2 Gli è quel Vacca appunto, che ha scolpito uno de' leoni, che sono sotto la loggia de' Lanzi in Firenze. Ecco per intero[...] 3 Nell'originale "accorgemene"
4 Nell'originale "franteso". [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
5 Le correzioni sono già state riportate. [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
6 Identico è il conto siciliano di Ficarazzi La Grasta di lu basilicò presso Pitrè, Fiabe, novelle, racconti ed altre tra[...] 7 Tosa, fanciulla; pl. Tosànn. Da intonsa. - Celio Malaspini, Duecento Novelle, Parte II, novella XLVI: - «Il che veduto [...] 8 Miée, moglie.
9 Dopdisnàa o dopodisnàa, dopopranzo. Dacquà, adacquare, annaffiare.
10 Terrazza, terrazzo, terrazza, altana, belvedere, verone. Poggioeu, terrazzino, il balcone de' meridionali. Linghèra, ballatoio.
11 Foeuja o foglia, femm. (pl. foeuj), foglia. Foeuj, masch. foglio.
18 Basell sing.; basej o basij, plur. Gradino, scalino, scaglione. Bus, buco, foro, pertugio. Sfor, luce, apertura, ogni v[...] 19 Pussée, più, dippiù; da più assai (?).
20 Nel seicento ebbe gran voga un libro d'educazione morale intitolato: L'Utile col dolce, cavato da' detti e fatti di div[...] 21 Smorzà e Smorzà gio', spegnere.
22 Pigotta (anche Popòla e Popoeura), bambola, fantoccio, pupo.
23 Gipponin, farsettino, giubbettino. Il Cherubini non registra Gipponin de lett, bensì Gipponin de nott.
27 E da questa voce sembra a me che il Giusti abbia tolta l'idea di quel suo sonetto che incomincia: Verso le due m'intesi[...] 28 Nel Saggio di Scherzi Comici, Firenze 1819. Nella stamperia del Giglio, si vende da Pasquale Albizzi presso le scalere [...] 29 Una vescica piena di sangue, destinata a far credere ad alcun gonzo un ussoricidio simulato, vien ricordata dagli annot[...]
30 Del to bon c[oe]ur, che te gh'het, forma pleonastica, impossibile a rendersi in italiano, dove sarebbe mostruosa. Simil[...] 31 Còfen, è spiegato del Cherubini: - «Specie particolare di cassa da morti, fatta come a culla;» - e risponde precisament[...] 32 Mornée, mugnajo e Mornera, mugnaja.
33 Pattej (plur. di pattell) pezze, fasce pe' bimbi. quell. Ven che la guerra la finiss. El fiœu de la Reginna, el ven a c[...] 34 Hin, sono, parola che parrebbe chinese. Si narra per ischerzo d'una signora, che andando a far visita a delle amiche, c[...]
36 Tra le Annotazioni al Malmantile Riacquistato, v'è la seguente che si riferisce all'ottava XIX del IX Cantare: Un'altra[...] 37 I adopera spesso lo Straparola per li, alla caravaggese. E così bistratta presso a poco tutti i pronomi.
38 Nell'originale "taglierannno". [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
39 È il Peau-d'âne di Carlo Perrault. Cf. Degubernatis. Novelline di Santo Stefano di Calcinaia, III. Il trottolin di legn[...] 40 Bell'-e-brutt. Questo Vocabolo manca nel Cherubini; cosa voglia dire è spiegato dall'inciso apposizionale che gli tien [...] 41 Dice il Cherubini: - «Scindiroeu, Scindiroeula. Cova 'l foco. Che sta a covare o a guardare il fuoco o la cenere. La Ce[...] 42 Pantrid; pan grattato, farinata. Pane grattugiato e cotto nel brodo o nell'acqua, con burro, sale e cacio grattugiato. [...] 43 Nell'originale "quajchechedun". [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
44 Boccheritt, dal francese bouquet, che essendo oramai dell'uso italiano in tutte le provincie ed avendovi derivati, non [...]
