Libro, Cap.

 1  INT      |        ogni affetto che non fosse stato di interesse religioso,
 2  INT      |      suddito, i servigi resi allo Stato in undici anni sotto Filippo
 3  INT      |   ispagnolo che protesta essergli stato attribuito falsamente, prende
 4  INT      |    cassetta per la elemosina allo Stato! In mezzo al pauroso silenzio
 5    I,    2|   Sentendo questo io (poiché sono stato sempre di nobile pensare),
 6    I,    2|      delle penne al cappello, ero stato preso per mia madre e che
 7    I,    2|          sapere dove ero e in che stato mi trovavo, come pure che
 8    I,    3|         Marcello14 poiché gli era stato corroso da certe pustole
 9    I,    3|         untume; si vedeva che era stato panno; il fondo era tutto
10    I,    3|  lasciatagli da suo padre che era stato speziale. Venuto a sapere
11    I,    4|         occhi, e a me, per essere stato maggiore il mio penare e
12    I,    4|     riveduto, stando io in questo stato! Ahimè, sono a tale che
13    I,    4|          risposero che ci sarebbe stato tempo l’indomani. Si trattennero
14    I,    4|        povero vecchio che non era stato lui a metterla nel cappuccio.~ ~
15    I,    5|          piú lungo che s’io fossi stato il Santissimo Sacramento,
16    I,    5|     credevo bene che cosí sarebbe stato, per vedere quello che succedeva
17    I,    5|           domandando se mai fosse stato fatto loro del male. Tutti
18    I,    5|      Domandavo cosa poteva essere stato, ed essi: «Non sfuggirà
19    I,    5|         di me, fingendo di essere stato preso dal malcaduco, mi
20    I,    6|        grosso rosario che sarebbe stato piú agevole caricarsi un
21    I,    6| Inquisizione mi domanderà se sono stato io, e frattanto mi potrà
22    I,    6|        senza dubbio doveva essere stato ferito, che si trattava
23    I,    6|           vantaggio grande per lo Stato. Vossignoria voglia ascoltare
24    I,    6|      impiccarlo quand’anche fosse stato figliuolo d’un Grande. Io
25    I,    7|          gli raccontai come fosse stato inquartato e spicciolato,
26    I,    8|         pretendevano sistemare lo stato ed il governo33. Si continuò
27    I,    8|       perché non possa dire chi è stato». E stava per dimostrare
28    I,    9|           Majalahonda – dove sono stato sacrestano – le canzonette
29    I,    9|          alcuna che non gli fosse stato argomento ad una delle sue
30    I,    9|      riguardo alla gente, sarebbe stato zitto. Fu invece il rovescio,
31    I,    9|           quale, da poeta che era stato, si era poi ritirato a vita
32    I,   10|    sodomita, un giudeo dev’essere stato a dar quest’ordini! che
33    I,   10|      ordini! che se sapessi chi è stato, gli farei una satira da
34    I,   10|    compassione, che ci sono nello stato tre generi di gente tanto
35    I,   10|           e poi, che a Madrid era stato cosí vicino a Lope de Vega
36    I,   10|   capitale. Gli risposi che c’ero stato di passaggio.~ ~– «Né merita
37    I,   10|           irritato: se io ci sono stato sei mesi aspirando a un
38    I,   10|        bene, padre, che non siete stato soldato, poiché mi riprendete
39    I,   10|        suoi cento, rispose ch’era stato per divertimento, che eravamo
40    I,   10|   luterani, fra mori, ma non sono stato mai spogliato cosí». L’eremita
41    I,   11|         il suo corno, ché mai era stato al mondo chi ci sapesse
42    I,   13|        vero e si pensa che ci sia stato pranzo.~ ~«Inoltre, che
43   II,    1|     spacciava per soldato, ed era stato; cattivo soldato però e
44   II,    2|           il quartiere che mi era stato indicato, pieni di cortesie
45   II,    2|      occhi, poiché denaro sarebbe stato impossibile. Perciò, affinché
46   II,    2|  spazzatura. Al vedermi (e, nello stato in cui ero, fu già molto
47   II,    2|          donnina, di cui egli era stato innamorato in Alcalá, sapevo
48   II,    2|      costui, nativo di Olias. Era stato capitano, ma in una commedia;
49   II,    2|      delle Fiandre diceva che era stato in Cina e quando con gente
50   II,    2|          gente della Cina, ch’era stato nelle Fiandre. Ragionava
51   II,    2|         Luigi Quijada che gli era stato fior d’amico; parlava di
52   II,    2|     Lepanto, che quel Lepanto era stato un moro di gran bravura.
53   II,    2|       sulla sua povera testa. Era stato assalito a colpi di brocche
54   II,    2|  mangiarlo uno scagnozzo. Io sono stato fatto baccelliere in filosofia
55   II,    4|          l’Ominone: diceva ch’era stato arrestato per faccende d’
56   II,    4|        gli domandava se mai fosse stato per qualcuna di queste cose,
57   II,    4|       cosa che gli capitasse. Era stato frustato piú d’un cavallo
58   II,    5|           me il conto che sarebbe stato bene di fare. Per far credere
59   II,    5|       fare. Per far credere a uno stato di ricchezza da me dissimulato,
60   II,    6|            e io che, se non fosse stato loro molesto, li avrei accompagnati.
61   II,    6|           non sapevo cosa sarebbe stato meglio e piú vantaggioso
62   II,    7|       veduto giocare, giacché era stato per divertimento, non per
63   II,    7|        sella cosí difettosa che è stato un miracolo se non mi sono
64   II,    7|           Diego e sapendo che ero stato suo servitore, gli disse
65   II,    7|    ragionando di quel che sarebbe stato opportuno fare quella notte
66   II,    7|      dalle parole dette che fosse stato l’albergatore, da cui ero
67   II,    8|           durante il tempo ch’ero stato suo inquilino, eccetto un
68   II,    8|           guadagnato se non fosse stato l’ostacolo di un giovanottone,
69   II,    9|       della compagnia uno che era stato con me allo Studio di Alcalá
70   II,    9|        approfittano di quanto era stato già rappresentato, che era
71   II,    9|           a finire cosí), essendo stato risaputo che in Toledo gli
72   II,    9|           ero andato con loro era stato per bisogno, vedendomi in
73   II,    9|           al sapere del mio nuovo stato. Mi rispose cosí: – «Dei
74   II,    9|     pareva che nella chiesa fosse stato sparso del peperone. Alla
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