Le faville del maglio
   Parte
 1       13                   |          sorsi tutta l’acqua del Bisenzio ma pur ingollato i ciottoli.
 2       13                   |        di ripassare il ponte del Bisenzio in vista delle mura, la
 3       13                   |        se fossi per gettarmi nel Bisenzio. Mi dovevo gettar giù? Poc’
 4       13                   |       sopraffacevano, come se il Bisenzio soverchiasse le pile del
 5       13                   |       specchio di Certomondo! Il Bisenzio magro non m’era Archian
 6       13                   |    voluttuosa in co del ponte di Bisenzio. M’ardii alfine accostarle
 7       13                   | taumaturgo di tutte le morìe tra Bisenzio e Ombrone, questo illibato
 8       13                   |          quel giorno al ponte di Bisenzio.~ ~Noi siam tutti i tuoi
 9       13                   |        dal ciottolo levigato del Bisenzio al ginocchio liscio del
10       14                   |         a soffiare sul ponte del Bisenzio. Uno di noi disse sotto
11       14                   |         lungo le gore o lungo il Bisenzio, su per i gelsi i salci
12       14                   |       cercai più oltre in val di Bisenzio, ma mi ridussi per proposito
13       14                   |         dagli archi del ponte di Bisenzio, e dalle ripe murate, e


Laudi
   Sezione, Parte, Capitolo, Paragrafo, Verso
14   2,   19,   2,     1,    9|           O lapidoso ¶ letto del Bisenzio~ ~
15   2,   19,   2,     7,   87|                            dal ¶ Bisenzio natìo maestro erratico,~ ~
16   2,   19,   2,     7,   96|     dalla ¶ Sorga a lui verso il Bisenzio~ ~
17   2,   19,   2,    10,  131|                      Il felice ¶ Bisenzio è la sua vena.~ ~
18   3,   21,   0,     0,   21|                  Chi loderà ¶ il Bisenzio~ ~


Notturno
   Parte
19        3                   |        di Prato, ero l’amico del Bisenzio.~ ~Era l’aprile, come ora;


Il trionfo della morte
   Capitolo, paragrafo
20 Dedica                     | dechinanti per i colli sereni al Bisenzio. E certo Annibal Caro, ¶