46 Corbattin, ommesso dal Cherubini, val quanto Scorbattin, diminutivo di Scorbatt, contadinescamente Corbatt, corvo. Il L[...] 47 Muson, grugno, muso lungo.
48 Prestinèe, fornajo, panicuccolo. Il Cavour, ne' suoi discorsi parlamentari, ha adoperata la parola pristinajo, che è di[...] 49 Gotta, goccia, gocciola. Conza o Conscia, condimento, salsa, intingolo, broda: quel che ora nel gergo militare pedemont[...] 50 Ciall, sciocco. Cialla femm.
56 Pûj, pollo, polli; polliroeula, pollajuola, guardiana de' polli, fille de basse-cour.
57 Veramente si avrebbe a dire òr, e non ora; ma ripeto, io stenografo e non mi fo lecito di correggere nemmanco gli sprop[...] 58 Indormentinna per narcotico, non c'è nel Cherubini.
60 Dice una canzonella popolare lombarda Se te fusset na Reginna Te faria incoronà. Ma perchè set contadinna Va in campagn[...] 61 De per lee. Qui, automaticamente. Che la correva de per lee, automatica.
62 Sidellin, secchiolino. Sidell m. e Siddella, f. secchio, secchia. (Ed il vocabolo italiano ed il termine meneghinesco v[...] 63 Il Cherubini non ha che desubedì; ma la mia fabulatrice diceva desobedì.
64 Borlà giò, tombolar giù. Firenzuola. Asino d'oro, Libro V: - «Nè mi parrà mai esser donna, nè viver certamente, insino [...] 65 Stretta nel Cherubini c'è solo come termine musicale: la stretta del finale. Egli però registra Streccia (ch'è forma pi[...] 66 Pess e pessin, pesce e pesciolino. Ci son per la rima, m'immagino.
67 Ciappin, vale demonio, fistolo. Così pure il Chiappino in dialetto napoletano. Difatti ho trovato nella VII ottava del [...] 68 Suppa. Zuppa, suppa. Che vendetta di dio non teme suppe. Sarà ridicolo il vederne l'origine nel pa sanscrito (bere) col[...] 69 Rud, ruff e anche ru. Spazzatura, scoviglia, immondezza. Concio, letame, Sudiciume, loja, porcheria. Forfora. In una va[...] 70 Ditale, come inesattamente dicon molti, ossia, anello da cucire di ottone.
71 Manca nel Cherubini, il quale ha però coridera e corridera, femminili; e nelle Giunte e correzioni al IV volume anche C[...] 72 Boascia o bovascia, Meta, bovina, buina, vaccina, sterco di bue. Brœuda, broda, fanghiglia, poltiglia.
74 Scrivo per esteso Novella quinta della Deca seconda, acciò nessun dotto lettore prenda una papera simile a quella che p[...] 75 Non mi permetto di alterare il testo del Giraldi, che ho sott'occhi e stimo corretto; ma un tempo s'insegnava nelle scu[...] 76 Cf. Schiller, Die Jungfrau von Orleans. Parlata che termina: - «Johanna geht und nimmer kehrt sie wieder.» - Un tedesco[...] 77 Che quanto amar si può, v'haggio amato io. Ariosto.
78 Nell'originale "cou". [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
84 Il Limbrecht annota: - «Kinder-Märchen, N.° XL. Der Räuberhauptmann; «und N.° XLVI Fitcher's Vogel.» -
85 I soeu gent, i suoi genitori. Si noti la parte, che ha in questa variante la maledizion materna, motivo mille volte ado[...] 86 Tœu, (con l'œu breve, a differenza di tœu, tuoi, che lo ha lungo) adoperato assolutamente, ha, fra gli altri sensi, anc[...] 87 Piccà, bussare, picchiare. Portascia, Usciaccio, portaccia. Dervì, aprire; a quindi dervigh, aprirgli; dervinn, aprirne.
