| IntraTextIndice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | Cerca | 
| Alfabetica    [«  »] equorei 3 equoreo 4 er 3 era 7700 èra 2 eracle 9 eràcle 6 | Frequenza    [«  »] 8518 da 8209 su 7871 nel 7700 era 7624 gli 7498 io 6725 al | Gabriele D'Annunzio Opera omnia Concordanze era | 
(segue) Forse che sì forse che no
     Parte
2001   3                        |             inginocchiò ai piedi. Ella era come in una ¶ intermittenza
2002   3                        |    intermittenza di sogno e di veglia, era come chi si assopisce in
2003   3                        |             come una scheggia di esca; era tutto disseccato, ¶ dalle
2004   3                        |            fosse per ¶ compiersi, ella era discesa a quel punto. «Non
2005   3                        |                di Volterra, l'amato le era apparso vittima di un ¶
2006   3                        |             dall'urto violento, ¶ ella era rimasta sul la spalliera
2007   3                        |                spasimo della bestia.~ ~Era come se invisibili branche
2008   3                        |           fibre del dolore ¶ disumano. Era come una lacerazione incruenta
2009   3                        |            Egli ritrasse la mano. Roca era la sua voce.~ ~- Non vi
2010   3                        |                   Ella non rispondeva. Era più facile trarre una voce
2011   3                        |            all'altezza della sua mano: era sfiorita; si sfogliò subito.
2012   3                        |            liberata da tutto il resto. Era come se ¶ le avessero capovolta
2013   3                        |                una vettura ¶ pubblica. Era d'un bianco qua e là giallastro,
2014   3                        |               nessuna ¶ creatura umana era stata per lei tanto dolce
2015   3                        |              dal portiere che Isabella era uscita, ¶ che Lunella era
2016   3                        |              era uscita, ¶ che Lunella era rientrata. Salì all'appartamento
2017   3                        |             spiò, non vista.~ ~Lunella era seduta accanto alla finestra,
2018   3                        |             carta. Ai suoi piedi Tiapa era ¶ seduta su la seggiolina
2019   3                        |               della tenda. La ¶ stanza era chiara e tranquilla, con
2020   3                        |             figura geometrica. Lunella era intenta alla sua arte, sporgendo
2021   3                        |                inconsapevole di ciò ch'era sospeso su la sua ¶ chioma
2022   3                        |             non si chiamava Lunella ma era ¶ dolce come Lunella, si
2023   3                        |                chiamava Madura, dove c'era un Dio che si chiamava Visnù;
2024   3                        |            rimescolò, a quell'accento. Era come ¶ un'eco ritornante,
2025   3                        |         remotissima ora. Quell'accento era sorto all'improvviso dal ¶
2026   3                        |                s'accorse che Lunella s'era addormentata; e l'anima
2027   3                        |           piombo, - o cara madre.»~ ~S'era fatto il vespro. L'azzurro
2028   3                        |               i vivi e i morti...» Ben era quell'onda stessa che le
2029   3                        |          sorella faceva quell'atto, ed era come ¶ s'ella medesima lo
2030   3                        |        incupiva; il respiro di Lunella era eguale. ¶ Il sopore si propagava
2031   3                        |             nella confusione del sonno era ¶ atterrita sentendo le
2032   3                        |            Chiara!~ ~La donna rispose. Era là, nella camera da letto.~ ~-
2033   3                        |                credette avesse ¶ riso. Era veramente più atroce che
2034   3                        |             tratto le faceva ribrezzo. Era lo stesso modo, era la stessa
2035   3                        |          ribrezzo. Era lo stesso modo, era la stessa voce della ¶ notte
2036   3                        |                Volterra. Il gran letto era ¶ preparato; la lunga camicia
2037   3                        |            camicia molle e trasparente era posata su la rimboccatura ¶
2038   3                        |         menzogna ¶ la bestia ruggente. Era incolume. L'ora del pericolo
2039   3                        |           incolume. L'ora del pericolo era trascorsa. Non ¶ schiacciata
2040   3                        |                peso.~ ~Subito pensò ch'era disarmata e che le bisognava
2041   3                        |      commiserare la sua giovinezza. Ma era tanto bella nel suo ¶ rigore
2042   3                        |           finestra, l'aperse: la notte era stellata ma fredda su gli
2043   3                        |           silenzio.~ ~ ~ ~Paolo Tarsis era uscito dalla sua casa, poco
2044   3                        |             qui. Dormivi?~ ~Egli non s'era levato, non le era andato
2045   3                        |               non s'era levato, non le era andato incontro, non l'aveva
2046   3                        |               ogni dolcezza. Perché? S'era addormentato ¶ aspettandola?
