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Alfabetica [« »] equivoci 4 equivoco 2 er 1 era 1097 eramo 2 èramo 1 eran 57 | Frequenza [« »] 1157 da 1123 con 1120 ha 1097 era 1036 re 986 ma 957 d' | Vittorio Imbriani La novellaja fiorentina Concordanze era |
grassetto = Testo principale Novella grigio = Testo di commento
1 Ded | erano state racconte, e c'era il suo perchè. Certo, mi 2 Ded | correzione. Il disegno non mi era guasto dal ridurre a forma 3 Ded | Napoletana | MDCCCLXXI. V'era impressa in calce la seguente 4 Avv | LXXVI. - A' Paralipomeni era premessa un'avvertenza, 5 Avv | suo nobilissimo Signore. Era a tavola Eberto, il quale, 6 Avv | tutti i versicoli, che s'era prima soliti a scrivere 7 1 | L'ORCO[1].~ ~ ~ ~C'era una volta marito e moglie 8 1 | la spinge, l'apre: non c'era niente, gua', altro che 9 1 | sotto da quest'armadino dov'era andata la palla. Non fa 10 1 | Si vede che quest'armadio era un pozzo dove ci buttava 11 1 | chiama; il panierino c'era nel giardino, ma la bambina 12 1 | giardino, ma la bambina non v'era, perchè era morta, l'Orco 13 1 | bambina non v'era, perchè era morta, l'Orco l'avea buttata 14 1 | mia sorella,» - dice - «era mandata a prendere il cavolo...» - 15 1 | la palla. Quella bambina era disperata più che mai; la 16 1 | via, questa bambina che era più furba, la prende le 17 1 | di entrare nella stanza. Era più furba delle sorelle 18 1 | il caso, preciso come gli era seguito. Questi genitori, 19 1 | ricchissime, perchè l'Orco era tanto ricco e rimase tutto 20 2 | TRE FIGLIOLI[1].~ ~ ~ ~C'era una volta un contadino che 21 2 | cammina, cammina, cammina! era tanto che camminava questo 22 2 | partirò di quì.» - Vestito s'era e tutto, Francesco. - «Vieni 23 2 | quando ritorno!» - E gli era i' minore che i' padre gli 24 2 | stridere, scalpitare, ch'era una pietà a vedere! - «Dunque 25 2 | corsia, di quest'andito: c'era due cani. E gli butta in 26 2 | giù in una stalla, che ci era una cavallina ed un cavallo 27 2 | Antonio!» - Antonio non c'era costì. - «Come va?» - Va 28 2 | gli avrebbe dovuto: gli era tutto percosso. Comincia 29 2 | cavallina?» - che lui gli era sopra. - «C'è il mago sai, 30 2 | certo, e poi fornita gli era questa montagna di porcherie, 31 2 | ora quell'altro. E gli era un pezzo in su quasi per 32 2 | d'i' Re di Portogallo gli era; che di faccia a i' palazzo 33 2 | vede, i' sangue tirava. Era sua figlia, ma lui non lo 34 2 | Il Guardaportone che v'era alla porta, dice: - «Dove 35 2 | riconoscere al padre che l'era sua figlia, perchè l'aveva 36 2 | vezzo; prossimo a lei ci era una bellissima sieda; che 37 2 | racconta tutt'i' caso com'era seguito, lei. I' Re: - « 38 2 | questo ignorante di ortolano era un mago. Sapete? me li fece 39 3 | LA VERDEA[1].~ ~ ~ ~C'era una volta un legnajolo di 40 3 | che pesano e invece gli era il Re proprio. Loro, quando 41 3 | Loro, quando vedono che gli era un omo, loro non raccapezzano, 42 3 | l'altra roba, quello che era rimasto lì per Sua Maestà, 43 3 | cenere la roba da mangiare ch'era rimasta. E poi ho dato l' 44 3 | le genti, ma di qua non c'era nessuno, non sapevan dell' 45 3 | dell'altra sera, perchè c'era più roba e più squisita; 46 3 | trattenuto un'altra mezz'ora. Ci era andato per passarvi un'altra 47 3 | chè se la prima sera ci era d'ogni bene di dio, l'ultima 48 3 | nemmen lui quel ch'egli era. - «Oh babbo!» - Gli fanno 49 3 | io, io sono contenta.» - Era lei che aveva fatta la mancanza. 50 3 | finito d'ordinare che gli era bell'e fatta! - «Perchè 51 3 | ferisce quella bambola ch'era lì coricata. E gli spruzza 52 3 | Quando la vede che lui gli era veramente per ammazzarsi ( 53 3 | Se l'ammazzava davvero, era morta: ma fu celia. La mattina 54 3 | LA STELLA DIANA6~ ~ ~ ~Gh'era ona voeulta on spezièe, 55 3 | el gh'aveva ona tosa7. L'era vedov, el gh'aveva minga 56 3 | sti fior; e per contra gh'era on poggioeu10 e gh'era semper 57 3 | gh'era on poggioeu10 e gh'era semper là on scior. Lu el 58 3 | intes con quella dove l'era in casa lee; el s'è vestìi 59 3 | vend el pess. Quella dove l'era in casa da laorà13, la ghe 60 3 | che le voreva minga, che l'era tropp car. E lu, el gh'ha 61 3 | faa el basin.» - Lee, l'era rabiada perchè el gh'ha 62 3 | è ch'el voreva (perchè l'era vestida de omm) per quella 63 3 | quella zenta. E lu (che l'era lee vestida de omm) l'ha 64 3 | guardàa, l'ha vedùu che gh'era nissun attorno e la zenta 65 3(15) | consimile: Ei rivolto a colei ch'era colui.~ ~ 66 3 | lee. L'è andaa in dove l'era in casa lee a laorà e l' 67 3(20) | russava, Andrea, chè questo era il nome di un de' tre ladri, 68 3(27) | le tonsille) toccate,~ ~Era un buon semolino, un pollo 69 3 | della grandezza che ella era, ma di modo fabricata, che 70 3 | seco voleva portare, che era roba, come dicono i soldati, 71 3 | Faustina che sotto il letto era e sentì la percossa, tirò 72 3 | passolla di banda in banda. Era da la prima ferita uscito 73 3(29) | necessario, che in camera era, gettò.» - Polieno, nel 74 4 | BELLA GIOVANNA[1].~ ~ ~ ~C'era una volta un contadino, 75 4 | di mente fine, sicchè l'era il passatempo del vicinato, 76 4 | melanconica, e a nissuno era riuscito mai di farla ridere. 77 4 | tanto gaja, che dov'essa era, la malinconia pareva bandita. 78 4 | e a quel modo scalza com'era, e colla rocca al pensiero 79 4 | annunziargli che sul portone c'era una bellissima ragazza vestita 80 4 | triste e melanconica che era prima, divenne di bon'umore 81 4 | da qualche tempo Giovanna era alla corte del Re, quando 82 4 | una signora al di fori, l'era poi una bella ignorante, 83 4 | negò darlo. Disse che lui era vecchio e voleva la figliola 84 4 | meno la Principessa, che era servita da Giovanna. L'allegra 85 4 | allegra brigata donnesca era tutta in sul darsi bel tempo, 86 4 | cucina dell'albergo non era di certo, e pranzi a quel 87 4 | ben presto, che la cucina era addetta al palazzo del Re 88 4 | gliene disse delle nere ed era risoluto che gli si tagliasse 89 4 | focolare: il Re frattanto si era messo in un armadio. Quando 90 4 | nulla. Quel che ho fatto era per beffa a questo coco 91 4 | alle sue compagne quel che era intravvenuto. Al racconto 92 4 | coppia per coppia, e Giovanna era col Re: ma quantunque parlasse 93 4 | disagio e pel vino bevuto; gli era come se avessero del piombo 94 4 | bisogna notare che il Re era rimasto un po' cotto di 95 4 | cotto di Giovanna, e non era soltanto la bramosia di 96 4 | ricovero per la notte, perchè era di buon core, introdusse 97 4 | Fortuna che la finestra era bassa! Il Re battè il capo 98 4 | se n'anderebbe. Il male era più di amore sprezzato, 99 4 | riseppe dalla gente che il Re era malato, si propose rimediare 100 4 | lettere di suo padre. N'era giunta una con questo indirizzo: 101 4 | pubblicavasi a Firenze quando c'era la capitale. Diceva così: - « 102 4 | che forse in esiglio s'era inquietato anche di più, 103 4 | Stigliani (Mondo nuovo). Ell'era in somma in tutti i membri 104 5 | MONDO SOTTOTERRA.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un omo che aveva 105 5 | scatenìo, un rumore d'armi: era il gigante, che sentendo 106 5 | e trova la porta in dove era incatenata la Regina. Apre 107 5 | Segue lo sposalizio, com'era fissato; e all'ora del pranzo 108 5 | siamo entrati perchè non c'era nessuno per aprirci ed abbiamo 109 5 | sarebbe stato segno ch'egli era morto. E così scese e al 110 5 | con erbe e be' fiori; e c'era una vecchia con un fuoco 111 5 | grande, dove il portone era chiuso. Bussa alla porta; 112 5 | E subito, perchè prima era piccolo, divenne grande 113 5 | nel palazzo e fa come gli era ordinato. Disse il Re: - « 114 5 | E il cane fece come gli era ordinato. Ma le guardie 115 5 | mago.» - Spiegò allora chi era, e come i fratelli l'avevan 116 5 | comprendere a prima vista. Era quivi posta sopra alcuni 117 5 | meno la sua grandezza, ed era situata in maniera che pareva 118 6 | UCCELLINO CHE PARLA[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un Re. Non si 119 6 | Il coco qui di cucina, ch'era giusto d'estate che sudava 120 6 | n'andiedi fori. Mentre io era lì alle sponde a prendere 121 6 | andaste fori?» - Gua', c'era ordine di morte e sospettava. - « 122 6 | di bene in meglio. Il Re era contentissimo: la sua sposa 123 6 | contentissimo: la sua sposa era rimasta incinta. Lasciamo 124 6 | incinta. Lasciamo quand'era già su' sette mesi la sposa 125 6 | sette mesi la sposa che era incinta, un cugino del Re 126 6 | torna a Firenze. Ma non era l'istesso verso la moglie. 