Le faville del maglio
   Parte
1 13| esterno da me soprannominato Sguazzalotro con un gioco misto di pratese 2 13| Tra noi convittori lo Sguazzalotro, figliuolo d’un ben fornito 3 13| licenza strasordinaria. Lo Sguazzalotro poi, con una successione 4 13| fuori, salace.~ ~Era lo Sguazzalotro in co del ponte, apparito 5 13| sempreviva. Non importa. Tu, Sguazzalotro, va innanzi fino al Duomo; 6 13| chinai all’orecchio dello Sguazzalotro, com’egli s’era chino all’ 7 13| trascritti e, per man dello Sguazzalotro, li avevo mandati a Gorella 8 13| il pazzo a bandiera~ ~Lo Sguazzalotro attraversava il Mercatale 9 13| annunzio mormorato dallo Sguazzalotro: «Eccola.»~ ~Fu nella luce 10 13| fisso il mio sguardo nello Sguazzalotro con tanto acume ch’egli 11 13| le facezie sboccate dello Sguazzalotro soffocavo ira e disgusto; 12 13| di patire con te.»~ ~Lo Sguazzalotro non aveva mancato di tentarlo 13 13| ambigua compresi come lo Sguazzalotro gli avesse lasciato indovinare 14 13| avevano già sostituito allo Sguazzalotro. Volevo ch’egli mi prendesse 15 13| sempre più mendace.~ ~Lo Sguazzalotro fu di nuovo inquieto e stupito, 16 13| stàdico di Andria e allo Sguazzalotro il disegno della mia giornata 17 13| collegiale cicognino.~ ~Lo Sguazzalotro, non senza compiacenza cortigiana 18 13| malleveria di Ricordàno. Lo Sguazzalotro servizievole m’introdusse 19 13| e la voce ansante dello Sguazzalotro che chiamava: «Vieni, agnolo! 20 13| verso Rifredi, mentre lo Sguazzalotro mi dava ragguaglio della 21 13| più remoto destino!~ ~Lo Sguazzalotro ci aveva rimessi nelle mani
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