Novella

 1    2|    dodici e mezzo di notte, con servitù e tutto. Un palazzo bene
 2    2|     giovani. Dato di braccio la servitù a i' Re, che scendesse di
 3    3|            dice ai cuochi, alla servitù. Vanno in cucina e trovano
 4    3|        campanin e el dimanda la servitù tutt stremìi con paura:
 5   10|         urli! gnau! ma urli! La servitù: - «Che hai tu, gattina?» - «
 6   10|       ringrazia. Dice uno della servitù: - «Dimmi, gattina, chi
 7   12|       stanze.» - La ordina alla servitù che nessuno entri. - «Venga
 8   12|       l'ammazza. La mattina, la servitù, eran l'undici, mezzogiorno: - «
 9   12|         viva! viva!» - Tutta la servitù, dicendo: - «Ecco la nostra
10   17|         a il ladro!» - Corre la servitù e vede la finestra serrata,
11   17|       al palazzo. Figuratevi la servitù che vede tutte queste botti
12   22|         una meraviglia! Dice la servitù: - «Maestà, La s'affacci
13   29|     bimba, datogli tutta quella servitù, che a lei le si apperveniva.
14   29|        se ne andavano via; alla servitù, che aveva dintorno, dice: - «
15   29|    quello d'i' Re, con tutta la servitù e i guardaportoni alla porta;
16   29|    incomodate adesso! ho la mia servitù, che mi fa salire.» - Quando
17   31| soltanto, e sparisce ogni cosa: servitù, carrozza, facchini e tutto;
18   36|    diversi lochi rapiti sono in servitù posti. In la quale dimorati
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