127 6 | di molto, sapete, perchè era oro pesante e bello, che 128 6 | che mentre sua moglie gli era di sette mesi, suo cugino 129 6 | per una gli davano: questo era il suo mangiare. Per tornare 130 6 | stanze di questa donna dov'era stata: non le voleva veder 131 6 | Entra nel suo quartiere, com'era solito, senza dir nulla. 132 6 | navicellajo, che la bambina era grande, la riprende, dà 133 6 | gran bel palazzo che gli era anche più bello di quello 134 6 | tutte le meraviglie, non c'era più che desiderare. Que' 135 6 | fratelli. Un giorno, quando l'era nel giardino, la dice da 136 6 | vecchia la sparisce, la non c'era più. E lei si mette a piangere 137 6 | Eh lasciatemi stare! Era nel giardino che a me dicevo 138 6 | lo battevano, mah! non era possibile, gua'! Stancato, 139 6 | che risuscitavano. Costì c'era anche i suoi fratelli. Figuratevi! 140 6 | fontana che brilla, brilla che era una cosa che sorprendeva. 141 6 | se Lei mi permette. Vi era un Re: in un tal tempo, 142 6 | che sente quest'ordine, era così stanco e sudato, dice 143 6 | 2. Questa Regina Stella era chiamata,~ ~Più bella donna 144 6 | alcuna.~ ~Da sua Madonna era tanto odïata~ ~La quale 145 6 | 15. E giunto al fiume ch'era grande e grosso~ ~Apre il 146 6 | mise allato..... ~ ~20. Dov'era il Re con la sua Baronia,~ ~ 147 6 | Vergin Maria.~ ~ ~ ~31. Era un Romito in quella selva 148 6 | IN DEL DESERT.~ ~ ~ ~Gh'era ona volta on fiœu d'ona 149 6 | bravissima giovina, e l'era bonna che tutti in casa 150 6 | a la Reginna mader la gh'era antipatica. Ven che al so 151 6 | viveva cont di frutt che gh'era, salvadegh: per bev, gh' 152 6 | salvadegh: per bev, gh'era ona fontanella; e lee, l' 153 6 | piovana. Ven che on dì l'era là e la ved che ven là ona 154 6 | viveva d'erba di pràa che gh'era; e lee, pœu, la se serviva 155 6 | esequi, tutt quell che gh'era de bisogn come ona mòrta; 156 6 | mòrta; la porten via e gh'era el cofen vœud. E pœu gh' 157 6 | el cofen vœud. E pœu gh'era el fiœu: la Reginna, la 158 6 | on foss, on'acqua che gh'era là e le fà andà giò per 159 6 | fiœu, che la soa sposa l'era morta e el fiolin anca lu 160 6 | sta notizia,... insomma l'era tutt fœura de lu del dispiasè. 161 6 | passàa in d'on sit che gh'era on molin. Gh'era là el mornèe32, 162 6 | che gh'era on molin. Gh'era là el mornèe32, el ved sta 163 6 | taccàa, e el ved che gh'era denter on fiolin. El va, 164 6 | sto fiolin e la ved che l'era fassàa denter in di pattej33 165 6 | quaj scior.» - Ma però gh'era minga de marca in sui pattej, 166 6 | in sui pattej, che se gh'era la marca capiven che l'era 167 6 | era la marca capiven che l'era on fiœu del Re. Lee, la 168 6(33) | tœu[a] la tal!» - che gh'era vunna, che lee, la gh'aveva 169 6(33) | cassetta.» - La ghe dis: - «L'era piccol che mi l'hoo lattaa, 170 6(33) | el boja; el boja, e lu, l'era adrèe per tirà, che ghe 171 6(33) | sia soa mièe, perchè lu, l'era tant persuas che la fuss 172 6 | tegnigh lì sta donna, che l'era on poo malada, e de assistela. 173 6 | la gh'aveva scritt che l'era mort anca el fiœu. Allora 174 6 | medesimo? Il navicellajo non era certo andato a restituirlo 175 7 | UCCEL BEL-VERDE.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un Re di Francia 176 7 | volta un Re di Francia che era molto amante della caccia. 177 7 | bandiera francese; ma l'arme era d'Inghilterra; e disse: - « 178 7 | Inghilterra seppe che la bandiera era stata ricamata dalla moglie 179 7 | moglie erano tutti morti; lei era morta dal dolore di questo 180 7 | portava da mangiare, non era permesso a nessuno di entrare 181 7 | alle finestre a vederla che era seduta al suo balcone. Il 182 7 | chiamare una vecchia strega che era la sua intima confidente. 183 7 | La strega le disse che era difficile nuocere a questa 184 7 | proteggeva; ma che l'unico mezzo era quello di salutarla e dirle: - « 185 7 | congedo dalla Regina perchè era guardia, si licenziò dall' 186 7 | doveva prendere. Mentre che era pensoso, seduto da una bottega, 187 7 | suo anello: il suo anello era divenuto nero, la pietra; 188 7 | gli racconta che la pietra era diventata nera e che Federigo 189 7 | diventata nera e che Federigo era morto. Allora Alfredo gli 190 7 | alla povera Amalia, che era indizio della sua vita se 191 7 | servo fedele della Regina era consapevole di questo misfatto. 192 8 | Un certo Re (che era sempre giovinotto, e non 193 8 | finestra di terreno, che era spalancata, si sentiva tutto 194 8 | deserto.» - Il Re, chè s'era fermato sotto alla finestra, 195 8 | gli raccontò quel che gli era accaduto. La Regina s'imbizzì 196 8 | tenessero bene la sposa, che era di già gravida vicina a 197 8 | mattina che nel bottaccio c'era una cesta a galla che veniva 198 8 | fare; ma il rimedio non c'era verso che lo trovassero, 199 8 | un bosco folto, che già era calato il sole e cominciava 200 8 | palazzo tutto splendente, che era una maraviglia. Subito i 201 8 | aver fabbricato, se non c'era qualche settimana fa, quando 202 8 | fossero soli, perchè non gli era riuscito vedere punti servitori, 203 8 | a su' madre quel che gli era intravvenuto, e che aveva 204 8 | sapere, che nel palazzo c'era riapparsa la vecchia e gli 205 8 | urla e piangi, che non c'era verso di farli chetare, 206 8 | perchè quell'uccellino gli era scappato via. Si messero 207 8 | tutti a corrergli dietro, ma era impossibile acchiapparlo; 208 8 | volò sulla finestrina dov'era murata la moglie del Re; 209 8 | quella disgraziata, che era stata tant'anni a quel modo 210 8 | tre cani. Lì presente c'era anche la Regina su' mamma. 211 9 | SARA SIBILLA[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un Re d'una gran 212 9 | Ma la più piccina, che l'era anche la più bella: - «Io 213 9 | vederla, genti mia! come l'era bella e garbosina, cogli 214 9 | di più, per la vergogna, era diventa rossa rossa in viso. - « 215 9 | a sentirla parlare se n'era innamorato, gli disse: - « 216 9 | de' mesi, via, la Regina era gravida e al Re gli toccò 217 9 | la scatola imperò, perchè era di legno, rimase a galla, 218 9 | insenza sapere che strada era quella, e a bujo eccoteli 219 9 | passione: dalla guerra gli era torno vincitore, ma a vedere 220 9 | ritrovava il palazzo gli era tanto stracco, che non si 221 9 | ogni momento che per lui era meglio morire, s'arrampicò 222 9 | questi figlioli, se non era la mi' moglie a mancarmi 223 9 | corte, in quel mentre che era a tavola, raccontò tutte 224 9 | la buttai nel mare, ma l'era di legno e stava a galla. 225 9 | La ragazza dunque, che era sola in casa, scese colla 226 9 | tornorno dalla caccia, lei non era più allegra e contenta al 227 9 | giunse a un luogo dove c'era un vecchino: - «Dov'andate, 228 9 | perchè s'accorgesse se lui era sperso o morto. Arriva dopo 229 9 | lei pure arriva in dove era il solito vecchino: ma lei 230 9 | arnese (un arnese, ma com'era fatto non si sa) si messe 231 9 | in una locanda. Il Re gli era disperato; perchè e' non 232 9 | Regina. Poera donna! gli era secca finita, allampanita, 233 9 | ridotto, un giocatore,~ ~Ch'era stato più volte perditore,~ ~ 234 10 | MESSÈMI-GLI-BECCA-'L-FUMO[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un omo che aveva 235 10 | distante da questa cantina c'era il palazzo d'il Re. La gattina 236 10 | Maestà voleva sapere chi gli era. Un altro giorno la gattina 237 10 | Venghiamo alla gattina che non era fatto giorno: - «Gnau! gnau!» - 238 10 | da sè: - «Gli ho detto ch'era un signore! Ed io gli voglio 239 10 | Ve l'ho detto, eh, che era un signore?» - E dice da 240 10 | Arrivarono al palazzo. Da quanto era bello questo palazzo! l' 241 10 | tutta la roba, quanta ce n'era, con un fetore insopportabile. 242 10 | prender sua figlia perchè lui era ritorno un poero meschino. 243 10 | Soriana per nome chiamata; ed era poverissima, ed aveva tre 244 10 | assai pativa. La gatta, che era fatata, mossa a compassione 245 10 | Re. Il quale inteso che era una gatta che parlar gli 246 10 | dono, gli addimandò chi era questo Costantino. Rispose 247 10 | lo patire che avea fatto, era pieno di rogna e di tigna 248 10 | al fiume, nel luogo che era vicino al palazzo reale, 249 10 | addimandatolo per qual causa era stato gettato nel fiume, 250 10 | addimandò i guardiani di cui era e tutti animosamente risposero: 251 10 | onorevolmente alloggiarono. Era di quel luogo castellano 252 10 | soldato, il quale poco avanti era uscito dal castello per 253 11 | CENERENTOLA.