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Libro segreto
    Capitolo
  1   2                        |           mentre su le sue labbra vedevo disegnarsi parole non proferite.
  2   3                        |       uccidere.~ ~Fiso al feretro vedevo, attraverso la cóltrice
  3   3                        |          difensore supino. ben lo vedevo con quest’occhio destro
  4   3                        |       agguatato dalla pazzia, non vedevo i ‘bastoncelli’ rosseggiare
  5   3                        |          Albertotti attonito? non vedevo nel cervello un intrico
La città morta
    Atto, Scena
  6    1,         1            |           con le palpebre aperte, vedevo come un vapore rosso, appena
  7    1,         1            |         una povera ¶ idiota ch'io vedevo tutti i giorni - quando
  8    2,         4            |    chiudevo gli ¶ occhi quando la vedevo venire a me da lontano;
Contemplazione della morte
    Capitolo
  9   1                        |          più potente e più bella. Vedevo fumare dai cespugli l’aroma,
 10   2                        |           non per me, ma per lui. Vedevo, come quel braccio levato,
 11   3                        |           dinanzi al camino; e io vedevo dalla mia tavola la sua
 12   5                        |        Sentivo l’odore spandersi; vedevo biancheggiare il morente
 13   5                        |         altro alternativamente.~ ~Vedevo il cadavere nell’aspetto
 14   5                        |   rettangolo buio dell’uscio. Gli vedevo l’orecchia piena di grumi,
 15   5                        |       sorda mollezza di bambagia. Vedevo chino su me il medico che
 16   5                        |     brillavano due occhi folli. E vedevo galleggiare nella tinozza
Le faville del maglio
    Parte
 17       13                   |          tormentò e mi esaltò. Lo vedevo tra me e le persone familiari,
 18       13                   |         tornanti su per le scale; vedevo le prime ombre della sera
 19       13                   |         mia imaginazione plastica vedevo la sua testa coronata di
 20       13                   |           la felicità quale io la vedevo nella mia infanzia, con
 21       13                   |       pupille di Galileo Galilei, vedevo in me «il pedantino tutto
 22       13                   |          su le cinque dita verdi. Vedevo di là d’Arno, quasi rispecchiati
 23       13                   |      fiume m’incrudiva la sete; e vedevo giù per l’ombra della volta
 24       13                   |           Con la coda dell’occhio vedevo il calònaco trasfigurato
 25       13                   |     ovidiano, la cicogna!~ ~Io la vedevo esosa con nel becco l’attorta
 26       13                   |           dovizia d’ogni origine. Vedevo rilucere tra arbusto e cespuglio
 27       13                   |        tristezza incognita; ma la vedevo irreparabilmente accomunata
 28       13                   |         chino verso la buca; e io vedevo non senza gelosia rilucere
 29       14                   |        nato con quel viso che gli vedevo o se glie lo avesse foggiato
 30       14                   |          serbo sotto la palpebra, vedevo spesso crearsi nel tumulto
 31       14                   |         nel viso del mio compagno vedevo lo splendore del mio viso. «
 32       14                   |          sentimento dell’Isola; e vedevo rilucere laggiù laggiù,
 33       14                   |          del tuo Fanò.»~ ~Come lo vedevo circospetto, e ricoverato
 34       14                   |         lunghe tre ore serali, lo vedevo sempre chino a sbirciare
 35       14                   |          un colpo sordo quando lo vedevo rimanere fiso e poi ripetere
 36       14                   |    Alzando gli occhi dal cómpito, vedevo rilucere l’ottone pulito
 37       14                   |          solitaria allo studioso. Vedevo biancheggiare i letti, di
 38       14                   |        regola e fuor della legge. Vedevo sotto di me, come in uno
 39       14                   |      verso la gronda in facciata, vedevo giungere strasciconi per
 40       14                   |          squassi, a buffi; mentre vedevo scomparire dal vano della
 41       14                   |        mio punto strategico», ora vedevo una scolpita figura della
Il ferro
    Atto
 42    3                       |       vuotata dalla vertigine. Ti vedevo sfigurata ¶ come in un sogno
 43    3                       |        sogno di paura e di ruina. Vedevo muovere le labbra; e le
Forse che sì forse che no
    Parte
 44   2                        |             là, e vide. Io non ci vedevo; avevo la vista annebbiata,
Il fuoco
    Parte
 45        2                   |                Ah, ogni volta che vedevo la lepre rompersi sotto
 46        2                   |          come in uno specchio, mi vedevo atteggiata di dolore o di
 47        2                   |          frenesia profonda. E non vedevo più nulla fuorché la tua
