1-1000 | 1001-1097
               grassetto = Testo principale
     Novella   grigio = Testo di commento

   1  Ded     |                 erano state racconte, e c'era il suo perchè. Certo, mi
   2  Ded     |             correzione. Il disegno non mi era guasto dal ridurre a forma
   3  Ded     |                 Napoletana | MDCCCLXXI. V'era impressa in calce la seguente
   4  Avv     |                  LXXVI. - A' Paralipomeni era premessa un'avvertenza,
   5  Avv     |                  suo nobilissimo Signore. Era a tavola Eberto, il quale,
   6  Avv     |                  tutti i versicoli, che s'era prima soliti a scrivere
   7    1     |                        L'ORCO[1].~ ~ ~ ~C'era una volta marito e moglie
   8    1     |                  la spinge, l'apre: non c'era niente, gua', altro che
   9    1     |               sotto da quest'armadino dov'era andata la palla. Non fa
  10    1     |                 Si vede che quest'armadio era un pozzo dove ci buttava
  11    1     |                    chiama; il panierino c'era nel giardino, ma la bambina
  12    1     |             giardino, ma la bambina non v'era, perchè era morta, l'Orco
  13    1     |                 bambina non v'era, perchè era morta, l'Orco l'avea buttata
  14    1     |                   mia sorella,» - dice - «era mandata a prendere il cavolo...» -
  15    1     |                  la palla. Quella bambina era disperata più che mai; la
  16    1     |                   via, questa bambina che era più furba, la prende le
  17    1     |                  di entrare nella stanza. Era più furba delle sorelle
  18    1     |                 il caso, preciso come gli era seguito. Questi genitori,
  19    1     |                ricchissime, perchè l'Orco era tanto ricco e rimase tutto
  20    2     |                  TRE FIGLIOLI[1].~ ~ ~ ~C'era una volta un contadino che
  21    2     |                cammina, cammina, cammina! era tanto che camminava questo
  22    2     |              partirò di quì.» - Vestito s'era e tutto, Francesco. - «Vieni
  23    2     |                  quando ritorno!» - E gli era i' minore che i' padre gli
  24    2     |                  stridere, scalpitare, ch'era una pietà a vedere! - «Dunque
  25    2     |                corsia, di quest'andito: c'era due cani. E gli butta in
  26    2     |                 giù in una stalla, che ci era una cavallina ed un cavallo
  27    2     |                 Antonio!» - Antonio non c'era costì. - «Come va?» - Va
  28    2     |                   gli avrebbe dovuto: gli era tutto percosso. Comincia
  29    2     |                 cavallina?» - che lui gli era sopra. - «C'è il mago sai,
  30    2     |                  certo, e poi fornita gli era questa montagna di porcherie,
  31    2     |                    ora quell'altro. E gli era un pezzo in su quasi per
  32    2     |                 d'i' Re di Portogallo gli era; che di faccia a i' palazzo
  33    2     |                   vede, i' sangue tirava. Era sua figlia, ma lui non lo
  34    2     |                    Il Guardaportone che v'era alla porta, dice: - «Dove
  35    2     |                riconoscere al padre che l'era sua figlia, perchè l'aveva
  36    2     |                  vezzo; prossimo a lei ci era una bellissima sieda; che
  37    2     |                 racconta tutt'i' caso com'era seguito, lei. I' Re: - «
  38    2     |              questo ignorante di ortolano era un mago. Sapete? me li fece
  39    3     |                     LA VERDEA[1].~ ~ ~ ~C'era una volta un legnajolo di
  40    3     |                   che pesano e invece gli era il Re proprio. Loro, quando
  41    3     |               Loro, quando vedono che gli era un omo, loro non raccapezzano,
  42    3     |                  l'altra roba, quello che era rimasto  per Sua Maestà,
  43    3     |             cenere la roba da mangiare ch'era rimasta. E poi ho dato l'
  44    3     |                 le genti, ma di qua non c'era nessuno, non sapevan dell'
  45    3     |                 dell'altra sera, perchè c'era più roba e più squisita;
  46    3     |          trattenuto un'altra mezz'ora. Ci era andato per passarvi un'altra
  47    3     |                   chè se la prima sera ci era d'ogni bene di dio, l'ultima
  48    3     |                   nemmen lui quel ch'egli era. - «Oh babbo!» - Gli fanno
  49    3     |                  io, io sono contenta.» - Era lei che aveva fatta la mancanza.
  50    3     |                 finito d'ordinare che gli era bell'e fatta! - «Perchè
  51    3     |                 ferisce quella bambola ch'era  coricata. E gli spruzza
  52    3     |                Quando la vede che lui gli era veramente per ammazzarsi (
  53    3     |                   Se l'ammazzava davvero, era morta: ma fu celia. La mattina
  54    3     |                 LA STELLA DIANA6~ ~ ~ ~Gh'era ona voeulta on spezièe,
  55    3     |                  el gh'aveva ona tosa7. L'era vedov, el gh'aveva minga
  56    3     |                 sti fior; e per contra gh'era on poggioeu10 e gh'era semper
  57    3     |                 gh'era on poggioeu10 e gh'era semper  on scior. Lu el
  58    3     |                   intes con quella dove l'era in casa lee; el s'è vestìi
  59    3     |               vend el pess. Quella dove l'era in casa da laorà13, la ghe
  60    3     |                che le voreva minga, che l'era tropp car. E lu, el gh'ha
  61    3     |                   faa el basin.» - Lee, l'era rabiada perchè el gh'ha
  62    3     |                  è ch'el voreva (perchè l'era vestida de omm) per quella
  63    3     |                 quella zenta. E lu (che l'era lee vestida de omm) l'ha
  64    3     |                guardàa, l'ha vedùu che gh'era nissun attorno e la zenta
  65    3(15) |          consimile: Ei rivolto a colei ch'era colui.~ ~
  66    3     |                  lee. L'è andaa in dove l'era in casa lee a laorà e l'
  67    3(20) |               russava, Andrea, chè questo era il nome di un de' tre ladri,
  68    3(27) |                   le tonsille) toccate,~ ~Era un buon semolino, un pollo
  69    3     |                  della grandezza che ella era, ma di modo fabricata, che
  70    3     |                  seco voleva portare, che era roba, come dicono i soldati,
  71    3     |               Faustina che sotto il letto era e sentì la percossa, tirò
  72    3     |               passolla di banda in banda. Era da la prima ferita uscito
  73    3(29) |                 necessario, che in camera era, gettò.» - Polieno, nel
  74    4     |                BELLA GIOVANNA[1].~ ~ ~ ~C'era una volta un contadino,
  75    4     |                   di mente fine, sicchè l'era il passatempo del vicinato,
  76    4     |                  melanconica, e a nissuno era riuscito mai di farla ridere.
  77    4     |                  tanto gaja, che dov'essa era, la malinconia pareva bandita.
  78    4     |                  e a quel modo scalza com'era, e colla rocca al pensiero
  79    4     |            annunziargli che sul portone c'era una bellissima ragazza vestita
  80    4     |                  triste e melanconica che era prima, divenne di bon'umore
  81    4     |                 da qualche tempo Giovanna era alla corte del Re, quando
  82    4     |                 una signora al di fori, l'era poi una bella ignorante,
  83    4     |                 negò darlo. Disse che lui era vecchio e voleva la figliola
  84    4     |                  meno la Principessa, che era servita da Giovanna. L'allegra
  85    4     |                  allegra brigata donnesca era tutta in sul darsi bel tempo,
  86    4     |                   cucina dell'albergo non era di certo, e pranzi a quel
  87    4     |                 ben presto, che la cucina era addetta al palazzo del Re
  88    4     |                gliene disse delle nere ed era risoluto che gli si tagliasse
  89    4     |              focolare: il Re frattanto si era messo in un armadio. Quando
  90    4     |                  nulla. Quel che ho fatto era per beffa a questo coco
  91    4     |                alle sue compagne quel che era intravvenuto. Al racconto
  92    4     |             coppia per coppia, e Giovanna era col Re: ma quantunque parlasse
  93    4     |            disagio e pel vino bevuto; gli era come se avessero del piombo
  94    4     |                  bisogna notare che il Re era rimasto un po' cotto di
  95    4     |                  cotto di Giovanna, e non era soltanto la bramosia di
  96    4     |             ricovero per la notte, perchè era di buon core, introdusse
  97    4     |                   Fortuna che la finestra era bassa! Il Re battè il capo
  98    4     |                   se n'anderebbe. Il male era più di amore sprezzato,
  99    4     |             riseppe dalla gente che il Re era malato, si propose rimediare
 100    4     |                   lettere di suo padre. N'era giunta una con questo indirizzo:
 101    4     |           pubblicavasi a Firenze quando c'era la capitale. Diceva così: - «
 102    4     |                    che forse in esiglio s'era inquietato anche di più,
 103    4     |              Stigliani (Mondo nuovo). Ell'era in somma in tutti i membri
 104    5     |              MONDO SOTTOTERRA.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un omo che aveva
 105    5     |               scatenìo, un rumore d'armi: era il gigante, che sentendo
 106    5     |                  e trova la porta in dove era incatenata la Regina. Apre
 107    5     |                  Segue lo sposalizio, com'era fissato; e all'ora del pranzo
 108    5     |                siamo entrati perchè non c'era nessuno per aprirci ed abbiamo
 109    5     |               sarebbe stato segno ch'egli era morto. E così scese e al
 110    5     |                 con erbe e be' fiori; e c'era una vecchia con un fuoco
 111    5     |                   grande, dove il portone era chiuso. Bussa alla porta;
 112    5     |                    E subito, perchè prima era piccolo, divenne grande
 113    5     |                 nel palazzo e fa come gli era ordinato. Disse il Re: - «
 114    5     |                   E il cane fece come gli era ordinato. Ma le guardie
 115    5     |                mago.» - Spiegò allora chi era, e come i fratelli l'avevan
 116    5     |                comprendere a prima vista. Era quivi posta sopra alcuni
 117    5     |                 meno la sua grandezza, ed era situata in maniera che pareva
 118    6     |            UCCELLINO CHE PARLA[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un Re. Non si
 119    6     |                 Il coco qui di cucina, ch'era giusto d'estate che sudava
 120    6     |                 n'andiedi fori. Mentre io era  alle sponde a prendere
 121    6     |                  andaste fori?» - Gua', c'era ordine di morte e sospettava. - «
 122    6     |                  di bene in meglio. Il Re era contentissimo: la sua sposa
 123    6     |               contentissimo: la sua sposa era rimasta incinta. Lasciamo
 124    6     |                   incinta. Lasciamo quand'era già su' sette mesi la sposa
 125    6     |                   sette mesi la sposa che era incinta, un cugino del Re
 126    6     |                   torna a Firenze. Ma non era l'istesso verso la moglie.