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un omo che aveva 254 11 | uccellino. Eccoti, siccome gli era uno che lavorava a corte, 255 11 | Prendetelo per voi.» - «Se c'era la Cenerentola, chi sa che 256 11 | pianella: quella che gli stava, era lei; e vanno via. E picchiano. 257 11 | altra si mette a sedere: gli era piccola. - «Ma ditemi, galantomo, 258 11 | provano la pianella, eh! l'era sua, la gli stava! La fanno 259 11 | figuratevi, innamorato com'egli era, gli dice: - «Assolutamente, 260 11 | SCINDIROEURA.39~ ~ ~ ~Ona volta gh'era on Re. El gh'aveva ona tosa. 261 11 | El gh'aveva ona tosa. L'era tanto bella che le voreva 262 11 | la voreva minga, perchè l'era vecc. Lu, seguitava a seccalla 263 11 | trovàa ona cittàa, dove gh'era on Re. L'è andada alla porta 264 11 | passion, el s'è malàa. Gh'era pu nissun che podeva andà 265 11 | SCINDIRIN-SCINDIROEU.~ ~ ~ ~Gh'era on negoziant; el gh'aveva 266 11 | do eren brutt e vunna l'era bella. L'era la minor quella 267 11 | brutt e vunna l'era bella. L'era la minor quella bella. E 268 11 | van in cusinna, e lee, l'era là settada al camin. E discorreven 269 11 | discorreven de la festa che gh'era stàa; che l'è stada inscì 270 11 | andàa là ona sciora, che l'era inscì ben missa, che no 271 11 | inscì ben missa, che no gh'era nissuna altra inscì ben 272 11 | pareven tutt i tœu.» - «S'era mi quella!» - «Cossa t'hê 273 11 | disen de la festa che l'era inscì bella, che gh'è andàa 274 11 | andàa sta sciora, e che l'era pusee ben vestida de la 275 11 | pareven propi i tœu!» - «S'era mi quella!» - «Cossa t'hê 276 11 | ona bellezza! insomma gh'era nissun che podeva avè on 277 11 | in dove la stava e che l'era impossibil che lee l'avess 278 11 | anell l'accetta, ma che l'era difficil che la podess deventà 279 11 | propi tutt i tœu.» - «S'era mi quella!» - Ven, che de 280 11 | Scindirin-Scindirœu, che el fiœu del Re l'era malàa per el dispiasè de 281 11 | Scindirin-Scindirœu, la va in giardin e l'era malinconica malinconica 282 11 | i so sorell: che lee, l'era stuffa de stà sott de lor; 283 11 | camerera. El fiœu del Re, l'era in lett malàa; ghe portaven 284 11 | dì, combinazion, lee, l'era de bass e la sent che aveven 285 11 | perchè la diseva che l'era ona povera tosa che l'era 286 11 | era ona povera tosa che l'era minga adattada a lu. Allora 287 12 | IL RE PORCO[1].~ ~ ~ ~C'era una volta una Regina che 288 12 | una volta una Regina che era gravida e stava lì al terrazzino 289 12 | facesse un porco!» - Giusto era gravida. La partorisce e 290 12 | sotto questo pelo di porco era un giovinotto, un omo, aveva 291 12 | sentimenti come noi. Lì vicino c'era marito e moglie che avevan 292 12 | a fare le cerimonie: se era una bestia! Quando gli è 293 12 | Prende l'istess'ago, cos'era? e l'ammazza. La mattina, 294 12 | altro giorno. La noce gli era più grossa della nocciola 295 12 | Il giorno a pranzo, com'era solito, il Re beve, mangia. 296 12 | palazzo della madre. Cheh! era quasi sempre a letto piangendo 297 12 | figlio, che io sposai che era un porco e adesso è un bel 298 12 | perdono di quel ch'ella era stata causa ch'egli aveva 299 12 | CORBATTIN46.~ ~ ~ ~Ona volta gh'era on scior e ona sciora, ch' 300 12 | l'ha trovàa ona porta: gh'era ona stria52 in mezz e ona 301 12 | trovàa la porta, che gh'era ona stria in mezz e ona 302 12 | trovàa on'altra tra porta: gh'era ona stria in mezz cont ona 303 12 | dimanda a la stria, se gh'era ancamò on pezz a rivà al 304 12 | a la cort del Re, che l'era po[eu] el so corbattin. 305 12 | l'han ciappada. On dì l'era in giardin e gh'è vegnùu 306 12 | somigliantissima, una tal' e quale. Non era la vecchia medesima, no, 307 13 | IL LUCCIO[1].~ ~ ~ ~C'era una volta una donna vedova, 308 13 | anche lui; ma quella di lui era bella; ma tanto bella, che 309 13 | spiegare! Un giorno Sua Maestà era alla finestra. Vede questa 310 13 | tutti i giorni, quando gli era quell'ora, Maestà andava 311 13 | cannelli.» - La madre che era tanto astiosa (la fortuna, 312 13 | in questa stanza dove c'era tutti vestiti: di quà belli 313 13 | testa. Figuratevi che, se era bella, vestita in quella 314 13 | pol dire che bellezza che era codesta! E picchia dalla 315 13 | in mezzo la fronte. Gli era brutta, mah! non gli era 316 13 | era brutta, mah! non gli era guardabile! gli era impossibile 317 13 | gli era guardabile! gli era impossibile esser più brutta.[ 318 13 | tela e tutto quello che c'era da vedere. - «Oh sentite» - 319 13 | Piglia la brutta ch'era di sotto il tino e l'alza 320 13 | Traditora, ora comprendo quanto era maligna.» - Arrivarono al 321 13 | dice il luccino. - «Se non era io, tu eri morta chi sa 322 13 | SIDELLIN~ ~ ~ ~Ona volta gh'era ona mamma e la gh'aveva 323 13 | aveva dò tosanett: vunna l'era cattiva e l'altra l'era 324 13 | l'era cattiva e l'altra l'era bonna comè. Ma la mader, 325 13 | come ona stretta65 che gh'era di uss; e la picca a on 326 13 | corda e sidellin?» - Là gh'era on sant; el dis: - «No, 327 13 | sidellin?» - «No!» - Quell là l'era el ciappin67, le rispond 328 13 | rispond rabbiàa, perchè l'era ona bonna tosa; el ghe dis 329 13 | corda e sidellin?» - Gh'era la Madonna e la ghe dis: - « 330 13 | front, che la lusiva che l'era ona bellezza; e la ghe dis: - « 331 13 | ghe cunta cosse l'è che gh'era success. Allora, l'altra 332 13 | Oh!» - la dis - «come l'era bonna!» - La scova e la 333 14 | BELLA E LA BRUTTA.[1]~ ~ Era un omo che aveva una figlia 334 14 | quello che tu vòi.» - Si era empito il grembiale di danari. 335 14 | più lunga diventava.[3] Era brutta prima e con questa 336 14 | disse alla sua madre che era lì fòri: - «Ci sarebbe da 337 14 | tradimento, disse - «Sì» - che era contenta; e fissarono tra 338 14 | il Re non avea veduto se era la bella o la brutta, e' 339 14 | ha spogliato quella ch'era in carrozza, e ha vestito 340 14 | e ha vestito quella che era dentro a i' tino; e hanno 341 14 | messa n'i' tino quella che era in carrozza, ignuda com' 342 14 | in carrozza, ignuda com'era quella prima, e son partiti. 343 14 | sua figliastra; e invece era la sua figlia. Non sapeva 344 14 | Arrivando a casa suo padre, era sull'uscio di casa a sedere 345 14 | la storia di Psiche non era forse una favola milesia, 346 15 | BELLA CATERINA[1]~ ~ ~ ~C'era una volta una donna campagnola, 347 15 | figliole: una delle quali era bellissima e si chiamava 348 15 | altra, tutt'all'incontro, era brutta quanto dire si puole. 349 15 | dispetto; quella stella poi gli era un pruno negli occhi. La 350 15 | brutta di già la coda d'asino era tanto cresciuta da coprirgli 351 16 | PREZZEMOLINA.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta marito e moglie. 352 16 | delle fate. Questa donna era incinta. Un bel giorno s' 353 16 | costata assai!» - Dal marito era sempre rimproverata: - « 354 16 | cosa.» - Un giorno la donna era sopraffatta; torna la bambina 355 16 | apre e vede Memè, che gli era un cugino delle fate.[3] - « 356 16 | come prima: serrata come l'era. La Prezzemolina va là a 357 16 | conduce giù in cantina, dove c'era una infinità di lumi e c' 358 16 | una infinità di lumi e c'era quello della fata Morgana, 359 16 | grosso, grande; quello gli era il più grosso di tutti. 360 16 | fate! La sua anima, gli era un lume. Spenti che gli 361 17 | IL RE AVARO.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un Re avaro. E 362 17 | un Re avaro. E da quanto era avaro, aveva sola una figlia 363 17 | perchè nessun la vedesse. Era avaro e non voleva dar la 364 17 | del più, del meno, se gli era scapolo: - «Ma Lei» - dice - « 365 17 | Come volete che la facesse? era tutta legata. Quest'albero 366 17 | albero rimaneva sul mare; c'era tutt'i bastimenti. La principessa 367 17 | donne!...» - Quello che era vecchio, dice: - «La prenderò 368 17 | credesse, quando diceva ch'era sua figliola. Gli dà i quattrini 369 17 | perchè lei la paura non era altro che dell'assassino. 