Giovanni Episcopo
    Capitolo
 48  Testo                     |           Pareva che vaneggiassi: vedevo delle cose...~ ~Ah, eccomi.
 49  Testo                     |         la mia goffaggine. Io non vedevo la sua faccia, nel buio;
 50  Testo                     |           erano già spenti. Ma io vedevo nel buio una moltitudine ¶
L'innocente
    Paragrafo
 51 Intro                      |   straordinariamente larghi. E io vedevo ¶ in quei larghi occhi passare,
 52 Intro                      |           et ¶ brave...~ ~ ~Ma io vedevo sul suo petto la camicia
 53 Intro                      |    supplizio interiore, io non la vedevo, non la udivo. In certi
 54     4                      |           senza tregua. Io non le vedevo la faccia. Era ella intenta
 55     6                      |     perdono. Ora invece non tanto vedevo la scena patetica fra me
 56    13                      |      facoltà dell'attenzione: non vedevo, non udivo, non afferravo
 57    13                      |          gettavo uno sguardo, non vedevo la parte ¶ inferiore del
 58    13                      |       inferiore del volto, non le vedevo l'espressione della bocca.
 59    13                      |          gli occhi. Ma ogni volta vedevo le palpebre abbassate, un
 60    20                      |        eccesso ¶ di spasimo. E io vedevo nel viso di lei riflessa
 61    20                      |           quella della sera?~ ~Io vedevo Raimondo: non più in forma
 62    22                      |          allora in ¶ Giuliana non vedevo più se non il fatto brutale,
 63    22                      |           d'un altro maschio; non vedevo in me se non il ridicolo,
 64    32                      |     funereo pallore ¶ di cera, io vedevo ancóra quelle macchie di
 65    34                      | ricordarmi la cosa tremenda. Io ¶ vedevo d'innanzi a me una sorella
 66    35                      |           la casa intorno a me; e vedevo, con ¶ gli occhi dell'anima,
 67    36                      |             incomprensibile. E lo vedevo fare ad ogni tratto sempre
 68    38                      |        nella cappella sottoposta. Vedevo tutto, con una chiarezza
 69    39                      |         lo più era nell'ombra. Io vedevo biancheggiare le ¶ fasce
 70    42                      |         luogo di colui. Io dunque vedevo me stesso compiere quelle
 71    47                      |     Pensavo: «Come piangerebbe!». Vedevo il morticino in fasce ¶
 72    48                      |     visioni della stanza lontana; vedevo gli occhi del bambino ¶
 73    48                      |         opachi, le labbra livide; vedevo scorrere le lacrime di mia ¶
 74    49                      |      avveniva in me; ma io non ci vedevo ancóra.~ ~- Andate, - mi
 75    50                      |      avveniva in me; ma io non ci vedevo ancóra.~ ~Mi fermai, quasi
Laudi
    Sezione, Parte, Capitolo, Paragrafo, Verso
 76   4,   10,   0,     0,   61|                                 e vedevo ¶ di là dalla muraglia~ ~
La Leda senza cigno
    Parte, paragrafo
 77        2,     2            |     cosparsa di pòlline giallo. E vedevo quella farina selvaggia
 78        2,    25            |       labbra screpolate.~ ~Ben la vedevo, quasi avessi dentro di
 79        2,    26            |          ai miei cigli socchiusi, vedevo quella sua mano nuda, tratta
 80        2,    26            |         loro bestie ben raccolte. Vedevo il sole obliquo ferire l’
 81        2,    28            |         m’offendeva e m’irritava. Vedevo, tra le sue dita deformi
 82        2,    28            |         reticenza né di dolcezza. Vedevo da una parte quella forma
 83        3,    40            |         la deserta fierezza loro. Vedevo tremare gli spiriti del
 84        3,    42            |        dei baluardi.~ ~Per me che vedevo le due braccia della fede
 85        3,    71            |         anima sola, perché io non vedevo se non la fronte allineata,
 86        3,    73            |      quella porta dopo vent’anni. Vedevo, a traverso il battente,
 87        3,   122            |    combattimento ad armi bianche. Vedevo, a traverso la palpebra,
Libro ascetico
    Capitolo, paragrafo
 88  12                        |         dono rapito al rischio.~ ~Vedevo i vostri freschi occhi simili
