10-calor | calpe-distr | disut-infor | infra-pasqu | passa-rival | rived-sugge | sugli-zunig
                    grassetto = Testo principale
     Libro, Cap.    grigio = Testo di commento

   1               | 10
   2   II,    6(65)|               de Aguilar che (Duran, n. 1088; Wolf. I, p. 308) comincia:
   3    I,    3(21)|              militare della Mercede nel 1218. Cfr. del Cervantes la commedia
   4               | 134
   5               | 135
   6               | 142
   7               | 143
   8   II,    2(52)|        fecondissimo, Girolamo van Aken (1450-1516), detto «Bosco» dall’
   9               | 147
  10    I,    1(10)|                les dones Jame Roig. (m. 1478) racconta di aver veduto
  11               | 149
  12   II,    2(52)|                 Girolamo van Aken (1450-1516), detto «Bosco» dall’esser
  13  INT          |                col Lazarillo de Tormes (1554) continua e si svolge con
  14    I,    6(29)|    assassinamento di Giovanni Escobedo (1578). Sfuggito all’Inquisizione,
  15  INT          |                 ultimi di settembre del 1580 da Pedro Gómez de Quevedo
  16    I,   10(40)|          divenuto frate carmelitano nei 1585; il grande Felix Lope de
  17  INT          |                 moriva nell’autunno del 1598, dopo quarantadue anni di
  18  INT          |                 trasferita la corte nel 1601.~ ~Attratto piú che altro
  19   II,   10(82)|               lui sulle forche verso il 1604, completano la furfantesca
  20  INT          |                 aveva chiamato, fin dal 1605, sia pure nell’espansione
  21    I,    6(28)|                de la lengua castellana (1606) riferisce che questa curiosa
  22  INT          |                       Composto verso il 1608 e pubblicato la prima volta
  23    I,    7(30)|                 di gente, a Logroño nel 1610, nella quale erano 53 veri
  24  INT          |           schiaffo il giovedí santo del 1611 nella chiesa di San Martino.
  25  INT          |               del duca, come quando nel 1615 andò a negoziarvi, per conto
  26  INT          |               tanto che nel gennaio del 1622 fu allontanato da Madrid
  27  INT          |                il De la Geneste fin dal 1633, nel suo rimaneggiamento (
  28  INT          |           Giacomo Scaglia a Venezia nel 1634; né, tanto meno, l’anonima
  29    I,    7(31)|            forche». Vocabolario, s. v. (1638).~ ~
  30  INT          |          pazientò finché sul finire del 1639 non lo fece arrestare in
  31  INT          |               fu cacciato in esilio nel 1643: prima o poi, l’un dopo
  32  INT          |             religiosi, l’otto settembre 1645. Non confortò l’ultimo trapasso,
  33  INT,    0(1) |              Un’edizione di Venezia del 1664 è intitolata: La Compagnia
  34   II,    6(63)|           Romanos, Escenas Matrilenses (1832-1835).~ ~
  35   II,    6(63)|               Escenas Matrilenses (1832-1835).~ ~
  36  INT          |                 rimaneggiamento (Paris, 1843) anziché traduzione vera
  37   II,    9(78)|                Soc. Bibliof. españoles, 1871). È un gustoso quadro in
  38   II,    2(54)|                Città di Castello, Lapi, 1895.~ ~
  39    I,    6(29)|                 en el siglo XVI) Madrid 1903. C. Fernandez Duro, A. P.
  40   II,    6(64)|                 Napoli nobilissima, XV, 1906).~ ~
  41   II,    9(77)|                 Lope de Vega. New York, 1909, pag. 278.~ ~
  42  INT          |                della «Lectura» (Madrid, 1911). Come nelle mie precedenti
  43               | 2
  44               | 21
  45    I,    8(34)|              Gracian, El Criticón, pag. 221 (ed. Renacimiento).~ ~
  46    I,    1(6) |                  32. Madrid 1896: pagg. 233-240.~ ~
  47    I,    1(6) |                  Madrid 1896: pagg. 233-240.~ ~
  48               | 25
  49   II,    8(70)|              proverbi. (Cf. a. II, pag. 255, ed. cit.).~ ~
  50  INT          |             ogni poesia», vol. VI, pag. 273. Ho aggiunto poche note
  51    I,    8(37)|         sospechosa (a. III, sc. 7. a v. 2734-37).~ ~
  52   II,    9(77)|              Vega. New York, 1909, pag. 278.~ ~
  53               | 3
  54               | 30
  55   II,    6(65)|             Duran, n. 1088; Wolf. I, p. 308) comincia: Estando al rey
  56    I,    8(33)|            perros, pagg. 147-151 e note 349-351. Madrid 1912. J. Cadalso,
  57    I,    8(33)|                pagg. 147-151 e note 349-351. Madrid 1912. J. Cadalso,
  58  INT          |                siècles» dichiara a pag. 368; e altrove, a pag. 566,
  59    I,    8(35)|            Guárdate del agua mansa (II, 383) descrive la sua. Erano
  60               | 39
  61               | 41
  62               | 42
  63   II,    2(54)|                Journal de Voyage), pag. 478-479. Città di Castello,
  64   II,    2(54)|            Journal de Voyage), pag. 478-479. Città di Castello, Lapi,
  65               | 48
  66               | 49
  67   II,    9(76)|                 in B. A. E., tomo LXIX, 490.~ ~
  68    I,    8(32)|                     Doveva essere, nel ’500 e nel ’600, argomento giornaliero
  69               | 53
  70  INT          |               certi suoi versi (Thalia, 550); ma bisogna convenire che
  71   II,    5(61)|                 ai morti». (Obras, pag. 551, ed. cit.).~ ~
  72   II,    1(50)|            Quevedo, Obras, ed. cit., p. 554.~ ~
  73  INT          |             pag. 368; e altrove, a pag. 566, confessa apertamente che
  74               | 57
  75               | 58
  76    I,    8(32)|                 essere, nel ’500 e nel ’600, argomento giornaliero di
  77    I,    8(33)|               B. A. E., tomo XIII, pag. 613.~ ~
  78    I,   12(48)|               B. A. E., tomo XIII, pag. 639.~ ~
  79               | 7
  80               | 77
  81               | 79
  82               | 8
  83               | 81
  84               | 9
  85               | 90
  86               | a’
