellico, dove c'era scritto, sul frontespizio,
83   30|           Ma, e poi, scusi, cosa c'entra lei?~ ~- Mi domanda
84   30|         lei?~ ~- Mi domanda cosa c'entro io? Arriveremo2 anche
85   30|         nonna e la sua figliuola c'era il pericolo, caso mai,
86   31|    adorabili mani può oscurarsi, c'è da fremere per il rimorso.~ ~-
87   31|        refrigerante. Già, ma non c'è niente da mangiare. Un
88   31|         altra data infelice.~ ~- C'è tutto in tavola, vero? -
89   31|         Sì, manca una cosa e poi c'è tutto.~ ~- Ah, i fiori,
90   31|        fiori, mancano i fiori.~ ~C'erano ancora dei gigli nel
91   31|        su la tavola. Dice: - Ora c'è tutto!~ ~- Mi dispiace -
92   31|          come in quel quadro che c'è Cleopatra.~ ~- Ma che cosa
93   31|         moderno. - Tutto, tutto, c'è tutto, ma manca solamente
94   32|        Lionello.~ ~- Ebbene? Che c'entra Lionello?~ ~- Lionello
95   33|         Desdemona mi avverte che c'è una signorina che chiede
96   33|        un po' audace.~ ~Che cosa c'è da ridere? - Proseguiamo,
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