IntraText Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | Cerca |
Alfabetica [« »] fatata 22 fatato 3 fatazione 4 fate 89 fatecele 1 fategli 1 fatela 2 | Frequenza [« »] 90 fori 90 morte 90 sorella 89 fate 89 pe 89 terra 88 cammina | Vittorio Imbriani La novellaja fiorentina Concordanze fate |
grassetto = Testo principale Novella grigio = Testo di commento
1 Ded | aggiunto, nulla, nulla, nulla: fate conto d'ascoltare proprio 2 3 | signore?» - «Quanto le fate le fila d'oro?» - Gli dice 3 5 | Guardie! un altro giorno non fate più entrar quel cagnaccio.» - 4 6 | incomodo.» - «No;» - dice - «mi fate un regalo.» - «E allora 5 7 | perchè la Regina delle fate la proteggeva; ma che l' 6 8 | Bambini! chi siete? che fate? dove andate?» - Dice il 7 8 | mi' parola di Re.» - «Oh! fate voi, che per me non me ne 8 10 | a quelli ella disse: Che fate quivi, o poveri uomini? 9 10 | poca brigata e disse: Che fate, uomini da bene? Non vi 10 11 | cucina. Ma ppe' bertute de le fate, dapò varie fortune, sse 11 13 | la voglio mandare dalle fate per lo staccio; così me 12 13 | io vo' così e così dalle fate a farmi dare lo staccio.» - « 13 13 | voglia d'orinare; così mi fate piacere.» - Vengon via dal 14 13 | Trattenimento X: Le tre fate: - «Cecella, maletrattata 15 13 | matreja, è regalata da tre fate. Chella 'mmediosa nce manna 16 14 | pensò di mandarla dalle fate a prende' lo staccio per 17 14 | per fare i' pane. Va dalle fate questa bambina, picchia 18 14 | picchia alla porta. Le fate dimandano: - «Chi è?» - 19 14 | Disse: - «Amici!» - «Fate adagio; le scale son di 20 14 | più piano. Arrivò dalle fate e gli dissono: - «Fate i' 21 14 | dalle fate e gli dissono: - «Fate i' piacere di pettinarmi. 22 14 | alle scale, picchiò. Le fate dissero: - «Chi è?» - «Amici.» - « 23 14 | Chi è?» - «Amici.» - «Fate adagio, le scale sono di 24 14 | che gli avevan regalato le fate, che scendendo la scala 25 15 | pigliare lo staccio dalle Fate, che gli sgraffieranno tutto 26 15 | di maligna gioia: - «Le Fate sono cattive e l'acconceranno 27 15 | ammannire la farina. Va' dalle Fate dentro al bosco e chiedigli 28 15 | dire, che chi andava dalle Fate ne ritornava malconcio. 29 15 | non potere soffrire dalle Fate un male maggiore, si piegò 30 15 | il bosco dove stavano le Fate. Quando la Caterina fu in 31 15 | e ora la mandavano alle Fate per uno staccio, perchè 32 15 | per uno staccio, perchè le Fate la sciupassero e la imbruttissero. 33 15 | voi. Statemi a sentire e fate quel che vi dico. Quando 34 15 | alla porta di casa delle Fate, picchiate ammodo; e se 35 15 | salutatolo, si avviò verso le Fate. E, picchiato alla porta, 36 15 | Sicchè apertogli, richiese le Fate dello staccio. Dissero le 37 15 | dello staccio. Dissero le Fate: - «Ora ve lo diamo. Entrate 38 15 | Mammone comandava invece alle Fate, che l'acconciassero splendidamente 39 15 | Anch'io vo' andare dalle Fate, anch'io. Mandate me a riportare 40 15 | e s'avviò al bosco delle Fate. E all'entrata, lei pure 41 15 | la brutta all'uscio delle Fate; e agguanta in mano il picchiotto 42 15 | scassinare le imposte. Dissero le Fate di dentro: - «Metti un dito 43 15 | a fondo. E giunta su, le Fate gli domandarono: - «Che 44 15 | giorno che aveva visitato le Fate, fu vista dal figliolo del 45 15 | Mammone che comanda alle Fate, ricorda il Memè che troveremo 46 16 | rimaneva sull'orto delle fate. Questa donna era incinta. 