 127    6     |                  di molto, sapete, perchè era oro pesante e bello, che
 128    6     |                 che mentre sua moglie gli era di sette mesi, suo cugino
 129    6     |                per una gli davano: questo era il suo mangiare. Per tornare
 130    6     |                stanze di questa donna dov'era stata: non le voleva veder
 131    6     |              Entra nel suo quartiere, com'era solito, senza dir nulla.
 132    6     |               navicellajo, che la bambina era grande, la riprende, 
 133    6     |                  gran bel palazzo che gli era anche più bello di quello
 134    6     |                tutte le meraviglie, non c'era più che desiderare. Que'
 135    6     |             fratelli. Un giorno, quando l'era nel giardino, la dice da
 136    6     |             vecchia la sparisce, la non c'era più. E lei si mette a piangere
 137    6     |                      Eh lasciatemi stare! Era nel giardino che a me dicevo
 138    6     |                    lo battevano, mah! non era possibile, gua'! Stancato,
 139    6     |                che risuscitavano. Costì c'era anche i suoi fratelli. Figuratevi!
 140    6     |            fontana che brilla, brilla che era una cosa che sorprendeva.
 141    6     |                    se Lei mi permette. Vi era un Re: in un tal tempo,
 142    6     |                   che sente quest'ordine, era così stanco e sudato, dice
 143    6     |                   2. Questa Regina Stella era chiamata,~ ~Più bella donna
 144    6     |                  alcuna.~ ~Da sua Madonna era tanto odïata~ ~La quale
 145    6     |                  15. E giunto al fiume ch'era grande e grosso~ ~Apre il
 146    6     |               mise allato..... ~ ~20. Dov'era il Re con la sua Baronia,~ ~
 147    6     |                   Vergin Maria.~ ~ ~ ~31. Era un Romito in quella selva
 148    6     |                   IN DEL DESERT.~ ~ ~ ~Gh'era ona volta on fiœu d'ona
 149    6     |                   bravissima giovina, e l'era bonna che tutti in casa
 150    6     |                  a la Reginna mader la gh'era antipatica. Ven che al so
 151    6     |               viveva cont di frutt che gh'era, salvadegh: per bev, gh'
 152    6     |                    salvadegh: per bev, gh'era ona fontanella; e lee, l'
 153    6     |                  piovana. Ven che on  l'era  e la ved che ven  ona
 154    6     |              viveva d'erba di pràa che gh'era; e lee, pœu, la se serviva
 155    6     |                 esequi, tutt quell che gh'era de bisogn come ona mòrta;
 156    6     |                 mòrta; la porten via e gh'era el cofen vœud. E pœu gh'
 157    6     |                   el cofen vœud. E pœu gh'era el fiœu: la Reginna, la
 158    6     |                  on foss, on'acqua che gh'era  e le  andà giò per
 159    6     |                  fiœu, che la soa sposa l'era morta e el fiolin anca lu
 160    6     |                 sta notizia,... insomma l'era tutt fœura de lu del dispiasè.
 161    6     |                 passàa in d'on sit che gh'era on molin. Gh'era  el mornèe32,
 162    6     |                   che gh'era on molin. Gh'era  el mornèe32, el ved sta
 163    6     |                   taccàa, e el ved che gh'era denter on fiolin. El va,
 164    6     |                 sto fiolin e la ved che l'era fassàa denter in di pattej33
 165    6     |                 quaj scior.» - Ma però gh'era minga de marca in sui pattej,
 166    6     |                  in sui pattej, che se gh'era la marca capiven che l'era
 167    6     |                era la marca capiven che l'era on fiœu del Re. Lee, la
 168    6(33) |                  tœu[a] la tal!» - che gh'era vunna, che lee, la gh'aveva
 169    6(33) |             cassetta.» - La ghe dis: - «L'era piccol che mi l'hoo lattaa,
 170    6(33) |                 el boja; el boja, e lu, l'era adrèe per tirà, che ghe
 171    6(33) |                sia soa mièe, perchè lu, l'era tant persuas che la fuss
 172    6     |               tegnigh  sta donna, che l'era on poo malada, e de assistela.
 173    6     |                  la gh'aveva scritt che l'era mort anca el fiœu. Allora
 174    6     |              medesimo? Il navicellajo non era certo andato a restituirlo
 175    7     |               UCCEL BEL-VERDE.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un Re di Francia
 176    7     |                volta un Re di Francia che era molto amante della caccia.
 177    7     |              bandiera francese; ma l'arme era d'Inghilterra; e disse: - «
 178    7     |         Inghilterra seppe che la bandiera era stata ricamata dalla moglie
 179    7     |             moglie erano tutti morti; lei era morta dal dolore di questo
 180    7     |                  portava da mangiare, non era permesso a nessuno di entrare
 181    7     |               alle finestre a vederla che era seduta al suo balcone. Il
 182    7     |           chiamare una vecchia strega che era la sua intima confidente.
 183    7     |                    La strega le disse che era difficile nuocere a questa
 184    7     |          proteggeva; ma che l'unico mezzo era quello di salutarla e dirle: - «
 185    7     |               congedo dalla Regina perchè era guardia, si licenziò dall'
 186    7     |               doveva prendere. Mentre che era pensoso, seduto da una bottega,
 187    7     |                 suo anello: il suo anello era divenuto nero, la pietra;
 188    7     |                gli racconta che la pietra era diventata nera e che Federigo
 189    7     |             diventata nera e che Federigo era morto. Allora Alfredo gli
 190    7     |                   alla povera Amalia, che era indizio della sua vita se
 191    7     |                 servo fedele della Regina era consapevole di questo misfatto.
 192    8     |                          Un certo Re (che era sempre giovinotto, e non
 193    8     |                  finestra di terreno, che era spalancata, si sentiva tutto
 194    8     |                  deserto.» - Il Re, chè s'era fermato sotto alla finestra,
 195    8     |                 gli raccontò quel che gli era accaduto. La Regina s'imbizzì
 196    8     |              tenessero bene la sposa, che era di già gravida vicina a
 197    8     |               mattina che nel bottaccio c'era una cesta a galla che veniva
 198    8     |                 fare; ma il rimedio non c'era verso che lo trovassero,
 199    8     |                   un bosco folto, che già era calato il sole e cominciava
 200    8     |             palazzo tutto splendente, che era una maraviglia. Subito i
 201    8     |                 aver fabbricato, se non c'era qualche settimana fa, quando
 202    8     |              fossero soli, perchè non gli era riuscito vedere punti servitori,
 203    8     |                  a su' madre quel che gli era intravvenuto, e che aveva
 204    8     |                 sapere, che nel palazzo c'era riapparsa la vecchia e gli
 205    8     |                  urla e piangi, che non c'era verso di farli chetare,
 206    8     |                perchè quell'uccellino gli era scappato via. Si messero
 207    8     |              tutti a corrergli dietro, ma era impossibile acchiapparlo;
 208    8     |                 volò sulla finestrina dov'era murata la moglie del Re;
 209    8     |                   quella disgraziata, che era stata tant'anni a quel modo
 210    8     |                   tre cani.  presente c'era anche la Regina su' mamma.
 211    9     |                   SARA SIBILLA[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un Re d'una gran
 212    9     |                  Ma la più piccina, che l'era anche la più bella: - «Io
 213    9     |                vederla, genti mia! come l'era bella e garbosina, cogli
 214    9     |                  di più, per la vergogna, era diventa rossa rossa in viso. - «
 215    9     |                   a sentirla parlare se n'era innamorato, gli disse: - «
 216    9     |                  de' mesi, via, la Regina era gravida e al Re gli toccò
 217    9     |                 la scatola imperò, perchè era di legno, rimase a galla,
 218    9     |                 insenza sapere che strada era quella, e a bujo eccoteli
 219    9     |                passione: dalla guerra gli era torno vincitore, ma a vedere
 220    9     |                  ritrovava il palazzo gli era tanto stracco, che non si
 221    9     |                  ogni momento che per lui era meglio morire, s'arrampicò
 222    9     |                   questi figlioli, se non era la mi' moglie a mancarmi
 223    9     |                 corte, in quel mentre che era a tavola, raccontò tutte
 224    9     |                  la buttai nel mare, ma l'era di legno e stava a galla.
 225    9     |                    La ragazza dunque, che era sola in casa, scese colla
 226    9     |            tornorno dalla caccia, lei non era più allegra e contenta al
 227    9     |                  giunse a un luogo dove c'era un vecchino: - «Dov'andate,
 228    9     |                perchè s'accorgesse se lui era sperso o morto. Arriva dopo
 229    9     |                   lei pure arriva in dove era il solito vecchino: ma lei
 230    9     |                 arnese (un arnese, ma com'era fatto non si sa) si messe
 231    9     |                 in una locanda. Il Re gli era disperato; perchè e' non
 232    9     |                  Regina. Poera donna! gli era secca finita, allampanita,
 233    9     |               ridotto, un giocatore,~ ~Ch'era stato più volte perditore,~ ~
 234   10     |      MESSÈMI-GLI-BECCA-'L-FUMO[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un omo che aveva
 235   10     |              distante da questa cantina c'era il palazzo d'il Re. La gattina
 236   10     |              Maestà voleva sapere chi gli era. Un altro giorno la gattina
 237   10     |            Venghiamo alla gattina che non era fatto giorno: - «Gnau! gnau!» -
 238   10     |                 da : - «Gli ho detto ch'era un signore! Ed io gli voglio
 239   10     |                    Ve l'ho detto, eh, che era un signore?» - E dice da
 240   10     |          Arrivarono al palazzo. Da quanto era bello questo palazzo! l'
 241   10     |                tutta la roba, quanta ce n'era, con un fetore insopportabile.
 242   10     |             prender sua figlia perchè lui era ritorno un poero meschino.
 243   10     |             Soriana per nome chiamata; ed era poverissima, ed aveva tre
 244   10     |               assai pativa. La gatta, che era fatata, mossa a compassione
 245   10     |                   Re. Il quale inteso che era una gatta che parlar gli
 246   10     |                   dono, gli addimandò chi era questo Costantino. Rispose
 247   10     |                 lo patire che avea fatto, era pieno di rogna e di tigna
 248   10     |                   al fiume, nel luogo che era vicino al palazzo reale,
 249   10     |              addimandatolo per qual causa era stato gettato nel fiume,
 250   10     |              addimandò i guardiani di cui era e tutti animosamente risposero:
 251   10     |               onorevolmente alloggiarono. Era di quel luogo castellano
 252   10     |             soldato, il quale poco avanti era uscito dal castello per
 253   11     |                   CENERENTOLA.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un omo che aveva
 254   11     |            uccellino. Eccoti, siccome gli era uno che lavorava a corte,
 255   11     |              Prendetelo per voi.» - «Se c'era la Cenerentola, chi sa che
 256   11     |           pianella: quella che gli stava, era lei; e vanno via. E picchiano.