88 Capp, in milanese, non si adopera isolatamente nel significato proprio di capo, testa, anzi solo in alcuni significati [...] 89 Nell'originale "st ben". [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
90 Sogn, tanto sonno, quanto sogno. Lassass andà del sogn, è locuzione, che manca al Vocabolario Milanese Italiano di Fran[...] 91 Portà in spalletta (secondo il Cherubini) - «che i contadini dell'Alto Milanese dicono portà in pepiss o in gigiœura. P[...] 92 Ned Onguent, ned ontà, si rinvengono appo il Cherubini. Anzi solo il verbo Ong, contadinesco Vong (ungere, ugnere) e il[...] 93 Cusinna, tanto vuol dir cucina, quanto cugina.
95 Dacord, accordo, convenuto, concerto. Fà el dacord, concertare accordarsi (locuzione trasandata dal Cherubini).
96 Tosa usavano anche i Provenzali. Giraldo Riquiero ha detto: Toza, senz cor vaire E senes estraire M'auretz tan quan viv[...] 97 Sternì o starnì, (dal latino sternere); far l'impatto, impattare, fare lo sterno o il letto delle bestie.
98 Ficciàvol o Fittavol. Fittajuolo, affittajuolo, fittuario.
99 Dev'essere un Italianesimo, che non si ritrova segnato nel Cherubini.
100 Si dice tanto carr quanto car; sebbene il primo sia più usuale. Entrambi sono registrati dal Cherubini. Io m'attengo sc[...] 101 Per vers, in Milanese, s'intendono tanto le voci, con le quali ci rivolgiamo alle bestie, domestiche o selvatiche, per [...] 102 Per l'uomo nascosto dentro una statua (od un quadro) oltre le novelle indicate in nota al Re Avaro vedi anche: A. Sgube[...]
103 Striozz, che anche dicesi Striaria, Instriament, Instriadura e Striament: Stregheria, Malia, Fattucchieria, Incanto, Ma[...] 104 Naranz, tanto Arancio albero, quanto Arancia frutto. Dice il Cherubini: - «L'Ariosto (nel Furioso XVIII, 188) si lasciò[...] 105 Il sicome milanese nel senso di poichè, essendochè, è di uso relativamente recente nel dialetto; essendovi stato introd[...] 106 Qui nel senso di spillone, - «ago d'oro con capocchia grande, o tonda quadra, che sia, a uso d'appuntare lo sparo di pe[...] 107 Scin, dice il Cherubini: - «Forse sincope da Moscin.» - E spiega Moscin: - «Mucino, micino, gattino.» - Dannaa (arrovel[...] 108 Difatti, salvo ch'e' si trattava d'un Principe e non d'una Principessa, era il caso ricordato dal Beato Iacopone nel Ca[...] 109 Cusinna vuol dir tanto cucina, come in questo luogo, quanto cugina. alle due. Il De Gubernatis annota: - «Avvertasi ben[...]
111 Ombrion, manca nel Cherubini, dove c'è solo Òmbra ed Òmbria per ombra, spettro (da non confondersi con Òmbra ed Ombria,[...] 112 Papà, paperin, babbo, papà. Il signor Reali postilla: - «Il modo più comune, se non il solo, che si usa per cominciar l[...] 113 Tósa, sing. tosànn, plur. fanciulla, ragazza, tosa. Il diminutivo tosètta, fa al plur. tosarètt. Vedi pag. 42 e 301 nel[...] 114 Parola che non è nel dialetto.
115 Aj; aglio. Coronna d'aj, resta d'aglio. Coo, capo. Gesa, spicchio. Coa o sgaùsc, coda.
117 Scepp, fra gli altri significati ha quello di cespo, cesto, cumulo di molti figliuoli sur una sola radice di frutti o d[...] 118 Dàj, esclamazione, dagli! Ma qui v'è un bisticcio con d'aj.
119 Stremìi, impaurito, sbigottito. Fà stremì, impaurire. Stremiss, rimescolarsi, sentirsi rimescolare. Stremizzi, rimescol[...] 120 Donca e donc. Ergo donca, trii conchin fan ona conca: modo scherzevole di conchiudere.