47 16 | Lei sta attenta che le fate le vadan via, prende la 48 16 | questa storia. Un giorno le fate passeggiavano in giardino: - « 49 16 | viene a mangiare.» - Le fate le figurano di andar via 50 16 | la la manda a scuola. Le fate, tutti i giorni che la passava, 51 16 | Prezzemolina - «hanno detto le fate che vo' vi ricordiate di 52 16 | gli dice: - «Vi dicono le fate che vi ricordiate quella 53 16 | la va a scola. Dicono le fate: - «Cosa ti disse la mamma 54 16 | torna.» - Dunque queste fate le dicono alla bambina: - « 55 16 | vedere e crede che le sian le fate; apre e vede Memè, che gli 56 16 | gli era un cugino delle fate.[3] - «Che hai tu, Prezzemolina, 57 16 | dice: - «Piuttosto dalle fate esser mangiata, che da un 58 16 | Dunque Memè va via e torna le fate. Dice: - «L'hai fatto, Prezzemolina?» - « 59 16 | rimedio.» - «Meglio dalle fate esser mangiata, che da un 60 16 | saluti.» - «Eh» - dicono le fate - «abbiamo bell'e inteso! 61 16 | via e dopo poco tornan le fate: - «Sai» - dice - «Prezzemolina, 62 16 | l'acqua la bolle.» - Le fate le vanno a vedere lì alla 63 16 | tutti. La maggiore delle fate! La sua anima, gli era un 64 16 | vecchia di l'Ortu. Qui le fate, in altre versioni l'Orca 65 16 | XLII, 29-30:~ ~ ~ ~Sopra le fate è quel Demogorgone~ ~(Non 66 16 | serpi fatto, batte~ ~Le fate e streghe che diventan gatte.~ ~ ~ ~ 67 19 | esclami e dica:~ ~- «Empî, che fate?» - in guardatura bieca,~ ~ 68 21 | cucina. Ma pe' bertute de le Fate, dapò varie fortune, sse 69 24 | munno, e a l'Isola de le tre Fate have tre cetra. Da lo taglio 70 24 | Cuoco, bel cuoco, cosa fate? - Lesso e arrosto, lu el 71 24 | Cuoco, bel cuoco, cosa fate? E lu, el rispond nient; 72 26 | ritornate stasera dall'Orco e fate quel, che non avete fatto.» - 73 26(134)| Fee, fate. Fass s. masch. plur. fasce. 74 26 | raccommanne a la Palomma de le Fate, decennole, che mme manneno 75 26 | jeze a la Grotta de le Fate, e, arraccommannatole la 76 28 | rispondevano: - «O perchè fate sempre la stessa domanda? 77 29(201)| giovane; la sorpresa delle fate o maghe nel bagno ed il 78 29(216)| Orca, Il mescuglio delle fate col diavolo è cosa letteraria, 79 29(216)| tristaccio non appare,~ ~E su le fate si versa la broda;~ ~Ei 80 29(216)| favolette~ ~Le cose delle fate: ma son buoi,~ ~Nè sanno 81 32 | Mio marito è contento.» - «Fate conto di entrare nel vostro 82 32 | riveriscono tutti e due. - «Voi fate questa bella scommessa, 83 32 | vostra sorella; divertitevi; fate quello, che vi pare e piace; 84 32 | bimba: - «Addio, addio! Fate tanti saluti anche a mio 85 34 | Dice il Re: - «Oh! che fate voi costì?» - «Strolago 86 35 | aggiungo un'altra del mio, se fate recapitare questa lettera 87 35 | rota.» - Dice Antonio: - «Fate, come vo' credete meglio! 88 43 | potuto rabberciarle io, fate la gran carità di rabberciarle 89 50(305)| lui e agli altri: Perchè fate voi danno a me, non offendendo