370 17 | che tutta sanguina, chè s'era spaccata la testa, principia 371 17 | del pranzo, che a tavola c'era bottiglie e loro ci avevano 372 17 | alloppiate e Sua Maestà gli era più di loro: lo misero in 373 17 | questo padre di lei; ed era fatto tutto sciocco per 374 17 | me!» - Lo conduce dove c'era le forche: - «Guardi» - 375 17 | Re, che non molto lontano era dalla figliuola, udite l' 376 17 | inteso che nella camera era un giovane, tutta la zambra 377 17 | aquila, per la finestra si era fuggito. Nè fu sì tosto 378 17 | figliuolo dello Imperadore era venuto in persona e furata 379 17 | in tempo poco~ ~Là dove era la casta verginella..... ~ 380 17 | nostri,~ ~Chè de' tesori ond'era carco il legno~ ~D'arricchirsi 381 17 | asta,~ ~Che sempre a canto era tenersi avvezza,~ ~Il ferro 382 18 | caccia, un giorno, mentre era alla caccia, si fa un temporale 383 18 | chiarore: si vedeva bene che c'era una illuminazione, gua'. 384 18 | giù per vedere se la non era morta, la mettono sur un 385 18 | via e la risuscita. Gli era uno spillo ficcato, uno 386 18 | astio» - dice - «che io era bella, fece questa cosa: 387 18 | da mangiare quel che ci era e gli prende una damigella 388 18 | altro, è la medesima.» - Gli era figliola d'un Re anche lei. 389 18 | alla caccia: sempre gli era là. La madre s'insospettisce 390 18 | trafitto il core!» - Gli era la moglie e il figliolo. 391 18 | dalla Regina, e la Regina l'era un'altra volta incinta. 392 18 | del suo trionfo: mentre ch'era vicino a godere il frutto 393 19 | BELLA OSTESSINA[1].~ ~ ~ ~C'era una volta (dove non me ne 394 19 | ricordo) una Ostessa, la quale era di molto bella, sicchè aveva 395 19 | e a diciott'anni non c'era donna che gli potesse stare 396 19 | ostessa. La figliola gli era un pruno negli occhi e non 397 19 | andò nella camera in cui era chiusa l'Ostessina e gli 398 19 | svagarsi. L'Ostessina, che era di cuor bono, non sospettò 399 19 | rimutata; però quest'idea gli era venuta con un tantino di 400 19 | gli giurò che pur troppo era vero quel che diceva e che 401 19 | finirla dove sapesse che non era stata morta. L'Ostessina 402 19 | sparse voce che la figliola era morta presso un parente 403 19 | parente lontano, da cui era andata per istarci qualche 404 19 | nulla gli fece mancare ed era trattata al pari di una 405 19 | ripensando quanto l'Ostessina era bona, si ripentì; e con 406 19 | sapendo che la sua figliola era ghiotta delle stiacciate[ 407 19 | nato. Intanto la Strolaga era ritornata dalla Bell'Ostessa, 408 19 | sempre e come un Re se n'era invaghito. L'Ostessa, incaponita 409 19 | corpo morto vestito com'era alla reale. Poi chiuse tutte 410 19 | s'è fatto menzione, e che era un bel giovane scapolo, 411 19 | sul pubblico mercato non c'era che un pescione sterminato, 412 19 | canto della sala istessa vi era un camminetto acceso. Il 413 19 | ogni modo, siccome il Re era di molto ardito, quando 414 19 | l'ammirazione di que' due era grande, tanto più che scorgevano 415 19 | come la figliola sua non era mica morta, e che invece 416 19 | il figliolo, dall'altra era arrabbiata di molto in quantochè 417 19 | Re confinante, il quale s'era mosso colle sue genti ad 418 19 | pericolo, e il dovere del Re era quello di difendere tutti 419 19 | Ostessina, minchiona com'era, credette sincere le profferte 420 19 | Ostessina ed i figlioli. Era dunque tutto pronto per 421 19 | quella caldaja di olio, che era stata ordinata per l'Ostessina 422 19 | saputo, che questo suo sposo era brutto e nero, mal volentieri 423 19 | la quale d'Ungheria, dove era nata del Conte Guglielmo 424 19 | e per la somiglianza che era fra lor due, e per non aver 425 19 | de' detti due Maganzesi, s'era fermata in un luogo vicino 426 19 | misera, che il padre si era avveduto del suo fallo; 427 19 | Magagna. Oh poffar, che m'era scappata!~ ~Ersilia. Ritorniamo 428 19 | servita e onorata sempre, s'era tale il tuo disegno, me 429 19 | essa. Perchè, per dirla, s'era appuntato fra di noi, che 430 19 | di continuo in casa, ed era tanto amico della buona 431 19 | averìa80 placata l'ira.~ ~ ~ ~Era quel marinar pien di clemenza,~ ~ 432 19 | 6] Caterina I di Russia era anche da meno, facendo da 433 19(82) | alle; uca, ica, eca; ora, era, ira; enza, anza, onza; 434 20 | TRE FRATELLI.[1]~ ~ ~ ~C'era un padre, che aveva tre 435 20 | sur una vasca. Il maggiore era quello d'i' bottegajo; i' 436 20 | andiede alla vasca, non c'era che una rana.~ ~ - «Rana, 437 20 | nella vasca: e dentro c'era scritto un polizzino: - « 438 20 | naturale, vede che quella lì era cucita meglio, ma non ostante, 439 20 | lino in bocca, e dentro c'era un polizzino, scritto: - « 440 20 | una signora, perchè questa era una principessa, confinata 441 20 | confinata in quella vasca perchè era fatata. Questo era burlato 442 20 | perchè era fatata. Questo era burlato dai fratelli, che 443 20 | un pesce![4]» - E questo era sempre malinconico, di cattivo 444 20 | quello della bottegaja era ammobiliato che non c'era 445 20 | era ammobiliato che non c'era male; quello della macellaja 446 20 | quello della macellaja era persino sporco di sangue; 447 20 | sangue; e quello della rana era i' meglio quartiere di tutti, 448 20 | bellissima Principessa, che era la Rana, con sei carrozze, 449 20 | vendiede a un marinaro, perchè era gelosa. E lei non sapeva 450 20 | signore, avendo saputo che era stata smarrita questa figlia ( 451 20 | padre di questa figlia, che era divenuto Re, perchè aveva 452 21 | LA MAESTRA.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta marito e moglie 453 21 | aveva avuta prima e che era morta. Le mandavano a scola: 454 21 | di molto, ma di molto; ne era innamorata proprio. Figuratevi 455 21 | sotterrare la moglie. Che volete! era morta! Piangi ch'io piango: 456 21 | una porta e picchiano. L'era la casa dell'Orco. Eccoti 457 21 | Eccoti l'Orchessa (non c'era l'Orco) la tira la corda 458 21 | TOSANN.~ ~ ~ ~Ona volta gh'era marì e mièe: gh'aveven tre 459 21 | tre tosânn; ma la mader l'era madregna, come disem nun. 460 21 | disem nun. Ona sera, (l'era in lett) la ghe dis al marì: - « 461 21 | viaggià tutt el dì. In fin l'era quasi nott e saveven pu 462 21 | andàa là a cercà alogg. E gh'era là ona donna; la ghe dis: - « 463 21 | a cercà la caritàa: e l'era so pader de sti tosânn. 464 22 | GLI ASSASSINI.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un omo, che aveva 465 22 | Cosa mi comanda?» - Gli era un sarto; credeva, che gli 466 22 | mia, che vuoi tu? che ci era d'ogni ben di dio. Quando 467 22 | piangere. La si accorge, che era fra gli assassini. La dice: - « 468 22 | un figliolo del Re, che era ferito, ma non era morto. 469 22 | che era ferito, ma non era morto. La lo tira fuori, 470 22 | racconta tutto il caso, com'era stato. - «Oh!» - la madre. - « 471 22 | nessun risponde. Non c'era, gua'! Principiano a girare 472 22 | quest'orso, che.... non era possibile, ecco, le maniere 473 22 | ricerca di suo padre: gli era vecchio, vecchio, ma gli 474 22 | vecchio, vecchio, ma gli era vivo. La gli racconta tutto 475 22 | insegnato da un uccello. Era difatti un tempo credenza 476 23 | TRE FORNARINE.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un omo, che faceva 477 23 | specialmente la maggiore l'era sempre a guardarselo in 478 23 | Centomogli rispose che era giusto; e subito, fatta 479 23 | che la strada da farsi era bella e che doveano passare 480 23 | domandare allo sposo, se era quella la strada. Ma Centomogli 481 23 | tanto più che il bosco era di molto buio, che non ci 482 23 | Centomogli disse alla sposa che c'era poco altro da correre, ma 483 23 | veduto tutto il castello; era scesa in giardino. Ma ogni 484 23 | spingersi ad aprirla; ma, se s'era vinta le altre volte, questo 485 23 | via subito. Quella stanza era tutta circondata di donne 486 23 | lapida. L'alza e vede che era un pozzo. E da questo pozzo 487 23 | fare a dar soccorso a chi era laggiù, sorte dalla stanza, 488 23 | lei l'aveva visto, perchè era passata da que' posti di 489 23 | può figurare, se Clorinda era matta per la gioia! Ma per 490 23 | patire non poco; e il viaggio era lungo e pericoloso fra mezzo 491 23 | la Clorinda al castello, era a caccia; e fu preso dagli 492 23 | castello di Centomogli, che era il capo degli assassini. 493 23 | perchè il suo figliolo era tornato con una bellissima 494 23 | chiamò la cagna; ma non c'era nessuno. - «Ah! perfida 495 23 | quando l'ebbe avuto, che era tanto bello da non se ne 496 23 | raccontare che la Clorinda era gravida, e che la notte 497 23 | principiò a gridare. Ma era inutile! Faceva sforzi, 498 23 | campanello. Ma ogni cosa era sorda. Centomogli intanto 499 23 | camera della Regina, che si era svenuta. Presero Centomogli, 500 23 | perchè si seppe che gli era un capo-assassino, e che ( 501 23 | DEL PRESTINEE84~ ~ ~ ~ ~Gh'era on prestinee, ch'el gh'aveva 502 23 | tosânn. Lee, la dimanda chi l'era; e la voreva savè de che 503 23 | voreva savè de che famiglia l'era per podè dagh la soa tosa. 504 23 | e lor han vedùu, che l'era on bon partii. Ma sti cart 505 23 | staa in d'on sit, che gh'era propi nissun, in d'on bosch, 506 23 | E l'aveva capíi, che l'era andada in man a on capp 507 23 | vann a cà e anca allor la s'era indormentada e lu l'ha mazzada. 