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Alfabetica [« »] equipaggio 1 equivalere 1 er 5 era 291 eracle 2 eran 7 erano 58 | Frequenza [« »] 328 una 317 l' 304 ma 291 era 290 le 251 con 249 è | Ercole Luigi Morselli Storie da ridere... e da piangere Concordanze era |
Novella
1 1| o molto della loro carne era già sotterra, ma glie n' 2 1| già sotterra, ma glie n'era rimasta tanta da poter mangiare, 3 1| oste filosofo. Quest'oste era un marchigiano, calafato 4 1| suo vecchio mestiere e s'era imbarcato nel primo piroscafo 5 1| la sua vita di emigrante era raggiunto; poteva finalmente 6 1| fame per due lunghi anni. N'era partito disperato e ora 7 1| schiave bianche, il quale s'era trovato a fare il viaggio 8 1| vapore, mi raccontava che era stato commosso fino alle 9 1| ciccia. Quando Otello s'era esaurito, puntava contro 10 1| aveva sei mesi di vita ed era nel suo più bel rigoglio. 11 1| osteria stava aperta. S'era sbiancato, ora, in faccia, 12 1| sbiancato, ora, in faccia, e s'era ingrassato a vista d'occhio. 13 1| stesso in tutto ciò che era amministrazione della sua 14 1| passata liscia: non gli era mai toccato nessun incontro; 15 1| da buon filosofo che egli era, aveva riposto una fiducia 16 1| che faceva alla tavola dov'era lui erano le più lunghe; 17 1| nessuno, perchè Peppino era l'anima, il dio tutelare 18 1| raccontava di storie buffe! Era stato atleta in un circo 19 1| In mezzo all'Oceano si era gettato in mare dal piroscafo 20 1| banchiere italiano che s'era voluta uccidere. Era riuscito 21 1| che s'era voluta uccidere. Era riuscito miracolosamente 22 1| salvare la ragazza, ma lui era stato issato a bordo che 23 1| rivoltammo; l'interlocutore era sconosciuto a tutti: un 24 1| di ogni ben di Dio, cui era attaccato un cavalluccio 25 1| lenta e sicura. Lo sforzo era gigantesco: gli occhi bianchi 26 1| Eracle di marmo in riposo s'era trasformato in un Eracle 27 1| quando già la vittoria era sicura (ed era sempre una 28 1| vittoria era sicura (ed era sempre una bella vittoria, 29 1| momento, non visto da nessuno, era sopraggiunto di ritorno 30 1| strillo da maialetto impaurito era ruzzolata in terra, poi 31 1| della sua vendetta, esso era stato fulmineamente e irrevocabilmente 32 1| piano del gran Peppino non era sbagliato: a lungo andare, 33 1| il banco, che a quell'ora era sempre vuota, per schiacciare 34 1| bocca di Otello: però non era cosa facile intendere il 35 2| come un bolide.~ ~Di dove era venuta?~ ~Nessuno lo sapeva.~ ~ 36 2| Nessuno lo sapeva.~ ~Era scesa da un vagone-letto 37 2| locale di storia e geografia, era pronto a scommettere qualunque 38 2| che quella piccola negra era di razza australiana e che 39 2| si trovavano di fronte, era battaglia dichiarata.~ ~ 40 2| dichiarata.~ ~La conclusione era sempre una: non si sapeva 41 2| chi fosse.~ ~Appena giunta era salita sull'omnibus-automobile 42 2| del luogo, dove ella si era scelta la più bella e costosa 43 2| trentenne conte Saturni, che s'era di fresco sposata una signora 44 2| in mezzo a tanto buio, c'era una cosa chiara: miss Mary 45 2| questo punto indiscutibile era anche quello che esasperava 46 2| si seppe subito che esso era dovuto ad una inaudita pioggia 47 2| pachiderma.... Scusate! Era così viva la rassomiglianza, 48 2| avrete subito indovinato, non era se non una delle quotidiane 49 2| altrettanto quotidiana fiducia: era un "numero" di quei vorticosi 50 2| dell'Albergo dei Bagni dove era stata verificata e rinverniciata 51 2| commuoversi.~ ~Dopo la pesatura c'era la passeggiata lungo la 52 2| ai quali la paziente miss era obbligata a passare. Al 53 2| dopo. E quello del cane era almeno un vero e proprio 54 2| quello della povera miss era semplicemente diabolico. 55 2| per tutto la povera miss era ormai considerata niente 56 2| vigilavo.