  87  INT          |          signoriali della Torre di Juan Abad nella Sierra Morena dove,
  88  INT          |              esagera il suo biografo, l’abate Don Paolo Antonio di Tarsia,
  89  INT          |             carestia, i campi giacevano abbandonati, nobili indebitati e queruli
  90    I,   10    |            pascolare piú, ordiniamo che abbandonino questo poetare, a chi di
  91    I,    6    |              tratti (e proferii il nome abbassando sempre piú la voce) di Antonio
  92    I,    8    |                 ho pensata un’altra per abbassare in quel punto il fondo del
  93    I,   11    |             giacché, dicevo, mi sentivo abbattuto senza sapere perché. Egli
  94    I,    2    |               poi fu subito comprato un abbecedario e fu parlato al maestro.
  95               | abbi
  96               | abbiate
  97    I,    4    |                  non dopo». E l’altro: «Abbiatevi la rogna, don Diego». Noi
  98   II,    5    |               de Meneses, cavalier dell’Abbiccí, vale a dire, della Santacroce:
  99    I,   10    |          avendomi scorto, si slanciò ad abbracciarmi, chiamandomi nipote. Credevo
 100   II,   10    |                pieni di contentezza, mi abbracciarono facendomi gran festa e io
 101    I,    4    |               dandogli uno strettissimo abbraccio, gli disse: «Oh, Don Diego,
 102    I,    4    |               di sotto al gabbano; poi, abbrancato un calcinaccio lordo, se
 103    I,    3    |                 per risparmio di tempo, abbreviò. Ci disse quel che s’aveva
 104    I,   11    |                 in terra. Io che vidi l’abiezione del questuante, ne fui tutto
 105   II,    8    |               riscuotere il premio dell’abilità: la giovinetta coi vezzi,
 106   II,    2    |             all’altro per scansare dove abitassero creditori. Uno ecco che
 107    I,    6    |               Giunsero alla casa da noi abitata, e io, perché non mi riconoscessero,
 108    I,   10    |                 contentezza. Giunti all’abitato, nell’entrare vidi mio padre
 109   II,    7    |             medicò, mi domandarono dove abitavo e mi condussero a casa mia.~ ~
 110   II,    4    |                 ed essendo le sue palme abituate ad avere siffatti datteri,
 111  INT          |            sulla Lega e sui Ghisa con l’abiura della fede calvinista che
 112  INT          |               per lui e che si dovrebbe abolire molto rigorosamente, poiché
 113    I,   12(48)|              testo, di necessità. Quest’abuso del don, dato in antico
 114   II,    9(72)|             quella intitolata De cuando acá nos vino.~ ~
 115    I,   12    |               mia fuga e di quel che mi accaddefino a Madrid.~ ~Quella mattina
 116   II,    9    |               cosí arrostiti. D’inverno accade che con l’umidità a qualcuno
 117    I,    6    |              detti perciò a quello dell’accaffare di sorpresa andando di burina,
 118   II,    2    |                 ripulire la scodella, l’accanimento verso le ossa e la strage
 119   II,    2    |                 con una prestezza tanto accanita che, per quanto l’avessi
 120    I,    2(11)|                           Era un foglio accartocciato messo in testa ai condannati,
 121   II,    8    |             insieme a un mendicante che accattava alle cantonate, uno dei
 122   II,    8    |                aveva tre ragazzetti che accattavano per le strade e rubavano
 123   II,    8(71)|             quella di un delegato per l’accattonaggio «non perché avesse a perseguitare
 124    I,    8(32)|               anche in scrittori nostri accenni a questa preoccupazione: «
 125   II,    4    |             cose vecchie; ma finalmente accertai che si trattava di sodomia.
 126   II,    4    |               d’oro e dicendo: – «Io mi accerterò della malattia; e se non
 127    I,   13    |             comune con loro tutti. Io l’accettai senza dirgli che avevo addosso
 128   II,    2    |         tuttavia mi facessero grazia di accettare certe pezze di tela che
 129   II,    6    |              loro inviato del rifreddo. Accettarono subito, mi dettero il loro
 130   II,    5    |               consegnassero perché io l’accettassi, se ne andò. Credettero
 131    I,   10    |                lui a guastar l’accordo, accettò e disse che portava seco
 132   II,    2    |               borsa di cuoio l’esca e l’acciarino, dicendo: – «Con questo
 133   II,    2    |                 e di altri straordinari accidenti.~ ~Come Dio volle, fece
 134   II,    4    |               di alta statura, baffuto, accigliato in viso, largo di spalle
 135   II,    1    |              parevano tali, quand’egli, accingendosi a spidocchiarsi, si tirò
 136   II,    8    |       slanciarono verso il briccone e l’acciuffarono, lasciando star me tutto
 137   II,    3    |           chiamava mamma Lebrusca mi fu acciuffata. Confessò subito il fatto
 138    I,   11    |                  Si presero a pugni ed, acciuffati com’erano tutti e due, il
 139   II,    1    |                 addosso l’un l’altro e, acciuffatisi, ne uscirono con i brandelli
 140   II,    4    |                Per celarsi, don Toribio acciuffò qualcuno di quegli altri
 141    I,    3    |               pensione eran secchi come acciughe, con dei visi che parevano
 142   II,    9    |          silenzio; poi rientrai e venni acclamato per il modo come avevo recitato.
 143    I,    7    |              dentro alla quale ce n’era acclusa una di mio zio che aveva
 144   II,    5    |                 Mi fu fatta molto buona accoglienza. A me non mi parve mica
 145  INT          |           derivava alla sua corte, fece accoglienze oneste e liete al nobile
 146   II,    7    |               creduta. Tornarono i miei accoliti che io già m’ero messo certo
 147    I,    2    |                a scuola e il maestro mi accolse con molte feste, dicendomi
 148   II,    7(69)|          debitamente registrati sfregi, accoltellamenti, aggressioni ecc.... per
 149   II,    7    |                  insomma, m’aspettavo l’accoltellamento che non sapevo a chi attribuirlo),
 150    I,    3    |                su due seggiole e noi ci accomiatammo dai compagni, i quali ci
 151  INT          |             infedeltà di levigamenti ed accomodamenti al mutato gusto dei lettori,
 152    I,    7    |               per dire che lo facessero accomodare per qualche altro, giacché
 153    I,    6    |                Paolo, disse, che voi vi accomodate al bisogno». Era proprio
 154   II,    2    |            certi stoppacci di calamaio, accomodati con molto gusto. Mi levarono
 155   II,    2    |                gli era stata data per l’accompagnamento d’un morto; egli se n’era
 156   II,    5    |           pubbliche spese, non li volli accompagnare. Risolsi di andare ad un
 157    I,    9    |           sentenzioso, che invitasse ad accompagnarlo coi gesti; altri ne chiesero
 158    I,    1    |          prigione con tanto onore che l’accompagnarono duecento gran cordoni di
 159   II,    8    |                ne rimangono. Non volere accompagnarti con l’uno e con l’altro
 160   II,    6    |            stato loro molesto, li avrei accompagnati. Al negoziante lasciai detto
 161  INT          |            parassiti, ipocrite dueñas o accompagnatrici, e mariti compiacenti, saltimbanchi
 162    I,    2    |                 e tutti i giorni poi lo accompagnavo. Gli altri, o perché non
 163  INT          |                pietoso spettacolo di sé accomunandosi ai vagabondi, ai bricconi
 164    I,    5    |               posto il nostro bagaglio, acconciammo i letti e il resto, e quella
 165   II,    8    |                sporgere dal velo e dall’acconciatura del capo alcuni riccioli;
 166    I,   10    |               loro e da facezie) che si acconcino a far da stallieri».~ ~– «
 167   II,    7    |              era la via della mia dama. Acconsentí; io montai su e feci due
 168   II,    4    |            parola in segreto». E perché acconsentisse, gli detti uno scudo per
 169    I,    3    |                spirito».~ ~– «Che possa accopparti uno spirito maligno!» io
 170   II,    9    |                 fracide e di torzoli, m’accoppavano; non si vide mai una bufera
 171   II,    9    |                 piaciuta la giovane, mi accordai col capo comico per due
 172   II,    6    |                domandarono se intendevo accordarmi per un finimento d’argento
 173    I,    6    |            dozzinanti. La padrona se ne accorò tanto che per poco non ne
 174   II,    9    |               altri bottegai, perché si accorresse da me, facevo a buon mercato.
 175   II,    9    |              uomo. Per quanto presto io accorressi, mi s’era già fatto attorno
 176   II,    2    |               il cuore all’invito; e fu accortezza entrargli in argomento piacevole.
 177   II,    5    |             diavolo, che è sempre tanto accorto, preparò le cose per modo
 178    I,    2    |               solo rabbrividisco). Nell’accostarmi pertanto ai banchi delle
 179    I,    2    |             belluria ed altre spadette. Accostatisi a me e non vedendo alcun’
 180    I,    4    |                 padre! Se ne sta ? Si accosti qua e prenda, giacché il
 181   II,    4    |               grosso dispiacere, gli si accostò e tanto lo infastidí con
 182    I,    4    |           padrone della pensione, ci si accresceva la fame tanto che quel giorno
 183   II,    2(55)|                 sfaccendati. Una donna, accusando il marito, nel Giudice dei
 184   II,    4    |               informò dell’accaduto. Mi accusarono tutti e io mi discolpavo
 185    I,    6    |       rassicurato, potrò tralasciare di accusarvi. Sarà però necessario che
 186  INT          |                D’Osuna in disgrazia: fu accusato di complicità con lui, tanto
 187    I,    6    |                 avrei risposto se mi si accusava e se la giustizia mi arrestava;
 188   II,    4    |                ammogliò con Giovanna de Acebedo, la grassa» e stavo zitto
 189    I,   10    |                 mangiando magari frutta acerbe, che sopportare le soperchierie
 190  INT          |               sbalzi: tocchi possenti d’acquafortista. È questa mia la prima traduzione
 191   II,    4    |                su certi cavalli bigi da acquaioli, senza i cappelli e a faccia
 192    I,   11    |              ammazzatoio, in casa di un acquaiolo. Entrativi, mi disse: «L’
 193   II,    2    |              fette di marmellata e dell’acquavite da una ciana che questo
 194  INT          |                 regina Elisabetta nelle acque della Manica, che videro
 195    I,    6    |              Giuda, che d’allora in poi acquistai una certa passione a far
 196   II,    2    |                 i miei cento reali nell’acquistarne uno e levarmi di dosso la
 197  INT          |               arte m’ho appresso di lui acquistato tal grazia che ancora mi
 198   II,    7    |              fonda sui quattrini di mal acquisto: se ne vanno come son venuti!
 199  INT          |                dell’autore, desunti con acuto senso di statista dall’esame
 200   II,    6    |                 indirizzato per una via adatta e che facesse al caso mio,
 201    I,   10    |             sbarbatello come me sarebbe adattato un romitorio! Un uomo poi
 202   II,    9    |          personaggi gravi alle quali si adattava molto bene la mia voce.
 203    I,    7    |               prese la corda da sé, e l’adattò alla noce del collo: poi
 204  INT          |              questi favoriti, su cui si addensavano tante ire, tanta invidia «
 205    I,    2    |            ortolane (Dio ce ne scampi!) addentò, questo mio cavallo, un
 206  INT          |              1600 si era venuto via via addestrando il Quevedo e allenando con
 207   II,    9    |                 che comanda e la monaca addetta alla ruota, sempre bugiarda.
 208    I,    7    |          funzionario del Re e non mi si addicono di tali parentele. Figliuolo,
 209   II,    9    |            chiedeva il mio parere per l’addobbo dei teatri e pei disegni
 210    I,   11    |                 ora che gli altri erano addormentati, non c’era verso di farlo
 211    I,    4    |               tirchio di mercante s’era addormentato, disse: «Vuol ridere, Don
 212    I,   10    |                 come contro il diavolo. Addormentatosi, io stetti sveglio ad almanaccare
 213    I,   11    |                 quel danaro io mi sarei addottorato e che con lo studio avrei
 214   II,    1    |           portava legati alla cintola e aderenti alle coscie di modo che
 215    I,    1(6) |             spalmate di miele perché vi aderisse un rivestimento di penne,
