L'allegoria dell'autunno
    Capitolo
1 AdA | leni~ ~spirti de l’aria la chioma aulente~ ~che 2 4 | nel suo proprio linguaggio all’ansioso e instancabile 3 4 | aspirazioni e le visioni cui egli forma nelle opere. Nelle 4 4 | aspirazioni e le visioni cui egli forma nelle opere.»~ ~Siamo 5 4 | Anch’egli, per fortuna, ci le sue più belle e più veementi 6 4 | significato alcuno, o anche a certe imagini un aspetto 7 4 | esattezza nel linguaggio origine spesso a contraddizioni 8 4 | qualità della sua pittura subito l’imagine del vigor 9 4 | più crudeli di quelle che la gelosia. Egli è veramente 10 4 | del suo sesso, che pure le la dominazione del mondo. 11 5 | esser distinto, quel che il «carattere» a quella 12 5 | superficie colorita già al mio occhio la sensazione 13 6 | una rapidità che talvolta le vertigini. L’una talvolta 14 8 | quello del Sol Levante, esempio inaudito d’una trasformazione 15 8 | costante soffio eccitatore, che al suo sforzo commerciale 16 10 | porta detta del Rilievo, che sul Giardino della Mirra, 17 14 | sguardo tanto vigile che l’acume della pupilla al 18 14 | Ulrico Hoepli che ha dato e l’esempio annoso della più L'armata d'Italia Capitolo
19 2 | coraggio di provvedere.~ ~Egli per comandante all’armata 20 2 | Perché mai il Ministro non ascolto alla publica voce 21 2 | tredici anni? Perché non si il modo di entrare nell’ 22 2 | grado.~ ~Il primo corso la idoneità al grado di 23 2 | vivaio di futuri generali. quindi risultati deboli 24 2 | comoda per l’equipaggio, l’ultimo crollo al vecchio 25 2 | che all’altro. Se qualcuno prova di non saper fare 26 4 | nei miei giudizii, non mi un molto luminoso esempio 27 4 | esempio di moderazione. Mi invece, con evidenza grande, Cabiria Parte, Cap.
28 Note, 5 | DA PRESSO LA ROTTA, E NON QUARTIERE.~ ~ ~ ~IL RE SIFACE Canto novo Parte, capitolo, paragrafo
29 1, 5, 5 | tra’ vapori insanguinati~ ~ scintille maligne a l’acqua Libro segreto Capitolo
30 2 | famelico, la sensazione che la corda al collo di chi 31 3 | e insolita allegrezza mi stamani questo gioco metrico 32 3 | di Vigodarzere che solo nerissimo ingegno a qualsisia 33 3 | fui diurna~ ~dal fiume che il nome alla mia gente.~ ~ 34 3 | degli uccelli nel crescere ai miei pensieri l’impeto 35 3 | il secolare istinto mi il bisogno di assicurarmi 36 3 | chiamandomi col nome ch’ella mi quando vuol essermi dolce. ‘ 37 3 | profondità alla vita quanta le ne talvolta il presentimento. 38 3 | Rubens!~ ~Il Correggio mi una giovine dama molle, 39 3 | baionetta in asta; che mi non so che inquietudine 40 3 | scorgere l’angelo.~ ~La mazza un suon argentino picchiando 41 3 | la carta è consumata. mi fastidio, come nell’anfiteatro 42 3 | il piede stretto che mi imagine d’una di quelle 43 3 | toniche, di cartilagini, che i suoni inauditi. li dà 44 3 | dà i suoni inauditi. li nella pressione, tra la 45 3 | percettore pontificio mi il nome appropriato alla 46 3 | continua l’opera di creazione e forma al mistero estraendolo 47 3 | disumana gioventù che mi la morte mescendosi alla La chimera Parte, capitolo, paragrafo
48 1, 7 | fonti a ’l puro azzurro .~ ~— È questo un sogno? 49 1, 7 | fontana~ ~mormora ascosa e voci di lire,~ ~fa il sangue 50 1, 7 | fontana~ ~mormora ascosa e voci di lire,~ ~fa il sangue 51 3, 7 | un diamante,~ ~non anche un sospiro~ ~il giglio morituro.~ ~ La città morta Atto, Scena