~ ~Volere o non volere era una donna.... e con le donne.... 57 2| volto sul grigio accappatoio era bianco e giallognolo come 58 2| in fiore.~ ~Il romanzo c'era, per Bacco! Il difficile 59 2| per Bacco! Il difficile era capirci qualche cosa.~ ~ 60 2| osservare che la lettera era di otto pagine, di cui le 61 2| Evidentemente la remata mattutina era un «numero» aggiunto d'urgenza 62 2| suo programma dimagrante; era dunque impossibile non subordinare 63 2| fredda volontà del cervello, era subentrata ora una fretta 64 2| La sua psicologia era esattamente quella della 65 2| telegramma. Veniva dall'Havre.~ ~Era fatta! Il canadese aveva 66 2| quarto d'ora di anticipo: era agitatissima; non s'avvide 67 2| oscillazione: ma la lancetta s'era inesorabilmente fermata. 68 2| presenza della cameriera, era corsa dinanzi allo specchio 69 2| specchio dell'armadio, vi si era guardata per un istante, 70 2| al buco della chiave) si era gettata per metà sul letto, 71 2| riferì che improvvisamente si era udito un rumore di casse 72 2| essi venivano dal capanno: era chiaro dunque che l'elefante 73 2| il personale di servizio era scaglionato per il corridoio, 74 2| casa dell'elefante! Esso era giovane e biondissimo, bello 75 2| dell'elefante. L'occasione era propizia.~ ~- Vedete quel 76 2| esclamare il giovine.~ ~C'era in questa frase inaspettata 77 2| di certe farfalle.... ed era bella, oh! bella! la più 78 2| così bello che provavamo era amore!... Giusto tre anni 79 2| rivederla presto. Mio padre si era offerto di recarsi in Australia 80 2| ma poi mi rassegnai.... era tanta la gioia che provavo 81 2| mie braccia. Dopo un mese era in Cile, poi in Australia, 82 2| Il caso, tutto sommato, era veramente degno di pietà 83 2| Rudge.~ ~«La detta miss che era effettivamente arrivata 84 2| corpo della miss che gli era cascata sopra.~ ~«Miss Rudge 85 2| nel mezzo della camera, vi era salita sopra per mezzo di 86 2| allarme del fedele bulldog, ed era riuscita con un sangue freddo 87 3| egli, essendo marinaio, era loro superiore.~ ~E badate 88 3| di Dio, per i quali egli era altrettanto rinomato a Cardiff, 89 3| per il bastardo Baciccia era un altro paio di maniche: 90 3| suoi muscoli d'acciaio, era uno di quegli uomini così 91 3| quel che valeva Baciccia. Era un «marino» schietto e capace 92 3| così, nella vita!~ ~E c'era tutta una leggenda in proposito, 93 3| ad esempio, che, quando era stato dinanzi al sindaco, 94 3| quando, poche ore dopo, s'era accorto che la sposa non 95 3| nuovo; l'ultimo viaggio era durato due anni: niente 96 3| meno.~ ~Da soldato di mare era stato un esempio di coraggio 97 3| imbarcare acqua, e abbattersi. Era di gennaio, faceva mare 98 3| troppo acquosa. Baciccia era in buona fede: poichè quel 99 3| fede: poichè quel discorso era fatto per lui, credeva in 100 3| giovinezza di bastardo. C'era chi si ricordava d'esser 101 3| carne a causa dell'età, era venuta da Parigi al natìo 102 3| aveva raccolto e che poi era stata sempre la intermediaria 103 3| davanti al tavolino dov'era Baciccia, con quella gran 104 3| lasciati quel giorno; ed era la prima e anche l'ultima 105 3| la profezia del figlio s'era avverata, e la madre, fatta 106 3| pianto che la stupì, tant'era nuovo per lei, e volle scrivergli 107 3| Il padre di Baciccia non era morto niente affatto, come 108 3| niente affatto, come le si era voluto far credere, ma era 109 3| era voluto far credere, ma era vivo e verde non solo, ma 110 3| suo panciotto di velluto, era diventata un mazzetto di 111 3| quegli otto anni Baciccia era sbarcato tre volte alla 112 3| sa mai? Se andava male, era male di poco; ma se andava 113 3| andièmo! - ma poi, quando era il momento di cavarsi di 114 3| avesse affatto cercato, gli era capitato l'imbarco sulla 115 3| deserto porto dell'Ensenada.