133 Ciavetta, chiavetta, specialmente quella dell'oriolo, diminutivo di ciav.
134 Fee, fate. Fass s. masch. plur. fasce. Patton, qui è sinonimo di pattonin, pezza a più doppî o imbottita, che si sottop[...] 135 Pattell (e più comunemente al plurale pattij), pezze, que' pannilini onde avvolgonsi i fanciulli in fasce.
137 Forestée. Avendo Pietro Giordani stampato, in un articolo della Biblioteca Italiana, fra le altre cose, che, nella mode[...] 138 Gonzenbach. (Op. cit.) XLIII. Die Geschichte vom Principe Scursuní: Dormi, dormi e fa la ninna! Si to nanna lu saprà, F[...] 139 Pessegà, spessegà, affrettasi, sollecitarsi; spicciarsi dicono continuamente nel mezzogiorno. Spessecare è nelle Vite d[...] 140 Sic, ma è sproposito evidente della novellatrice lombarda, che non può far testo nelle frasi italiane.
145 Panzànega. Fiaba, fola, panzana, favola, pantraccola. Il Cherubini riporta così questa chiusa comunissima: E pœu gh'han[...] 146 Cf. Pitré. (Op. cit.) LXIIII. La fata muta; e soprattutto la variante castelterminese intitolata La figlia di la balena[...] 147 Affettazione di linguaggio aulico.
148 L'accento circonflesso indica il prolungamento della pronunzia, cagionato dallo assorbimento dell'articolo: mm'hâ sta q[...] 149 Anche qui l'articolo è soppresso, lasciando allungate l'o di co' ed il primo a di agliaro.
150 Tredesin, qual soprannome nel senso di padre di tredici figliuoli, manca nel Cherubini (o decimoterzogenito, come nelle[...] 151 On, masch., ona, femm. sono articoli. Vun od un, masch. vunna e veunna, femm. sono numerali.
152 Volta ed anche voulta, che comincia a schifarsi da' ben parlanti. Il dialetto milanese è andato e va continuamente ring[...] 153 Quajghedùn, quejghedùn o quaidun.
154 Nel Cherubini c'è solo quaicòssa. Ma io sono ben certo di avere udito non una volta, nè da una novellatrice, quaicòss, [...] 155 Il t di cont è eufonico, e si mette solo quando la parola seguente comincia per vocale.
157 Questo che è un mero sproposito della Novellaja, è puramente riempitivo e pleonastico.
158 Truss Trusc, mucci mucci; manca nel Cherubini.
159 Cristianusc, per cristianucci, forse, e senza forse, non esiste se non in questa sola frase.
160 La costruzione più comune sarebbe: Lee allora la ghe dis.
161 Più correttamente si direbbe: el tira via la scuffia di so fiœu; o meglio: el ghe tira via le scuffi ai so fiœu. Così p[...] 162 Balòss, barone, furfante, paltoniere. Così chiamansi per antonomasia nel basso Milanese que' vagabondi, che si presenta[...] 163 Dò, due, femminile; al maschile si dice duu. Quella di dò, quella di trèdes e modi simili, la seconda, la decimaterza, [...] 164 Comè; molto, assai, quanto mai. L'è grand comè, è grande assai. Vuol pur dire come, siccome.
165 Campanitt, campanelli. In questo senso proprio non è nel Cherubini, anzi solo come nome di fiori, bucaneve; come nome d[...] 166 Il Cherubini nota possibel come voce contadinesca.
167 Avendo detto el va de sora, sarebbe più grammaticalmente corretto, se la novellaja avesse proseguito: el va de sora ada[...] 168 Dessedà, svegliare, excitare; 'scetà 'de' Napoletani.
169 Còsse si dice spesso familiarmente invece di cossa. Cosse fet tì? che musi tu? Còsse l'è? Cos'è? che c'è? chèd è? Coss [...] 170 Trii, masch. tre, femm. - «Al maschile s'usa tre solo nel modo aritmetico La regola del tre; ed è cosa curiosissima, ch[...] 171 Sciòr, signore. Sont un sciòr, significa pure: sono a cavallo.