 257   11     |              altra si mette a sedere: gli era piccola. - «Ma ditemi, galantomo,
 258   11     |                provano la pianella, eh! l'era sua, la gli stava! La fanno
 259   11     |           figuratevi, innamorato com'egli era, gli dice: - «Assolutamente,
 260   11     |        SCINDIROEURA.39~ ~ ~ ~Ona volta gh'era on Re. El gh'aveva ona tosa.
 261   11     |                   El gh'aveva ona tosa. L'era tanto bella che le voreva
 262   11     |                 la voreva minga, perchè l'era vecc. Lu, seguitava a seccalla
 263   11     |                trovàa ona cittàa, dove gh'era on Re. L'è andada alla porta
 264   11     |                 passion, el s'è malàa. Gh'era pu nissun che podeva andà
 265   11     |            SCINDIRIN-SCINDIROEU.~ ~ ~ ~Gh'era on negoziant; el gh'aveva
 266   11     |                   do eren brutt e vunna l'era bella. L'era la minor quella
 267   11     |              brutt e vunna l'era bella. L'era la minor quella bella. E
 268   11     |                  van in cusinna, e lee, l'era  settada al camin. E discorreven
 269   11     |            discorreven de la festa che gh'era stàa; che l'è stada inscì
 270   11     |                andàa  ona sciora, che l'era inscì ben missa, che no
 271   11     |                inscì ben missa, che no gh'era nissuna altra inscì ben
 272   11     |                 pareven tutt i tœu.» - «S'era mi quella!» - «Cossa t'
 273   11     |                   disen de la festa che l'era inscì bella, che ghandàa
 274   11     |                 andàa sta sciora, e che l'era pusee ben vestida de la
 275   11     |                pareven propi i tœu!» - «S'era mi quella!» - «Cossa t'
 276   11     |                  ona bellezza! insomma gh'era nissun che podeva avè on
 277   11     |                  in dove la stava e che l'era impossibil che lee l'avess
 278   11     |                 anell l'accetta, ma che l'era difficil che la podess deventà
 279   11     |                   propi tutt i tœu.» - «S'era mi quella!» - Ven, che de
 280   11     | Scindirin-Scindirœu, che el fiœu del Re l'era malàa per el dispiasè de
 281   11     | Scindirin-Scindirœu, la va in giardin e l'era malinconica malinconica
 282   11     |                   i so sorell: che lee, l'era stuffa de stà sott de lor;
 283   11     |               camerera. El fiœu del Re, l'era in lett malàa; ghe portaven
 284   11     |                   , combinazion, lee, l'era de bass e la sent che aveven
 285   11     |                    perchè la diseva che l'era ona povera tosa che l'era
 286   11     |                 era ona povera tosa che l'era minga adattada a lu. Allora
 287   12     |                   IL RE PORCO[1].~ ~ ~ ~C'era una volta una Regina che
 288   12     |                  una volta una Regina che era gravida e stava  al terrazzino
 289   12     |               facesse un porco!» - Giusto era gravida. La partorisce e
 290   12     |                sotto questo pelo di porco era un giovinotto, un omo, aveva
 291   12     |          sentimenti come noi.  vicino c'era marito e moglie che avevan
 292   12     |                   a fare le cerimonie: se era una bestia! Quando gli è
 293   12     |                  Prende l'istess'ago, cos'era? e l'ammazza. La mattina,
 294   12     |                 altro giorno. La noce gli era più grossa della nocciola
 295   12     |                   Il giorno a pranzo, com'era solito, il Re beve, mangia.
 296   12     |                palazzo della madre. Cheh! era quasi sempre a letto piangendo
 297   12     |                 figlio, che io sposai che era un porco e adesso è un bel
 298   12     |                   perdono di quel ch'ella era stata causa ch'egli aveva
 299   12     |           CORBATTIN46.~ ~ ~ ~Ona volta gh'era on scior e ona sciora, ch'
 300   12     |                 l'ha trovàa ona porta: gh'era ona stria52 in mezz e ona
 301   12     |                   trovàa la porta, che gh'era ona stria in mezz e ona
 302   12     |             trovàa on'altra tra porta: gh'era ona stria in mezz cont ona
 303   12     |                 dimanda a la stria, se gh'era ancamò on pezz a rivà al
 304   12     |                   a la cort del Re, che l'era po[eu] el so corbattin.
 305   12     |                   l'han ciappada. On  l'era in giardin e ghvegnùu
 306   12     |   somigliantissima, una tal' e quale. Non era la vecchia medesima, no,
 307   13     |                     IL LUCCIO[1].~ ~ ~ ~C'era una volta una donna vedova,
 308   13     |               anche lui; ma quella di lui era bella; ma tanto bella, che
 309   13     |            spiegare! Un giorno Sua Maestà era alla finestra. Vede questa
 310   13     |                tutti i giorni, quando gli era quell'ora, Maestà andava
 311   13     |                 cannelli.» - La madre che era tanto astiosa (la fortuna,
 312   13     |                   in questa stanza dove c'era tutti vestiti: di quà belli
 313   13     |                 testa. Figuratevi che, se era bella, vestita in quella
 314   13     |                 pol dire che bellezza che era codesta! E picchia dalla
 315   13     |                   in mezzo la fronte. Gli era brutta, mah! non gli era
 316   13     |                  era brutta, mah! non gli era guardabile! gli era impossibile
 317   13     |                   gli era guardabile! gli era impossibile esser più brutta.[
 318   13     |                 tela e tutto quello che c'era da vedere. - «Oh sentite» -
 319   13     |                       Piglia la brutta ch'era di sotto il tino e l'alza
 320   13     |           Traditora, ora comprendo quanto era maligna.» - Arrivarono al
 321   13     |                dice il luccino. - «Se non era io, tu eri morta chi sa
 322   13     |               SIDELLIN~ ~ ~ ~Ona volta gh'era ona mamma e la gh'aveva
 323   13     |                aveva  tosanett: vunna l'era cattiva e l'altra l'era
 324   13     |                 l'era cattiva e l'altra l'era bonna comè. Ma la mader,
 325   13     |                 come ona stretta65 che gh'era di uss; e la picca a on
 326   13     |                corda e sidellin?» -  gh'era on sant; el dis: - «No,
 327   13     |           sidellin?» - «No!» - Quell  l'era el ciappin67, le rispond
 328   13     |                 rispond rabbiàa, perchè l'era ona bonna tosa; el ghe dis
 329   13     |                   corda e sidellin?» - Gh'era la Madonna e la ghe dis: - «
 330   13     |                front, che la lusiva che l'era ona bellezza; e la ghe dis: - «
 331   13     |                ghe cunta cosse l'è che gh'era success. Allora, l'altra
 332   13     |                   Oh!» - la dis - «come l'era bonna!» - La scova e la
 333   14     |                  BELLA E LA BRUTTA.[1]~ ~ Era un omo che aveva una figlia
 334   14     |                  quello che tu vòi.» - Si era empito il grembiale di danari.
 335   14     |                   più lunga diventava.[3] Era brutta prima e con questa
 336   14     |                  disse alla sua madre che era  fòri: - «Ci sarebbe da
 337   14     |            tradimento, disse - «Sì» - che era contenta; e fissarono tra
 338   14     |                  il Re non avea veduto se era la bella o la brutta, e'
 339   14     |                    ha spogliato quella ch'era in carrozza, e ha vestito
 340   14     |                   e ha vestito quella che era dentro a i' tino; e hanno
 341   14     |                messa n'i' tino quella che era in carrozza, ignuda com'
 342   14     |                   in carrozza, ignuda com'era quella prima, e son partiti.
 343   14     |                  sua figliastra; e invece era la sua figlia. Non sapeva
 344   14     |               Arrivando a casa suo padre, era sull'uscio di casa a sedere
 345   14     |                   la storia di Psiche non era forse una favola milesia,
 346   15     |                 BELLA CATERINA[1]~ ~ ~ ~C'era una volta una donna campagnola,
 347   15     |                 figliole: una delle quali era bellissima e si chiamava
 348   15     |                 altra, tutt'all'incontro, era brutta quanto dire si puole.
 349   15     |           dispetto; quella stella poi gli era un pruno negli occhi. La
 350   15     |             brutta di già la coda d'asino era tanto cresciuta da coprirgli
 351   16     |                  PREZZEMOLINA.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta marito e moglie.
 352   16     |                  delle fate. Questa donna era incinta. Un bel giorno s'
 353   16     |              costata assai!» - Dal marito era sempre rimproverata: - «
 354   16     |               cosa.» - Un giorno la donna era sopraffatta; torna la bambina
 355   16     |                 apre e vede Memè, che gli era un cugino delle fate.[3] - «
 356   16     |                come prima: serrata come l'era. La Prezzemolina va  a
 357   16     |            conduce giù in cantina, dove c'era una infinità di lumi e c'
 358   16     |                  una infinità di lumi e c'era quello della fata Morgana,
 359   16     |                grosso, grande; quello gli era il più grosso di tutti.
 360   16     |                   fate! La sua anima, gli era un lume. Spenti che gli
 361   17     |                   IL RE AVARO.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un Re avaro. E
 362   17     |                  un Re avaro. E da quanto era avaro, aveva sola una figlia
 363   17     |                 perchè nessun la vedesse. Era avaro e non voleva dar la
 364   17     |                 del più, del meno, se gli era scapolo: - «Ma Lei» - dice - «
 365   17     |               Come volete che la facesse? era tutta legata. Quest'albero
 366   17     |               albero rimaneva sul mare; c'era tutt'i bastimenti. La principessa
 367   17     |                   donne!...» - Quello che era vecchio, dice: - «La prenderò
 368   17     |                credesse, quando diceva ch'era sua figliola. Gli  i quattrini
 369   17     |                   perchè lei la paura non era altro che dell'assassino.
 370   17     |                 che tutta sanguina, chè s'era spaccata la testa, principia
 371   17     |                del pranzo, che a tavola c'era bottiglie e loro ci avevano
 372   17     |               alloppiate e Sua Maestà gli era più di loro: lo misero in
 373   17     |                   questo padre di lei; ed era fatto tutto sciocco per
 374   17     |                  me!» - Lo conduce dove c'era le forche: - «Guardi» -
 375   17     |                 Re, che non molto lontano era dalla figliuola, udite l'
 376   17     |                   inteso che nella camera era un giovane, tutta la zambra
 377   17     |                aquila, per la finestra si era fuggito.  fu sì tosto
 378   17     |                figliuolo dello Imperadore era venuto in persona e furata
 379   17     |                   in tempo poco~ ~ dove era la casta verginella..... ~
 380   17     |              nostri,~ ~Chè de' tesori ond'era carco il legno~ ~D'arricchirsi
 381   17     |                asta,~ ~Che sempre a canto era tenersi avvezza,~ ~Il ferro
 382   18     |                 caccia, un giorno, mentre era alla caccia, si fa un temporale
 383   18     |            chiarore: si vedeva bene che c'era una illuminazione, gua'.
