Novella

1    1| chiamavano inesorabile e rapace. Orazio, Ode XVIII, libro II. Nulla
2    4|          primo, scena seconda): «Orazio. Il mio baule dove l'hai
3    4|       visti mai de' miei .» - «Orazio. Dove son le mie robe, che
4    4|          via d'uno stidione?» - «Orazio. Sì, quella....» - «Meo.
5    4|         si chiama baule, eh?» - «Orazio. Sì bene.» - «Meo. O che
6    4|           O che nome, baule!» - «Orazio. Ora dov'è?» - «Meo. Questo
7   16|       distinzione consigliata da Orazio satiro, il quale forse (
8   16|  Tolleranza | Satira | di Quinto Orazio Flacco | Esposta in dialetto
9   19|          tutto quello che Messer Orazio a questo fine gli avea dato.» - [
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