179 Infesciâ. Impicciare, imbrogliare, imbarazzare; (gh'è pœu on'altra robba, che m'infescia: qui poi è un'altra cosa che m[...] 180 Grand compagn de lu, grande quanto Lei, della sua taglia. Lorenzo Da Ponte, nelle sue Memorie, parla de' biasimi di mal[...] 181 Coverc, coperchio. El diavol el fa i caldar, ma minga i coverc. Parlando di pentole, caldai, ecc. il milanese chiama te[...] 182 Piccà giò, ficcar giù, spiega il Cherubini; è chiaro, che qui vale inchiodare.
183 Bùs, buso, bugio, buco, pertugio. Fà di bùs, sforacchiare; fà bùs, far colpo.
184 Hin, sono. Mi sont, ti te set, lu l'è, nun sem, vu sìe, lor hin. (Vedi 1a postilla a pag. 110).
186 Nell'originale "Prinpessa". [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
187 Alle quattro parole, alle quali ho sostituito puntini, vedi un riscontro nel Verville, Moyen de parvenir. (LVI. Théorèm[...] 188 Tempesta, qui val gragnuola, alla lombarda.
191 Nell'originale "addossso". [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
192 Nell'originale "arrabbbiato". [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
193 Nell'originale "ungento". [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
194 Il Liebrecht annota: - «Imbriani verweist auf Basile n.° 7 Der Kaufmann und n.° 9 Die bezauberte Hirschkuh; zu letztere[...] 195 Argant, sono les lampes d'Argant francesi, così dette dal fabbricante inventore.
196 Lasciate ogni speranza, voi, ch'entrate. Dante
197 Angonia, agonia; e così dicesi in parecchi dialetti e dicevasi anticamente in lingua aulica, per ravvicinare la parola [...] 198 Novella narrata dalla Luisa Ginanni del Montale Pistojese all'avv. prof. Gherardo Nerucci. Cf. Pentamerone, I. 3. Peruo[...] 199 Che alcuni pesci fossono addomesticabili e benevoli all'uomo è stata opinione diffusa. Narra Brunetto Latini: - "Et ell[...] 200 È la lampada di Aladino delle Mille e una Notte.
201 Novella composta da frammenti di parecchie altre. Il viaggio del giovane; la sorpresa delle fate o maghe nel bagno ed i[...] 202 Veng, vincere, guadagnare.
204 Racconta il Domenichi, che: - «In Milano era fra gli altri un prelato, il quale ritrovandosi un giorno aver seco a desi[...] 205 Mocc ed anche Mott, mozzo.
206 Manca nel Cherubini. Italianesimo. Ed in Italiano è Gallicismo.
215 Ciappin, demonio, diavolo. Vedi pag. 191 del presente volume. In Napoletano Chiappino vuol dire, secondo il Galiani, fu[...] 216 Questa invocazione del diavolo, ci mostra che qui la stria è semplicemente una strega, non già una fata. Nel Pentameron[...] 217 Bonne, francese; aja, governante, bambinaja.
227 Nell'originale "dacccapo". [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
228 Il Liebrecht annota: - «Klostergeschichte. Nichts besonderes.» - Ma ognun vede quanto importa questa novella, come docu[...] 229 Un frammento di canzonetta popolare, raccolta a Crenna, nel quale il processo di dialettizzamento è rimasto incompiuto,[...] 230 Andà in bordell andare a rovina.
234 Nella Posellecheata de Masillo Reppone (Scampagnata a Posillipo di Pompeo Sarnelli) opera in dialetto Napolitano del se[...] 235 Zòccara o Zòcchera o Zòccola, Zòccolo. Zòccor de capuscin, sandali. Zòccor de patta, zoccoli a guiggia intera (Sgalmare[...] 236 Pianta de pér, si dice anche on pér.