52 1 | tutte queste cose bianche alla ¶ stanza un aspetto 53 1, 1 | moribonda è già così ardente che la stanchezza e ¶ la soffocazione, 54 1, 1 | ora che passa, nella luce, qualche volta un'ansietà ¶ 55 2, 3 | forte come un incenso e quasi lo stupore. Stasera ¶ 56 2, 4 | Leonardo si allontana, ¶ qualche passo nella stanza 57 2, 4 | sono perduto.~ ~ ~ ~Egli ¶ qualche passo per la stanza, 58 2, 4 | tiepido di soffii, il buio che le allucinazioni e i delirii.... 59 2, 4 | Non più....~ ~ ~Egli ¶ qualche passo nell'ombra, 60 3, 2 | ma la pietà ¶ di gli una specie di abbandono; 61 3, 3 | ripiegata su stessa, in un pianto.~ ~ ~ ~ 62 4, 1 | trattiene. S'allontana, qualche passo irresoluto, Contemplazione della morte Capitolo
63 3 | milizia» egli disse «e chi più di sangue riceve più 64 3 | Domenica delle Palme si il rametto d’ulivo su la 65 3 | destra quel che la tua destra .»~ ~Quando la segreta elemosina 66 3 | diffinizione che della Speranza nel Libro delle sentenze Elegie romane Parte, capitolo, paragrafo
67 3, 1 | Anima triste, prega. la preghiera oblìo. —~ ~ Le faville del maglio Parte
68 3 | città tradita. Il colore l’illusione che quei merli 69 6 | dall’occidente? La cenere faville; l’incendio si ravviva. 70 8 | dice, con quell’accento che una infinita significazione 71 9 | ma il buon sonatore gli poi una inimitabile tempera. 72 11 | di Delfo e di Dodona mi il disgusto delle mie sciocche 73 12 | qualità del mio sguardo, che talora ai miei prossimi 74 12 | incognita indistinta: «Chi la vita, bisogna che accetti 75 12 | affrante dal duro cammino, mi l’oblio dei mali trascorsi, 76 12 | eguale come quella misura che il Capo de’ Musici in battendo 77 12 | ansia confusa nel mio cuore una indefinita gravità all’ 78 13 | dire che la licenza me la il «testo di lingua» Lionardo, 79 13 | E Sibilla di Fiandra mi in consegna la tabella i 80 13 | Elisabetta d’Ungheria mi in consegna il barletto 81 13 | arredo. Odila d’Alsazia mi l’asce, mi dà lo scrigno 82 13 | Alsazia mi dà l’asce, mi lo scrigno con la chiave, 83 13 | scrigno con la chiave, mi la tavola e la sedia e la 84 13 | Giuditta di Polonia mi il vaso stagnato e il treppiede 85 13 | loppio e di ciliegio mi , la pentola a due manichi, 86 13 | rilevate. Caterina da Siena mi un gran rinfrescatoio di 87 13 | dell’acqua e gronda; mi un libro e un fiore, e la 88 13 | tuttavia mi perséguita; e mi questo ribrezzo delle virgole. 89 13 | morale dell’Attavanta «non alcun gusto all’uomo, se 90 13 | pareva pur santa Verdiana che beccare alle serpi» quando 91 13 | che tocco ed esamino mi la veggenza di Francesco 92 14 | Dissimulo il sussulto che mi il suono inatteso della 93 14 | misteriosa la vicenda che maggiore o minor vigorìa 94 14 | potenza e di libertà, che la veglia solitaria allo 95 14 | poiché la rapidità sola alla creatura dalla mano 96 14 | mezzo materiale. L’arte la qualità alla materia, 97 14 | aspetti monumentali che l’orizzonte dell’Agro ai 98 14 | fumiga e stridisce. Poi al fuoco una nuova bracciata 99 14 | Qui la solidità che non crollo~ ~apprendo, la certezza 100 15 | memoria.~ ~Tale imagine mi il modo di significare la 101 15 | danzatrice di Delfo.~ ~Chi tanto vigore e chi dà tanto 102 15 | Chi dà tanto vigore e chi tanto languore, nei suoi 103 15 | della prateria originaria; e il senso della solitudine 104 15 | compagna devota. E chi mai un passo tanto leggero alla 105 15 | ciascuno, e quegli non la ad altri. La forza esiste, Il ferro Atto