 216    I,    6    |              sentir questo, io tanto mi adirai che uscii fuori a dire che
 217    I,    1    |            tetto». E piú avrebbe detto, adirata com’era, se dai pugni che
 218    I,    3    |               tutto in faccia. Capra si adirò con me e disse che mi avrebbe
 219  INT          |                 avendo punto esitato di adoperarsi, pur con suo danno, per
 220    I,   10    |                vedendo che tutto l’anno adorano e ciglia e denti e larghi
 221  INT          |              sempre singolarissima. Per adornarmi di qualche virtú soprannaturale,
 222   II,    8    |                era insomma un terribile adulatore. Domandava l’elemosina in
 223   II,    7    |            mazzo di carte (pasticciotti adulterati), perdetti una prima mano;
 224    I,   11    |           versetto con relativo Requiem aeternam per l’anima di quel defunto
 225  INT          |         gioventú fui stimata graziosa e affabile  che molti signori si
 226   II,    9    |                 di tossire quando mi si affaccia alla grata una vecchia a
 227    I,    3    |           epperò altro piú non fece che affacciare sulla pentola la carne secca.~ ~
 228   II,    7    |                  mentre al brusio s’era affacciato don Diego Coronel che abitava
 229   II,    5    |                 sopra un tegolato, dove affacciava la finestra della sua camera.
 230   II,    7    |             nessuno, finché al terzo si affacciò donna Anna. Come la vidi,
 231  INT          |                canina voragine di tanti affamati. Né solo il Boccalini infastidisce
 232   II,    9    |                discorrere, rimettemmo l’affare per quando fossimo a Toledo,
 233    I,    7    |                non voleva che troppo si affaticassero i confessori e faceva loro
 234               | affatto
 235    I,    6(29)|                 francesi, ma si esagerò affermando che al Pérez risale il preziosismo,
 236    I,   10    |                 servizio del re come lo affermano queste ferite!». E mi indicò
 237  INT          |              purché «quantunque le cose affermate siano bugiarde, tuttavia
 238   II,    8    |                 e saputo, da quello che affermava un altro inquilino della
 239   II,    7    |                 una cosa non mai vista. Affermo, signore, che è una gran
 240  INT          |              per la quale il Quevedo si affermò grande scrittore satirico,
 241    I,    2    |          confuso non me la sarei presa) afferrai una pietra, gliela scagliai,
 242    I,   11    |                che, stendendo la mano e afferrandone una, disse, con la voce
 243   II,    4    |                 rosso. Quello, a fine d’afferrarlo con sicurezza da qualche
 244    I,    2    |            perché non sapevano per dove afferrarmi, tanto ero imbrattato di
 245    I,   11    |        Vedendomi bere me il porcaro, mi afferrava le tazze a volo e alzava
 246    I,   12    |              nelle vostre mani a essere affettato, come pratica con altri.
 247  INT          |                che temuto, tenerezza di affetti domestici, ché dalla moglie,
 248   II,    1    |             dagli altri, mi parlò molto affettuosamente, poi si tolse il mantello
 249   II,    7    |           signore m’accolsero con molta affettuosità e i cavalieri dandomi del
 250   II,    6    |              fatto della merenda, mi si affezionarono, e, per obbligarmi, mi supplicarono
 251    I,    8    |           lasciare tanti amici, e amici affezionati, senza numero. Vendetti
 252    I,    2    |           poiché m’era per inclinazione affezionato e facevo a baratto con lui
 253   II,   10    |                 spogliarono loro. Mi si affezionò la Grajales che mi vestí
 254   II,    4    |              All’entrare in carcere, ci affibbiarono due paia di ceppi ai piedi
 255    I,   11    |                  e il vigliaccone me le affibbiò per modo che mi si levarono
 256   II,    2    |                 aveva dato loro qualche affidamento ch’io contassi per qualcosa
 257  INT          |               difendere, nelle mansioni affidategli in Italia, il maggiore interesse
 258    I,   11    |              col suo lavoro e che aveva affidato ad una buona donna, con
 259   II,    4    |                 scritte in processo. Si affidi a me e creda che io la caverò
 260   II,    8    |              era intermediaria per fare affittare quelle degli altri. Per
 261   II,    5    |              sapevano molto ben fare in affittarlo, con buonissima biancheria,
 262   II,    8    |                 Si chiamava ella Guida, affittava la sua casa ed era intermediaria
 263    I,    5    |              per noi era stata presa in affitto, la quale era fuori di porta
 264    I,    7    |              campagna. Dio sa quanto mi affligge il vedermelo  a tener
 265   II,    9    |              spalancata di una pigolona affliggente, pareva palesare alla sua
 266   II,   10    |             Escamilla. Quelli che erano afflitti piansero teneramente l’infelice
 267   II,    2(54)|             nacque dal pauroso possente affresco «Il trionfo della morte»
 268   II,    4    |                Gli altri, per quanto si affrettassero a fare anche loro la stessa
 269  INT          |              una notte a Madrid avrebbe affrontato lui solo e ucciso a colpi
 270    I,   11    |              ero uomo da poter soffrire affronti come loro. E mio zio frattanto
 271    I,    6    |                 sarei mai dimenticato l’affronto di quando feci il re dei
 272   II,    2    |               due lire, ben rosolato: l’afrore del forno mi venne a dare
 273   II,   10(82)|              furfantesca società e nell’agape fraterna sono commemorati
 274    I,    6    |           rosario che sarebbe stato piú agevole caricarsi un fascio di legna.
 275    I,   10    |              potermene fare pescatore e agganciarli al mio amo; ma che possano
 276  INT          |          immaginazioni». Se a questo si aggiunga l’efficacia della rappresentazione
 277  INT          |               non poteva esserci; se si aggiunge il maraviglioso senso realistico
 278   II,    8    |               maggiore importanza), poi aggiungevo subito: – «Un flusso maligno,
 279   II,    6    |             frequente nella capitale. E aggiunsero pure che essi mi avrebbero
 280   II,    4    |           cristiano». Io capii benone e aggiunsi altri cinquanta reali; in
 281  INT          |              come volle chiamarsi con l’aggiunta del cognome dell’ava materna
 282   II,    7(67)|             maggio e mazzi di carte ben aggiustate» dove flores ha il significato
 283   II,   10    |              che, sguainate le spade, l’aggredimmo. Io feci come gli altri,
 284   II,    7(69)|                sfregi, accoltellamenti, aggressioni ecc.... per conto di signori
 285   II,    3    |              ruote delle monache, aveva agguantato con poco timor di Dio; ma
 286   II,    4    |            frusto com’era – lo sbirro l’agguantava, proprio per le ciccie,
 287    I,    9    |              per l’intermezzo poi farvi agire delle scimmie» – «È di certo
 288  INT          |                dei personaggi che vi si agitano, la gaiezza del racconto,
 289  INT          |                e di riso caustico quell’agitarsi di passioni, quel prorompere
 290    I,   10    |            dicendo che la paura l’aveva agitato. Pagò per noialtri e uscimmo
 291    I,    9    |              giorno delle danze,~ che l’Agnello immacolato~ s’è cotanto
 292   II,    9    |          compagnie comiche, siccome non agognavo a simili professioni, e
 293  INT          |                in verità saper di forte agrume al Quevedo tante coraggiose
 294    I,    8(35)|               di Calderon, Guárdate del agua mansa (II, 383) descrive
 295   II,    6(65)|                 don Alonso Fernández de Aguilar che (Duran, n. 1088; Wolf.
 296   II,    9(76)|                 e di dar loro motivo di aguzzare e dilettare l’ingegno nell’
 297               | ahi
 298    I,    4    |              stando io in questo stato! Ahimè, sono a tale che non mi
 299    I,    1(8) |               espressione tener soga de ahorcado cioè esser fortunato, esser
 300   II,    2    |       riverivamo i frati. Diceva il mio aio a taluno: – «Mi portano
 301    I,    8    |               poter fare il viaggio, e, aiutandomi con degli imbrogli, feci
 302   II,    4    |                so cosa del relatore per aiutarlo a mangiarsi sano sano la
 303    I,   13    |          secondo il detto del Vangelo: «aiutatevi da buoni fratelli». Ancora:
 304    I,    6    |                chierico al fianco che m’aiutava a morire; gli altri stavano
 305   II,    2(52)|              fecondissimo, Girolamo van Aken (1450-1516), detto «Bosco»
 306    I,    8(37)|                 parata. Cfr. J. Ruiz de Alarcón, La verdad sospechosa (a.
 307   II,    8    |                dopo, allo spuntare dell’alba, apparire al mio capezzale
 308   II,    7(67)|               appunto il «maio» cioè, l’alberello fiorito che anche in Italia (
 309   II,    8    |                 la Vidagna sua emula in Alcalí, la Pianosa a Burgos, donne
 310    I,    6    |               idea di volere restituire alcunché e di farsi degli scrupoli,
 311  INT          |         continua e si svolge con Matteo Alemán, con Francesco López de
 312   II,    9    |            brano della commedia di Sant’Alessio che mi ricordavo da quando
 313   II,    9    |               ed era giunto a chiamarmi Alfonsino, da Alfonso, come avevo
 314  INT          |             acre e tacito pessimismo.~ ~Alfredo Giannini.~ ~Come desideroso,
 315    I,    3    |                suol levare chi resta in Algeria e vede che i suoi compagni
 316  INT          |               las costumbres sin ofensa alguna de la religión» come aveva
 317    I,    4    |                che ossi e che sommoli d’ali; il resto se lo ingollarono
 318    I,   12(46)|               in oriente contro il moro Aliarde e la sua inimicizia col
 319    I,   12    |               pane e senza carne non si alimenta sangue di magnanimi lombi.
 320    I,    6    |                dei Galli) traevo di che alimentare il focolare della casa tutto
 321    I,    4    |                ucciderla quanto pure ad alimentarla, secondo indicava celatamente
 322    I,   13    |              ciucciandolo con bel modo, alimentarsi dell’amido. In conclusione,
 323    I,   11    |               loro li rimescolavano gli aliossi! Chi ne lanciava uno lo
 324   II,    2    |                 mi misero certi calzoni allacciati al farsetto, con certi squarci
 325   II,    1    |             vano della porta una figura allampanata, vestita d’un tonacone fino
 326   II,    2    |         dovrebbe venir meno ai miserini allampanati? Avete uno stomaco delicato». – «
 327    I,    3    |                mezzo spettro, tanto era allampanato, con in mano un piatto di
 328    I,    5    |           presero a raschiare, a dare l’allarme; e al tossire, all’aprire
 329   II,    4    |                 quei loro musi, di vita allegra. Accadde che il carceriere (
 330  INT          |             digo mal de muchos» cantava allegramente in certi suoi versi (Thalia,
 331   II,    4    |                 Fu per tutti una grande allegrezza il nuovo parente e ripresero
 332    I,   13    |               vive cosí d’aria e si sta allegri: siamo gente che mangiamo
 333   II,    4    |               Non si crederebbe con che allegria aspettavano l’ordine della
 334  INT          |                addestrando il Quevedo e allenando con scritti satirici di
 335  INT          |          efficace a tenerne lontani gli allettamenti. Cosí Juan Ruiz, lo scapigliato
 336    I,    1    |                Una vecchia che mi aveva allevato, mi diceva un giorno, nel
 337    I,    6    |              Avvenne questo: la padrona allevava delle galline nella corte
 338    I,   12    |                 come se fosse tanto per alleviare, conversando, la noia del
 339   II,   10    |                rabeschi, con i calcagni allineati, gli occhi a terra, l’aspetto
 340    I,    7    |                 saranno di conforto con allogarlo dentro le paste sfoglie
 341    I,    7    |              lasciarmi e che mi avrebbe allogato al servizio di un altro
 342    I,   13    |         confratelli in gramigna e farmi alloggiare in comune con loro tutti.
 343   II,    5    |               anche i suoi genitori. Mi alloggiarono molto bene nel loro albergo,
 344    I,   10    |                    Io mi son uno che ho alloggiato insieme con Liñán e ho pranzato
 345    I,   11    |             capitale.~ ~Il mio buon zio alloggiava accanto all’ammazzatoio,