239 Brugna; tanto il prugno o susino che la prugna o susina.
240 Dorì, dolore. Insalata de fràa, bombon de monegh, fan semper dorì el stomegh. - "Insalata di monache eh! E' si spende p[...] 241 Oreggia, sing. Orecc, plur.
242 Perzipità o Parzipità. Quanto a Precipità, secondo il Cherubini, si adopera solo nel senso di far le cose frettolosamen[...] 243 De meneman. Di mano in mano.
244 Nell'originale "da". [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
245 Apôs, dietro, dopo, forse dal post latino. In alcune parti di Brianza, apoeus. Regge il dativo: apôs a l'uss.
246 Variante: Cont el s'ciopp in spalla.... Hoo de dilla o de cuntalla? Ne ho pubblicate parecchie versioni delle Provincie[...] 247 Borlà giò, cascare, tomare. Bandello, p. I, n. II: - «Quando l'averà a le stelle levato, mossa da naturale instabilità,[...] 248 Il Liebrecht annota: - «Vgl. Schnaller, N.° 45.»
253 Nell'originale "avessere". [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
254 Il Liebrecht annota: - "Grimm K. M. n.° 20. Das tapfere Schneiderlein, S. zu Sicil. Maerch. n.° 41. Vom tapfern Schuster." -
255 Sciavattin, ciabattino. Fà el sciavattin, oltre a fare il mestiere del ciabattino, significa anche lunediare. A proposi[...] 256 Formagginna, non registrato dal Cherubini, probabilmente diminutivo di Formaggia. Vedi pag. 578 postilla seconda.
261 La povera Fattoressa analfabeta, che mi raccontava questa novella, diceva tutto con semplicità ed accennava più che des[...] 262 Banchett, deschetto, banchetto.
263 Formaggin, caciolo, formella di cacio. V. pag. 575 postilla terza.
264 Rozzon, rozzone, rozzaccia. Cavallasc, manca al Cherubini.
265 Secretér (da Secrétaire, francese), segretario, cioè armadio e scrivania nel contempo.
266 Questa variante è gallaratese e vi si notano alcuni idiotismi particolari a quella città.
267 Vedi pag. 201 del presente volume la nota[2] alla Novella XIV di questa raccolta.
270 Narrata dalla Luisa Ginanni del Montale-Pistoiese al prof. avv. Gherardo Nerucci.
271 Fra le facezie del Bebelio, ce n'e' una intitolata: De fatuo rustico: - «Cuidam ditissimæ viduæ unicus erat filius, sed[...] 272 Cf. Pentamerone G. II. T. II. Verdeprato - «Nella è ammata da 'no prencepe, lo quale pe' 'no connutto de cristallo va s[...] 273 Pedanna: Pedata, orma, vestigio. Il suono della pedata.
274 Striament o Strioss. Stregheria, malia. - Vedi a pag. 308 tra le postille.
279 Il Liebrecht annota: - «Ein Ehepaar bringt die Nacht auf einem Baume zu, an dessen Füss sich Diebe einfinden; die Frau [...] 280 Giamò, già. È evidente l'etimologia latina.
281 Andà ben, andà de dio, andà de Re, andà de pappa, andare di vantaggio o di rondone o in poppa o a seconda.
282 È impossibile qui non ricordarsi del celebre sonetto di Carlo Porta sulla manna degli Ebrei, che forse gli sarà stato i[...] 283 Bordell. Rovina, chiasso, bordello: - «Fa tanto bordello, Il Re Travicello.» - Giusti. La parola milanese non ha punto [...] 284 Licenziada, spedita.
285 Nê, in questo caso significa no. Che nê dal ciel a andà dove el sta lu.
286 Vedi a pag. 51 del presente volume, la postilla in cui è riferita un'altra parte della Storia di Campriano.
287 «Dubito forte, che dar la Berta derivi dal mito raccontato, che è piuttosto foggiato sulla somiglianza delle due parole[...] 288 Il Liebrecht annota: - «Eine Episode des bekannten italienischen Volksbuches von Bertoldo. S. K. M. n.° 61 Däs Burde un[...] 289 Raddrizz non ho trovato nel Cherubini.