106 1 | cresciuti di cinque ore mi ¶ l'allegrezza di non morir 107 2 | a una larga vetrata che su una loggetta scoperta - 108 2 | quella, di sicuro, che le il delirio.~ ~ ~ ~La Rondine.~ ~ ~ ~ 109 2 | Sparisce per la scala che su ¶ l'ortopenso.~ ~ ~ ~ 110 2 | dormito un'ora. Il sonno pazienza.~ ~ ~ ~Giana.~ ~ ~ ~ 111 2 | agile e di vigile, ¶ che le l'aspetto d'una persecutrice 112 2 | sorriso inestinguibile che al suo motteggio ¶ qualcosa La figlia di Iorio Parte, Scena
113 Atto1, 5 | Ahi, ahi, che la casa crollo!~ ~ 114 Atto2, 8 | se Dio mi bene. Vien qua.~ ~ ~ ~ 115 Atto3, 1 | Dio vi la trista vendemmia~ ~ Forse che sì forse che no Parte
116 1 | ha pietà di noi? non ci tregua?~ ~Tutti respiravano 117 2 | antica di me, che non mi requie. La sento, la ¶ soffro, 118 3 | intraveduto la nemica a ¶ cui il nome di Sciacallo, ella 119 3 | torbida delle sue tempeste prova ¶ d'una incredibile Il fuoco Parte
120 2 | Daniele Glàuropure a me un’ebrezza simile a quella 121 2 | chiare come quelle che la fronda crepitante dell’ 122 2 | allegrezza. Allora Giasone a uno del Coro le vestimenta 123 2 | spedizione di Crasso, mi l’entusiasmo. Ebbene, l’ 124 2 | anche un piccolo peso mi fastidio. Se non temessi Giovanni Episcopo Capitolo
125 Testo | una qualunque cosa vi il suo vero aspetto una 126 Testo | un piccolo segno bruno mi un fremito ineffabile. ¶ 127 Testo | io. A casa, nessuno mi un soldo. ¶ Capisci? Capisci? 128 Testo | vista di un'arme affilata al pusillanime. ¶ M'accorsi L'innocente Paragrafo
129 Intro | così trasportare? Chi le questa insolita fede?» E 130 1 | Quest'odore è terribile. il capogiro. Mamma, non 131 3 | È acuto questo odore. alla testa. Non lo senti?~ ~ 132 8 | felicità così grande che mi l'angoscia, mi dà quasi 133 8 | che mi dà l'angoscia, mi quasi il ¶ desiderio di 134 9 | aperto... Non è l'aria che mi questo freddo. Ho bisogno, ¶ 135 10 | Scusa, Federico... Mi fastidio parlare.~ ~Essendo 136 14 | unicamente nel senso che l'uomo alla ¶ vita. Mi pareva d' 137 14 | Giuliana. Orbene, ella si a un uomo, commette il suo ¶ 138 37 | lodato per questa gioia che alla mia vecchiaia. Tutte Intermezzo Parte, capitolo, paragrafo
139 2, 11, 1 | luccicori vermigli~ ~che a le chiome antiche il Tadema. 140 2, 15, 2 | e nel mattin vermiglio~ ~ con le mille querci il gran 141 2, 15, 3 | gioie a i coltivatori il Sole. Or prenda cura~ ~ 142 4, 5, 1 | martellate;~ ~poi che non il metallo anche un bagliore.~ ~ 143 0, 3, 3 | concedimi a ’l linguaggio,~ ~ gl’inni a ’l plenilunio 144 0, 1, 1 | martellate;~ ~poi che non il metallo anche un bagliore.~ ~ Isaotta Guttadauro ed altre poesie Parte
145 Int | un diamante,~ ~non anche un sospiro~ il giglio morituro.~ 146 Fran | fontana~ «mormora ascosa e voci di lire,~ «fa il sangue 147 Fran | fontana~ mormora ascosa e voci di lire,~ fa il sangue L'isotteo Capitolo, paragrafo
148 6 | SALABAETTO, cantando~ ~ faville, o mia Rima,~ ~poi Laudi Sezione, Parte, Capitolo, Paragrafo, Verso
149 1, 1, 0, 9, 2590| ferace le quadrighe~ ~ 150 1, 1, 0, 18, 7190| carena grido concorde.~ ~ 151 2, 8, 0, 6, 142| al biancoletto che i profondi sonni,~ ~ 152 2, 8, 0, 14, 439| la sua ¶ vita alla vorace 153 2, 8, 0, 16, 508| su la ¶ scalèa, gli ferocia ed ali,~ ~ 154 2, 8, 0, 16, 534| non la sua ¶ vasta anima ma inganna~ ~ 155 2, 11, 0, 0, 67| cui la ¶ terra tutti i suoi 156 2, 23, 0, 0, 28| negli ¶ arsenali ove lampi e tuoni~ ~ 157 3, 2, 0, 2, 81| e il monte ¶ che gli pietre del grembo,~ ~ 158 3, 15, 0, 0, 21| flauti,~ ~ 159 3, 50, 0, 0, 5| La crudarupe che non mai crollo,~ ~ 160 3, 64, 0, 0, 191| ¶ l'ultimo ch'io colsi in 161 4, 2, 0, 0, 50| sottile, ¶ se il sangiacco la volta~ ~ 162 4, 5, 0, 0, 30| del granMasina l'ultima stratta?~ ~ ~ ~ 163 5, 4, 0, 9, 185| ti , ¶ alle reni t'agghiada.~ ~ 164 5, 8, 0, 5, 111| quando ¶ colui non piange segno~ ~ 165 5, 9 | Getta un grido, due gridi. un guizzo di luce. Ha seco ¶ 166 5, 11, 0, 0, 34| e la ¶ per un denaro.~ ~ ~ ~ 167 5, 11, 0, 0, 62| sta la ¶ bora e ci posa.~ ~ La Leda senza cigno Parte, paragrafo