 346    I,   10    |               l’aspettavo . E cosí mi allontanai tanto mortificato che, se
 347    I,    3    |                 figlio a pensione e per allontanarlo dalle delicatezze della
 348    I,    8    |                 quella gente che, con l’allontanarmene, ne lasciai metà a piangere
 349    I,   11    |             organo. Infine io non volli allontanarmi da loro sinché non vidi
 350  INT          |                 nel gennaio del 1622 fu allontanato da Madrid e costretto a
 351    I,    3    |         ranocchio, chi diceva ch’era un’allucinazione: da vicino pareva nera,
 352    I,   11    |                  vedendo lo sbirro che, allungando la mano, prese la saliera
 353   II,    9    |              vespri mi sentii: mi s’era allungato il gorgozzule due canne
 354  INT          |                si levò, con trasparenti allusioni, il Quevedo proprio contro
 355    I,    2    |           mettevano sempre qualche nome allusivo all’arte di mio padre. Alcuni
 356   II,    9    |                re chiediam che sazia~ l’alma Ei faccia di sua grazia,~
 357    I,   10    |    Addormentatosi, io stetti sveglio ad almanaccare come potergli portar via
 358  INT          |             lacrimare nell’incontro con Almansore re dei Mori il Regno di
 359   II,    4    |             quel vigliaccone furfante d’Almendros, il padrone dell’alloggio,
 360   II,    6(65)|                 leggendaria morte nelle Alpujarras di don Alonso Fernández
 361   II,    6    |              alloggio, che ammontava ad alquanti reali, e per portar via
 362   II,   10(80)|              creduto di render meglio l’alterazione dalla fonetica castigliana
 363  INT          |     soppressioni anche di lunghi brani, alterazioni dovute a necessità censorie
 364   II,   10    |              barbe alla turca, da gente altezzosa. Mi fecero una mossaccia
 365    I,    6(28)|          francese, lo spagnolo risponde altezzoso che il re di Castiglia ha
 366    I,    7    |            fosse morto con tanti onori, altolocato come nessun altro; gli raccontai
 367               | altrimenti
 368   II,   10    |                     Chi è questo Alonso Alvarez, domandai io, di cui ha
 369   II,    2    |               Dissi che mi chiamavo Don Alvaro de Córdova e me ne entrai
 370    I,    4    |                  Dopo quattro giorni ci alzammo a fare qualche passo, ma
 371    I,   11    |           vedersi cosí concio, fece per alzarsi, ma poiché gli pesava la
 372    I,    4    |      maledizioni che non la finivo piú. Alzatisi da tavola, tutti dissero
 373   II,    7    |                 si principiò a giocare. Alzavan bene e si erano messi in
 374   II,    9    |                 attraverso le feritoie. Amano fare a rimpiattino. Vederli
 375  INT          |              immagini funeste e ricordi amari: era il bagliore delle fiamme
 376  INT          |              del vicereame, la politica ambigua del suo signore fieramente
 377  INT          |              elegante e raffinata, dall’ambizione di contarvi qualcosa mercé
 378  INT          |            passioni, quel prorompere di ambizioni, quel dilagare di vizi inseparabili
 379  INT          |           speranze di tutta una folla d’ambiziosi, d’intriganti, di spostati.
 380   II,    9    |                  borsellini profumati d’ambra e dolci, presi la mia strada
 381   II,    9    |                tanto la vita dei comici ambulanti che io, il quale avevo bisogno
 382   II,    9    |                di  con la sua gloria. Amen.~ ~Gli affari andavano col
 383  INT          |              alle Indie, vale a dire in America, in cerca di miglior fortuna.
 384  INT          |           edizione curata e annotata da Américo Castro per la collezione
 385    I,    8(33)|              todos (XII). Cfr. A. G. De Amezua, El Casamiento engañoso
 386    I,   11    |           riportato che delle battiture amichevoli con frusta a una correggia
 387    I,   13    |              bel modo, alimentarsi dell’amido. In conclusione, signor
 388    I,    2    |             dietro all’erbivendole e ne ammaccarono due. A tutto questo, da
 389   II,    8    |             gente. Bisognava vedere gli ammaestramenti che a una ragazza dava circa
 390  INT          |                 las costumbres, ossia l’ammaestramento morale di certi libri: crudamente
 391   II,    8    |                come le colloco anche le ammaestro, e anche in casa ce ne rimangono.
 392    I,    3    |              della quale un compagno si ammalò. Capra, per non spendere,
 393   II,    4    |                  Venuta la notte, fummo ammassati nell’ultimo ripostiglio
 394    I,    8    |                 quel modo. Io credevo d’ammattire. Questo tale, avvicinatosi
 395   II,    9    |          gridando e dicendo che un orso ammazza un uomo. Per quanto presto
 396    I,    2    |                 salvo in modo che non m’ammazzasse, promettendogli di castigarmi.
 397    I,    3    |                l’erbivendole ci abbiano ammazzati e che ora si sia anime relegate
 398    I,   11    |              zio alloggiava accanto all’ammazzatoio, in casa di un acquaiolo.
 399   II,    4    |                 si mise a gridare che l’ammazzavano; e quei bricconi, perché
 400   II,    7    |         Valenzuola!68 Questi azzardi mi ammazzeranno: mi avevano avvisato dei
 401   II,    7    |                cui ero venuto via con l’ammenicolo dell’Inquisizione, o il
 402    I,    5    |                 il nostro compagno! Sia ammesso alla nostra amicizia; ch’
 403   II,    5    |        Solórzana, suo maestro di casa e amministratore, di passaggio per le riscossioni,
 404   II,    2(52)|                  dovette sentir molto e ammirare nelle sue pitture all’Escorial
 405  Ded          |              TECNICO DI VALLADOLID~ ~DA AMMIRATORE E DA AMICO~ ~ ~ ~ ~
 406   II,    6    |                 cappello in mano, ero l’ammirazione di tutti: chi diceva: – «
 407   II,    6    |             come vi voglio bene! Non vi ammogliate se non di vostro gusto e
 408   II,    4    |                di Giovanni di Madrid, s’ammogliò con Giovanna de Acebedo,
 409    I,    4    |                 della cena che venne ad ammontare a sessanta reali; un conto
 410   II,    6    |                 letto, né alloggio, che ammontava ad alquanti reali, e per
 411    I,    6    |                 virtú: forniva pratiche amorose, faceva da gancio fra gli
 412   II,    8(71)|               un’idea nei Discursos del amparo de pobres y reducción de
 413  INT          |                 oggi, basata sulla meno ampia, ma piú vitale produzione
 414    I,    3(18)|                serve al sacerdote dalle ampolle e con la quale questi lava
 415  INT          |               ho saputo assomigliare ad Amurat Rais, famoso corsaro, a
 416  INT          |               solo a divertire e non ad analizzare, a scrutare anime e caratteri,
 417   II,    2(54)|         scheletro. Cfr. la nota di A. D’Ancona a quel che ne scrive il
 418  INT          |            insurrezione dei Moreschi di Andalusía, alla gloria delle armi
 419  INT          |         disarmato il grande schernitore andaluso D. Luigi Pacheco de Narváez
 420    I,   13    |               al gramignare49. Prima di andarcene a letto gli manifestai i
 421   II,    7    |                 tenermi allegro, ma per andarci a letto, mentre se son brutte
 422    I,    7    |                Segovia col proposito di andarvi a raccogliere il mio capitale,
 423   II,    6    |           scongiurai che il giorno dopo andassero alla Casa del Campo dove
 424   II,    9    |           avessero a invogliarsene dall’andatura come si usa per un mulo;
 425   II,    4    |                e sulla mezzanotte fu un andirivieni di carcerati a dar la stura
 426   II,    5    |              della notte passando da un andito che dava sopra un tegolato,
 427   II,   10(79)|           intorno al quale v. B. Croce, Aneddoti e profili settecenteschi.
 428    I,    1    |           tasche fino al fondo.~ ~Quell’angioletto morí di certe staffilate
 429   II,    8    |              donna come la Regina degli Angioli, Madre di Dio, dategli un’
 430   II,    2    |                 il tocco, e ne fui cosí angustiato che mi decisi a infilarmi
 431    I,   10    |                 signore, sono di grandi angustie queste!».~ ~– «Ma già ho
 432  INT          |            neppure l’altra della «media annata» per cui ognuno che ottenesse
 433    I,   10    |                 stata in queste fertili annate, ordiniamo che quegli scartafacci
 434    I,    3(16)|              fonte, dove, disperato, si annegò credendola di persona reale.~ ~
 435    I,    6    |               croci, grossi chicchi con annesse speciali indulgenze, e lei
 436   II,    7    |           avrebbe voluto ammogliare con Annina, che egli prendesse informazioni
 437    I,    2    |                    Venne (non vi voglio annoiare) il tempo degli ultimi tre
 438  INT          |                ultima edizione curata e annotata da Américo Castro per la
 439    I,    4    |                 tardi, un’ora prima che annottasse e giungemmo verso mezzanotte
 440   II,    2    |             scodella di legno datagli a annusare con piú premura di quel
 441  INT          |                 1634; né, tanto meno, l’anonima compresa nella Bibl. Universale
 442  INT          |                 erano fondate invece le ansiose speranze di quanti sognavano
 443    I,    1(7) |                                         Antenata della madre di don Paolo
 444  INT          |             XVII, conosceva bene lingue antiche e moderne, tra cui l’italiano (
 445    I,   10    |                 in uno, cioè, di questi anticristi delle finanze di Spagna)43
 446   II,    9    |               piú chiaro, la pretesi ad Anticristo, che quanto dire a vagheggino
 447   II,    2    |              cimitero nella chiesa de l’Antigua di Valladolid54, la quale
 448  INT          |               pubblicato con la data di Antinopoli nel 1618, non solo perché
 449   II,    2    |               la strage ch’io feci dall’antipasto non l’avrebbe fatta una
 450   II,    2    |           avrebbe fatta una palla in un antiporto. Venne il lesso e me lo
 451  INT          |                tutta quella letteratura antispagnola ch’egli sapeva ben copiosa
 452    I,   10    |              Per Cristo che al sacco di Anversa feci quel che potei; proprio,
 453    I,   12    |         riguardo alla sua povertà mi si aperse tanto che, dopo che avemmo
 454  INT          |           altrove, a pag. 566, confessa apertamente che suo intendimento, nel
 455   II,    9    |                 di Alcalá e che, avendo apostatato dagli studi, s’era messo
 456    I,   12    |                 che io con tutto il mio apparato. Io che capii che ciò dicesse
 457  INT          |              che degli odiati stranieri appare al di fuori ed è bene accolto,
 458   II,    7    |                 sotto il pergolato e di apparecchiare , che noi frattanto andavamo
 459    I,   11    |                e fuggire da mio zio. Fu apparecchiato e poi con una funicella,
 460   II,    7(66)|               dargli di Vuestra Merced, apparendo egli persona di qualità
 461   II,    2    |             fratelli: arrendevolezza ed apparente simpatia che si trovano
 462   II,    2    |             loro familiarità. Da queste apparenze e da uno scudo d’oro che
 463   II,    8    |                allo spuntare dell’alba, apparire al mio capezzale la padrona
 464    I,    9    |                la chiamo stella che non apparisce, ma che ne sa gl’intendimenti».
 465   II,    9    |                 grata per vedere se lei appariva. Quando Dio volle alla buonora (
 466    I,   10    |            intermezzi a bastonate o con apparizioni di diavoli, né a maritaggi
 467  INT          |               prettamente spagnolo che, apparsa ben definita nella forma
 468   II,    9    |            commedia mi ritiravo nel mio appartamento, nella soffitta, e  stavo
 469   II,    2    |                Come fu sparecchiato, ci appartammo io e il dottore a discorrere
 470    I,   10    |                che le poesie d’un poeta appartenente al clero non sono soggette
 471    I,   10    |                certificati che dovevano appartenere a un altro del quale aveva
 472   II,    6    |                 ma quelli risposero che apparteneva alla Inquisizione. Al che
 473   II,    1    |             tutto. Alle dodici e mezzo, apparve sul vano della porta una
 474    I,    6    |                 risposi che me ne sarei appellato alla fame, riparo degli
 475    I,    1    |               ora da frustarci e ora da appenderci un vezzo al collo sebbene