508 23 | de sant'Antoni, che lee l'era divotta, che inscì la starìa 509 23 | mess giò; e la ved che gh'era là on giovin in terra buttàa 510 23 | in d'ona fattoria, che l'era lì poch distant, che l'era 511 23 | era lì poch distant, che l'era on fattor sott a la cort 512 23 | a casa soa, perchè lu, l'era stàa assassinàa di lader 513 23 | el ghe cunta quel che gh'era success; e che quella lì 514 23 | success; e che quella lì l'era quella, che gh'ha salvàa 515 23 | scopert che quella lì l'era scappada cont el fioeu del 516 23 | del Re; e l'ha sentíi che era success sto matrimonî. Lu, 517 23 | quader de Sant'Antoni, che l'era inscì bel. E lee, la sposa, 518 23 | arresten el Sant'Antoni, che l'era el lader102. E via a tœu 519 24 | TRE MELARANCE.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un Re, che aveva 520 24 | che aveva un figlio che era sempre serio; non era mai 521 24 | che era sempre serio; non era mai riuscito a farlo ridere. 522 24 | lettera, che gli diceva che era partito in cerca della bella 523 24 | melarance, e gli dissero che era poco distante; ma che era 524 24 | era poco distante; ma che era guardata da un orco, che, 525 24 | aveva gli occhi chiusi, era sveglio, quando li aveva 526 24 | sortì un'altra signora, che era più bella della prima, e 527 24 | sortì un'altra signora, che era più bella di tutte le altre. 528 24 | corte. Però, pensa che non era conveniente di condurla 529 24 | corteggio. Sotto l'albero ci era un pozzo; poco distante 530 24 | mise a pettinarla, e quando era già pettinata, gli mise 531 24 | e disse che l'arrosto s'era bruciato. Disse che si era 532 24 | era bruciato. Disse che si era affacciata alla finestra 533 24 | gonfino, si accorse che era uno spillo; si sfilò e questa 534 24 | delle tre melarance, che era sua sposa. La brutta fu 535 24 | I TRII NARANZ.~ ~ ~ ~Gh'era ona volta on fioeu del Re, 536 24 | volta on fioeu del Re, che l'era preso da la malinconia; 537 24 | nient reussiva. On dì, che l'era su on poggioeu, el ved a 538 24 | Alora la donnetta, che l'era ona stria, la se volta e 539 24 | lontan lontan e quella l'era la Tor di Trii Naranz. El 540 24(104)| trasparisse di qual provincia egli era. E ben fece; e sciocco è 541 24 | sposalla. Sta giovina l'era tutta despettinada, ma lu 542 24(108)| e non d'una Principessa, era il caso ricordato dal Beato 543 24 | quella bella giovina, che gh'era tant piasùu. Alora el cascia 544 25 | BIANCHINETTA[1]~ ~ ~ ~C'era una volta una signora, che 545 25 | rispose che quel ritratto era la vera immagine di sua 546 25 | aveva fatto cercare e non era stato possibile trovare 547 25 | sorella, gettata in mare, era stata presa da un pesce 548 26 | ZELINDA E IL MOSTRO[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un pover'omo, 549 26 | manierata e dolce di carattere, era di molto odiata dalle altre 550 26 | bel giardino; e siccome n'era il cancello aperto, e' vi 551 26 | entrò diviato. Il giardino era carico gremito d'ogni sorta 552 26 | suo viaggio e a che patto era potuto ritornare; e disse: - 553 26 | una sala, dove nel mezzo era una mensa apparecchiata 554 26 | disse al Re quel, che gli era intravvenuto. Ma, alla novella 555 26 | saliscendoli e catene, con che era assicurata la porta, una 556 26 | disparve. Intanto la porta era aperta; e l'Orchessa, introdotti 557 26 | vai a letto.» - L'Orco non era punto persuaso e storse 558 26 | interesse vostro! Se l'Orco era morto, tutti i suoi tesori ( 559 26 | OMBRION111.~ ~ ~ ~Ona volta gh'era on papà112. El gh'aveva 560 26(112)| cominciar la narrazione, è: Gh'era ona volta, e non: Ona volta 561 26(112)| volta, e non: Ona volta gh'era. È una formola quasi sacramentale, 562 26 | aveva tre tosànn113 e l'era molto114 pover e l'andava 563 26 | dent116. L'ha vist, che gh'era on bell scepp117 d'aj; e 564 26 | tosann gh'han ditt: cosa l'era, che lu el gh'aveva? E lu 565 26 | l'ha ditt quell, che gh'era success. Donca120 i tosànn, 566 26 | ghe voreva molto ben: la s'era tant affezionada, che la 567 26 | L'è andada; e lu, l'era là a ricevela. E l'è staa 568 26 | ciar. E l'ha vedùu, che l'era on bellissem gioven. El 569 26 | provà in di stanz, che gh'era intorna al só palazz, per 570 26 | trovàa, che in sta stanza gh'era denter tanti donn, che lavoraven 571 26 | là sul scalon; e, quand l'era là, el ghe diseva:~ ~ ~ ~ 572 26 | parlà al Re. El Re, che l'era quel, ch'el desiderava, 573 26 | l'ha riconossùu, che l'era sò fiœu, che l'era staa 574 26 | che l'era sò fiœu, che l'era staa instriaa. E allora 575 26 | deliberatrice; se no gh'era questa, mi podeva minga 576 26 | patrone de lo Vasciello, ch'era quase desperato, sse pose 577 26 | mercante. Nu' teneva figlie; era sulo isso e 'a mogliera. 578 26 | Dice 'u cammariere, ca ss'era maravigliato. Dice: - «Basta, 579 26 | ROS.~ ~ ~ ~Ona volta gh'era on sciôr e ona sciora; e 580 26 | e la pò trovà nissun. Gh'era on bel palazz, di magnifich 581 26 | va in giardin; e là, gh'era tanti scepp de rôs, tanti 582 26 | tutti a i so famigli. E l'era sto scimbiott, che fava 583 26 | Ona151 volta152 gh'era on pover-òmm. El gh'aveva 584 26(161)| immaginaa, dovrebbe dirsi se l'era immaginaa, l'imperfetto 585 26 | ha sentùu sta robba, che era success de sto Tredesìn; 586 26 | Difatti, el va; la gh'era, lee. L'eva lì cont in man 587 26 | stentava a s'ceppall, perchè l'era tant dur. El Tredesìn, allora, 588 26 | on gran bell regal, che l'era content comè164. El dis: - « 589 26 | che soa mièe (del Mago) l'era de bass a fà i sò robb; 590 26 | tipografia Nistri, 1865): - «Era nel tempo de Vergilio preditto, 591 26 | dell'Ovo, che primo chiamato era castello de mari, como è 592 27 | DEL PECORAIO.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un omo e una donna, 593 27 | suoi e incerto del poi. Era da poco il ragazzotto dentro 594 27 | finse di dormire, perchè era in non piccolo sospetto 595 27 | chiuderla; e ogni volta c'era dentro una bella moneta 596 27 | promesso della Principessa era o nò figliolo del Re di 597 27 | tratto in prigione, quando s'era creduto diventare Re. Lì 598 27 | raccontargli quel, che gli era intravenuto; e chi n'aveva 599 27 | soffitto da' gran sbalzi, che era obbligato a fare; il Re 600 27 | Il Re, visto che non c'era più rimedio, cambiò idea; 601 27 | paterna, che il padre s'era riserbati nel venderla, 602 27 | sospetto; e massime ch'ella era un poco leggeretta. Alla 603 27 | pericolo aduertiti, de ciò, che era bisogno, condutto in naue, 604 27 | perchè la regione incognita era, da longi fece firmar nostra 605 27 | sanguinolenti; iui la morte ogni ora era palese. Finalmente, retornati 606 28 | SETTE TESTE[1].~ ~ ~ ~C'era una volta un omo pescatore, 607 28 | gli raccontò quel, che gli era intravenuto. La moglie, 608 28 | quando riseppe, che il pesce era stato chiappo daccapo e 609 28 | prima tirata il pesce c'era dentro: e senza badare alle 610 28 | rassomigliavano così, che era impossibile riconoscerle 611 28 | rimedio di peggio male, s'era obbligato col Mago di apparecchiargli 612 28 | quella mattina, la sorte era appunto cascata sulla stessa 613 28 | bruno.[3] Il giovane, che era coraggioso, disse: - «Non 614 28 | nome; e gli raccontò, che era venuto lì per liberarla 615 28 | mirare la Principessa se n'era già innamorato fortemente, 616 28 | ogni modo la parola reale era data. Epperò il Re disse: - « 617 28 | protestare, che il ciabattino era un bugiardo e che lui non 618 28 | frattempo, a corte, la mensa era pronta e di molti gl'invitati. 619 28 | si voltò al cane, che gli era a cuccia in su' piedi; e, 620 28 | chiappato il cane, sentito che era suo, anche lui lo arrestarono 621 28 | pensiero, perchè quella selva era incantata e chiunque ci 622 28 | grotta e ci entrò. La grotta era piena di statue di marmo 623 28 | troppo, molle e stanco com'era. Ravviate delle legna secche, 624 28 | giovane primogenito, che era partito, guardavano tutti 625 28 | pur'anche il primogenito era passato da quei luoghi. 