 384   18     |                  giù per vedere se la non era morta, la mettono sur un
 385   18     |                   via e la risuscita. Gli era uno spillo ficcato, uno
 386   18     |                   astio» - dice - «che io era bella, fece questa cosa:
 387   18     |                   da mangiare quel che ci era e gli prende una damigella
 388   18     |              altro, è la medesima.» - Gli era figliola d'un Re anche lei.
 389   18     |                   alla caccia: sempre gli era . La madre s'insospettisce
 390   18     |                  trafitto il core!» - Gli era la moglie e il figliolo.
 391   18     |               dalla Regina, e la Regina l'era un'altra volta incinta.
 392   18     |                del suo trionfo: mentre ch'era vicino a godere il frutto
 393   19     |               BELLA OSTESSINA[1].~ ~ ~ ~C'era una volta (dove non me ne
 394   19     |            ricordo) una Ostessa, la quale era di molto bella, sicchè aveva
 395   19     |                    e a diciott'anni non c'era donna che gli potesse stare
 396   19     |                  ostessa. La figliola gli era un pruno negli occhi e non
 397   19     |                  andò nella camera in cui era chiusa l'Ostessina e gli
 398   19     |                svagarsi. L'Ostessina, che era di cuor bono, non sospettò
 399   19     |             rimutata; però quest'idea gli era venuta con un tantino di
 400   19     |                  gli giurò che pur troppo era vero quel che diceva e che
 401   19     |              finirla dove sapesse che non era stata morta. L'Ostessina
 402   19     |               sparse voce che la figliola era morta presso un parente
 403   19     |                   parente lontano, da cui era andata per istarci qualche
 404   19     |                 nulla gli fece mancare ed era trattata al pari di una
 405   19     |             ripensando quanto l'Ostessina era bona, si ripentì; e con
 406   19     |               sapendo che la sua figliola era ghiotta delle stiacciate[
 407   19     |                 nato. Intanto la Strolaga era ritornata dalla Bell'Ostessa,
 408   19     |                  sempre e come un Re se n'era invaghito. L'Ostessa, incaponita
 409   19     |                   corpo morto vestito com'era alla reale. Poi chiuse tutte
 410   19     |                 s'è fatto menzione, e che era un bel giovane scapolo,
 411   19     |                sul pubblico mercato non c'era che un pescione sterminato,
 412   19     |               canto della sala istessa vi era un camminetto acceso. Il
 413   19     |                  ogni modo, siccome il Re era di molto ardito, quando
 414   19     |                 l'ammirazione di que' due era grande, tanto più che scorgevano
 415   19     |                  come la figliola sua non era mica morta, e che invece
 416   19     |                   il figliolo, dall'altra era arrabbiata di molto in quantochè
 417   19     |                 Re confinante, il quale s'era mosso colle sue genti ad
 418   19     |              pericolo, e il dovere del Re era quello di difendere tutti
 419   19     |                  Ostessina, minchiona com'era, credette sincere le profferte
 420   19     |                  Ostessina ed i figlioli. Era dunque tutto pronto per
 421   19     |               quella caldaja di olio, che era stata ordinata per l'Ostessina
 422   19     |              saputo, che questo suo sposo era brutto e nero, mal volentieri
 423   19     |                 la quale d'Ungheria, dove era nata del Conte Guglielmo
 424   19     |                  e per la somiglianza che era fra lor due, e per non aver
 425   19     |                de' detti due Maganzesi, s'era fermata in un luogo vicino
 426   19     |                   misera, che il padre si era avveduto del suo fallo;
 427   19     |                 Magagna. Oh poffar, che m'era scappata!~ ~Ersilia. Ritorniamo
 428   19     |               servita e onorata sempre, s'era tale il tuo disegno, me
 429   19     |                essa. Perchè, per dirla, s'era appuntato fra di noi, che
 430   19     |                   di continuo in casa, ed era tanto amico della buona
 431   19     |             averìa80 placata l'ira.~ ~ ~ ~Era quel marinar pien di clemenza,~ ~
 432   19     |                   6] Caterina I di Russia era anche da meno, facendo da
 433   19(82) |                 alle; uca, ica, eca; ora, era, ira; enza, anza, onza;
 434   20     |                  TRE FRATELLI.[1]~ ~ ~ ~C'era un padre, che aveva tre
 435   20     |                sur una vasca. Il maggiore era quello d'i' bottegajo; i'
 436   20     |                 andiede alla vasca, non c'era che una rana.~ ~ - «Rana,
 437   20     |                   nella vasca: e dentro c'era scritto un polizzino: - «
 438   20     |              naturale, vede che quella  era cucita meglio, ma non ostante,
 439   20     |                 lino in bocca, e dentro c'era un polizzino, scritto: - «
 440   20     |                una signora, perchè questa era una principessa, confinata
 441   20     |          confinata in quella vasca perchè era fatata. Questo era burlato
 442   20     |                 perchè era fatata. Questo era burlato dai fratelli, che
 443   20     |                  un pesce![4]» - E questo era sempre malinconico, di cattivo
 444   20     |                    quello della bottegaja era ammobiliato che non c'era
 445   20     |                 era ammobiliato che non c'era male; quello della macellaja
 446   20     |                    quello della macellaja era persino sporco di sangue;
 447   20     |               sangue; e quello della rana era i' meglio quartiere di tutti,
 448   20     |               bellissima Principessa, che era la Rana, con sei carrozze,
 449   20     |            vendiede a un marinaro, perchè era gelosa. E lei non sapeva
 450   20     |                signore, avendo saputo che era stata smarrita questa figlia (
 451   20     |               padre di questa figlia, che era divenuto Re, perchè aveva
 452   21     |                    LA MAESTRA.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta marito e moglie
 453   21     |                   aveva avuta prima e che era morta. Le mandavano a scola:
 454   21     |                 di molto, ma di molto; ne era innamorata proprio. Figuratevi
 455   21     |         sotterrare la moglie. Che volete! era morta! Piangi ch'io piango:
 456   21     |                  una porta e picchiano. L'era la casa dell'Orco. Eccoti
 457   21     |                  Eccoti l'Orchessa (non c'era l'Orco) la tira la corda
 458   21     |                TOSANN.~ ~ ~ ~Ona volta gh'era marì e mièe: gh'aveven tre
 459   21     |                 tre tosânn; ma la mader l'era madregna, come disem nun.
 460   21     |                   disem nun. Ona sera, (l'era in lett) la ghe dis al marì: - «
 461   21     |              viaggià tutt el . In fin l'era quasi nott e saveven pu
 462   21     |              andàa  a cercà alogg. E gh'era  ona donna; la ghe dis: - «
 463   21     |                   a cercà la caritàa: e l'era so pader de sti tosânn.
 464   22     |                 GLI ASSASSINI.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un omo, che aveva
 465   22     |                   Cosa mi comanda?» - Gli era un sarto; credeva, che gli
 466   22     |                  mia, che vuoi tu? che ci era d'ogni ben di dio. Quando
 467   22     |              piangere. La si accorge, che era fra gli assassini. La dice: - «
 468   22     |                   un figliolo del Re, che era ferito, ma non era morto.
 469   22     |                    che era ferito, ma non era morto. La lo tira fuori,
 470   22     |               racconta tutto il caso, com'era stato. - «Oh!» - la madre. - «
 471   22     |                    nessun risponde. Non c'era, gua'! Principiano a girare
 472   22     |                   quest'orso, che.... non era possibile, ecco, le maniere
 473   22     |                 ricerca di suo padre: gli era vecchio, vecchio, ma gli
 474   22     |                  vecchio, vecchio, ma gli era vivo. La gli racconta tutto
 475   22     |                  insegnato da un uccello. Era difatti un tempo credenza
 476   23     |                 TRE FORNARINE.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un omo, che faceva
 477   23     |                specialmente la maggiore l'era sempre a guardarselo in
 478   23     |                    Centomogli rispose che era giusto; e subito, fatta
 479   23     |                    che la strada da farsi era bella e che doveano passare
 480   23     |                  domandare allo sposo, se era quella la strada. Ma Centomogli
 481   23     |                    tanto più che il bosco era di molto buio, che non ci
 482   23     |         Centomogli disse alla sposa che c'era poco altro da correre, ma
 483   23     |                 veduto tutto il castello; era scesa in giardino. Ma ogni
 484   23     |            spingersi ad aprirla; ma, se s'era vinta le altre volte, questo
 485   23     |                 via subito. Quella stanza era tutta circondata di donne
 486   23     |                 lapida. L'alza e vede che era un pozzo. E da questo pozzo
 487   23     |                 fare a dar soccorso a chi era laggiù, sorte dalla stanza,
 488   23     |                 lei l'aveva visto, perchè era passata da que' posti di
 489   23     |                 può figurare, se Clorinda era matta per la gioia! Ma per
 490   23     |             patire non poco; e il viaggio era lungo e pericoloso fra mezzo
 491   23     |                  la Clorinda al castello, era a caccia; e fu preso dagli
 492   23     |               castello di Centomogli, che era il capo degli assassini.
 493   23     |                    perchè il suo figliolo era tornato con una bellissima
 494   23     |                 chiamò la cagna; ma non c'era nessuno. - «Ah! perfida
 495   23     |                  quando l'ebbe avuto, che era tanto bello da non se ne
 496   23     |                raccontare che la Clorinda era gravida, e che la notte
 497   23     |                   principiò a gridare. Ma era inutile! Faceva sforzi,
 498   23     |                  campanello. Ma ogni cosa era sorda. Centomogli intanto
 499   23     |               camera della Regina, che si era svenuta. Presero Centomogli,
 500   23     |                   perchè si seppe che gli era un capo-assassino, e che (
 501   23     |                DEL PRESTINEE84~ ~ ~ ~ ~Gh'era on prestinee, ch'el gh'aveva
 502   23     |             tosânn. Lee, la dimanda chi l'era; e la voreva savè de che
 503   23     |             voreva savè de che famiglia l'era per podè dagh la soa tosa.
 504   23     |                    e lor han vedùu, che l'era on bon partii. Ma sti cart
 505   23     |                  staa in d'on sit, che gh'era propi nissun, in d'on bosch,
 506   23     |                    E l'aveva capíi, che l'era andada in man a on capp
 507   23     |               vann a  e anca allor la s'era indormentada e lu l'ha mazzada.
