Volume, Cap.

 1    1,   1|           mal dissimulata:~ ~- Non c'è caldo che tenga. La mamma
 2    1,   1|            mamma dice anzi che qui c'è il frescolino che aguzza
 3    1,   3|            accorse che al di fuori c'era chi lo aiutava a levarsi
 4    1,   3|     toccarne le pareti. Capiva che c'era intorno a lui un grande
 5    1,   3|          diventato, e a questo non c'era rimedio.~ ~"Chi è causa
 6    1,   3|          senza dubbio.~ ~- Eh! Non c'è male, - rispose Gigino
 7    1,   4|       larva.~ ~- Lo dicevo io, che c'era anche il latino! - borbottò
 8    1,   5|         sposarci per aria?~ ~- Che c'entriamo noi? I maschi hanno
 9    1,   5|            con tutti questi occhi, c'è da veder tornare il diluvio
10    1,   6|          altra.~ ~- No, perché non c'è nessun formicaio che accetti
11    1,   6|            Sorelle, accorrete, che c'è bisogno d'aiuto! -~ ~Era
12    1,   6|        avvicinandosi continuò:~ ~- C'è una grossa preda da trascinare
13    1,   8|        piace. Non fosse altro, non c'è la seccatura d'andare a
14    1,   9|             Ohi, ohi, ohi!~ ~- Che c'è?~ ~- Oh povero me! Nientemeno
15    1,   9|      sotterranee: quando in quelle c'è troppo freddo le riportiamo
16    1,  10|       belle! Ma giacché qui dentro c'è tutto quello che una formicola
17    1,  11|        purtroppo, in tutti i mondi c'è il suo bello e il suo brutto.~ ~
18    1,  12|                Anche su questo non c'è nulla da dire. I filetti
19    1,  12|              disse a bassa voce. - C'è però qualche cosa di anormale...~ ~-
20    1,  12|          guardò sotto di sé.~ ~Non c'era più dubbio.~ ~L'acqua
21    1,  12|           le due gambe posteriori, c'era la bandierina.~ ~Gigino
22    1,  14|            che tra le formiche non c'era l'uso come tra gli uomini
23    1,  15|         nella galleria d'ingresso, c'erano ancora: esse, essendo
24    1,  17|          fare. Ma io in questo non c'entro, e voi siete libere
25    1,  19|            Poi, quando il pericolo c'è e si vede, allora, ma allora
26    1,  20|           le gambe eran dure e non c'era caso di staccarle.~ ~
27    1,  21|         pareva senza importanza. - C'è stata sopra appena un istante,
28    1,  22|          con energia. - Oramai non c'è altro rimedio che riguadagnare
29    1,  23|          l'ho..., e in questa casa c'è anche la mia mamma e lo
30    1,  23|        fatto io. Ma t'assicuro che c'è da rodere!~ ~- Che è molto
31    1,  24|         mormorò fra sé:~ ~- Se non c'ero io, il grillo a quest'
32    1,  24|           che in questa strada non c'è nessuna farmacia dove andare
33    2,  26|      moveva.~ ~- Ma in questo lago c'è una vera flotta! - pensò
34    2,  26|           rispose:~ ~- Ehi!... Chi c'è?~ ~- Sono io, l'ammiraglio
35    2,  27|     impressione vivissima.~ ~- Non c'è dubbio, - disse tra sé -
36    2,  29|            un bel pezzo, si fermò: c'era dinanzi a lui qualche
37    2,  29|                 È successo che non c'è soltanto il legno da rodere... -~ ~
38    2,  31|        altra esclamò:~ ~- Sorelle, c'è il sole, ed è ora che ci
39    2,  33|            che fo la caccia quando c'è il sole, non mi aspettavo
40    2,  34|       formica che hai chiamato, se c'è ancora, rimarrete qui.
41    2,  34|          ladrone, esclamò:~ ~- Non c'è neanche bisogno di spese
42    2,  35|        disse la formica - ieri non c'era.~ ~- Infatti, - rispose
43    2,  37|            Per oggi è impossibile. C'è molto da fare qui dentro.~ ~-
44    2,  39|           non è il vostro? -~ ~Poi c'era un altro dubbio terribile,
45    2,  40| Grantanaglia esclamò:~ ~- Attento! C'è il piede di una grossa
46    2,  40|         sta bene! - esclamò. - Non c'è altro inconveniente che
47    2,  40|        luogo dove abiti.~ ~- Eh... c'è poco da far lo sprezzante; -
48    2,  41|        bella corona imperiale, non c'era più.~ ~Ahimé! Essa era
49    2,  42|            e, volendoci stare, non c'è bisogno di pagar la pigione
50    2,  42|     Guardavo se, per combinazione, c'era rimasta un po' di quella
51    2,  42|           accertarsi che nel mondo c'è da mangiare aper tutti,
52    2,  43|           aveva detto Gigino - non c'è più pericolo di morir di
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