626 28 | zitto! non conoscendo se era in mezzo a gente di garbo 627 28 | accade tutto quello, che era accaduto al primogenito; 628 28 | strega; e, pensando, che era bono a far rinvivire i fratelli, 629 28 | FRADEJ194~ ~ ~ ~Ona volta gh'era trii fradei. E sti trii 630 28 | l'ha trovàa, che no gh'era nissun; e lu, l'è andàa 631 28 | l'è andàa denter. E gh'era là ona veggia. La ghe dis: - « 632 28 | ona cadenna, perchè lee, l'era ona stria. Dopo, lee, la 633 28 | accort, che el fradell l'era in pericol. L'è andaa in 634 28 | veduu quel palazzi, che gh'era nissun; e lu, per logass, ( 635 28 | lu, per logass, (che gh'era domà che sto palazzi pien 636 28 | l'è andaa denter. E gh'era là sta stria: la s'è settada 637 28 | consumà a onz a onz, perchè gh'era ona porta: chi entra in 638 28 | palazzi e l'è andaa denter. Gh'era là ancamò quella stria; 639 28 | perchè el s'è accort, che gh'era denter i so fradej. El gh' 640 28(197)| tornare e riferire, dove era Cristo, se n'andarono per 641 28 | cristiani dalla fame tanti, che era una disperazione e faceva ' 642 28 | borgo; e il su' marito gli era morto da un pezzo; e lei 643 28 | morto da un pezzo; e lei era rimasa vedova con du' figlioli, 644 28 | Gianni a giurare di nò, e che era un regalo del su' zio. Dice 645 28 | accadè, che un giorno, Gianni era dientro a un bosco a cercare 646 28 | dato retta a nissuno e che era innocente. Ma il Re la ragione 647 28 | mezzo, sur un tappeto, c'era il figliolo della Principessa 648 28 | un'altra col bambino quand'era più grande; tra un anno, 649 28 | gli raccontò quel, che gli era intravenuto colla figliola 650 28 | alla reale, che non ce n'era altri de' compagni. E nissuno 651 28 | cominciò a urlare, che non era vero, che lei non lo cognosceva 652 28 | perchè la prova per lui era bona e intendeva di mantienere 653 28 | legittima di Gianni: ma lei non era contenta. Anzi, che lei 654 28 | contenta. Anzi, che lei non era contenta l'addiede subbito 655 28 | la lampana, insennò non c'era più rimedio; tutto l'incanto 656 28 | accordo. Sicchè, lui, gli era sempre a girare di qua e 657 28 | giorno, dunque, che Gianni era fori, viense a passare di 658 28 | voleva dar via quel, che c'era di vecchio per la casa. 659 28 | siem fritti! Quella lampana era tutta la mi' rendita, perchè 660 28 | tutta la mi' rendita, perchè era una lampana incantata!» - 661 29 | BELLE-GIOJE.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un Re e una Regina: 662 29 | fabbricata questa torre, v'era quartieri da Regina e da 663 29 | campanili e tutto. Smirava, l'era mezza grulla in carrozza 664 29 | lei non sapeva in dove l'era e dove non era, poerina! 665 29 | in dove l'era e dove non era, poerina! piangeva e sospirava, 666 29 | son la figlia d'i' Re; ed era nata sur i' destino, che 667 29 | una fettina di pane, ch'era più quasi a una fetta di 668 29 | maccheroni; e quicchè v'era d'arnese nella casa, principiando 669 29 | tutti gli attrazzi, che v'era per la casa, a tutti diede 670 29 | che tu t'alzi.» - Oh! c'era un malandrino sgabello sott' 671 29 | una bottega di ortolano; c'era l'omo sulla porta della 672 29 | ragazza e vede la fata, che era dreto: - «Oh Bella-Gioja!» - « 673 29 | quasi la città, di dove l'era. - «Non lo sai, eh, Bella-Gioja, 674 29 | Come mai? Iersera non c'era niente. O sogno o sveglio.» - 675 29 | i' tetto d'una fata, che era madre d'i' mio liberatore, 676 29 | menò in una stanza, che era piena di tutte le civaje, 677 29 | sposo...» - «Che, se non era lui, io non faceva niente. 678 29 | da Genova, il quale.... era chiamato dalle donne Genovesi 679 29 | spiaggia di Zacinto: - «Non era molto ancora dal lito dilungatomi, 680 29 | fanciulli, a cui concesso~ ~Non era altra notizia, ch'entro 681 29 | SOL201~ ~ ~ ~Ona volta, gh'era on gioven; e l'è andàa in 682 29 | andàa in d'on caffè. Gh'era là on scior; el gh'ha ditt, 683 29 | fà, per andà là; perchè l'era on palazzi, ma gh'era minga 684 29 | l'era on palazzi, ma gh'era minga de porta. El gh'ha 685 29(204)| Domenichi, che: - «In Milano era fra gli altri un prelato, 686 29 | tosânn del Re del Sol. E gh'era là ona vasca; e lor van 687 29 | restàa in d'on bosch. E gh'era là on omm e ona donna, che 688 29 | rèstàa in d'on bosch; e gh'era là on omm e ona donna; e 689 29 | restàa in d'on giardin; e gh'era là on omm e ona donna, che 690 29 | trovàa in d'on giardin e gh'era là on omm e ona donna. Ghe 691 29 | restàa visin a ona gesa; e gh'era là dùu secrista210, che 692 29(209)| Mezzosoldo (austriaco) era il sosin.~ ~ 693 29 | trovàa visin a ona gesa. E gh'era là duu secrista, che sonaven 694 29 | rincressuu molto, perchè l'era la soa maghessa pusee brava.~ ~ ~ ~[ 695 29 | NARANZ211~ ~ ~ ~Ona volta, gh'era on albergator. El gh'aveva 696 29 | distant in d'on sit, che gh'era domà214 ciel e acqua; gh' 697 29 | domà214 ciel e acqua; gh'era on piccol sentee, che gh' 698 29 | on piccol sentee, che gh'era pœu la ca de la stria. L' 699 29 | andaa in del sit, in dove l'era; là, el s'è informaa d'on 700 29 | stria; l'ha capii, che gh'era staa on quajghedun; e la 701 29(215)| Ma Tonno mò', ch'era 'no gran chiappino,~ ~Sentette 702 29(215)| note: - «L'aria di Scappino era una canzonetta, che cantavano 703 29 | de drèe della carrozza gh'era la stria e gh'aveven pu 704 29 | DEL RE~ ~ ~ ~Ona volta, gh'era on Re. El gh'aveva tre tosann. 705 29 | andà in d'on sit, che gh'era de l'erb, del verd insomma. 706 29 | poduu trovà sti tôsann. L'era già on ann, che, insomma, 707 29 | podè andà a tœuj, perchè l'era el mago, che i aveva robbàa. 708 29 | ligàa i so cavaj. Là gh'era ona preja: de tirà su quella 709 29 | volta. E quand eren abass, l'era scur: ma lor d'avegh minga 710 29 | vedè on palazz; e là gh'era a la finestra vunna di sti 711 29 | adrèe fin che st'acqua la s'era minuida, perchè l'andava 712 29 | discorr distant de la bonn, era vegnùu sto mago, ch'i ha 713 30 | L'IMPIETRITO.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un gran ricchissimo 714 30 | perfide e scellerate; e una era bona, che non sortiva mai 715 30 | alla riva del mare. Pronto era il bastimento d'oro; e lui 716 30 | quelle medesime, in dove era stato assaltato. Un altro 717 30 | cotesto bellissimo prato ci era piantato tutto cavol nero, 718 30 | per comprare quel, che c'era di bisogno; e si piantano 719 30 | successo. Nin quel mentre, che era lì e coglieva quel cavolo, 720 30 | coraggio!» - Allestito che era anche il padre, prende la 721 30 | domani.» - Il mercante era allegro, perchè va alla 722 30 | mattina, seconda mattina, era pronta anche quest'altra 723 30 | delle figlie. Se quella era stata pronta avanti, quest' 724 30 | fusse uno di nojaltri; e era il Maggiordomo del figlio 725 30 | figlio del Re di Spagna, che era incantato per un anno e 726 30 | e viene a guarigione: l'era rimasto ferito a una coscia 727 30 | locandiere, che vede che era il figlio del Re di Spagna, 728 30 | pensare a i' caso, che lui gli era intravvenuto, a stare un 729 30 | il suo padrone, che gli era divenuto serpente. Nello 730 30 | la medesima spada, che si era combattuto co' demonî. Se 731 30 | arriva alla locanda, in dove era stato, che il suo maggiordomo 732 30 | locandiere vide, che gli era il figlio del Re. Dice: - « 733 30 | 4] Il Luigi d'oro era moneta franzese antica di 734 31 | DI LEOMBRUNO.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un gran pescatore. 735 31 | poero Leombruno. La mattina era allestito innanzi di quelli 736 31 | In quel mentre, che gli era per consegnarlo a il serpente, 737 31 | discorrere quello, che gli era intravvenuto. - «Niente, 738 31 | per suo legittimo sposo. Era ben servito e ben corteggiato 739 31 | alza Leombruno221. Alzata era anche madonna Chilina; dice: - « 740 31 | stabili da tutte le parti, che era diventato un gran signorone. 741 31 | legittima sposa.» - «Se quella era bella, la prima camerista, 742 31 | In un battibaleno gli era su quella montagna. - «Mettiti 743 31 | suo mantello addosso, gli era giù da loro, gli era. Si 744 31 | gli era giù da loro, gli era. Si dà la combinazione, 745 31 | brrrr! brrrr! brrrr! che gli era il Tramontano, che appariva, 746 31 | tutta la novella, che gli era incorsa per la strada, nel 747 31 | figlio.~ ~ ~ ~Il pover uomo era un Pescatore,~ ~Ed ogni 748 31 | nutricare;~ ~La sua Donna era fresca più che rosa,~ ~Viveva 749 31 | E il suo Castello, ch'era in lunghe parte~ ~Quattrocento 750 31 | Sol, che risplendesse;~ ~Era vestita di molti bei panni,~ ~ 751 31 | marito.