 476   II,    9    |             quelle per mule, e le avevo appese. Mi erano costate da venticinque
 477    I,    3    |           partito che, dopo un mese, ci appigliammo a quello di non levarci
 478  INT          |            scritti satirici che dettero appiglio a nemici invidiosi e per
 479   II,    9    |          stavano alle grate, ero solito applicare a queste tanto fortemente
 480    I,   13    |            Sanctus. Levatici in piedi e appoggiati a un angolo della parete,
 481   II,    9    |        attraverso la strozza; un altro, appoggiato al muro si strofinava ai
 482    I,   11    |                 la testa anzi che no, s’appoggiò alla tavola che era di queste
 483    I,    1(8) |                popolare si riteneva che apportassero fortuna: di qui l’espressione
 484   II,    2    |                  Io che ero in cerca di appostare qualcuno, come Dio volle,
 485   II,    1    |                 qual’ero e desideroso d’apprendere) il motivo dello star sempre
 486   II,    7    |            signore e a tutti quanti, si appressò a me dicendomi: – «Scusate,
 487   II,    7    |              stesso con tre servitori l’apprestò. La mattinata se n’andò
 488   II,    2    |                 da chi non conoscevano. Approfittando dell’occasione, dissi ch’
 489   II,    9    |                 restituzione, perché si approfittano di quanto era stato già
 490  INT          |                talvolta di prestarsi ad approfittare, sia pure ridendone poi
 491    I,   10    |         essendomi sembrata giudiziosa e appropriata a quello che si volle in
 492   II,    8    |             mendicante, uose e scarponi appropriati; col cappuccio del gabbano
 493   II,    9    |       prendevano per esaminarle e se le appropriavano; poi, con aggiungere una
 494    I,    7    |       confessori e faceva loro segno di approvare quello che dicevano di buono.
 495   II,    9    |              atteggiamenti di Pinedo74, approvavo il fare tranquillo di Sánchez,
 496   II,    9    |               inferriate e si danno gli appuntamenti per i colloqui amorosi attraverso
 497   II,    6    |              che mi scadeva l’ora di un appuntamento galante e che quindi mi
 498  INT          |                profondo senso di satira appuntata ora facetamente ora amaramente
 499  INT          |           naturale che i suoi strali si appuntino e contro la Republica Veneta «
 500    I,   12    |              che, in mezzo a tal gente, apre tutte le volontà. E perché
 501   II,   10    |               l’uno guardò Matorrales e aprendo la bocca, col labbro inferiore
 502   II,    4    |           chiudere gli occhi a furia di aprirne loro certi altri. Il carceriere,
 503    I,    8    |        fettuccie, storto nelle gambe ad aquila imperiale, la faccia con
 504   II,    2    |           rammendava un cinque in cifra araba e veniva in aiuto alle calze
 505    I,   10    |                si importino poesie dall’Aragona alla Castiglia, né dall’
 506  INT          |                S. Pietro di Teruel nell’aragonese: irriverenza per noi, non
 507    I,   10    |                vociare a squarciagola l’araldo della frusta: mio zio era
 508   II,    8    |           poterle tirare anch’io il mio arancio; sebbene, a quanto raccontava
 509    I,    4    |             maggiordomo che si chiamava Aranda; cinque coltroni e otto
 510    I,   10(40)|           Ercilla y Zúniga, autore dell’Araucana; Fr. de Figueroa; soprannominato «
 511    I,    9    |                di carta. S’intitolava L’arca di Noè. L’azione si svolgeva
 512    I,    9(39)|                 ordina la chiusura dell’Arcadia per cinquant’anni, e poi
 513  INT          |                 che finge copiato dagli Archivi della Chiesa di S. Pietro
 514   II,    8    |    ecclesiastico su di una mula «Signor arcidiacono»; era insomma un terribile
 515    I,    3    |                insomma era arcipovero e arcimisero.~ ~Venni dunque in potere
 516    I,    3    |                le lenzuola; insomma era arcipovero e arcimisero.~ ~Venni dunque
 517  INT          |               Juan Ruiz, lo scapigliato arciprete de Hita del secolo XIV,
 518  INT          |               Salinas dava in nome dell’arcivescovo il 2 maggio 1626 licenza
 519   II,   10    |                 le carte non incurvi ad arco piú le figure, meno i re,
 520  INT          |             lampade che giú nel tempio, ardevano silenziose, davanti all’
 521   II,    5    |              cominciavano cosí: «il mio ardire, la gran bellezza vostra»;
 522    I,    9(39)|                 multano gli eruditi che ardiscono parlare di poesia, s’istituisce
 523  INT          |            politica italiana, dilagasse arditamente per tutta la penisola ed
 524   II,    5    |               vispa, ora riserbata, ora arditella e franca. Parlava un po’
 525   II,    2(54)|                parete forse da Spinello Aretino, dove in tre bare scoperchiate
 526    I,    3(21)|                 la commedia El trato de Argel, le due novelle El amante
 527    I,   10    |                 due altre che ci ho io, argomentai che erano stati pedignoni.
 528  INT          |                 credo, riprodurre qui l’arguta pagina satirica del non
 529  INT          |              uno spirito osservatore ed arguto, come il Quevedo, scettico
 530   II,    6(64)|             forata come una canna. Cfr. Ariosto, O. F., c. XIII, st. 37.
 531   II,    7    |           stesso che andare a letto con Aristotele e Seneca o con un libro,
 532  INT          |           dottore, vale a dire filosofo aristotelico, dalla Facoltà delle Arti,
 533  INT          |               Cadice; era l’Invincibile armata di trenta galeoni con cinquantamila
 534   II,    9    |                 venni sulla scena con l’armatura e lo scudo rotondo: fu una
 535  INT          |              Miranda, per provare con l’arme alla mano l’infondatezza
 536  INT          |           missione di recarsi a Nizza e armeggiarvi perché fosse tolta al duca
 537   II,    8    |             cantonate, uno dei maggiori arnesacci che Dio abbia creato. Era
 538   II,    8    |                 con l’uno e con l’altro arnesaccio, dietro quella imbiaccata
 539   II,    7    |        voltandosi a me, mi disse, tutto arrabbiato, di scendere, al nome di
 540    I,   12    |                 pillole che in lettere; arreca piú vantaggio; tuttavia
 541   II,    3    |               Aveva con sé tutti i suoi arredi da bacchettone: un rosario
 542   II,    2    |                si fosse tutti fratelli: arrendevolezza ed apparente simpatia che
 543   II,    2    |                naso,  che di botto mi arrestai dal passo di che andavo,
 544  INT          |             finire del 1639 non lo fece arrestare in casa del duca di Medinaceli
 545    I,    2    |                 quelli della giustizia, arrestarono erbivendole e ragazzi, tutti
 546    I,    6    |           accusava e se la giustizia mi arrestava; gli risposi che me ne sarei
 547   II,    7    |               conveniente perché, se li arrestavano, avrebbero denunziato la
 548   II,    8    |          ritrovamento e cosí venimmo ad arricchire per modo che io mi ritrovai
 549   II,    8    |                in due giorni ci avrebbe arricchiti; cioè, questo mendico aveva
 550   II,    2    |           dissimulare la mia debolezza, arricciandomi i baffi, col cappello sul
 551   II,   10    |           aspetto vigoroso, i mustacchi arricciati in punta e barbe alla turca,
 552   II,    4    |        minacciava dicendogli: – «Che ti arrischi tanto, o disgraziato, con
 553   II,    2    |               negozio; e come colui che arrischiava senza avere a perder nulla,
 554   II,    6    |               sua con tal gente, non mi arrischiavo. Mille volte mi venne volontà
 555  INT          |                  E la buona fortuna gli arrise fino al 1628 quando, e per
 556    I,    4    |              tutta la giornata (giacché arrivammo alle nove) non si fece che
 557   II,    9    |        consisteva in toccamenti che non arrivavano mai al pallino, e in una
 558    I,    2    |                  ma, vedendo che non ci arrivavo, me ne uscii di casa loro
 559    I,   13    |               bevendo cosí male, non si arrivi a sdebitarci con tante,
 560   II,    4    |               allora accadde che uno ne arrivò a don Toribio nella nuca
 561  INT          |               il giudice di cosí stolta arroganza della gente vile di quei
 562    I,    8    |                angoli che mia moglie li arrostirà, per quanto siano uccelli
 563   II,    9    |                cosí crude e questi cosí arrostiti. D’inverno accade che con
 564    I,   11    |             ridermela da una parte e ad arrovellarmi dall’altra. Fu portato un
 565    I,    2    |              con una festa riuscita all’arrovescio, una folla tutta arrabbiata,
 566   II,   10    |            spade guarnite da due interi arsenali di ferrami, coi puntali
 567   II,    4    |               saltò argomenti e scuffiò articoli di legge per intero.~ ~
 568   II,    8    |              attenta vigilanza su quest’articolo e che vivo dei collocamenti;
 569   II,    3    |              non nacque mai al mondo un artista come lui in dir bugie, tanto
 570    I,   10    |         Besanzone si dava il la per gli artisti degli unghioni. C’intrattenne
 571    I,    8(35)|            erano talvolta ricchi lavori artistici per fregi, miniature, per
 572  INT          |          riconnette, come ultimo anello artistico, a tutta quella ricca letteratura
 573   II,    6    |                 madre e alla zia. Erano arzille le vecchiette, l’una d’un
 574    I,    3(18)|                 d’un sorso, e il calice asciuga col purificatoio.~ ~
 575    I,   13    |             pezzuole, dopo essere stati asciugamani e prima camicie; figlie
 576    I,    2    |                 il cappello, mandati ad asciugare in una certa casa, mi richiesero,
 577    I,    7    |          ripiegato da un lato e che gli asciugassi la bava: ed io cosí feci.
 578    I,   12    |                difficile quel che dico, ascolta i miei casi e miei disegni,
 579   II,    2(55)|         raccoglier notizie, a dire e ad ascoltar frottole». Cfr. Pasagero,
 580    I,   10    |              tutti quelli che l’avevano ascoltata, parve questa prammatica
 581  INT          |               tu sia o lettore, oppure, ascoltatore, (i ciechi non possono leggere)
 582    I,    9    |             diss’egli, pronto: e allora ascolti un piccolo brano di un libriccino
 583    I,    1(9) |               chiese godevano diritto d’asilo i furfanti.~ ~
 584   II,    7(68)|              prese il nome da un Guzmán asinaio di Córdova, il quale ne
 585    I,    9    |         svolgeva tutta fra galli, topi, asini, volpi e cignali come le
 586    I,   11    |          fiutato l’imbroglio e preso un aspersorio, tutti recitarono un versetto
 587    I,   12    |                Lo noleggiai ed uscii ad aspettarlo alla porta fuori dal paese.
 588   II,    2    |                che tutti rimanessero ad aspettarmi ; e il vero è che gli
 589    I,    5    |           medici e di medicine, costoro aspettassero i matricolini per espurgare.
 590    I,   12    |                Per Dio! signore, se non aspettate i vostri servitori, non
 591    I,   13    |               no, e se ci s’invita, non aspettiamo che ci si ripeta l’invito,
 592   II,    9    |             dicendo, quasi quasi oramai aspiravo a diventare direttore d’
 593   II,    9(76)|                 leggero passatempo e di aspirazione al romantico «amor perfetto»,
 594    I,   11    |             disse, con la voce alquanto aspra e roca, con l’un occhio
 595    I,   13    |                se ne va mezzo piatto in assaggi: il navone perché navone,
 596    I,   13    |                 torto alla cuoca il non assaggiarne; ma com’è brava!». Cosí,
 597   II,   10    |             pari, che fu come se avessi assaggiato quattro vini diversi. Venuta
 598    I,    8    |            perciò vo’ farlo a pezzi». E assalí il povero diavolo che si
 599   II,    2    |                 povera testa. Era stato assalito a colpi di brocche e la
 600    I,    6(29)|                 troppo compromesso nell’assassinamento di Giovanni Escobedo (1578).
 601  INT          |         corrispose con pronta voglia di assecondarne sempre le mire e i desideri,
 602    I,   10    |                Cristo! ritrovarmi in un assedio con la neve fino alla vita,
 603   II,    9    |                 star con lui ed egli mi assegnò la mia quota e le mie parti:
 604    I,    9    |                 era poi ritirato a vita assennata. Tutto sconcertato, mi chiese
 605   II,   10    |             spese, poiché non sono cosí assennato, ma perché pur peccatore
 606  INT          |             copiosa e come nel generale asservimento della coscienza politica
 607   II,    7    |             davanti con un randello, mi assesta due randellate nelle gambe
 608  INT          |        protagonista o al suo definitivo assestamento nella vita, la serie delle
 609    I,    5    |              lattoni, ma non c’era dove assestarmeli senza raccogliere nelle
 610    I,   10    |              due mani, poi subito ce ne assestò una che rimanemmo puliti
 611    I,   12    |                brancicato!» Gli risposi assicurandogli che in verità mi ero dato
 612    I,    3    |               sole, noi rimanemmo soli. Assicuro vossignoria che ce n’era
 613    I,    3    |                 piú da quel momento. Mi assicurò che era la verità. Io, che
 614   II,    2    |               mio meglio». – «Che Dio v’assista, rispose: ma se è sonato
 615    I,   10    |          avevano funi per corde. Io che assistevo a questo spettacolo in compagnia
 616   II,    5    |           notizie sebbene non ne avessi assolutamente e rendevo ogni servizio
 617    I,    6    |               punirà?» «No, risposi, vi assolveranno e basta». «E allora io mi
 618  INT          |                forma umana, l’ho saputo assomigliare ad Amurat Rais, famoso corsaro,
 619   II,    8    |               le pupille, e ora vezzosi assopimenti, socchiudendoli, ora rapimenti
 620   II,    7    |              dire che m’ero visto tanto assorbito nelle faccende di sua Maestà
 621    I,   10    |                fuoco dell’anima e tanto assorte nella loro musica da non
 622    I,    8    |              fra sé lesto lesto e tanto assorto che, pur essendogli io dal
 623   II,    4    |               ubbidire piuttosto che ad assottigliare il gruzzolo piú di quello
 624   II,    4    |                 piú di quello che fosse assottigliato. Fui portato giú dove gli
 625    I,    3    |           dottor Capra, il quale si era assunto il compito di educare figli
 626   II,    6    |                Mi recai a non so quante aste pubbliche e comprai il mio
 627    I,    3    |             Capra, per non spendere, si astenne dal chiamare il medico,
 628    I,   10    |                suoi certificati con gli astucci di latta che li racchiudevano,
 629   II,    1    |            pareva tanti ferri dentro un astuccio. La cena se ne passò bianca
 630  INT          |                Historia della Vita dell’Astutissimo, e Sagacissimo Buscone chiamato
 631    I,    4(23)|                 significa anche «ladro, astuto».~ ~
 632   II,    3    |               encomiarono grandemente l’astuzia. Lo prese, incaricandosene
 633  INT          |               sua perspicacia, alle sue astuzie ingegnose che divertono
 634   II,   10(82)|             Pedro Vázquez de Escamilla, attaccabrighe morto impiccato a Siviglia;
 635   II,    6    |                porzione le giovani e mi attaccai alla madre e alla zia. Erano
 636   II,    2    |               lavoro, ed io subito, per attaccar discorso, cominciai un gioco
 637   II,    8    |               me, ché io non sono punto attaccata al denaro. Sui miei antenati
 638   II,    4    |             legava in fila, ci rimasero attaccati i brandelli. Alla fine,
 639   II,    7    |              requisiti per l’arte degli attacchi. Me ne consolai. Giunti
 640  INT          |              del duca d’Osuna il quale, atteggiandosi volentieri a protettore
 641   II,    9    |         portarmi via alla compagnia. Mi atteggiavo ormai a critico teatrale,
 642    I,   13    |                 era in principio, e ora attende di diventare delle solette
 643   II,    7    |             uscio, e uno dei due che mi attendevano per conto di don Diego,
 644   II,    8    |                 in questo paese ho io l’attenta vigilanza su quest’articolo
 645    I,    9    |                 lo stare a sentirlo, mi atterrii all’idea di tanti cattivi
 646    I,   10    |                 era  per la strada in attesa. Ne fui commosso. Entrai
 647               | Attesoché
 648  INT          |            spirito spagnolo, largamente attestata in maggiori e minori manifestazioni
 649    I,   10    |           militare si chiamano cosí gli attestati delle imprese di guerra».
 650   II,    2    |               aiuto alle calze lunghe e attillate; un altro, ripiegando l’
 651    I,   12    |               spada, con i calzoni bene attillati e gli stivali, dall’aspetto
 652  INT          |     rappresentanti di questo genere che attinge vita e interesse dal profondo
 653   II,   10    |           capita; doppi sono coloro che attirano i sempliciotti, perché questi
 654    I,   13    |                 perche è un affar serio attirare a sé il mangiare che è nelle
 655   II,    3    |                 sì. Con questi mezzi si attirava la gente in maniera che
 656    I,   12    |           dovevo farmi onore con le mie attitudini. Risolsi che , al mio
 657    I,   10    |              unghie mentre che il frate attivava le sue sui miei quattrini.
 658  INT          |                il gusto del moto e dell’attività. Tutti questi refrattari
 659  INT          |                 Paolo diviene fortunato attore e scrittore di commedie
 660   II,    9(76)|       vagheggini e per queste la doppia attrattiva di fare che si credessero
 661   II,    7    |    accoltellamento che non sapevo a chi attribuirlo), non sospettai mai di don
 662    I,    1(7) |             nome la famosa tragicomedia attribuita a Fernando Rojas. E come
 663  INT          |                 protesta essergli stato attribuito falsamente, prende di mira
 664   II,    9    |              poesia. E tra la poesia, l’attrice comica e le recite passavo
 665   II,   10(79)|                qui corrigent la fortune au jeu, di un famoso avventuriere
 666  INT          |            miserelli, mendicanti e bari audaci, bravacci e parassiti, ipocrite
 667  INT          |               Pablo pour les lecteurs d’aujourd’hui et non pour ceux d’il
 668    I,    5    |                padre ed entrò nella sua aula, ma io, che dovevo entrare
 669   II,    4    |                  rispose lei, quello di Auñón. Giuro a Dio che il vigliaccone
 670    I,   12(47)|                la tierra y del cielo; y aunque seamos zapateros de viejo,
 671  INT          |                 mesi dopo le nozze male auspicate. Tacque con la morte ogni
 672   II,    7    |                 frate». – «È uomo molto austero nel suo Ordine, soggiunse
 673  INT          |              tre Filippi della dinastia austriaca, vita avventurosa tanto
 674  INT          |             ossia un briccone della piú autentica origine, che nella forma
 675    I,   12    |               Eccovi davanti un fidalgo autentico, di casa e di nobiltà montanara47,
 676  INT          |                origine, che nella forma autobiografica, caratteristica del romanzo
 677  INT          |       corruttibilità dei cortigiani piú autorevoli a Madrid, in vantaggio del
 678  INT          |            altare maggiore, moriva nell’autunno del 1598, dopo quarantadue
 679  INT          |               aggiunta del cognome dell’ava materna al paterno. Nato
 680   II,    2(54)|                tumefatto, il secondo in avanzata putrefazione, il terzo già
 681   II,    8    |              Sessanta reali che m’erano avanzati me li cucii nel giubbone
 682   II,    2    |                 mi tornò bene. Quel che avanzò lo barattarono con un vecchio
 683  INT          |                  indolenza vergognosa e avarizia nemmeno da Cavaliere della
 684  INT          |          addietro: la sudicia beffa all’avaro mercante nella locanda di
 685    I,   11    |              pasticci, recito sempre un’avemaria per colui che Dio abbia
 686    I,    3    |             levarci dalla pensione, pur avendoci davanti a sé, seguitava
 687               | avendola
 688               | avendole
 689               | avendolo
 690               | averci
 691               | avergli
 692               | aversi
 693    I,    4    |                nostra carrozza, dopo di avervi versato un po’ di vino,
 694               | avessimo
 695               | aveste
 696               | avevate
 697  INT          |                  pare, in mezzo a quell’avida famelica turba di dissanguatori
 698   II,    9(76)|               il Pellicer cita nei suoi Avisos) furono pietra di scandalo.
 699               | avrai
 700               | avremmo
 701               | avresti
 702               | avrete
 703   II,    9    |                 da vedere come non solo avvampano, ma si rosolano al sole;
 704  INT          |             agli amici che ai nemici... avvantaggiata delle negligenze dell’Impero
 705    I,   13    |                 pubblico senza che se n’avvedano: cioè se ci prude nelle
 706    I,    5    |                 nel sonno avessi, senza avvedermene, fatto quella sudiceria.
 707    I,    3    |          cacciato di casa sua, poiché s’avvedeva bene che era tutta una bricconata.
 708  INT          |              efficacemente si esprime l’avveduto scrittore, colui che «ha
 709  INT          |              insieme. Ed è doloroso che avvenga cosí, perché questo cotale
 710  INT          |            osservò Ernesto Merimée, gli avvenimenti, i contrasti drammatici
 711    I,    9    |            farla rappresentare, sarà un avvenimento». – «Come sarà possibile
 712   II,    7    |                oltre molte altre che mi avvennero. La maggiore però, e base
 713   II,    9    |             orso, bada all’orso!~ Ah! s’avventa contro me,~ ora scende e
 714   II,    2    |           attorno come cane voglioso di avventarsi, e che si faceva piú segni
 715  INT          |                con Lo Sciocco ignorante avventurato di Girolamo de Salas (di
 716   II,   10(79)|            fortune au jeu, di un famoso avventuriere francese in Italia, Angelo
 717  INT          |              classe: vanitosi signori e avventurieri gabbamondo, tronfi fidalghi
 718  INT          |                dinastia austriaca, vita avventurosa tanto che pare talvolta
 719   II,    2    |           andare, si congedarono da me, avvertendomi in tutta segretezza di mandare
 720    I,   13    |            altri come parenti, avendo l’avvertenza di dire che questi tali
 721    I,    2    |          estrasse a sorte e toccò a me. Avvertii i miei genitori che mi procurassero
 722    I,   13    |              obbligo con lui per i suoi avvertimenti, giacché con questi mi aprí
 723    I,    6    |              andarono innanzi. Io avevo avvertito il compagno che lasciare
 724    I,   11    |               partenza e il perché, e l’avvertiva di non cercarmi, poiché
 725   II,    9    |            doveva esser vero e che io l’avvertivo. Si mette a fuggire e, nella
 726    I,    4    |                Tanto piú che bisogna si avvezzi a mangiar poco chi va ad
 727    I,   10    |                 mi congedai da lui e mi avviai verso il valico montano.
 728  INT          |              genitori di don Paolo sull’avviamento da dargli, il trattamento
 729    I,   10    |            noialtri e uscimmo dal paese avviandoci al valico, indispettiti
 730   II,    6    |              miei compagni prendemmo ad avviarci verso casa. Costoro che
 731    I,    3    |               in tre volte, riusciva ad avviarla dalle mani alla bocca. Io
 732   II,    9    |            condanna coi fiocchi e che m’avviavo all’inferno soltanto a causa
 733    I,    4    |                dal dolore. Tutti gli ci avvicinammo, il curato per il primo,
 734    I,    5    |             caso; ma non giovò, perché, avvicinandomisi in otto o nove, cominciarono
 735    I,    8    |               d’ammattire. Questo tale, avvicinatosi all’albergatore, gli disse: – «
 736    I,    6    |               l’aria malsana!». Essi si avvicinavano berciando e mi domandarono: «
 737   II,    1(51)|                                     Per avvisare di funzioni religiose, d’
 738   II,    9    |                 quanto sono piú libero. Avvisatemi quando sarà giorno di parlatorio
 739    I,    9(39)|                 le bizzarre fantasie di avvisi e ragguagli di Parnaso,
 740  INT          |            essemplare de’ Calunniatori, Avviso di Parnaso di Valerio Fulvio
 741    I,    6    |            perciò mi sedetti sul cesto, avvolsi lesto e presto il mantello
 742   II,    1    |           motivo dello star sempre cosí avvolto nella cappa. Al che egli
