Cap.

 1    3|           soffrire.~ ~ ~ ~Signorina P***, che può essere bella
 2    3|         soggezione.~ ~ ~ ~Signorina P***, un bel tipo, e così
 3    6|       quando io facevo la piazza di P***. Lui dice che era ufficiale
 4    6|            provincia nella città di P*** con la contessa sua moglie; «
 5    6|           vecchi cocci; e siccome a P*** c'è tutto uno stock di
 6    6|           rimedia.~ ~Quando non è a P***, è ospite «nel castello
 7    6|             mezzogiorno, capitate a P***, alla pasticceria della
 8    7|       pronto per le nove. Andiamo a P***. Vedete di arrivarvi
 9    7|            sole di maggio, entrò in P*** alle undici e tre quarti:
10    7|        ancora della religione qui a P***.~ ~Altre signore, signorine
11    7|             prima volta che viene a P***?~ ~- Ci sono stato altre
12    7|             antichità artistiche di P***.~ ~- Mi dispiace - ho
13    8|      prosciutto? Sono specialità di P***.~ ~Quando arriva il piatto
14    8|             Pur di non vivere più a P***, sposerei il primo che
15   15|            Comune socialista qui di P***? Se potesse, mi darebbe
16   15|        camminavano per le strade di P*** come su di un proprio
17   19|            Appena sono di ritorno a P*** enuncio all'avvocato
18   26|           mi recai la prima volta a P*** per comperare la contessina
19   26|             Ero tornato da Genova a P*** col treno, dopo un viaggio
20   26|          pensiero.~ ~Appena sceso a P***, ho preso una carrozzella
21   31|           valigie. Ero venuto qui a P*** per un certo affare,
22   33| riconosciuti. Era il pasticciere di P***.~ ~- E lei - disse -
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