 508   23     |                 de sant'Antoni, che lee l'era divotta, che inscì la starìa
 509   23     |                 mess giò; e la ved che gh'era  on giovin in terra buttàa
 510   23     |                  in d'ona fattoria, che l'era  poch distant, che l'era
 511   23     |                era  poch distant, che l'era on fattor sott a la cort
 512   23     |                  a casa soa, perchè lu, l'era stàa assassinàa di lader
 513   23     |                  el ghe cunta quel che gh'era success; e che quella 
 514   23     |                success; e che quella  l'era quella, che gh'ha salvàa
 515   23     |                   scopert che quella  l'era scappada cont el fioeu del
 516   23     |                 del Re; e l'ha sentíi che era success sto matrimonî. Lu,
 517   23     |              quader de Sant'Antoni, che l'era inscì bel. E lee, la sposa,
 518   23     |            arresten el Sant'Antoni, che l'era el lader102. E via a tœu
 519   24     |                 TRE MELARANCE.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un Re, che aveva
 520   24     |                   che aveva un figlio che era sempre serio; non era mai
 521   24     |                 che era sempre serio; non era mai riuscito a farlo ridere.
 522   24     |               lettera, che gli diceva che era partito in cerca della bella
 523   24     |              melarance, e gli dissero che era poco distante; ma che era
 524   24     |                 era poco distante; ma che era guardata da un orco, che,
 525   24     |                   aveva gli occhi chiusi, era sveglio, quando li aveva
 526   24     |               sortì un'altra signora, che era più bella della prima, e
 527   24     |               sortì un'altra signora, che era più bella di tutte le altre.
 528   24     |                corte. Però, pensa che non era conveniente di condurla
 529   24     |              corteggio. Sotto l'albero ci era un pozzo; poco distante
 530   24     |               mise a pettinarla, e quando era già pettinata, gli mise
 531   24     |                   e disse che l'arrosto s'era bruciato. Disse che si era
 532   24     |                era bruciato. Disse che si era affacciata alla finestra
 533   24     |                   gonfino, si accorse che era uno spillo; si sfilò e questa
 534   24     |                  delle tre melarance, che era sua sposa. La brutta fu
 535   24     |                   I TRII NARANZ.~ ~ ~ ~Gh'era ona volta on fioeu del Re,
 536   24     |              volta on fioeu del Re, che l'era preso da la malinconia;
 537   24     |              nient reussiva. On , che l'era su on poggioeu, el ved a
 538   24     |                  Alora la donnetta, che l'era ona stria, la se volta e
 539   24     |                  lontan lontan e quella l'era la Tor di Trii Naranz. El
 540   24(104)|        trasparisse di qual provincia egli era. E ben fece; e sciocco è
 541   24     |                   sposalla. Sta giovina l'era tutta despettinada, ma lu
 542   24(108)|                  e non d'una Principessa, era il caso ricordato dal Beato
 543   24     |              quella bella giovina, che gh'era tant piasùu. Alora el cascia
 544   25     |                   BIANCHINETTA[1]~ ~ ~ ~C'era una volta una signora, che
 545   25     |                 rispose che quel ritratto era la vera immagine di sua
 546   25     |                 aveva fatto cercare e non era stato possibile trovare
 547   25     |                 sorella, gettata in mare, era stata presa da un pesce
 548   26     |            ZELINDA E IL MOSTRO[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un pover'omo,
 549   26     |           manierata e dolce di carattere, era di molto odiata dalle altre
 550   26     |                 bel giardino; e siccome n'era il cancello aperto, e' vi
 551   26     |                entrò diviato. Il giardino era carico gremito d'ogni sorta
 552   26     |                 suo viaggio e a che patto era potuto ritornare; e disse: -
 553   26     |                  una sala, dove nel mezzo era una mensa apparecchiata
 554   26     |                 disse al Re quel, che gli era intravvenuto. Ma, alla novella
 555   26     |            saliscendoli e catene, con che era assicurata la porta, una
 556   26     |                disparve. Intanto la porta era aperta; e l'Orchessa, introdotti
 557   26     |                vai a letto.» - L'Orco non era punto persuaso e storse
 558   26     |               interesse vostro! Se l'Orco era morto, tutti i suoi tesori (
 559   26     |            OMBRION111.~ ~ ~ ~Ona volta gh'era on papà112. El gh'aveva
 560   26(112)|            cominciar la narrazione, è: Gh'era ona volta, e non: Ona volta
 561   26(112)|                volta, e non: Ona volta gh'era. È una formola quasi sacramentale,
 562   26     |                   aveva tre tosànn113 e l'era molto114 pover e l'andava
 563   26     |                dent116. L'ha vist, che gh'era on bell scepp117 d'aj; e
 564   26     |                tosann gh'han ditt: cosa l'era, che lu el gh'aveva? E lu
 565   26     |                   l'ha ditt quell, che gh'era success. Donca120 i tosànn,
 566   26     |                ghe voreva molto ben: la s'era tant affezionada, che la
 567   26     |                       L'è andada; e lu, l'era  a ricevela. E l'è staa
 568   26     |                 ciar. E l'ha vedùu, che l'era on bellissem gioven. El
 569   26     |                 provà in di stanz, che gh'era intorna al  palazz, per
 570   26     |              trovàa, che in sta stanza gh'era denter tanti donn, che lavoraven
 571   26     |                  sul scalon; e, quand l'era , el ghe diseva:~ ~ ~ ~
 572   26     |                 parlà al Re. El Re, che l'era quel, ch'el desiderava,
 573   26     |                    l'ha riconossùu, che l'era  fiœu, che l'era staa
 574   26     |                  che l'era  fiœu, che l'era staa instriaa. E allora
 575   26     |                   deliberatrice; se no gh'era questa, mi podeva minga
 576   26     |               patrone de lo Vasciello, ch'era quase desperato, sse pose
 577   26     |              mercante. Nu' teneva figlie; era sulo isso e 'a mogliera.
 578   26     |                 Dice 'u cammariere, ca ss'era maravigliato. Dice: - «Basta,
 579   26     |                   ROS.~ ~ ~ ~Ona volta gh'era on sciôr e ona sciora; e
 580   26     |                  e la  trovà nissun. Gh'era on bel palazz, di magnifich
 581   26     |                   va in giardin; e , gh'era tanti scepp de rôs, tanti
 582   26     |                 tutti a i so famigli. E l'era sto scimbiott, che fava
 583   26     |                        Ona151 volta152 gh'era on pover-òmm. El gh'aveva
 584   26(161)|            immaginaa, dovrebbe dirsi se l'era immaginaa, l'imperfetto
 585   26     |                  ha sentùu sta robba, che era success de sto Tredesìn;
 586   26     |                     Difatti, el va; la gh'era, lee. L'eva  cont in man
 587   26     |            stentava a s'ceppall, perchè l'era tant dur. El Tredesìn, allora,
 588   26     |                 on gran bell regal, che l'era content comè164. El dis: - «
 589   26     |                 che soa mièe (del Mago) l'era de bass a  i  robb;
 590   26     |              tipografia Nistri, 1865): - «Era nel tempo de Vergilio preditto,
 591   26     |              dell'Ovo, che primo chiamato era castello de mari, como è
 592   27     |                  DEL PECORAIO.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un omo e una donna,
 593   27     |                   suoi e incerto del poi. Era da poco il ragazzotto dentro
 594   27     |                  finse di dormire, perchè era in non piccolo sospetto
 595   27     |                 chiuderla; e ogni volta c'era dentro una bella moneta
 596   27     |                promesso della Principessa era o  figliolo del Re di
 597   27     |              tratto in prigione, quando s'era creduto diventare Re. 
 598   27     |                raccontargli quel, che gli era intravenuto; e chi n'aveva
 599   27     |             soffitto da' gran sbalzi, che era obbligato a fare; il Re
 600   27     |                    Il Re, visto che non c'era più rimedio, cambiò idea;
 601   27     |                   paterna, che il padre s'era riserbati nel venderla,
 602   27     |               sospetto; e massime ch'ella era un poco leggeretta. Alla
 603   27     |           pericolo aduertiti, de ciò, che era bisogno, condutto in naue,
 604   27     |               perchè la regione incognita era, da longi fece firmar nostra
 605   27     |      sanguinolenti; iui la morte ogni ora era palese. Finalmente, retornati
 606   28     |                   SETTE TESTE[1].~ ~ ~ ~C'era una volta un omo pescatore,
 607   28     |                gli raccontò quel, che gli era intravenuto. La moglie,
 608   28     |              quando riseppe, che il pesce era stato chiappo daccapo e
 609   28     |                   prima tirata il pesce c'era dentro: e senza badare alle
 610   28     |                 rassomigliavano così, che era impossibile riconoscerle
 611   28     |                 rimedio di peggio male, s'era obbligato col Mago di apparecchiargli
 612   28     |                  quella mattina, la sorte era appunto cascata sulla stessa
 613   28     |                 bruno.[3] Il giovane, che era coraggioso, disse: - «Non
 614   28     |                 nome; e gli raccontò, che era venuto  per liberarla
 615   28     |                mirare la Principessa se n'era già innamorato fortemente,
 616   28     |                 ogni modo la parola reale era data. Epperò il Re disse: - «
 617   28     |             protestare, che il ciabattino era un bugiardo e che lui non
 618   28     |              frattempo, a corte, la mensa era pronta e di molti gl'invitati.
 619   28     |                 si voltò al cane, che gli era a cuccia in su' piedi; e,
 620   28     |            chiappato il cane, sentito che era suo, anche lui lo arrestarono
 621   28     |             pensiero, perchè quella selva era incantata e chiunque ci
 622   28     |              grotta e ci entrò. La grotta era piena di statue di marmo
 623   28     |                troppo, molle e stanco com'era. Ravviate delle legna secche,
 624   28     |                  giovane primogenito, che era partito, guardavano tutti
 625   28     |                  pur'anche il primogenito era passato da quei luoghi.