~ ~Era il giorno dell'Epifania, 116 3| vino che ha in cantina, era sbucato sulla riva, presso 117 3| sessantotto giorni di navigazione era stato l'argomento preferito 118 3| dalla madre: non solo, ma era anche entrato a comprare 119 3| antico amante di sua madre era soltanto arricchito sempre 120 3| arricchito sempre di più, perchè era una fibra d'acciaio, un 121 3| nell'almaçen vicino che era "d'uno sporco napoletano". 122 3| Baciccia non rideva più: s'era imbestialito perchè il suo 123 3| perchè il suo stalliere non era lì a portar le bestie a 124 3| sempre il suo tabacco, s'era avvicinato ai cavalli, non 125 3| forza, e non sa, ancora, e c'era il pajolo dei maccheroni 126 3| avrà fatto un buon brodo!~ ~Era pretto spirito delle Pampas, 127 3| la gente capisse che cos'era accaduto, il vecchio aveva 128 3| rabbrividirete lo stesso.~ ~Zita era magra, ma senz'ossa: una 129 3| e grandi grandi.... Ce n'era d'avanzo per i miei diciott' 130 3| coda.~ ~Fraulein Zita non era sola.~ ~Mi presentò infatti 131 3| ogni due minuti almeno era costretta a farsi cadere 132 3| felice.~ ~Ma quello, ripeto, era un amico carissimo.~ ~Un 133 3| per fargli capire che Zita era roba mia e guai a chi me 134 3| alla più fosca tragedia.~ ~Era di maggio. Tutta Firenze 135 3| punto esclamativo.~ ~Non c'era altro che pigliare il treno.~ ~ 136 3| Alighieri.~ ~E questo non era niente: ne avevo in cantiere 137 3| Tornabuoni: una camicia che m'era costata un occhio, ma v' 138 3| gli rompessi il naso, così era tutto imbrattato di sangue 139 3| perchè.~ ~L'amico rosso era al vertice del furore.~ ~ 140 3| razza latina!~ ~E intanto era già riuscita a farci fare 141 3| oliveti di San Miniato, era stata, fino a pochi giorni 142 3| mi crederete. Brockhaus era proprio là a dieci passi 143 3| qualche cosa di solenne era avvenuto anche tra me e 144 3| condotta di Zita? La verità era chiara. La povera piccola 145 3| piccola fata dagli occhi verdi era nè più nè meno che un trastullo 146 3| italiani....~ ~E allora? dov'era la colpa della povera Zita? 147 3| colpa della povera Zita? Non era forse piuttosto una vittima 148 3| della nostra vendetta! Certo era magnifico, era latino, simbolico, 149 3| vendetta! Certo era magnifico, era latino, simbolico, cesareo 150 3| con un magnifico volteggio era sparito oltre il letto, 151 3| involontario oltraggio. Non era un libro: era un grosso 152 3| oltraggio. Non era un libro: era un grosso quaderno. Sopra 153 3| grosso quaderno. Sopra c'era scritto:~ ~ ~ ~Italien, 154 3| viaggio.... Altro che ricordo! era una professione di fede, 155 3| ma la sostanza erotica era opera tutta di Zita! della 156 3| dal treno Pisa-Firenze, c'era questo mirabile pensiero 157 3| loro mai!...".~ ~Questo era scritto il martedì sera.~ ~ 158 3| nel cuore della vergine era sbocciata questa commovente 159 3| Ma che! Altro che bianca! Era la più sporca di tutte. 160 3| più sporca di tutte. E non era una sola: eran dieci almeno, 161 3| quella notte stessa. C'era tutta la faccenda della 162 3| quell'ora dolce in cui m'era parsa tutta mia, tutta rifugiata 163 3| pagine fino all'ultima. Qui c'era, tradotta in bel tedesco, 164 3| come i suoi capelli!...".~ ~Era tempo. Rimisi il bel romanzo 165 3| pugnale del Cinquecento.~ ~C'era qualche preparativo da fare. 166 3| il capo della fune a cui era legata la balla. Una volta 167 3| comodamente da quell'acrobata che era, giù per quei pioli che 168 3| Entriamo in camera. Non c'era.~ ~Zita piangeva.... finalmente!~ ~- 169 3| Ma, per fortuna. Zita s'era già slanciata verso quel 170 3| insieme.~ ~Per Bacco! Non c'era tempo da perdere davvero. 171 4| una delle due finestre ne era per tre quarti seppellita, 172 4| esercito di ragni che vi si era sicuramente attendato.