 743    I,   10    |               ora fanno le veci di male azioni. Legga vossignoria questi
 744   II,    7    |                 di Valenzuola!68 Questi azzardi mi ammazzeranno: mi avevano
 745    I,    2    |           finché un giorno un ragazzo s’azzardò di gridarmi: figlio di troia,
 746    I,    3    |              nera, da lontano poi quasi azzurra. La portava senza cintola;
 747    I,    1    |        bagatelle fu messo anche lui, il babbo, in prigione: quantunque,
 748   II,    2    |          scagnozzo. Io sono stato fatto baccelliere in filosofia a Sigüenza»57.
 749    I,    6    |               per metter mano alle loro bacchette. Io dissi: «Signore, sono
 750   II,    3    |               sé tutti i suoi arredi da bacchettone: un rosario con certi chiccoli
 751   II,    6    |             entrava a discorrere ora di bacchiare, ora di legna secche e di
 752  INT          |               licenziado en bufonerias, bachiller en suciedades, cathedrático
 753    I,   11    |               della croce dalla paura e baciarono in terra. Io che vidi l’
 754    I,    7    |                  Si dice che ogni notte baciasse un becco nell’occhio spento.
 755   II,    3    |                ce ne scampi e liberi!»; baciava in terra entrando in chiesa,
 756    I,    6    |            Possibile che non ci abbiate badato? Non so come fare a dirlo:
 757   II,    4    |                occhio, di alta statura, baffuto, accigliato in viso, largo
 758    I,   12    |              vetturale con un carico di bagagli, e aveva con sé un giumento.
 759    I,    1    |              tutti. Per queste ed altre bagatelle fu messo anche lui, il babbo,
 760  INT          |                 e ricordi amari: era il bagliore delle fiamme che si levavano
 761  INT          |                 romances, le jácaras, i bailes, oltre che per individuale
 762   II,    7    |              San Filippo il mio cavallo baio dorato che è sensibilissimo
 763   II,    4    |                    Aveva per moglie una balena e per figlie due diavole,
 764   II,   10    |              per dare strette di moro e balestriglia79 cosí non mi sfuggiva un
 765    I,    3    |                di quaresima entrammo in balía della fame in persona, giacché
 766    I,   10    |          scudiscio in mano, suonando un ballabile popolare sui fianchi di
 767    I,   11    |                gambe sbilenche, prese a ballare domandando se era venuto
 768   II,    9    |             donne; una tra le quali, la ballerina, che sulla scena faceva
 769   II,    6    |            fatti e con le spalle un po’ balogie, a causa di quelle certe
 770   II,    9(74)|                                         Baltasar Pinedo, Hernán Sánchez de
 771  INT          |               Quevedo ci ritrae e ci fa balzare dinanzi agli occhi della
 772   II,    3    |            eremita che ella aveva sulle balze di Alcalá. Lei dirigeva
 773   II,    3    |                Aveva sempre in bocca il Bambin Gesú, entrava nelle case
 774    I,    1    |                vecchio piangeva come un bambino al rammentarsi delle volte
 775   II,    2    |          attendere un giorno, perché la banca mi  parole». Chi gli chiedeva
 776    I,   13    |            altri. Noi siamo terrore dei banchetti, tignole dell’osterie e
 777  INT          |            dagli studenti di Alcalá, il banchetto in casa dello zio, boia
 778    I,    6    |            confettureria e, dentro, sul banco, un cesto d’uva passa; presa
 779    I,   10    |                in generale di metter da banda e Giove e Venere e Apollo
 780   II,    8    |               cinque ragazzi; e come il banditore ne gridava i nomi, ci facevamo
 781   II,   10    |            sapendo io già le regole del barare e portando meco dadi ripieni,
 782   II,    8(71)|                all’immaginaria isola di Barateria c’era anche quella di un
 783   II,    2    |                bene. Quel che avanzò lo barattarono con un vecchio cappello
 784    I,    2    |     inclinazione affezionato e facevo a baratto con lui delle trottole,
 785    I,    1    |              davo? Ringraziatene i miei barattoli. E se non temessi che mi
 786   II,    4    |                croce e a invocare Santa Barbara, ma vedendo che puzzavano,
 787    I,    3(21)|                fatti schiavi dai pirati barbareschi. Per la loro redenzione
 788  INT          |               per liberare l’Italia dai barbari fa gran calcolo delle sofisticherie
 789    I,    3(19)|                                Un caval barbero solo correrà piú che cento
 790   II,    8    |                 alla fossa: io, vecchia barbogia come sono, te lo posso ben
 791    I,    3(20)|                                       I barbuti uomini di lettere erano
 792    I,   13    |               conti, campa, e chi si sa barcamenare, sta da re col poco che
 793   II,    6    |               di fronte a un negozio di bardature come se concertassi di comperarne
 794   II,    2(54)|           Spinello Aretino, dove in tre bare scoperchiate sono tre corpi
 795    I,    4(25)|                 celebre in Ispagna come Barème in Francia.~ ~
 796   II,    3    |                 detto, con brutto nome, baro). Nominava il nome di Dio
 797    I,   12(48)|                del resto, il titolo di «barone» in antichi scrittori francesi
 798  INT          |              Ugonotti nella notte di S. Bartolomeo: ora che delusione però
 799   II,    4    |              ebbero a scappare. In tale baruffa fu grande lo strepito che
 800  INT          |                 è, almeno per noi oggi, basata sulla meno ampia, ma piú
 801   II,    7    |          avvennero. La maggiore però, e base delle altre, fu quando,
 802    I,   13    |               quella che ora gli usavo, bastarono a farmelo amico: gli comprai,
 803   II,    9    |                  a mantenermi sarebbero bastate le orazioni pei ciechi a
 804    I,    6    |                 affermavano che io solo bastavo a mantenere la casa col
 805   II,   10    |                intorno ad altro: questo basterà per sapere che devi vivere
 806   II,    5    |             questo né altro era con lui bastevole a farmi rilasciare.~ ~Tutto
 807    I,    8    |                un tale sopra un mulo da basto, il quale parlava fra sé
 808    I,    2    |            cavallo fu assestata una tal bastonata in testa che, impennandosi,
 809   II,    2    |            guardano di fianco ciascuno, batta il tacco; per chi poi le
 810    I,   10    |                 San Quintino e ad altre battaglie!) col portargli pitali invece
 811    I,   12    |              don, come fossero colpi di battaglio. Disse quindi che andava
 812    I,    6    |               signore sia benedetto».~ ~Batterono il tacco allora e se n’andarono.
 813   II,    4    |                 per le sue ruberie». Le batteva la solfa addosso il boia,
 814    I,    4    |             Viveros. L’oste era un moro battezzato e ladro (come quel giorno
 815    I,   13    |                ci prude in petto, ce lo battiamo come se la messa, magari
 816    I,    6(28)|               cojuelo (tranco V), in un battibecco fra uno spagnolo e un francese,
 817   II,    9    |            priva di tutto. Io dicevo la battuta: «è questo il porto», chiamavo
 818   II,    4    |              spalle ma anche largamente battute. Aveva addosso piú ferro
 819    I,    7    |                 e che gli asciugassi la bava: ed io cosí feci. Cadde
 820    I,    3    |            sottana rifinita e corta, un beccamorti. Ognuna delle sue scarpe
 821    I,    5    |             otto o nove, cominciarono a beffarmi. Mi feci tutto rosso in
 822    I,   10    |            avrebbe ammazzato, perché si beffava di lui (di lui che si era
 823    I,    5    |              Alcalà: il mio diplomae le beffe di matricolino.~ ~Prima
 824   II,    8    |               alto. Dotta in materia di belletti, venivano da lei delle donne
 825   II,    5    |                  il mio ardire, la gran bellezza vostra»; dicevo il solito «
 826   II,   10    |            altro. Cominciarono discorsi bellicosi; spesseggiavano i giuramenti,
 827   II,   10    |           perché non la prendano per un bellimbusto, giú cotesto collare, curve
 828    I,    2    |                quelli che portavano per belluria ed altre spadette. Accostatisi
 829    I,    2(12)|              spada da uno con gli occhi bendati. Quando, come qui, questi
 830    I,   11    |                le mani, dicendo: – «Dio benedice la pulizia». Volendo sorbirsela,
 831    I,    6    |           pregava ogni notte per i suoi benefattori. I suoi santi avvocati erano
 832  INT          |               subito per cinque anni il beneficio del fasto e dello splendore
 833  INT          |                ebbe conferito dal re un benefizio ecclesiastico, in Italia,
 834  INT          |              lettore moderno. E piú che benevolmente indulgenti, i contemporanei
 835  INT          |                 partecipe di quei tanti beni de’ quali ha la Sicilia
 836   II,    2    |              tanta furia, io me ne vado ber la zuppa al convento di
 837    I,    6    |                    Essi si avvicinavano berciando e mi domandarono: «È passato
 838   II,    5    |              baffi. Spasimava per donna Berenguela de Rebolledo, che cosí si
 839    I,    1(6) |               la vecchia Cañizares fa a Berganza di sé e della madre di lui,
 840    I,    2    |                 Nel deretano pareva una bertuccia, coda non ne aveva quasi,
 841    I,   10(44)|                              Non dunque Besançon di Francia, come annota
 842    I,    6    |             ricredete, ma non negate la bestemmia e la profanazione». E lei,
 843    I,   10    |          eremita lo riprese, perché non bestemmiasse cosí. E il soldato: – Si
 844    I,   10    |                insistere di piú. – «Non bestemmiate, ci andava dicendo: io,
 845    I,    4    |               con lana e stoppa un vino bestiale, con tanto di barba e di
 846    I,   13    |              mettiamo le mani su quelle bestioline che ci rodono e ci grattiamo
 847    I,    9(39)|            delle Lettere Virgiliane del Bettinelli segue un satirico Codice
 848   II,   10    |            potuta ben dire spada. – «Si beva, mi disse, questo litro
 849    I,    1    |           coraggio o per la virtú delle bevande che io vi davo? Ringraziatene
 850    I,    3(18)|               questi lava il calice. La beve poi d’un sorso, e il calice
 851   II,   10    |             muso, dissero: – «Cosí come beviamo questo vino, dobbiamo bere
 852    I,   11    |              per essere egli uomo tanto bevone e rozzo. Alla fine lo costrinsi
 853   II,    5    |               come verità sante – se le bevvero62. Mi guadagnai da parte
 854    I,    3    |                per tanti peli e capelli bianchi che v’erano della vecchia
 855    I,    3    |               ci vedeva, non faceva che biasciar avemmarie, tanto che un
 856   II,    9    |                male dei comici in voga, biasimavo gli atteggiamenti di Pinedo74,
 857    I,    6(27)|               gli scritti inediti nella Biblioteca nazionale: indegni di vedere
 858   II,    3    |              una filza di buccheri e di bicchieri i quali, col chieder da
 859    I,    5    |                non già a tortini, ma, a biche tanto fatte, da fare sprofondare
 860  INT          |              disse: Perché mi guardi tu bieco? pretendi tu ancora di essere
 861   II,    3    |              sottana) un certo sacco di bigello, tutto rosso, di un amico
 862   II,    2(55)|          Lanciano, R. Carabba, 1915) di bighellone, dice che «Passa le mattinate
 863   II,    4    |                montati su certi cavalli bigi da acquaioli, senza i cappelli
 864   II,    5    |            discorreva e riceveva i miei bigliettini, che, d’ordinario, cominciavano
 865  INT          |               anni di regno, il tetro e bigotto Filippo II. Quel suo cuore
 866  INT          |            quali, se non esagera il suo biografo, l’abate Don Paolo Antonio
 867    I,   12    |               tra me: «Qui hai a stare, birba d’uno zio, infamia dei buoni,
 868   II,    7    |                giocai loro un tiro cosí birbone che, nello spazio di tre
 869   II,    8    |        maraviglia che tu faccia qualche birichinata, senza badare che anche
 870    I,    6    |              padrona di casae delle mie birichinate.~ ~Bisogna fare il muso
 871   II,    4    |               ferro che non ne abbia la Biscaglia, cioè due paia di ceppi
 872    I,    3    |                era uno, chiamato Surre, biscaglino, cosí dimentico ormai di
 873   II,    2    |               Andavamo strisciando come bisce da un marciapiede all’altro