 626   28     |                  zitto! non conoscendo se era in mezzo a gente di garbo
 627   28     |                  accade tutto quello, che era accaduto al primogenito;
 628   28     |                  strega; e, pensando, che era bono a far rinvivire i fratelli,
 629   28     |              FRADEJ194~ ~ ~ ~Ona volta gh'era trii fradei. E sti trii
 630   28     |                    l'ha trovàa, che no gh'era nissun; e lu, l'è andàa
 631   28     |                    l'è andàa denter. E gh'era  ona veggia. La ghe dis: - «
 632   28     |                ona cadenna, perchè lee, l'era ona stria. Dopo, lee, la
 633   28     |                  accort, che el fradell l'era in pericol. L'è andaa in
 634   28     |                veduu quel palazzi, che gh'era nissun; e lu, per logass, (
 635   28     |                   lu, per logass, (che gh'era domà che sto palazzi pien
 636   28     |                    l'è andaa denter. E gh'era  sta stria: la s'è settada
 637   28     |            consumà a onz a onz, perchè gh'era ona porta: chi entra in
 638   28     |            palazzi e l'è andaa denter. Gh'era  ancamò quella stria;
 639   28     |              perchè el s'è accort, che gh'era denter i so fradej. El gh'
 640   28(197)|                  tornare e riferire, dove era Cristo, se n'andarono per
 641   28     |           cristiani dalla fame tanti, che era una disperazione e faceva '
 642   28     |                borgo; e il su' marito gli era morto da un pezzo; e lei
 643   28     |                  morto da un pezzo; e lei era rimasa vedova con du' figlioli,
 644   28     |             Gianni a giurare di , e che era un regalo del su' zio. Dice
 645   28     |             accadè, che un giorno, Gianni era dientro a un bosco a cercare
 646   28     |                dato retta a nissuno e che era innocente. Ma il Re la ragione
 647   28     |                  mezzo, sur un tappeto, c'era il figliolo della Principessa
 648   28     |                un'altra col bambino quand'era più grande; tra un anno,
 649   28     |                gli raccontò quel, che gli era intravenuto colla figliola
 650   28     |                  alla reale, che non ce n'era altri de' compagni. E nissuno
 651   28     |                cominciò a urlare, che non era vero, che lei non lo cognosceva
 652   28     |                   perchè la prova per lui era bona e intendeva di mantienere
 653   28     |           legittima di Gianni: ma lei non era contenta. Anzi, che lei
 654   28     |               contenta. Anzi, che lei non era contenta l'addiede subbito
 655   28     |                 la lampana, insennò non c'era più rimedio; tutto l'incanto
 656   28     |                 accordo. Sicchè, lui, gli era sempre a girare di qua e
 657   28     |                giorno, dunque, che Gianni era fori, viense a passare di
 658   28     |                voleva dar via quel, che c'era di vecchio per la casa.
 659   28     |               siem fritti! Quella lampana era tutta la mi' rendita, perchè
 660   28     |              tutta la mi' rendita, perchè era una lampana incantata!» -
 661   29     |                   BELLE-GIOJE.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un Re e una Regina:
 662   29     |                fabbricata questa torre, v'era quartieri da Regina e da
 663   29     |             campanili e tutto. Smirava, l'era mezza grulla in carrozza
 664   29     |                  lei non sapeva in dove l'era e dove non era, poerina!
 665   29     |                  in dove l'era e dove non era, poerina! piangeva e sospirava,
 666   29     |                 son la figlia d'i' Re; ed era nata sur i' destino, che
 667   29     |                   una fettina di pane, ch'era più quasi a una fetta di
 668   29     |                   maccheroni; e quicchè v'era d'arnese nella casa, principiando
 669   29     |                 tutti gli attrazzi, che v'era per la casa, a tutti diede
 670   29     |                   che tu t'alzi.» - Oh! c'era un malandrino sgabello sott'
 671   29     |                una bottega di ortolano; c'era l'omo sulla porta della
 672   29     |               ragazza e vede la fata, che era dreto: - «Oh Bella-Gioja!» - «
 673   29     |                 quasi la città, di dove l'era. - «Non lo sai, eh, Bella-Gioja,
 674   29     |                   Come mai? Iersera non c'era niente. O sogno o sveglio.» -
 675   29     |                  i' tetto d'una fata, che era madre d'i' mio liberatore,
 676   29     |                   menò in una stanza, che era piena di tutte le civaje,
 677   29     |                  sposo...» - «Che, se non era lui, io non faceva niente.
 678   29     |                   da Genova, il quale.... era chiamato dalle donne Genovesi
 679   29     |               spiaggia di Zacinto: - «Non era molto ancora dal lito dilungatomi,
 680   29     |           fanciulli, a cui concesso~ ~Non era altra notizia, ch'entro
 681   29     |                SOL201~ ~ ~ ~Ona volta, gh'era on gioven; e l'è andàa in
 682   29     |                   andàa in d'on caffè. Gh'era  on scior; el gh'ha ditt,
 683   29     |                 , per andà ; perchè l'era on palazzi, ma gh'era minga
 684   29     |                   l'era on palazzi, ma gh'era minga de porta. El gh'ha
 685   29(204)|              Domenichi, che: - «In Milano era fra gli altri un prelato,
 686   29     |               tosânn del Re del Sol. E gh'era  ona vasca; e lor van
 687   29     |                restàa in d'on bosch. E gh'era  on omm e ona donna, che
 688   29     |                rèstàa in d'on bosch; e gh'era  on omm e ona donna; e
 689   29     |              restàa in d'on giardin; e gh'era  on omm e ona donna, che
 690   29     |               trovàa in d'on giardin e gh'era  on omm e ona donna. Ghe
 691   29     |             restàa visin a ona gesa; e gh'era  dùu secrista210, che
 692   29(209)|                    Mezzosoldo (austriaco) era il sosin.~ ~
 693   29     |             trovàa visin a ona gesa. E gh'era  duu secrista, che sonaven
 694   29     |                rincressuu molto, perchè l'era la soa maghessa pusee brava.~ ~ ~ ~[
 695   29     |             NARANZ211~ ~ ~ ~Ona volta, gh'era on albergator. El gh'aveva
 696   29     |               distant in d'on sit, che gh'era domà214 ciel e acqua; gh'
 697   29     |                  domà214 ciel e acqua; gh'era on piccol sentee, che gh'
 698   29     |                  on piccol sentee, che gh'era pœu la ca de la stria. L'
 699   29     |               andaa in del sit, in dove l'era; , el s'è informaa d'on
 700   29     |                 stria; l'ha capii, che gh'era staa on quajghedun; e la
 701   29(215)|                          Ma Tonno ', ch'era 'no gran chiappino,~ ~Sentette
 702   29(215)|               note: - «L'aria di Scappino era una canzonetta, che cantavano
 703   29     |                 de drèe della carrozza gh'era la stria e gh'aveven pu
 704   29     |                DEL RE~ ~ ~ ~Ona volta, gh'era on Re. El gh'aveva tre tosann.
 705   29     |                  andà in d'on sit, che gh'era de l'erb, del verd insomma.
 706   29     |                 poduu trovà sti tôsann. L'era già on ann, che, insomma,
 707   29     |                podè andà a tœuj, perchè l'era el mago, che i aveva robbàa.
 708   29     |                   ligàa i so cavaj.  gh'era ona preja: de tirà su quella
 709   29     |              volta. E quand eren abass, l'era scur: ma lor d'avegh minga
 710   29     |                   vedè on palazz; e  gh'era a la finestra vunna di sti
 711   29     |               adrèe fin che st'acqua la s'era minuida, perchè l'andava
 712   29     |               discorr distant de la bonn, era vegnùu sto mago, ch'i ha
 713   30     |                  L'IMPIETRITO.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un gran ricchissimo
 714   30     |               perfide e scellerate; e una era bona, che non sortiva mai
 715   30     |                alla riva del mare. Pronto era il bastimento d'oro; e lui
 716   30     |                  quelle medesime, in dove era stato assaltato. Un altro
 717   30     |               cotesto bellissimo prato ci era piantato tutto cavol nero,
 718   30     |                  per comprare quel, che c'era di bisogno; e si piantano
 719   30     |            successo. Nin quel mentre, che era  e coglieva quel cavolo,
 720   30     |                coraggio!» - Allestito che era anche il padre, prende la
 721   30     |                    domani.» - Il mercante era allegro, perchè va alla
 722   30     |                 mattina, seconda mattina, era pronta anche quest'altra
 723   30     |                   delle figlie. Se quella era stata pronta avanti, quest'
 724   30     |                  fusse uno di nojaltri; e era il Maggiordomo del figlio
 725   30     |              figlio del Re di Spagna, che era incantato per un anno e
 726   30     |                   e viene a guarigione: l'era rimasto ferito a una coscia
 727   30     |                  locandiere, che vede che era il figlio del Re di Spagna,
 728   30     |            pensare a i' caso, che lui gli era intravvenuto, a stare un
 729   30     |                   il suo padrone, che gli era divenuto serpente. Nello
 730   30     |                 la medesima spada, che si era combattuto co' demonî. Se
 731   30     |              arriva alla locanda, in dove era stato, che il suo maggiordomo
 732   30     |                  locandiere vide, che gli era il figlio del Re. Dice: - «
 733   30     |                         4] Il Luigi d'oro era moneta franzese antica di
 734   31     |                  DI LEOMBRUNO.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un gran pescatore.
 735   31     |               poero Leombruno. La mattina era allestito innanzi di quelli
 736   31     |                   In quel mentre, che gli era per consegnarlo a il serpente,
 737   31     |                discorrere quello, che gli era intravvenuto. - «Niente,
 738   31     |                  per suo legittimo sposo. Era ben servito e ben corteggiato
 739   31     |                 alza Leombruno221. Alzata era anche madonna Chilina; dice: - «
 740   31     |            stabili da tutte le parti, che era diventato un gran signorone.
 741   31     |            legittima sposa.» - «Se quella era bella, la prima camerista,
 742   31     |                     In un battibaleno gli era su quella montagna. - «Mettiti
 743   31     |                 suo mantello addosso, gli era giù da loro, gli era. Si
 744   31     |                  gli era giù da loro, gli era. Si  la combinazione,
 745   31     |              brrrr! brrrr! brrrr! che gli era il Tramontano, che appariva,
 746   31     |                 tutta la novella, che gli era incorsa per la strada, nel
 747   31     |               figlio.~ ~ ~ ~Il pover uomo era un Pescatore,~ ~Ed ogni
 748   31     |                 nutricare;~ ~La sua Donna era fresca più che rosa,~ ~Viveva
 749   31     |                     E il suo Castello, ch'era in lunghe parte~ ~Quattrocento
 750   31     |                  Sol, che risplendesse;~ ~Era vestita di molti bei panni,~ ~
 751   31     |                 marito.~ ~Il suo Castello era cotanto forte,~ ~Di ciò,
 752   31     |                    Di ciò, che bisognava, era fornito;~ ~Per fin nell'
 753   31     |               sempre più l'amava,~ ~Perch'era bello e pien di gagliardìa,~ ~
 754   31     |                     Messer Liombrun: così era chiamato.~ ~ ~ ~Egli avea
 755   31     |                  la mattina nel suo paese era.~ ~ ~ ~Ma quando venne 
 756   31     |                     dove il torneamento era ordinato,~ ~E la gran Giostra
 757   31     |             ordinato,~ ~E la gran Giostra era già cominciata.~ ~L'altro
 758   31     |                sul prato,~ ~Dove la gente era ben radunata.~ ~Ivi era
 759   31     |                   era ben radunata.~ ~Ivi era un saracin molto possente,~ ~
 760   31     |             possente,~ ~Che nella Giostra era quasi vincente.~ ~ ~ ~Quel
 761   31     |                 volea accostare;~ ~Perchè era prode e pien di gagliardezza,~ ~
 762   31     |                 costei ebbe veduta,~ ~Che era piena di tanta leggiadria.~ ~
 763   31     |           donzella non guardava.~ ~Quella era tanto bella di fazione!~ ~
 764   31     |                           Uno di loro, ch'era più saputo,~ ~A Liombruno
 765   31     |                   figura.~ ~ ~ ~Ancor non era il Sol ben tramontato,~ ~
 766   31     |           abbandonato l'esercizio suo, ch'era d'armar nastri et altre
 767   31     |                 altre simili cordelle e s'era persuaso Poeta.» - Il Poncino
 768   32     |                   da Costantinopoli, ched era un signore ricchissimo.