~ ~ 173 4| Ma che serve descriverla? Era la testa di un padreterno; 174 4| vedere la camera ammobiliata. Era grande, c'era aria, sole, 175 4| ammobiliata. Era grande, c'era aria, sole, vista di un 176 4| la piccina di prima che era venuta loro incontro in 177 4| Ebbi il tempo di vedere che era entrato nella cucina.~ ~- 178 4| ceffone sonorissimo, ed era rientrato in cucina, mentre 179 4| raffaellesche che peruginesche, era corso ad abbracciare con 180 4| creduto bene di muoversi: era andata a prendere il bel 181 4| grassa m'aveva parlato. Era il supplemento domenicale 182 4| alla luce del mio cerino. Era un alto signore tutto impomatato, 183 4| inamidata ma sgualcita: era paonazzo in volto, e soffiava, 184 4| se la sua chiave apriva, era chiaro che quel signore 185 4| Guardai il suo biglietto; c'era sopra tanto di corona comitale 186 4| laboriosa come avete veduto, non era tuttavia bastata neppure 187 4| venne a farmi una visita. Era una signora vicina alla 188 4| modi spigliati e garbati: era già vestita da fuori, in 189 4| non sa Lei che mio marito era ricco.... ricco quando l' 190 4| fatto, scusi?~ ~- Non c'era Lei?... Non c'ero nemmeno 191 4| giorno.~ ~ ~ ~Quella camera era senza dubbio la meno propizia 192 4| strada per uscirmene.~ ~C'era tanta vita intorno a quelle 193 4| di quella casa!~ ~Quanto era buono quel povero inventore! 194 4| dalle loro mani vandaliche, era capacissimo di vegliare 195 4| Quanta mite potenza d'amore era nascosta in quelle quasi 196 4| ricco!...~ ~Per un mese si era vissuti in quella casa in 197 4| del signor Aristide non s'era fatto più vivo, e la povera 198 4| fuori io!". E quella non era donna da minacciare invano.~ ~ 199 4| ammobiliata altrove? Non era più semplice dare un posticino 200 4| quello che fino allora s'era diviso per dodici? Così 201 4| signor Aristide. Egli si era veramente imbarcato a Napoli 202 4| consenziente.~ ~Infatti era verissimo!!~ ~La tempesta 203 4| la signora Matilde, che era già cresciuta di qualche 204 4| sognare marenghi, che gli era stata così propria fino 205 4| il casamento sapeva che era scappato in Francia con 206 4| povera figlia maritata, s'era messa a letto con la febbre 207 4| già in vacanze estive, era padrona della casa. Lo stanzone 208 4| della casa. Lo stanzone era stato messo letteralmente 209 4| aeroplani Brioche. L'indirizzo era scritto a macchina. Ruppe 210 4| lettera.~ ~- Legga pure.~ ~Era una breve lettera scritta 211 4| La lettera, come vedete, era un miracolo di sottigliezza.~ ~ 212 4| gli occhi a lui, che mi era rimasto dritto e fermo lì 213 4| una statua; il suo viso era lo specchio di quella lettera 214 5| tutte, le dieci lire che si era messo in tasca uscendo dal 215 5| suo squadrone.~ ~Dentro c'era ancora pochissima gente, 216 5| malgrado un po' cattivo, era esposta sopra una rete di 217 5| altrettanto saggio quanto era buono di cuore, si sarebbe 218 5| Ma siccome Peppino non era un saggio, non sapeva chiudersi 219 5| cert'occhi che facevan lume! Era nata lo stesso anno, lo 220 5| che le mosche bevevano, era pianto!.... E allora ci 221 5| Armida!... perchè allora s'era piccoli, bastava che passasse 222 5| briacone del padre di Felícita era partito a un tratto per 223 5| povero sacchetto vivo ch'era stata tanto amica nostra!... 224 5| commozione il buon Peppino non s'era avvisto che l'organo aveva 225 5| i suoi piccoli: e questo era segno evidente, secondo 226 5| dovuto fermare, anzi certo s'era in verità fermato e inginocchiato 227 5| accorgersi dell'organo che s'era chetato, della gran scampanata 228 5| silenzio curioso che si era fatto intorno alla sua voce 229 5| scientifica»! Qualche zelante s'era già affrettato a sibilare 230 5| di Armida, e salì, come era solito fare, il primo ramo 231 5| quando tre mesi prima s'era svegliato anche lui e s' 232 5| svegliato anche lui e s'era ritrovato in una gran pozza 233 5| bacio che da cinque mesi era l'alt! desiderato di tutte 234 5| maledetta manata sul collo e s'era divincolata da lui; e salendo 235 6| singolarissimo di un giovane che s'era buttato giù da un terzo 236 6| volontà di ammazzarsi, ed era invece cascato sopra dei 237 6| Sala del pronto soccorso. Era sorta una rumorosa disputa 238 6| degli infermieri, la gara s'era iniziata.