Libro, Cap.

 1  INT      |        a ridere il giudice e le domandò come avesse avuto il titolo
 2    I,    4|       primi studi letterari. Mi domandò se avessi voluto andare
 3    I,    4|     scendere dal montatoio e mi domandò se andavo agli studi. Gli
 4    I,    4|      discorrere; il mio padrone domandò il nome allo studente, ed
 5    I,    5|      che non sapeva cosa fosse, domandò a me che cosa volessero;
 6    I,    5|         il quale, arrivando, mi domandò come stavo. Tutti di casa
 7    I,    6|      prendere le mie difese. Mi domandò Don Diego che cosa avrei
 8    I,    6|       mi recitò un responsorio! Domandò se avessi ormai perduta
 9    I,    7|        molto a compassione e mi domandò cosa pensavo di fare. Io
10    I,    8|         è mai nato di donna. Mi domandò se andavo a Madrid in linea
11    I,    8|        per via circonflessa. Mi domandò di chi era la spada che
12    I,    8|         me, rise anche lui e mi domandò se mai fosse venuto dalle
13    I,    9| Attaccammo discorso e subito mi domandò di dove venivo: gli risposi
14    I,   10|        Venuta l’ora di levarsi, domandò presto presto un lume che
15    I,   11|    altri ferri del mestiere. Mi domandò perché non mi levavo il
16    I,   11|        membra impigrite, uno mi domandò che or’era. Rispose il porcaro (
17    I,   11|       Il questuante, come poté, domandò che gli desse il suo cappuccio. – «
18   II,    1|    molto in là con gli anni. Le domandò degli amici ed ella rispose
19   II,    1|       ritirarmi a rassettarle». Domandò se c’erano delle toppe,
20   II,    1|        questo disgraziato e gli domandò se io ero l’alfiere di Giovanni
21   II,    2|     incontro. Lo abbracciai, mi domandò come stavo; ed io subito: – «
22   II,    7|         lui. Come si capí dopo, domandò loro il mio nome. «Don Filippo
23   II,    7|         le signore nel cocchio. Domandò loro cos’era quella merenda
24   II,    7|        Al vederlo, trasalii. Mi domandò se m’ero fatto nulla; risposi
25   II,    9|        dell’occasione, e lei mi domandò dove andavo, come pure qualche
26   II,    9|      mie disgrazie e disagi, mi domandò se volevo entrare anche