 769   32     |                  di Costantinopoli, che l'era  al balcone e vede tornare
 770   32     |                       Ora di digiunè, non era più chiamato; ora di pranzo,
 771   32     |              chiamato; ora di pranzo, non era più chiamato; ma tutto quel,
 772   32     |                quel, che gli serviva, gli era portato nel suo laboratorio. - «
 773   32     |            Francesco occhia una bimba e l'era tutta il ritratto. Va al
 774   32     |                questo, abbiate da sapere, era un carbonaro, fabbricava
 775   32     |                rarità, che gli avevano. C'era un bellissimo giardino con
 776   32     |               vanno al primo piano, che c'era un bellissimo salone con
 777   32     |                   giorno il socero, che l'era i' carbonaro: - «Carissimo
 778   32     |                 Abbiate da sapere, che ci era un altro signore, che era
 779   32     |                 era un altro signore, che era ricco sì, ma non tanto quanto
 780   32     |                   benvenuto! Vede, se Lei era venuto avanti una decina
 781   32     |           ingresso del signor Giovanni, c'era una vecchia a sedere sur
 782   32     |                   questo mi rincresce! Io era venuta (avendo saputo di
 783   32     |                 lontano, che mio fratello era stato sposo), era venuta
 784   32     |                fratello era stato sposo), era venuta a fargli una visita.
 785   32     |                 dava a intendere, che gli era del signor Giovanni. - «
 786   32     |           rinvolti. Mostra il foglio, dov'era dipinto la camera e tutto. - «
 787   32     |                 cià, cià! cià cià cià!» - Era il signor Giovanni, che
 788   32     |                  suo vestuario, che lei s'era messo addosso. Allora: - «
 789   32     |                  medesimo fazzoletto, dov'era le gioje, e se la mette
 790   32     |                fratello della Rosina (che era la moglie d'i' signor Giovanni)
 791   32     |                  e quale~ ~In quella nave era sommersa, vidi~ ~Picciol'
 792   33     |                  stia dunque a sentire. C'era un Re, ma non c'era verso,
 793   33     |            sentire. C'era un Re, ma non c'era verso, che lui fusse mai
 794   33     |             sempre si battibeccavano, che era una disperazione[2]; eppure
 795   33     |             contentezze! Dice quello, che era travestito da orefice forastiero: - «
 796   33     |              tremolare; e, quando lui gli era dinanzi a petto, la Regina
 797   34     |                 si sturbò, perchè lui gli era proprio il Re di Spagna
 798   34     |                   a un bosco folto, che c'era il mare vicino, disse il
 799   34     |                collo; la piaga imperò non era mortale, perchè poi rinsanichì
 800   34     |              piano e lo porta a casa, che era un'allegrezza. Quelle du'
 801   34     |                 robusto e virtudioso, che era proprio una maraviglia.
 802   34     |           mangiare.» - Al giardiniere gli era garbato dimolto il giovinotto,
 803   34     |             fratello del Re, che lui pure era Re del Portogallo. E gli
 804   34     |             Portogallo. E nella lettera c'era scritto, che 'l corrieri
 805   34     |                   volsano, perchè lui non era cavaglieri; sicchè dunque
 806   34     |                 isposa Chiara Stella. E s'era per far le nozze, che a
 807   34     |               diceva, che il Re di Spagna era morto, e Chiara Stella doveva
 808   34     |               furore essere un anello, ch'era sotto la lingua della giovine.
 809   35     |                 ADELASIA[1]~ ~ ~ ~Adelame era un cavaliere al servizio
 810   35     |            servizio d'un Re, e l'Adelasia era la figliola unica e bellissima
 811   35     |              nascosto, perchè Adelame non era di sangue regio. Il Re,
 812   35     |                   3], che la su' figliola era nel giardino con Adelame.
 813   35     |                 dentro alla torre, dove c'era una bella camera tutta mobigliata
 814   35     |                   piazze, e s'accorse che era forastieri, gli s'accostò
 815   35     |             Antonio, ossia Adelame, che s'era preso quel soprannome, nell'
 816   35     |                   pareva un serpaio, tant'era trascurato e tutto in disordine.
 817   35     |             giorni il terreno e le piante era una meraviglia a vederle,
 818   35     |               saputo così, che l'Adelasia era sempre viva e chiusa nella
 819   35     |               promesso. E nella lettera c'era scritto: - «Adelame vol
 820   35     |               proprio vero nome, Adelame, era sotto la torre a aspettare;
 821   35     |               cala giù una cassina, che c'era dentro le gioie e i quattrini
 822   35     |               montagna. Sali, sali, sali, era già buio fitto, e non sapevano
 823   35     |                  di frasche, che dentro c'era un eremita vecchio in ginocchioni
 824   35     |                   modo, che ormai il male era fatto e non c'era rimedio.
 825   35     |                 il male era fatto e non c'era rimedio. Dice l'eremita: - «
 826   35     |               Adelasia: ma la colazione c'era sempre all'ora di desinare.
 827   35     |                  miglio giù nella valle c'era un paesuccio, si messe a
 828   35     |                   su' nonno. E siccome[7] era vestito tutto di pelle di
 829   35     |                   da che paesi veniva, se era solo o aveva il babbo e
 830   35     |                 dir mai, da che paese gli era partito. Con tutto questo
 831   35     |              servitore a sentire, che cos'era. Dice il servitore: - «Maestà,
 832   35     |                  un bon salario. Ma lui s'era annoiato; e un giorno dice
 833   35     |                 Adelasia, in quel mentre, era  a raccattar delle foglie.
 834   35     |             quella non rispondeva, perchè era svenuta. Allora Germano,
 835   35     |                 stasse di bon'animo e che era il su' figliolo. L'Adelasia
 836   35     |                che quel Capitano vecchio, era stato padrino dell'Adelasia.
 837   35     |             quando s'accorse, che Germano era figliolo di Adelame e dell'
 838   35     |               mezzo anche lui e disse chi era. E tanto s'adoperò, che
 839   35     |              furie; e sentito che Germano era figliolo legittimo di Adelame
 840   35     |              MONEGA228~ ~ ~ ~Ona volta gh'era on Prenzip. L'era vedov;
 841   35     |                volta gh'era on Prenzip. L'era vedov; el gh'aveva minga
 842   35     |                 gh'aveva minga de miee, l'era morta. E el gh'aveva ona
 843   35     |                  in casa soa, la sera, gh'era semper conversazion. De
 844   35     |                   alla conversazion, gh'era on cont; e el ghe fava l'
 845   35     |             voreva minga maridalla, che l'era tropp giovina, e de lassalla
 846   35     |                 ghe le disess, che lee, l'era maridada. Quand ghe le dis
 847   35     |                  reussìi. Fatt l'è, che l'era de nott: el pader, el va
 848   35     |               fava on sacrilegg, perchè l'era maridada. So pader, el mandava
 849   35     |               bass a portagh el mangià, l'era ona moneghella, che anca
 850   35     |             tosetta, che aveven fa bailì, era già passàa on ses o sett
 851   35     |              quella tal moneghella, che l'era lee, che gh'aveva i ciav
 852   35     |             moneghella, lee le dis, che l'era ona povera infelice, che
 853   35     |                ona povera infelice, che l'era in castigh. Lee, la gh'ha
 854   35     |                    Ven, che quella sira l'era  in conversazion, quand
 855   35     |                   E lu, el ghe dis, che l'era andàa per fa ona visita
 856   35     |                 podè tiralla su, perchè l'era tanto svenuda, gh'era vegnùu
 857   35     |                   l'era tanto svenuda, gh'era vegnùu fastidi. El fava
 858   35     |                     E le mena , dove gh'era la soa mièe: - «Ecco» -
 859   35     |                    E quella monega che gh'era insemma, che l'ha salvada,
 860   36     |             ragazza; e s'accorge, che non era solamente bella, ma anche
 861   36     |                 Pietro va al palazzo, che era l'ora di desinare. Si mettono
 862   36     |                addimandò al figliolo, chi era questa sposa, e lui glielo
 863   36     |               arrivati a due vie, siccome era notte dimolto buia, invece
 864   36     |          appollaiò su di un frutto, quand'era notte, e tra le foglie non
 865   36     |                entrata: ma porte non ce n'era di nessuna specie; soltanto
 866   36     |             voleva uscire di ; ma non c'era modo. Mentre dunque si sforzava
 867   36     |            raccontò tutto quello, che gli era intravvenuto. Dice il Mago: - «
 868   36     |                     Vanno al palazzo; e c'era la Maga, moglie del Mago.
 869   36     |                  bene come a un figliolo. Era dimolti mesi, che Pietro
 870   36     |                       Tuttavia Pietro non era contento di star rinchiuso
 871   36     |                   grande da marito, che s'era innamorata di Pietro; e,
 872   36     |              tanto bene, chè ogni persona era contenta. Ma, per fare un
 873   36     |              cameriere dell'albergo, se c'era modo d'impiegarsi in qualche
 874   36     |               riconoscersi. Ma Pietro non era però tant'allegro, perchè
 875   36     |                  su' prima moglie. Quando era un po' di tempo, che erano
 876   36     |                castello, dove l'Agnolella era. E sposatala, con lei se
 877   37     |                 persona bella, perchè gli era la più bella di tutte. Questo
 878   37     |           guardavan sempre su che sedia s'era messo il padre; se su quella
 879   37     |                alla città dal Re. Il Re s'era messo per perso; ma eccoti,
 880   37     |              abboccare col Re nimico, che era un bel giovinotto sderto.