~ ~Il suo Castello era cotanto forte,~ ~Di ciò, 752 31 | Di ciò, che bisognava, era fornito;~ ~Per fin nell' 753 31 | sempre più l'amava,~ ~Perch'era bello e pien di gagliardìa,~ ~ 754 31 | Messer Liombrun: così era chiamato.~ ~ ~ ~Egli avea 755 31 | la mattina nel suo paese era.~ ~ ~ ~Ma quando venne sù 756 31 | Là dove il torneamento era ordinato,~ ~E la gran Giostra 757 31 | ordinato,~ ~E la gran Giostra era già cominciata.~ ~L'altro 758 31 | sul prato,~ ~Dove la gente era ben radunata.~ ~Ivi era 759 31 | era ben radunata.~ ~Ivi era un saracin molto possente,~ ~ 760 31 | possente,~ ~Che nella Giostra era quasi vincente.~ ~ ~ ~Quel 761 31 | volea accostare;~ ~Perchè era prode e pien di gagliardezza,~ ~ 762 31 | costei ebbe veduta,~ ~Che era piena di tanta leggiadria.~ ~ 763 31 | donzella non guardava.~ ~Quella era tanto bella di fazione!~ ~ 764 31 | Uno di loro, ch'era più saputo,~ ~A Liombruno 765 31 | figura.~ ~ ~ ~Ancor non era il Sol ben tramontato,~ ~ 766 31 | abbandonato l'esercizio suo, ch'era d'armar nastri et altre 767 31 | altre simili cordelle e s'era persuaso Poeta.» - Il Poncino 768 32 | da Costantinopoli, ched era un signore ricchissimo. 769 32 | di Costantinopoli, che l'era là al balcone e vede tornare 770 32 | Ora di digiunè, non era più chiamato; ora di pranzo, 771 32 | chiamato; ora di pranzo, non era più chiamato; ma tutto quel, 772 32 | quel, che gli serviva, gli era portato nel suo laboratorio. - « 773 32 | Francesco occhia una bimba e l'era tutta il ritratto. Va al 774 32 | questo, abbiate da sapere, era un carbonaro, fabbricava 775 32 | rarità, che gli avevano. C'era un bellissimo giardino con 776 32 | vanno al primo piano, che c'era un bellissimo salone con 777 32 | giorno il socero, che l'era i' carbonaro: - «Carissimo 778 32 | Abbiate da sapere, che ci era un altro signore, che era 779 32 | era un altro signore, che era ricco sì, ma non tanto quanto 780 32 | benvenuto! Vede, se Lei era venuto avanti una decina 781 32 | ingresso del signor Giovanni, c'era una vecchia a sedere sur 782 32 | questo mi rincresce! Io era venuta (avendo saputo di 783 32 | lontano, che mio fratello era stato sposo), era venuta 784 32 | fratello era stato sposo), era venuta a fargli una visita. 785 32 | dava a intendere, che gli era del signor Giovanni. - « 786 32 | rinvolti. Mostra il foglio, dov'era dipinto la camera e tutto. - « 787 32 | cià, cià! cià cià cià!» - Era il signor Giovanni, che 788 32 | suo vestuario, che lei s'era messo addosso. Allora: - « 789 32 | medesimo fazzoletto, dov'era le gioje, e se la mette 790 32 | fratello della Rosina (che era la moglie d'i' signor Giovanni) 791 32 | e quale~ ~In quella nave era sommersa, vidi~ ~Picciol' 792 33 | stia dunque a sentire. C'era un Re, ma non c'era verso, 793 33 | sentire. C'era un Re, ma non c'era verso, che lui fusse mai 794 33 | sempre si battibeccavano, che era una disperazione[2]; eppure 795 33 | contentezze! Dice quello, che era travestito da orefice forastiero: - « 796 33 | tremolare; e, quando lui gli era dinanzi a petto, la Regina 797 34 | si sturbò, perchè lui gli era proprio il Re di Spagna 798 34 | a un bosco folto, che c'era il mare vicino, disse il 799 34 | collo; la piaga imperò non era mortale, perchè poi rinsanichì 800 34 | piano e lo porta a casa, che era un'allegrezza. Quelle du' 801 34 | robusto e virtudioso, che era proprio una maraviglia. 802 34 | mangiare.» - Al giardiniere gli era garbato dimolto il giovinotto, 803 34 | fratello del Re, che lui pure era Re del Portogallo. E gli 804 34 | Portogallo. E nella lettera c'era scritto, che 'l corrieri 805 34 | volsano, perchè lui non era cavaglieri; sicchè dunque 806 34 | isposa Chiara Stella. E s'era per far le nozze, che a 807 34 | diceva, che il Re di Spagna era morto, e Chiara Stella doveva 808 34 | furore essere un anello, ch'era sotto la lingua della giovine. 809 35 | ADELASIA[1]~ ~ ~ ~Adelame era un cavaliere al servizio 810 35 | servizio d'un Re, e l'Adelasia era la figliola unica e bellissima 811 35 | nascosto, perchè Adelame non era di sangue regio. Il Re, 812 35 | 3], che la su' figliola era nel giardino con Adelame. 813 35 | dentro alla torre, dove c'era una bella camera tutta mobigliata 814 35 | piazze, e s'accorse che era forastieri, gli s'accostò 815 35 | Antonio, ossia Adelame, che s'era preso quel soprannome, nell' 816 35 | pareva un serpaio, tant'era trascurato e tutto in disordine. 817 35 | giorni il terreno e le piante era una meraviglia a vederle, 818 35 | saputo così, che l'Adelasia era sempre viva e chiusa nella 819 35 | promesso. E nella lettera c'era scritto: - «Adelame vol 820 35 | proprio vero nome, Adelame, era sotto la torre a aspettare; 821 35 | cala giù una cassina, che c'era dentro le gioie e i quattrini 822 35 | montagna. Sali, sali, sali, era già buio fitto, e non sapevano 823 35 | di frasche, che dentro c'era un eremita vecchio in ginocchioni 824 35 | modo, che ormai il male era fatto e non c'era rimedio. 825 35 | il male era fatto e non c'era rimedio. Dice l'eremita: - « 826 35 | Adelasia: ma la colazione c'era sempre all'ora di desinare. 827 35 | miglio giù nella valle c'era un paesuccio, si messe a 828 35 | su' nonno. E siccome[7] era vestito tutto di pelle di 829 35 | da che paesi veniva, se era solo o aveva il babbo e 830 35 | dir mai, da che paese gli era partito. Con tutto questo 831 35 | servitore a sentire, che cos'era. Dice il servitore: - «Maestà, 832 35 | un bon salario. Ma lui s'era annoiato; e un giorno dice 833 35 | Adelasia, in quel mentre, era lì a raccattar delle foglie. 834 35 | quella non rispondeva, perchè era svenuta. Allora Germano, 835 35 | stasse di bon'animo e che era il su' figliolo. L'Adelasia 836 35 | che quel Capitano vecchio, era stato padrino dell'Adelasia. 837 35 | quando s'accorse, che Germano era figliolo di Adelame e dell' 838 35 | mezzo anche lui e disse chi era. E tanto s'adoperò, che 839 35 | furie; e sentito che Germano era figliolo legittimo di Adelame 840 35 | MONEGA228~ ~ ~ ~Ona volta gh'era on Prenzip. L'era vedov; 841 35 | volta gh'era on Prenzip. L'era vedov; el gh'aveva minga 842 35 | gh'aveva minga de miee, l'era morta. E el gh'aveva ona 843 35 | in casa soa, la sera, gh'era semper conversazion. De 844 35 | là alla conversazion, gh'era on cont; e el ghe fava l' 845 35 | voreva minga maridalla, che l'era tropp giovina, e de lassalla 846 35 | ghe le disess, che lee, l'era maridada. Quand ghe le dis 847 35 | reussìi. Fatt l'è, che l'era de nott: el pader, el va 848 35 | fava on sacrilegg, perchè l'era maridada. So pader, el mandava 849 35 | bass a portagh el mangià, l'era ona moneghella, che anca 850 35 | tosetta, che aveven fa bailì, era già passàa on ses o sett 851 35 | quella tal moneghella, che l'era lee, che gh'aveva i ciav 852 35 | moneghella, lee le dis, che l'era ona povera infelice, che 853 35 | ona povera infelice, che l'era in castigh. Lee, la gh'ha 854 35 | Ven, che quella sira l'era là in conversazion, quand 855 35 | E lu, el ghe dis, che l'era andàa per fa ona visita 856 35 | podè tiralla su, perchè l'era tanto svenuda, gh'era vegnùu 857 35 | l'era tanto svenuda, gh'era vegnùu fastidi. El fava 858 35 | E le mena là, dove gh'era la soa mièe: - «Ecco» - 859 35 | E quella monega che gh'era insemma, che l'ha salvada, 860 36 | ragazza; e s'accorge, che non era solamente bella, ma anche 861 36 | Pietro va al palazzo, che era l'ora di desinare. Si mettono 862 36 | addimandò al figliolo, chi era questa sposa, e lui glielo 863 36 | arrivati a due vie, siccome era notte dimolto buia, invece 864 36 | appollaiò su di un frutto, quand'era notte, e tra le foglie non 865 36 | entrata: ma porte non ce n'era di nessuna specie; soltanto 866 36 | voleva uscire di lì; ma non c'era modo. Mentre dunque si sforzava 867 36 | raccontò tutto quello, che gli era intravvenuto. Dice il Mago: - « 868 36 | Vanno al palazzo; e c'era la Maga, moglie del Mago. 869 36 | bene come a un figliolo. Era dimolti mesi, che Pietro 870 36 | Tuttavia Pietro non era contento di star rinchiuso 871 36 | grande da marito, che s'era innamorata di Pietro; e, 872 36 | tanto bene, chè ogni persona era contenta. Ma, per fare un 873 36 | cameriere dell'albergo, se c'era modo d'impiegarsi in qualche 874 36 | riconoscersi. Ma Pietro non era però tant'allegro, perchè 875 36 | su' prima moglie. Quando era un po' di tempo, che erano 876 36 | castello, dove l'Agnolella era. E sposatala, con lei se 877 37 | persona bella, perchè gli era la più bella di tutte. Questo 878 37 | guardavan sempre su che sedia s'era messo il padre; se su quella 879 37 | alla città dal Re. Il Re s'era messo per perso; ma eccoti, 880 37 | abboccare col Re nimico, che era un bel giovinotto sderto. 