2047   3                        |           addormentato ¶ aspettandola? era stordito dal sonno?~ ~Ancora
2048   3                        |           Paolo! Mi vuoi spaventare?~ ~Era come in quel giorno marino,
2049   3                        |            detto?~ ~Atterrata ella non era ancora: ma certo qualcosa
2050   3                        |               ma certo qualcosa di lei era piombata a ¶ terra, se bene
2051   3                        |                abbandonata dal calore. Era ¶ stroncata, era perduta,
2052   3                        |               calore. Era ¶ stroncata, era perduta, era un fasciume
2053   3                        |                stroncata, era perduta, era un fasciume da gettare sul
2054   3                        |                 È il mio torto.~ ~Ella era là, discosta, in piedi;
2055   3                        |            vederla scomparire. Ed ella era ancora là, per ¶ lui, come
2056   3                        |            alzata sul suo varco. E ¶ v'era per lui un solo varco un
2057   3                        |                la mia sciagura!~ ~Ella era fisa. Qualcosa come un flutto
2058   3                        |           delle gambe apparivano. Ella era assorta nelle ¶ sue penose
2059   3                        |                Mantova, quel giorno, c'era nelle sue affettazioni qualcosa
2060   3                        |             che tutta la ¶ vita di lui era protesa verso una fatalità
2061   3                        |                denti. Il maschio già s'era precipitato sopra lei, ¶
2062   3                        |              lei, ¶ l'aveva atterrata, era caduto in un viluppo. E
2063   3                        |              piangere.~ ~Il suo pianto era come il pianto di Lunella,
2064   3                        |             come il pianto di Lunella, era come il torrente, ¶ strabocchevole,
2065   3                        |                 perdonami, Isabella!~ ~Era folle di rimorso, di pietà
2066   3                        |                voce supplichevole, che era l'anima sua stessa divelta.~ ~-
2067   3                        |           parola, vinti da un amore ch'era ¶ più grande del loro amore
2068   3                        |              sei tanto inquieta?~ ~Non era l'inquietudine ch'egli le
2069   3                        |     inquietudine ch'egli le conosceva, era un'altra; che si ¶ manifestava
2070   3                        |           apparente e sparente, che le era estranea. Egli la guardava, ¶
2071   3                        |         aspetti, ma non mai in quello. Era come una gravità ¶ rassegnata,
2072   3                        |           smilzi. L'orlo della camicia era squisito di scollo e di ¶
2073   3                        |             Ricomparve nella stanza ov'era preparata la piccola tavola,
2074   3                        |              ventagli numerosi. Quella era ¶ d'un nero blu ramificata
2075   3                        |       scapigliati color d'ardesia.~ ~S'era riacceso in lui il fuoco
2076   3                        |                livido. E il ¶ silenzio era interrotto a quando a quando
2077   3                        |              colore ¶ dell'osso in cui era sculto.~ ~- Poi ti parlai
2078   3                        |             infiacchito dal digiuno, s'era ¶ proposto di fisare i suoi
2079   3                        |              d'una fatalità ritornante era nell'aria ¶ chiusa. Ed egli
2080   3                        |       frenetica. Ma ben più misterioso era ¶ quello che ora gli stava
2081   3                        |              avvicinato a lui. Fragile era ¶ tuttavia ma remoto, in
2082   3                        |                una profondità dove non era dato ¶ discendere a lui
2083   3                        |             dato ¶ discendere a lui ch'era disceso nel fondo del mare.~ ~-
2084   3                        |          lontano. Il mio lo conosci?~ ~Era ella in un di quei momenti
2085   3                        |            percorrerla. Veramente ella era come l'Aurora, scolpita
2086   3                        |          palpitò d'aspettazione. Tutto era silenzio. ¶ Il clamore dell'
2087   3                        |                clamore dell'anfiteatro era cessato. L'orecchio vigile
2088   3                        |              le sue armi accanto a sé, era ¶ inerme e spoglio; appariva
2089   3                        |                divino vasaio; l'occhio era incastrato sotto ¶ l'arco
2090   3                        |               il naso di retto profilo era nettissimo, come le cose ¶
2091   3                        |                eppure indissolubile.~ ~Era l'ultima notte, l'ultima
2092   3                        |             senso confuso di duplicità era nel suo ¶ corpo. Ella si
2093   3                        |               natura quando l'orecchio era per riconoscerli. A un ¶
2094   3                        |                suo cieco sgomento.~ ~- Era Vana, era proprio Vana.
2095   3                        |                sgomento.~ ~- Era Vana, era proprio Vana. L'ho veduta.