 881   37     |               disse in tra di , che gli era una donna; e la 'nvitò al
 882   37     |              Fanta-Ghirò la bottiglia gli era alloppiata; ma lei furba,
 883   37     |                  e non potiede sapere, se era donna o omo. Figuratevi
 884   37     |                 giardino Fanta-Ghirò, e s'era cominciato a spogliare,
 885   37     |                 Aspetta, aspetta, mezzodì era già sonato da un pezzo,
 886   37     |                      Figuratevi, se il Re era disperato davvero, perchè
 887   37     |               indovinato, che Fanta-Ghirò era donna. Leggete questo foglio,
 888   37     |              sente un rumore nella corte; era il rumore della carrozza
 889   37     |             accortamente 'n chello, che l'era stato commannato, deventa
 890   38     |                    LA FRITTATINA.~ ~ ~ ~C'era una volta una donnina, che
 891   38     |                   ma questo buon uomo, ch'era sempre sveglio e vigilante
 892   39     |                PICCINA PICCIÒ.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta una donnina, piccina
 893   40     |                      PETRUZZO[1].~ ~ ~ ~C'era una volta marito e moglie,
 894   41     |                       IL TOPO.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta un topo. Dunque,
 895   41     |             topino entra in una stalla. C'era il gallo e gli becca il
 896   41     |             andaròo giò de canchen.» - Gh'era on carr de foeura de la
 897   41     |                ciappàa on sass, che no gh'era; e ghe l'ha dàa tant su
 898   41     |                  quella casa, donde io mi era partito poco fa. Perchè
 899   42     |                 CAPRA FERRATA.[1]~ ~ ~ ~C'era una vedova, che aveva un
 900   42     |                 Va per entrare in casa, c'era la capra ferrata: - «Chi
 901   42     |                  volpe, mentre questa non era in casa. Si fece sera e
 902   43     |                   I DUE GOBBI.[1]~ ~ ~ ~C'era due gobbi, due compagni,
 903   43     |                due gobbi il suo posto gli era Parma; quando gli ha camminato
 904   43     |                  trova una piazza, dove c'era una fiera, dove vendevano
 905   43     |               tutte, di tutte le sorti. C'era uno, che vendeva cacio;
 906   43     |                dopo un certo suo viaggio, era tornato al paese bello e
 907   43     |                    Il buon gobbo, che non era più gobbo, gliela confessò
 908   43     |                 gobbo. E così questi, che era venuto qui per guarire della
 909   43     |              certa piccola moneta; perchè era stata coniata sotto un Duca
 910   43     |                  il banchiere, tra perchè era faceto anche egli, sì eziandio,
 911   44     |                   molto, ve la dirò[2]. C'era una volta marito e moglie,
 912   44     |                 lo mangi?» - Il gatto gli era rimasto attaccato a il topo,
 913   44     |                  REGINNA SUPERBA~ ~ ~ ~Gh'era ona Reginna, che l'era molto
 914   44     |                 Gh'era ona Reginna, che l'era molto superba; e, in quel
 915   44     |                   le piaseva no, perchè l'era minga de sangu real come
 916   44     |                 la s'è tirada su tutta, l'era on pòo agitada, e allora
 917   44     |                 la soa superbia, perchè l'era tant superba, l'è stàda
 918   44     |                 promettere una noce: - «C'era una volta un gallo; questo
 919   44     |                   DOMM~ ~ ~ ~Ona volta gh'era on omm~ ~Apôs245 al domm,~ ~
 920   44     |                  ROMMA~ ~ ~ ~Ona volta gh'era on omm e ona donna,~ ~Che
 921   44     |                             Ona volta, gh'era on giovin; el vorreva tœu
 922   44     |                        Il Narratore. - Gh'era ona volta tre tosann. Vunna
 923   44     |             fuoche.» - Chille dicette, ca era 'Rasso e sse squagliava.
 924   44     |                 Narratore. - Ona volta gh'era on pegorée, che l'è andaa
 925   44     |                   mangià in campagna; e l'era de passà d'on'acqua; e l'
 926   45     |                   elmo o berretta, in cui era scritto a lettere d'oro:
 927   45     |                            Ona vœulta, gh'era on sciavattin255; sicchè,
 928   45     |           sciavattin255; sicchè, on , l'era tant stuff de  el sciavattin,
 929   45(255)|                delle nozze d'un d'essi) v'era in Milano un uso nuziale,
 930   45     |                  ona casa: sta tal casa l'era on'ostaria: gh'era marì
 931   45     |                 casa l'era on'ostaria: gh'era marì e mièe, che eren poeu
 932   45     |                 l'ha guardàa per aria. Gh'era ona gran pioda259 de sora
 933   45     |                stanza e l'ha guardaa e gh'era anmò sta pioda. E lu, el
 934   45     |                   lett, dopo sposada; e l'era tant sueffaa a tirà el spagh,
 935   45     |            SCIAVATTIN~ ~ ~ ~Ona volta, gh'era on sciavattin, che, stuff
 936   45     |                   a cuntà i travitt, el s'era desmentegàa, che l'aveva
 937   45     |                 lacc; e i mosch, perchè l'era d'estàa, hin andàa in gran
 938   45     |             quantità sul lacc, tant che l'era deventàa tutt negher. Alora,
 939   45     |             guerra cont on so visin. Ma l'era semper stàa battùu, tant
 940   45     |               monta a cavall, che quasi l'era gnanca bon de sta su; e
 941   45     |                 ona gran bandera, dove gh'era scritt: Con una mano ne
 942   45     |                  e in men de quella ghe n'era pu gnanca vun. El Re, ch'
 943   45     |                 dùu spôs, el sciavattin l'era tutt content. Ma, quand
 944   45     |                    EL SCIAVATTIN~ ~ ~ ~Gh'era on sciavattin, che l'era
 945   45     |                  era on sciavattin, che l'era al banchett262 a lavorà.
 946   45     |               mazzà.» - Gh'han ditt, se l'era bon de andà a toeu la città
 947   45     |                  passàa d'on sit; e  gh'era on mago. E , sto mago,
 948   45     |                  minga passàa, per dove l'era el mago. Lu, el mago, el
 949   45     |                danèe.» - «Ah poverà mi! l'era la folc, che ti te gh'avevet
 950   45     |                   SCIAVATTIN266.~ ~ ~ ~Gh'era on sciavattin, che l'era
 951   45     |                  era on sciavattin, che l'era tolt ona formagginna; e
 952   45     |                   per corregh adrèe; e gh'era foeura on legn de la pianta
 953   45     |                vegnì l'altra bestia. E gh'era li ona casa con denter duu
 954   45     |                quella .» - E dopo, lu l'era de sposà la tosa del Re,
 955   45     |               nott, el s'insognava, che l'era adrèe a tirà el spagh; e
 956   45     |                 pugn a la soa mièe, che l'era la tosa del Re. A la matinna,
 957   45     |                   tornàa a borlà giò e gh'era ona crooz. E gh'han dimandàa,
 958   45     |                  gh'han dimandàa, se el s'era faa mal: e lu, el gh'ha
 959   46     |                  madre: - «Per l'indietro era solo, e adesso sono due.
 960   46     |                 potuto dormire quanta gli era parso, non ripensò all'inganno
 961   46     |               alla sala d'aspetto, che ci era la terza sentinella, subito
 962   46     |                  Borbone, ai tempi in che era in Napoli, per certa contrada268,
 963   46     |                  so qual albero. Re Carlo era cortese assai, e molto amante
 964   47     |              TANFANE E ZUFILO.[1]~ ~ ~ ~C'era una volta tre fratelli;
 965   47     |               Tanfane e Zufilo. Ma Zufilo era piuttosto imbecille che
 966   47     |              dissero con furbizia, perchè era giucco: - «S'ha a partire[
 967   47     |             comprare il cojo di Zufilo. S'era già fatto notte; le botteghe
 968   47     |                Arrivati un pezzo in su, c'era un mucchio di querce; e,
 969   47     |                del mare e lo lasciano . Era quasi buio e Zufilo dentro
 970   47     |                   incontro per sapere com'era uscito dal sacco e avesse
 971   47     |            istesso Morosi: - «Una volta c'era un padre e una madre. Venne
 972   47     |                 terzo Trianniscia, perchè era piuttosto sciocco. Cadde
 973   47     |                 ad ascoltare la messa. Vi era un mandriano, che stava
 974   47     |                 fratelli, il maggiore gli era un giovinotto savio, che
 975   47     |                altro, il più piccino, gli era mattarugiolo, un po' scemo,
 976   47     |                 de' giorni e il Savio gli era andato al mercato per le
 977   47     |              muneta di dieci paoli, che c'era dentro, e la  al pentolaio
 978   47     |                  tondo luccichente, che c'era.» - Il Savio stiede in sull'
 979   47     |                dilontanarsi di casa e gli era di verno; chiama il Mattarugiolo,
 980   47     |                   sicchè in un attimo gli era stecchita e mostrava i denti.
 981   47     |          Camminato che ebbano un pezzo, s'era fatto notte scura in mezzo
 982   47     |              quercia per vedere quel, che era successo. Dimolti fiaschi
 983   47     |               tricioli; ma tutto il resto era sano. Sicchè tra lui e il
 984   47     |                   EL PEGORÉE272.~ ~ ~ ~Gh'era on fradell e ona sorella.
 985   47     |                   soa sorella, insomma, l'era rabbiada, perchè ghe mancava
 986   47     |              servitor de stalla, perchè l'era on pajsanell277, per podè
 987   47     |                   poo de pan de mangià. L'era on trì o quattr ann che
 988   47     |                 on trì o quattr ann che l'era via, soa sorella la saveva
 989   47     |                 la saveva pu nient dove l'era, no l'aveva  nœuva 
 990   47     |                 sent, che diseven, che gh'era la tosa del Re d'on sit
 991   47     |                   d'on sit distant dove l'era lu, che la stava inscì mal;
 992   47     |                inscì mal; insomma, che gh'era andàa tutti i professor,
 993   47     |                 ha minga vorùu , dove l'era la soa intenzion, ch'el
 994   47     |                  quella citàa, in dove gh'era sto Re, che gh'aveva la
 995   47     |            annunzià, el ghe dis, che lu l'era  per  guarì la tosa
 996   47     |               guardagh e a rid, perchè gh'era andàa  tanti medegh e
 997   47     |                van a dighel al Re, che gh'era sto tal, che gh'aveva la
 998   47     |                   E lu, el ghe dis, che l'era persuas de fa guarì la soa
 999   47     |                 el ved sta giovena, che l'era  come moribonda. El comincia278,
1000   47     |              LADER279~ ~ ~ ~Ona volta, gh'era marì e mièe. Eren pover;


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