 874   II,    7    |            bianche le mani e un pochino bísciola. Anche l’altra non c’era
 875    I,   13    |                 nepote di un mantello e bisnepote di un cappuccio, qual’era
 876    I,    9(39)|                 varie forme, tra cui le bizzarre fantasie di avvisi e ragguagli
 877   II,    4    |                il carceriere (era certo Blandones di San Paolo e la moglie
 878    I,    6    |                tiravo il cordone per il boccale che dimandavo loro per poter
 879    I,   11    |              certi resti di piatti e in boccali e tazze tutte sbreccate.
 880    I,   10    |                 soma di legna ridotta a bocce da giuoco  da risuonare
 881    I,    5    |             all’aprire e chiudere delle bocche, vidi che si disponevano
 882   II,    7    |               sospettare che facesse il bocchino per essere sbaciucchiata.
 883   II,    3    |               giocava all’anello e alle boccie. Ma tutto questo fu nulla
 884    I,   11    |             lasciai nel piatto anche il bocconcino della creanza. Cosí, ogni
 885   II,    2(52)|                Bosco» dall’esser nato a Bois le Duc, fu di un crudo realismo,
 886  INT          |              tra cui quelle della carta bollata, non valevano a sanar tanto
 887  INT          |               marchio con l’armi regali bollato a fuoco sulla fronte e nelle
 888    I,   11    |          rovesciandola, si cosse per il bollore e s’imbrodolò tutto da capo
 889    I,   10    |               Item, considerando i gran bollori della canicola e dei poeti
 890    I,   10    |            parte di questa forra con le bombe! diceva: farei opera utile
 891  INT          |             tuttavia, eccolo tornato in bona col re e con l’Olivares,
 892    I,   12    |             Faccendon, Cardon, Brandon, Bordon e altri simili»48.~ ~Confesso
 893  INT          |           ordine pubblico e delle virtú borghesi, per vivere non contavano
 894   II,   10    |                 questi rastrellatori di borse li sveltiscano; bianco chiamano
 895   II,    9    |                lavorata, calze di seta, borsellini profumati d’ambra e dolci,
 896    I,   10(43)|          commerci nella Spagna, dice il Botero «ne cavavano tante ricchezze
 897    I,    8    |            figura; questa doveva essere botta di punta e questa di taglio». –
 898   II,    6    |                avevo riscosso: le quali bottate mi facevano stare tutto
 899   II,    9    |               ma, siccome c’erano altri bottegai, perché si accorresse da
 900    I,    4    |               scatola, come se fosse un bottino di guerra si fece una radunata,
 901   II,    2    |                dare nel naso,  che di botto mi arrestai dal passo di
 902   II,    7    |               farsetto sfibbiato da sei bottoni sporgevano altre carte.
 903   II,    2    |            fosse lui: chi ha perduto il bove, sogna sempre il campano».
 904    I,    7    |              trovato in casa piú gambe, bracci e teste che in una cappella
 905   II,    7    |           quanto lo dissimulassi, sulla brace. Si ragionò di tornarcene
 906    I,   10    |                 e che aveva comprato le brachesse lasciate da Padilla quando
 907   II,    7    |                 Mi chiesero di giocare, bramosi di pelarmi, e io, che mangiai
 908    I,    6    |              proposta al Podestà per la bramosia della retata. Quando fummo
 909   II,    5    |               che, venuta la notte, io, bramoso di godere di quell’occasione,
 910    I,   12    |         ricoprono cosí quel che m’avete brancicato!» Gli risposi assicurandogli
 911   II,    4    |               finito di campare; non un brandello rimase a posto. Volavano
 912    I,   12    |             Donadon, Faccendon, Cardon, Brandon, Bordon e altri simili»48.~ ~
 913  INT          |            soppressioni anche di lunghi brani, alterazioni dovute a necessità
 914    I,   13    |               non assaggiarne; ma com’è brava!». Cosí, con dire e con
 915   II,    2    |              dietro la porta egli stava bravamente sorseggiando. – Circa il
 916   II,    2    |             dovevano essi notare le mie brave sorsate di brodo e il modo
 917   II,   10    |          bricconi grandi e grossi che i bravi chiamano «caccioni». Ci
 918   II,    4    |         chiedermi qualche cosa per quel bravo uomo di Diego García, lo
 919    I,   10    |               mi rispose: non vedete la breccia che ho nei denti? Ma lasciamo
 920    I,    9    |            premiate nel manifesto certe brevi poesie; e perché veda vossignoria
 921  INT          |                pudori le loro ingegnose bricconerie e che, di necessità, brulicavano
 922   II,    2    |                 piedi: tirò fuori certe briciole che portava per l’occorrenza,
 923    I,   10    |                alle mura di Segovia. Mi brillavano gli occhi dalla gioia, nonostante
 924   II,    9    |               modo di cacciatore con un brincello di carne, pareva che chiamasse
 925   II,   10    |                  finché non vidi che vi brindavano, non avevo mai saputo di
 926   II,    2    |                la vecchia porgeva loro, brindelli e sbrendoli di differenti
 927    I,   11    |              sempre in mezzo a loro una brocca di vino. Venne la notte
 928    I,    6    |         minestre pallide, deboli, certi brodi che, a rapprenderli, se
 929  INT          |              cosí, perché questo cotale brontola, senza che il libro gli
 930    I,    1    |              per quanto fra loro due ne brontolassero un po’. Mia madre tornò
 931   II,    9    |                  sopportare una vecchia brontolona, una fattoressa che comanda
 932   II,    8    |           portavo pendente un Cristo di bronzo e un rosario. Un mendicante
 933   II,    2    |               ricorresse anche lui alla broscia del convento, era un discendente
 934    I,    7    |          dissimulando la mia disgrazia. Bruciai la lettera, perché, se mai
 935  INT          |                 del Consiglio dei Dieci bruciato soltanto in effigie. È di
 936    I,   10    |               bisogno, ordiniamo che si brucino le canzoni dei poeti come
 937   II,    5    |           vostra»; dicevo il solito «io brucio», parlavo della gran pena,
 938   II,    9    |                 Tutte le feritoie erano brulicanti di puntini.  si vedeva
 939  INT          |        bricconerie e che, di necessità, brulicavano nell’ambiente corrotto,
 940    I,    5(26)|                Spagna, è di colore cosí bruno, che tira al moro». Grande
 941    I,   12    |             voltandosi indietro, per il brusco movimento che fece, gli
 942   II,    7    |             tornai a montare, mentre al brusio s’era affacciato don Diego
 943  INT          |            neanche conosceva, freddò il brutale gentiluomo da cui l’aveva
 944  INT          |        commentario della «Vita di Marco Bruto». Vorrei, ad ogni modo,
 945   II,    6    |           vantaggio. Si levò di letto a bruzzulo e si vestí cosí presto che,
 946   II,    3    |            cintola che era una filza di buccheri e di bicchieri i quali,
 947    I,   13    |               di montone e d’uccellame, buccie di frutta, la porta seminata
 948  INT          |              scollacciato suo «Libro de buen Amor»; cosí dovevano essere,
 949  INT          |              hidalgo de la Montaña, tan bueno como el Rey y muchos hay
 950    I,   11    |              reale e con una casacca di bufalo. Aveva una faccia fatta
 951   II,    9    |        accoppavano; non si vide mai una bufera simile. Ma la commedia se
 952    I,    8    |                  Non si vide mai la piú buffa cosa a questo mondo. Egli
 953  INT          |            desverguenzas, licenziado en bufonerias, bachiller en suciedades,
 954    I,   11    |              della siesta e fa un caldo buggerone». Il questuante, come poté,
 955   II,    9    |              addetta alla ruota, sempre bugiarda. Il bello poi si è di vedere
 956  INT          |                 le cose affermate siano bugiarde, tuttavia mercé l’ingenuità
 957    I,    2    |               che, per non farlo restar bugiardo, recitai, quella mattina,
 958    I,    3    |            tavola. Il refettorio era un bugigattolo dove, ad una tavola, mangiavano
 959   II,    7    |              sapevo quante paia fan tre buoi67. Stabilimmo di andare
 960    I,   13    |             quella notte, ci levammo di buon’ora e fummo, sani e salvi,
 961   II,    7    |           Inquisizione, o il carceriere burlato, o i miei compagni fuggiti
 962   II,    5    |                 io detto che sapevo far burle e incantamenti, pensava
 963   II,    5(61)|               anche in un altro scritto burlesco: «Se ella ha belle mani,
 964   II,    9(76)|                de monjas». Ed emana una burlevole prammatica contro siffatti
 965   II,    2    |               egli solo possa andare in busca e farsi il nido. La cosa
 966  INT          |              Astutissimo, e Sagacissimo Buscone chiamato don Paolo) pubblicata
 967   II,    1    |                 Giunti alla porta, egli bussò: gli venne ad aprire una
 968    I,   11    |             quale, facendo risuonare il bussolotto, disse: – «Tanto han fruttato
 969   II,    2    |                 dove ci sono quei frati butirrosi come capponi, e  mi farò
 970    I,   11    |                piangeva amaramente, poi buttai sul letto mio zio che faceva
 971    I,    6    |                disse che ; allora io, buttandomi in ginocchio, supplicai: «
 972    I,    1    |          andavano dicendo che mio padre buttava il due di bastoni per prendere
 973    I,    2    |               volevano malmenarmi.~ ~Io buttavo la colpa su quel perticone
 974    I,    2    |               un lampo a spedirselo nel buzzo dove non mise molto ad arrivare
 975   II,   10    |                faccia vossignoria h del c e v del q. Dica con me: – «
 976  INT,    0(1) |                                         Caballero de la Tenaza, donde se hallan
 977    I,    5    |              Alla fine me li levai e mi cacciai nel letto dopo averli sospesi
 978    I,    3    |                 e la vecchia, invece di cacciarglielo dentro, glie lo scaricò
 979   II,    4    |                 altri con intenzione di cacciarsegli sotto; e bisognava sentire
 980   II,    9    |                 tossivano; chi, come se cacciasse via dei ragni, faceva segno
 981   II,    6    |        servitori, giurando che li avrei cacciati di casa. Scoccarono le dieci:
 982   II,    9    |            letterina in mano, a modo di cacciatore con un brincello di carne,
 983   II,   10    |            grossi che i bravi chiamano «caccioni». Ci sedemmo tutti insieme
 984    I,   13    |             altri ovapasse, soldifalsi, cacherelli, malingambe e merdadicane.
 985    I,    5    |                letto, passò nel mio, ci cacò su, ricoprí il tutto e ripassò
 986   II,   10    |                 brindisi in brindisi ne caddero giú venti o trenta, morti
 987    I,    4    |            Signore che nessun cristiano cadesse nelle mani sue crudeli.
 988  INT          |              dagli Inglesi nel porto di Cadice; era l’Invincibile armata
 989    I,   12    |                impossibile; se pure non cado nelle vostre mani a essere
 990  INT          |               esser letto da tutti: «le cadre est le même, le tableau
 991   II,    2    |               fiocco certi stoppacci di calamaio, accomodati con molto gusto.
 992    I,    4    |             gabbano; poi, abbrancato un calcinaccio lordo, se lo mise in bocca
 993   II,    4    |               offrirono i loro vestiti, calcolando che era meglio starsene
 994  INT          |              Italia dai barbari fa gran calcolo delle sofisticherie del
 995    I,    8(35)|             Torribio, nella commedia di Calderon, Guárdate del agua mansa (
 996   II,    7    |           abbondante la merenda, piatti caldi e freddi, frutta e dolci.
 997    I,    9    |      motteggiando. Ce lo metterò io nel calendario; è santo canonizzato e ci
 998  INT          |         altrettanti disegni e scene del Callot, del Velázquez, del Teniers,
 999   II,    4    |               perché cambiò tono, parlò calmo, saltò argomenti e scuffiò
1000  INT          |               serie dei quadri pieni di calore e di vita, la folla dei


10-calor | calpe-distr | disut-infor | infra-pasqu | passa-rival | rived-sugge | sugli-zunig
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on touch / multitouch device
IntraText® (VA2) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2011. Content in this page is licensed under a Creative Commons License