Libro, Cap.

 1    I,    3|     pezzi di pelle e ossi che il padrone della pensione disse: – «
 2    I,    3|          chiacchiera io e il mio padrone fino a sera. Don Diego mi
 3    I,    3|         mai morto loro?». Al mio padrone gli scivolò in bocca un
 4    I,    4|          della tavola del tristo padrone della pensione, ci si accresceva
 5    I,    4|       poiché lui e i garzoni del padrone del carro s’erano indettati (
 6    I,    4|      modo di che pappare. Il mio padrone, pertanto, nuovo dell’osterie
 7    I,    4|         potrà ravvisare!» Il mio padrone rimase  trasecolato, e
 8    I,    4|  abbondante, e, guardando il mio padrone, dissero: «Dov’è un signore
 9    I,    4|        sedette; ma quando il mio padrone vide che tutti gli si erano
10    I,    4|   scomunicato di parente del mio padrone (dico lo scolaro) saltò
11    I,    4|         po’ a discorrere; il mio padrone domandò il nome allo studente,
12    I,    5|   diversi pigionanti non piú. Il padrone che ci ospitava era di quelli
13    I,    5|           Mi ricevette dunque il padrone con un muso piú lungo che
14    I,    5|   abitazione a richiedere al mio padrone il diritto di matricola.
15    I,    5|      recarci alle scuole. Il mio padrone fu presentato da certi collegiali
16    I,    5|       facesse, gli dissi: Fermo, padrone! non sono l’Ecce homo».
17    I,    5|        dormire quattro servi del padrone di casa. Mi coricai e mi
18    I,    5|       Entrò nel frattempo il mio padrone e disse: «Ma è possibile,
19    I,    5|        il dito medio!». E il mio padrone, credendo farmi bene, tanto
20    I,    5|         cavallo, e attesi il mio padrone, il quale, arrivando, mi
21    I,    6|         di nota il vedere il mio padrone tanto posato e scrupoloso,
22    I,    6|   candele di sego. Diceva al mio padrone, in mia presenza: «Sicuramente
23    I,    6|      andavo a lamentarmi dal mio padrone e lo pressavo perché mandasse
24    I,    6| informava e cosí convincevamo il padrone e lui stesso, i quali ci
25    I,    6|         piú su di quella del mio padrone e recitava piú orazioni
26    I,    8|       salario, e gli strilli del padrone per via della pigione di
27    I,   13|         casa si fa questione col padrone: «Possibil mai che non mi
28   II,    2|         cappello in mano, il suo padrone entrato in un’altra bottega,
29   II,    2|       mia e che casa e cocchio e padrone erano ai loro comandi. Dissi
30   II,    4|         furfante d’Almendros, il padrone dell’alloggio, nel discorrere
31   II,    7|     reali, perché, mentre il suo padrone era in chiesa, mi lasciasse
32   II,    7|         che venisse fuori il suo padrone, poiché doveva andare a
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