881 37 | disse in tra di sè, che gli era una donna; e la 'nvitò al 882 37 | Fanta-Ghirò la bottiglia gli era alloppiata; ma lei furba, 883 37 | e non potiede sapere, se era donna o omo. Figuratevi 884 37 | giardino Fanta-Ghirò, e s'era cominciato a spogliare, 885 37 | Aspetta, aspetta, mezzodì era già sonato da un pezzo, 886 37 | Figuratevi, se il Re era disperato davvero, perchè 887 37 | indovinato, che Fanta-Ghirò era donna. Leggete questo foglio, 888 37 | sente un rumore nella corte; era il rumore della carrozza 889 37 | accortamente 'n chello, che l'era stato commannato, deventa 890 38 | LA FRITTATINA.~ ~ ~ ~C'era una volta una donnina, che 891 38 | ma questo buon uomo, ch'era sempre sveglio e vigilante 892 39 | PICCINA PICCIÒ.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta una donnina, piccina 893 40 | PETRUZZO[1].~ ~ ~ ~C'era una volta marito e moglie, 894 41 | IL TOPO.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un topo. Dunque, 895 41 | topino entra in una stalla. C'era il gallo e gli becca il 896 41 | andaròo giò de canchen.» - Gh'era on carr de foeura de la 897 41 | ciappàa on sass, che no gh'era; e ghe l'ha dàa tant su 898 41 | quella casa, donde io mi era partito poco fa. Perchè 899 42 | CAPRA FERRATA.[1]~ ~ ~ ~C'era una vedova, che aveva un 900 42 | Va per entrare in casa, c'era la capra ferrata: - «Chi 901 42 | volpe, mentre questa non era in casa. Si fece sera e 902 43 | I DUE GOBBI.[1]~ ~ ~ ~C'era due gobbi, due compagni, 903 43 | due gobbi il suo posto gli era Parma; quando gli ha camminato 904 43 | trova una piazza, dove c'era una fiera, dove vendevano 905 43 | tutte, di tutte le sorti. C'era uno, che vendeva cacio; 906 43 | dopo un certo suo viaggio, era tornato al paese bello e 907 43 | Il buon gobbo, che non era più gobbo, gliela confessò 908 43 | gobbo. E così questi, che era venuto qui per guarire della 909 43 | certa piccola moneta; perchè era stata coniata sotto un Duca 910 43 | il banchiere, tra perchè era faceto anche egli, sì eziandio, 911 44 | molto, ve la dirò[2]. C'era una volta marito e moglie, 912 44 | lo mangi?» - Il gatto gli era rimasto attaccato a il topo, 913 44 | REGINNA SUPERBA~ ~ ~ ~Gh'era ona Reginna, che l'era molto 914 44 | Gh'era ona Reginna, che l'era molto superba; e, in quel 915 44 | le piaseva no, perchè l'era minga de sangu real come 916 44 | la s'è tirada su tutta, l'era on pòo agitada, e allora 917 44 | la soa superbia, perchè l'era tant superba, l'è stàda 918 44 | promettere una noce: - «C'era una volta un gallo; questo 919 44 | DOMM~ ~ ~ ~Ona volta gh'era on omm~ ~Apôs245 al domm,~ ~ 920 44 | ROMMA~ ~ ~ ~Ona volta gh'era on omm e ona donna,~ ~Che 921 44 | Ona volta, gh'era on giovin; el vorreva tœu 922 44 | Il Narratore. - Gh'era ona volta tre tosann. Vunna 923 44 | fuoche.» - Chille dicette, ca era 'Rasso e sse squagliava. 924 44 | Narratore. - Ona volta gh'era on pegorée, che l'è andaa 925 44 | mangià in campagna; e l'era de passà d'on'acqua; e l' 926 45 | elmo o berretta, in cui era scritto a lettere d'oro: 927 45 | Ona vœulta, gh'era on sciavattin255; sicchè, 928 45 | sciavattin255; sicchè, on dì, l'era tant stuff de fà el sciavattin, 929 45(255)| delle nozze d'un d'essi) v'era in Milano un uso nuziale, 930 45 | ona casa: sta tal casa l'era on'ostaria: gh'era marì 931 45 | casa l'era on'ostaria: gh'era marì e mièe, che eren poeu 932 45 | l'ha guardàa per aria. Gh'era ona gran pioda259 de sora 933 45 | stanza e l'ha guardaa e gh'era anmò sta pioda. E lu, el 934 45 | lett, dopo sposada; e l'era tant sueffaa a tirà el spagh, 935 45 | SCIAVATTIN~ ~ ~ ~Ona volta, gh'era on sciavattin, che, stuff 936 45 | a cuntà i travitt, el s'era desmentegàa, che l'aveva 937 45 | lacc; e i mosch, perchè l'era d'estàa, hin andàa in gran 938 45 | quantità sul lacc, tant che l'era deventàa tutt negher. Alora, 939 45 | guerra cont on so visin. Ma l'era semper stàa battùu, tant 940 45 | monta a cavall, che quasi l'era gnanca bon de sta su; e 941 45 | ona gran bandera, dove gh'era scritt: Con una mano ne 942 45 | e in men de quella ghe n'era pu gnanca vun. El Re, ch' 943 45 | dùu spôs, el sciavattin l'era tutt content. Ma, quand 944 45 | EL SCIAVATTIN~ ~ ~ ~Gh'era on sciavattin, che l'era 945 45 | era on sciavattin, che l'era al banchett262 a lavorà. 946 45 | mazzà.» - Gh'han ditt, se l'era bon de andà a toeu la città 947 45 | passàa d'on sit; e là gh'era on mago. E là, sto mago, 948 45 | minga passàa, per dove l'era el mago. Lu, el mago, el 949 45 | danèe.» - «Ah poverà mi! l'era la folc, che ti te gh'avevet 950 45 | SCIAVATTIN266.~ ~ ~ ~Gh'era on sciavattin, che l'era 951 45 | era on sciavattin, che l'era tolt ona formagginna; e 952 45 | per corregh adrèe; e gh'era foeura on legn de la pianta 953 45 | vegnì l'altra bestia. E gh'era li ona casa con denter duu 954 45 | quella cà.» - E dopo, lu l'era de sposà la tosa del Re, 955 45 | nott, el s'insognava, che l'era adrèe a tirà el spagh; e 956 45 | pugn a la soa mièe, che l'era la tosa del Re. A la matinna, 957 45 | tornàa a borlà giò e gh'era ona crooz. E gh'han dimandàa, 958 45 | gh'han dimandàa, se el s'era faa mal: e lu, el gh'ha 959 46 | madre: - «Per l'indietro era solo, e adesso sono due. 960 46 | potuto dormire quanta gli era parso, non ripensò all'inganno 961 46 | alla sala d'aspetto, che ci era la terza sentinella, subito 962 46 | Borbone, ai tempi in che era in Napoli, per certa contrada268, 963 46 | so qual albero. Re Carlo era cortese assai, e molto amante 964 47 | TANFANE E ZUFILO.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta tre fratelli; 965 47 | Tanfane e Zufilo. Ma Zufilo era piuttosto imbecille che 966 47 | dissero con furbizia, perchè era giucco: - «S'ha a partire[ 967 47 | comprare il cojo di Zufilo. S'era già fatto notte; le botteghe 968 47 | Arrivati un pezzo in su, c'era un mucchio di querce; e, 969 47 | del mare e lo lasciano lì. Era quasi buio e Zufilo dentro 970 47 | incontro per sapere com'era uscito dal sacco e avesse 971 47 | istesso Morosi: - «Una volta c'era un padre e una madre. Venne 972 47 | terzo Trianniscia, perchè era piuttosto sciocco. Cadde 973 47 | ad ascoltare la messa. Vi era un mandriano, che stava 974 47 | fratelli, il maggiore gli era un giovinotto savio, che 975 47 | altro, il più piccino, gli era mattarugiolo, un po' scemo, 976 47 | de' giorni e il Savio gli era andato al mercato per le 977 47 | muneta di dieci paoli, che c'era dentro, e la dà al pentolaio 978 47 | tondo luccichente, che c'era.» - Il Savio stiede in sull' 979 47 | dilontanarsi di casa e gli era di verno; chiama il Mattarugiolo, 980 47 | sicchè in un attimo gli era stecchita e mostrava i denti. 981 47 | Camminato che ebbano un pezzo, s'era fatto notte scura in mezzo 982 47 | quercia per vedere quel, che era successo. Dimolti fiaschi 983 47 | tricioli; ma tutto il resto era sano. Sicchè tra lui e il 984 47 | EL PEGORÉE272.~ ~ ~ ~Gh'era on fradell e ona sorella. 985 47 | soa sorella, insomma, l'era rabbiada, perchè ghe mancava 986 47 | servitor de stalla, perchè l'era on pajsanell277, per podè 987 47 | poo de pan de mangià. L'era on trì o quattr ann che 988 47 | on trì o quattr ann che l'era via, soa sorella la saveva 989 47 | la saveva pu nient dove l'era, no l'aveva nè nœuva nè 990 47 | sent, che diseven, che gh'era la tosa del Re d'on sit 991 47 | d'on sit distant dove l'era lu, che la stava inscì mal; 992 47 | inscì mal; insomma, che gh'era andàa tutti i professor, 993 47 | ha minga vorùu dì, dove l'era la soa intenzion, ch'el 994 47 | quella citàa, in dove gh'era sto Re, che gh'aveva la 995 47 | annunzià, el ghe dis, che lu l'era lì per fà guarì la tosa 996 47 | guardagh e a rid, perchè gh'era andàa là tanti medegh e 997 47 | van a dighel al Re, che gh'era sto tal, che gh'aveva la 998 47 | E lu, el ghe dis, che l'era persuas de fa guarì la soa 999 47 | el ved sta giovena, che l'era là come moribonda. El comincia278, 1000 47 | LADER279~ ~ ~ ~Ona volta, gh'era marì e mièe. Eren pover;