 89  12                        |          alba, prima di cedere.~ ~Vedevo i vostri occhi di donatori,
 90  14,     3                 |      torbidezza del rancore.~ ~Vi vedevo chini, col busto piegato
 91  15,     5                 |        Nel coro eguale dei flauti vedevo palpitare le stelle, e a
 92  15,     5                 |        Brigata, con Gorello...»~ ~Vedevo rilucere il bianco degli
 93  15,     5                 |           e gli uomini ammassati. Vedevo passare nel chiarore le
 94  15,     7                 |           mia pietà ogni grumo; e vedevo le orecchie pallide, vedevo
 95  15,     7                 |       vedevo le orecchie pallide, vedevo le mani cave, che parevano
 96  15,     7                 |           trasparenza l’atrocità; vedevo la mota e la polvere tra
Il libro delle vergini
    Capitolo, Paragrafo
 97   4,      1                |    estremità.~ ~Giacinta pregava; vedevo le sue labbra muoversi al
 98   4,      2                |         di desiderio sensuale. Io vedevo, a ¶ traverso le palpebre,
Notturno
    Parte
 99        2                   |        mise a far le sue prove.~ ~Vedevo tra i cigli socchiusi la
100        2                   |          la spiaggia sottile.~ ~E vedevo di sotto le pàlpebre gravi
101        3                   |         Quando i musi s’alzavano, vedevo l’acqua colare dalla commessura.
102      Ann                   |         cangiamento di pressione, vedevo ancóra. Tolsi le spine dalle
103      Ann                   |        pericolo per un’altra via, vedevo nella sua faccia il giallume
104      Ann                   |         Nella mia imaginazione la vedevo simile a quella Maria della
Per la più grande Italia
    Parte
105        5                   |        mai parso tanto manifesto. Vedevo omai l’evento in forma solida
Il piacere
    Parte, Paragrafo
106   2,      4                |  comentando. Ad ogni tratto, ¶ io vedevo la sua mano prendere il
Primo vere
    Parte, capitolo
107        3,  10              |           Ricordo di Firenze~ ~La vedevo passare ogni mattina~ ~sotto
108        3,  10              |         di procaci occhiate:~ ~la vedevo passare ogni mattina.~ ~
Solus ad solam
    Parte
109   08-set                   |          alla verità orribile. La vedevo disegnata nettamente.~ ~
110   11-set                   |           una vecchia tedesca. La vedevo a traverso il cristallo;
111   22-set                   |        ora io ero su la montagna. Vedevo sorgere la luna diafana
112   05-ott                   |          dalle colline molli, che vedevo la mattina quando aprivo
Il sudore di sangue
    Capitolo, paragrafo
113                            |          a quella perdizione. Non vedevo ancóra quel che poco dopo
Il trionfo della morte
    Capitolo, paragrafo
114      1,    IV              |          guardavo le figure ma le vedevo appena: in uno stato ¶ indefinibile,
115      5,    IX              |          il lenzuolo, laggiù... e vedevo te...~ ~Soffocò la ¶ parola
Le vergini delle rocce
    Capitolo
116   2                        |  giganteschi di Prassitele~ ~E io vedevo, nella mia imaginazione,
117   3                        |         Antonello. – Ma io non li vedevo più. E poi questi sono o
118   3                        |          meno di quel cielo ch’io vedevo impallidire a traverso le
119   3                        |           dalle labbra che io non vedevo, dichinavano investendomi;
120   3                        |      tralci il fogliame purpureo, vedevo su i volti delle tre sorelle
121   4                        |        elle nel giardino? – Io le vedevo spuntare alla svolta d’ogni
122   4                        |        fuori s’annuvolava. Io non vedevo per le finestre il cieIo;
123   4                        |           il capo sul petto; e io vedevo nella sua fronte china le
124   4                        |           che orribile sete!~ ~Io vedevo bene che la sua povera bocca
125   4                        |  soccorrerla le prendevo la mano, vedevo per le lacerature del guanto
Vita di Cola di Rienzo
    Capitolo, paragrafo
126 Ded                        |          nel furore della poesia. Vedevo, nel forte delle faccende,
127 Ded                        |          tanta facilità che io lo vedevo a vicenda appressarsi e