Libro, Cap.

 1  INT      |           quanto non potesse esser letto da tutti: «le cadre est
 2    I,    1|             dicevano altri. Il suo letto era sospeso a delle funi
 3    I,    3| seccherelli che riponeva. Aveva il letto per terra e dormiva sempre
 4    I,    3|            nessuno. Ce n’andammo a letto, ma per tutta la notte né
 5    I,    4|          che tutti se n’andarono a letto per un’ora o un’ora e mezzo
 6    I,    5|          li levai e mi cacciai nel letto dopo averli sospesi in una
 7    I,    5|           male e com’era che ero a letto. Raccontai loro l’accaduto,
 8    I,    5|            spogliarsi, si misero a letto, spensero il lume ed io
 9    I,    5|           voci risuonavano nel suo letto e colpi di frusta. Alzai
10    I,    5|           se non mettermi sotto il letto. E cosí feci, quando anche
11    I,    5|     dannata che era vicino a me di letto, passò nel mio, ci cacò
12    I,    5|          però me ne stavo sotto il letto, guaiolando come un cane
13    I,    5|       uscii di dove ero, salii nel letto, domandando se mai fosse
14    I,    5|         Son le otto e te ne stai a letto? Levati, alla malora!».
15    I,    5|          agguantai alle tavole del letto e cominciai a dare in smanie.
16    I,    5|              E quindi, messomi nel letto dopo avermi lavato, se n’
17    I,    6|  riconoscessero, m’ero ficcato nel letto con un berretto da notte,
18    I,    6|            Grande. Io mi alzai dal letto: anche oggi in Alcalá si
19    I,    9|          in vita mia non avevo mai letto cosa tanto graziosa. – «
20    I,   10|            mia! Disse che andava a letto. Dormimmo tutti insieme
21    I,   10|        prese per altri. Io andai a letto tutto rattristato; il soldato
22    I,   10|            restò quatto quatto nel letto, dicendo che la paura l’
23    I,   11|         amaramente, poi buttai sul letto mio zio che faceva riverenze
24    I,   11|           meglio che potei, misi a letto mio zio, che se non era
25    I,   11|        perché. Egli mise fuori del letto una gamba e si alzò. Ragionammo
26    I,   11|            Mio zio ed io andammo a letto, ciascuno nel suo, avendo
27    I,   12|           cento reali nella borsa, letto, da mangiare e qualche divertimento
28    I,   13|               Prima di andarcene a letto gli manifestai i miei desideri,
29   II,    1|       esserci cenci, se ne stava a letto, da quindici giorni, con
30   II,    1|   spogliarono poiché, mettendosi a letto cosí come uscivano il giorno,
31   II,    1|            che vuole che si vada a letto ignudi.~ ~
32   II,    2|     capitani, di quante cose aveva letto su certe poesie popolari
33   II,    4|        Vicino al capezzale del mio letto stava il cantero, e sulla
34   II,    4|     costretto a tapparmi, stando a letto, il naso; chi aveva la sciolta
35   II,    4|            la pedana che faceva da letto. Due di quei tali ecco che
36   II,    4|           i capelli e cimici in un letto. Le sferze picchiavano sull’
37   II,    4|          che era meglio starsene a letto nudi anzi che feriti: cosí
38   II,    4|        lucerna. Restarono dunque a letto, ravvolti, cioè, in una
39   II,    6|     sentiva subito e si alzava dal letto per un’ispezione ai legami,
40   II,    6|          mio vantaggio. Si levò di letto a bruzzulo e si vestí cosí
41   II,    6|           non pagare, né vitto, né letto, né alloggio, che ammontava
42   II,    6|       proponimento, ce n’andammo a letto. Confesso che non potei
43   II,    7|          allegro, ma per andarci a letto, mentre se son brutte e
44   II,    7|           è lo stesso che andare a letto con Aristotele e Seneca
45   II,    7|   condussero a casa mia.~ ~Andai a letto, ma quella notte me ne stetti
46   II,    8|       compagnia di questa andava a letto come ci sarebbe andata con
47   II,    8|       camera mia, e vedendo me nel letto, e lei con me, piombarono
48   II,    8|          mi trascinarono fuori del letto: altri due tenevano afferrata
49   II,    9|            di alcuni poeti e avevo letto Garcilaso: cosí mi risolsi
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