168 2, 4 | si volge, non ode; se la a gambe con gran tintinnio 169 2, 6 | nutrita dal Mediterraneo una causa alla loro sublime 170 2, 28 | canto del cigno. Non ti l’idea d’una Leda? Guarda 171 3, 53 | congegno che apre i collari e la via agli inseguitori; 172 3, 63 | al cancello di ferro che su l’approdo dalla parte 173 3, 88 | librato arditissimo. La prua di becco nell’ombra. Tutto 174 3, 129 | ha preso la corda. Chi mi acqua?»~ ~ 175 3, 141 | serve a meglio sostenersi. una mano agli altri per Libro ascetico Capitolo, paragrafo
176 3 | prudenti che il Machiavelli in esempiopor la mira 177 10, 7 | toglie di mano la penna e mi uno scarpello affinché io 178 10, 10 | Torna essa con le stagioni? i suoi fiori i suoi frutti 179 13 | Getta un grido, due gridi. un guizzo di luce. Ha seco 180 14, 2 | sovranità mi piacque.~ ~Chi oggi la corona alla costanza 181 14, 6 | specie di sorriso che sola sottigliezza alle parole?~ ~ 182 14, 7 | voi~ ~negli arsenali ove lampi e tuoni~ ~il maglio 183 15, 6 | d’un’aspirazione che non soltanto l’imagine dell’ Il libro delle vergini Capitolo, Paragrafo
184 3, 4 | il profondo incanto che il guardarsidentro le 185 4, 2 | ciechi che la superstizione alle ¶ anime semplici. La Notturno Parte
186 1 | quarzo. Mi abbarbaglia, mi la vertigine e il terrore, 187 1 | bellezza se non questa che gli la mia passione.~ ~Noi conoscevamo 188 2 | quei colpi che il fonditore col mandriano nella spina 189 2 | zàgara. È il nome arabico che al fiore d’arancio la Sicilia 190 2 | straziante di quello che con l’ultimo bagliore dell’ 191 2 | trema nell’inferriata che su la corte. Odo chiocciare. 192 2 | d’un lenzuolo fresco che la visione del bianco al 193 2 | ammutolita.~ ~La tregua mi un gran sollievo. Sono così 194 2 | mia ansia. La mia ansia le un’ala che riempie l’ombra 195 3 | ha preso la corda. Chi mi acqua?.»~ ~Io sono , in 196 3 | prende la mia doglia e le la fluidezza, e la illimpidisce, 197 3 | un Guarneri del Gesù non grande importanza alla scelta, 198 3 | silenzio insolito non mi pace. La tristezza non mi 199 3 | intermesso delle fibrille mi non so che ribrezzo, quasi 200 3 | un groviglio di corde, mi imagine d’una rete ch’io Le novelle della Pescara Capitolo, Paragrafo
201 2, 13 | lodò la Provvidenza che ¶ alla testuggine una casa 202 2, 13 | testuggine una casa e le il sonno durante la stagione Per la più grande Italia Parte
203 3 | medesima voce magnetica, non egli ai più animosi di voi 204 5 | Zanche la baratta~ ~e la per un denaro.~ ~Eia, pianto 205 5 | Uscocchi~ ~sta la bora e ci posa.~ ~Abbiam Cherso per 206 6 | 22] Il Corpo direttivo esecuzione ai mandati del 207 6 | e di urgenza imperiosa, ai reparti le prime disposizioni, 208 6 | con la massima celerità al Comando notizia dei fatti 209 6 | trasferimenti avvenuti;~ ~ ai Capi di legione il modo Il piacere Parte, Paragrafo
210 2, 3 | Guardate il mare, la ¶ giù. Non imagine d'un'atmosfera piuttosto 211 2, 4 | porpora; la ¶ matita nera un segno vellutato; il bistro 212 2, 4 | mi calma; nessuna cosa mi un'ora, ¶ un minuto, un 213 2, 4 | Questa cosa mi affligge e mi una inquietudine vaga.~ ~ ~ ~ 214 3, 3 | difendere contro di voi, mi un ¶ terrore folle. Voi Poema paradisiaco Parte, Capitolo, Paragrafo, Verso