~ ~Quel lungo e 239 6| ragazzi imbizziti.~ ~La gara era già durata la bellezza di 240 6| grande e rosso, il quale non era altri che il famoso Cecco 241 6| gettò un mezzo urlo: non c'era osso nè muscolo nè nervo 242 6| medico anziano, quello che era stato arbitro nella gara, 243 6| vicino all'uscio, dove era il registro.~ ~Il disgraziato 244 6| mezzo metro la seggiola dov'era seduto. - Il prin...?~ ~- 245 6| dottore.... e Catone non era neurastenico.... che io 246 6| oooh!» prolungato e festoso era uscito da quattro o cinque 247 6| il principe. - La camera era pagata.~ ~- Va bene: ma 248 6| sostenuto da Cecco, si era accomodato il principe; 249 6| e bella moglietta che s'era presa da poco tempo, e che 250 6| nominarle: la moglie e il vino. Era dunque naturale che il ricordo 251 6| la porta San Sebastiano era passata, e le cento osterie 252 6| quella della Ninfa Egeria.... Era una disperazione da strapparsi 253 6| gli mancava, e in tanto c'era poco a casa sua, e proprio 254 6| lasciava passar quelle, addio! era fritto! incominciavano, « 255 6| del genzanese che ormai era a un tiro di sasso, e oltre 256 6| quasi di botto, ma Cecco s'era già scaraventato giù di 257 6| più vicino al banco.~ ~C'era da scegliere; erano tutti 258 6| un po' di vin rosso che era sul marmo del tavolino prescelto, 259 6| mentre il genzanese si era già definitivamente congedato 260 6| accanto; il cuore di Cecco era stato stretto da una infinita 261 6| principe, il quale se n'era avvisto sì, ma non se n' 262 6| avvisto sì, ma non se n'era punto maravigliato come 263 6| trovo perchè non c'è! perchè era una menzogna! Tardi, ma 264 6| cosa devo fare io se quello era l'unico mondo dove m'ero 265 6| m'ero preparato a vivere, era l'unico mondo dove avrei 266 6| certo a quella nenia, s'era addormentato.~ ~Cecco, vedendo 267 6| poi ci ripensò e capì che era inutile. Che serviva ridere 268 6| bambini ridenti, dov'egli era padrone, e Rina era sua 269 6| egli era padrone, e Rina era sua moglie. Gli pareva di 270 7| a tante rose, la spina c'era. Quel povero ragazzo.... 271 7| il corridoio.~ ~ ~ ~Non era passata mezz'ora, che, schizzando 272 7| trasportato dal suo bollore, era passato in una carozza di 273 7| puntellato alle sue stampelle, c'era suo padre.~ ~Dove poteva 274 7| mezzo accidente che gli era preso), non aveva il nostro 275 7| gran cerimonia!~ ~Non v'era dubbio possibile. Padre 276 7| prossimo campo di battaglia.~ ~Era un delizioso albergo cinto 277 7| d'un tratto in ospedale. Era stata così rapida la trasformazione, 278 7| allegro edifizio non se n'era nemmeno accorto e seguitava 279 7| dentro la mano, e siccome era un po' miope, portò il foglietto 280 7| lo scopo del cavaliere era quello di vedere il figlio 281 7| io - vi risponderò - se era più questo che quello?"~ ~ 282 7| resto, il cavalier Allegoria era logico.~ ~Possedeva un cervello 283 7| scarsissima importanza. Se ne era valso, questo sì, in certi 284 7| in certi casi, come si era valso del passato glorioso 285 7| affari guerreschi. Ma se n'era valso con la ferma persuasione 286 7| povero Ginetto, no: non era il caso di parlar di errori. 287 7| E questo, secondo lui, era il vero merito del suo Ginetto; 288 7| questo, via, siamo giusti, era un merito un po' maggiore.~ ~ 289 7| capace.... Per quello Iddio! Era bene il caso di presentarmi! 290 7| stato ieri a quest'ora: era troppo fracassata: non c' 291 7| troppo fracassata: non c'era rimedio.... Ma, non aver