290 Vegnì giò di collinn. Sarebbe proprio lo scollinare; adoperato dal Fagiuoli.
292 Cf. con la Novella CCXXV del Sacchetti: - "Agnolo Moronti fa una beffa al Golfo; dormendo con lui, soffia con un mantac[...] 293 Com'è possibile parlare di venti freddi, senza ricordarsi il faceto errore d'un famigliare del duca Litta? che, leggend[...] 294 Abbiamo una Novella poco diversa appresso il Bandello: Parte IV. Novella III. - «Un cortigiano va a confessarsi; e dice[...] 295 Se la memoria non m'inganna, il Casalicchio ha trattato questo argomento, stemperandolo con la solita sua dicitura prol[...] 296 Calà, mancare.
297 Cf. Pitrè. (Op. cit.) XCVII. L'Abbati senza pinzeri. - Corrisponde alla IV novella (in ottava rima) della Settimana Vil[...] 298 Vedi la stessa dimanda nell'esempio milanese La stella Diana a pag. 42 del presente volume.
299 Il Liebrecht annota: - «K. M. n.° 19. Der Fischer und seine Frau. - G. G. G. M.DCCC.LXVIII. S. 110 zu Radloff, S. 313.» -
300 Rud. Vedi l'ultima postilla a pag. 191 del presente volume.
301 È difficile il persuadersi, che Carlo Porta non fosse ispirato anche da questa novellina, quando compose il celebre son[...] 302 Il Liebrecht annota: - «Gehört zu einer weitverbreiteten mythischen Vorstellung. S. meine Bemerkung in Ebert's Jahrb. 3[...] 303 Pisonant, luogajuolo, pigional campagnuolo. Il Pisonant lavora il terreno a vanga ed a braccia, non ad aratro e buoi; n[...] 304 Semenà non c'è nel Cherubini.
305 Nella Vita di Sant'Antonio Abate, estratta da Sant'Atanasio, da San Girolamo, da Palladio ed altri (nelle Vite di dicia[...] 306 Biella, tegame.
307 Nell'originale "e tutt i so compagn e tutt i so compagn"
308 Vedi, per borse denaripare, la novella Il figliuolo del Pecorajo a pag. 349 del presente volume e particolarmente la no[...] 309 Cicin, o Ciccin, ragazzo amabile, Cecino. Borlin, tondo, grassoccio. (In tal senso manca nel Cherubini).
310 «Chiscioeu, è una schiacciata, che fanno da noi con farina gialla, burro, zucchero, acqua e qualche volta anche dell'uv[...] 311 Chisciotin, vezzeggiativo di Chiscioeu, manca nel Cherubini.
314 Oli, che (secondo il Cherubini) alcuni del volgo infimissimo dicono più idiomaticamente Oeuli, ed i contadini Oeuri: Olio.
315 Oliatt, manca nel Cherubini: gli è però evidente ch'è sinonimo di Olièe; Oliandolo, oliaro; ma vocabolo contadinesco.
316 Amolitt, non c'è nel Cherubini. Debbono esser però lo stesso di Amolin, Ampolle, Ampolline. - «Si prendono comunemente [...] 317 Saront, lo stesso che saroo, sarò.
319 «Sciott, stronzo, stronzolo» - monosillabo, l'i vi è mero segno ortografico.
320 «Anta. Imposta. Intelajatura, per lo più di legname, che bilicata o ingangherata serve a chiudere usci o finestre.» -
321 «Bernàzz o Barnàsc. Paletta, Pala da fuoco. Ferro noto, che s'adopera nel focolare. Dal lat. Prunatium, dice il Varon M[...] 322 Soree o Solee; solajo, granajo. - «Spazzacà, detto anche in vari paesi del Milanese Sorèe e Capascèe; Soffitta. Stanza [...] 323 Bastonad, plurale di Bastonada, che, secondo i casi, diremo bastonata, bacchiata, randellata, batacchiata, vincastrata,[...]
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