215 1, 3, 0, 18 | la vita tali frutti!)~ ~ 216 1, 9, 0, 22 | Guarda. Ti la terra tutti i suoi~ ~ 217 3, 17, 1, 2 | può ricondurmi? Chi mi riposo?~ ~ San Pantaleone Capitolo, parte
218 1, V | quello ¶ scricchiolío che la cassa del cranio nell' 219 2, XIII | lodò la Provvidenza che alla ¶ testuggine una casa 220 2, XIII | testuggine una casa e le il sonno durante la stagione 221 11 | latrano contro di lui. Egli l'annunzio con un trillo 222 11 | vibra, si spenge, ¶ esita, talvolta a quella umile 223 12, III | se ppure me crede, nen me chiù pace.... I' so' ¶ mmorte!»~ ~«' 224 14 | santità delle cose antiche e alli ¶ estranei indizio Solus ad solam Parte
225 08-set | trassi nella stanza verde che sul giardino murato, in 226 08-set | equivoco e della demenza, ella l'indirizzo della mia casa 227 08-set | Quando il dottore le la lettera, ella l'apre 228 16-set | piccola porta del giardino mi un brivido... S'ella mi 229 05-ott | voglia. È più tranquilla? qualche indizio di vita?~ ~ Il sudore di sangue Capitolo, paragrafo
230 | Chi dunque vi rinnega, vi in mano al cancellatore 231 | orgoglio.~ ~Una nazione che tali eroi può guardare l’ 232 | sono pronti. Essa me li .~ ~Un mutilato romagnolo, 233 | regime così duro che ci anche il primato nel patimento 234 | di buffetti e guanciate saliva e lacrime; dall’altra 235 | Volontarii d’Italia, a voi la Patria il più fiero dei 236 | come quando il condottiero il segnale a uno stormo Il trionfo della morte Capitolo, paragrafo
237 1, IV | filosofia dello Schopenhauer, si il lusso di far eseguire 238 1, IV | no. - Quel ¶ ricordo le ora, forse, tanta tristezza!» 239 1, VI | acutezza del pensiero mi uno spasimo inumano. Provo, 240 2, II | cui la mia imaginazione il peso d'un macigno gigantesco. 241 2, III | la carne che suda e che lezzo; la carne che si difforma, 242 2, VII | da quindici anni non mi un minuto di requie. M'ha ¶ 243 3, II | Albadora!~ ~E alla nipote:~ ~- tu una voce, Ènele.~ ~Elena 244 3, IX | una medesima carezza le ripetuta in momenti diversi. ¶ 245 3, IX | malinconie, tutto ciò che ¶ a uno spirito una speciale 246 5, I | egli disse con calma. - Ti fastidio forse il mio ¶ 247 5, II | lenta pazienza delle fatiche alle membra esercitate. 248 5, II | che disse alla padrona: « senza misura, e metti la 249 5, VI | una medesima carezza le ripetuta in momentidiversi...» 250 5, VII | Restiamo qui, ¶ allora.~ ~- No. una ¶ voce agli uomini del L'urna inesausta Capitolo
251 32 | il coraggio in noi non crollo.~ ~Prima di separarci, 252 33 | quella forza calorosa che al popolo fiumano il primato 253 52 | garanzia che dell’esecuzione la presenza di Gabriele Le vergini delle rocce Capitolo
254 2 | tuo?» Al Siracusano, che quivi spettacoli con una 255 3 | dalla città e la campagna vi le sue primizie.~ ~– Non 256 3 | volta sembra guarita, ci quasi l’illusione d’un miracolo; 257 3 | è questo spazio; che ci una specie di smarrimento 258 3 | anima sottomessa. Questa alle mura della stanza segreta 259 4 | mormorò:~ ~– Questo sole lo stupore.~ ~– Volete che 260 4 | affacciarvi su lo spettacolo che oggi il mondo, sentireste 261 4 | cangiato nel lago a cui Secli il nome. Ai nostri piedi Vita di Cola di Rienzo Capitolo, paragrafo
262 2 | sopraddetta relazione, si facoltà al Signor Cavaliere
IntraText® (VA2) Copyright 1996-2013 EuloTech SRL