2096   3                        |              Tienimi. Stringimi.~ ~Non era più la grande creatura titanica,
2097   3                        |          grande creatura titanica, non era più l'Aurora. Era una ¶
2098   3                        |        titanica, non era più l'Aurora. Era una ¶ povera creatura tremante
2099   3                        |               perché ora il suo dolore era ¶ fatto di tanti piccoli
2100   3                        |              Ahi - ella gemeva; ma non era più il lamento puerile.~ ~
2101   3                        |              più il lamento puerile.~ ~Era l'allarme del desiderio
2102   3                        |                 ruppero quel sonno, ch'era veramente il fratello del
2103   3                        |              trovato quel sonno.~ ~Non era, ancora non era.~ ~Era la
2104   3                        |           sonno.~ ~Non era, ancora non era.~ ~Era la donna discreta
2105   3                        |             Non era, ancora non era.~ ~Era la donna discreta che, non
2106   3                        |           lembi della tenda un viso ch'era come quello di laggiù. Isabella
2107   3                        |          tratto dai sei buoi lombardi, era ¶ tornata nella sua cella
2108   3                        |                 scannellature profonde era rimasta alzata nel mezzo
2109   3                        |              bolognese Iacopo Caracci, era già ¶ pronta nella bottega
2110   3                        |             scrollo di sollievo, tanto era il bisogno di essere altrove,
2111   3                        |             con violenza il mattino.~ ~Era un mattino d'aprile, ma
2112   3                        |                  ottusa. L'apparecchio era pieno d'un balbettio incomprensibile,
2113   3                        |               tettoia il forno fusorio era già acceso. Il fumo si spandeva
2114   3                        |                lui ¶ con l'ali aperte. Era Dedalo? era Icaro? era il
2115   3                        |              l'ali aperte. Era Dedalo? era Icaro? era il Dèmone del
2116   3                        |                 Era Dedalo? era Icaro? era il Dèmone del folle volo
2117   3                        |                folle volo umano? ¶ Non era l'artefice ateniese, il
2118   3                        |            fabro della falsa vacca, né era il suo figlio ¶ incauto;
2119   3                        |                Pilota invisibile ¶ gli era tra l'una e l'altra ala
2120   3                        |             cuore gli ¶ tremò perché v'era nato il pensiero d'andare
2121   3                        |           tutta la gloria di sua gente era alzata su la colonna di
2122   3                        |             poco alito. Il ¶ bagno non era ancor pronto, né il canale;
2123   3                        |               potertela ¶ ripetere! Ma era necessario che così fosse.
2124   3                        |             consumata nella sterilità. Era necessario che così la consumassi ¶
2125   3                        |               stesse rose! Ti amava. ¶ Era veramente la tua fidanzata
2126   3                        |                rivide la tavola dove s'era seduto con Isabella nella
2127   3                        |       assistiti dall'arbitro. Ma ¶ non era un combattimento, era una
2128   3                        |              non era un combattimento, era una carneficina disgustosa.
2129   3                        |               da ¶ compiere. Il bianco era ornai stremato di forze;
2130   3                        |               sinistra. Tutto il palco era sparso di sangue. Le ¶ viscere
2131   3                        |                 che pure tante volte s'era appassionato a quegli spettacoli, ¶
2132   3                        |            umidicci su le lastre. Ed ¶ era una notte d'aprile.~ ~«Spero
2133   3                        |              bronzo liquido. Il mastro era salito in piedi sul tavolone
2134   3                        |                  divine meteore. E non era la colata del metallo strutto
2135   3                        |            cavo della statua bella, ma era la bellezza e ¶ l'immortalità
2136   3                        |                che il rito del fuoco s'era ¶ compiuto dentro di lui
2137   3                        |              Egli sentiva che in colui era per crearsi un grande evento. ¶
2138   3                        |                 lo getti nel bacino.~ ~Era un povero cerchietto d'ottone,
2139   3                        |                la forma di una mano.~ ~Era notte alta, ma la nuvola
2140   3                        |            fuoco.~ ~Quando si svegliò, era tardi: non era giunta notizia
2141   3                        |                svegliò, era tardi: non era giunta notizia alcuna. Diede
2142   3                        |                 tanto ¶ il suo aspetto era miserabile.~ ~Non respirava
2143   3                        |                 sapendo ¶ che la sorte era congiunta allo scocco d'
2144   3                        |               al distacco d'un filo. ¶ Era a pochi chilometri dal Covigliaio,
2145   3                        |               prese l'uomo.~ ~Il tempo era lentissimo. Il giorno si
2146   3                        |                di dietro un culmine ch'era simile a un omero ¶ che
2147   3                        |       orizzonti, il mimo dell'ape. Dov'era, che faceva in ¶ quell'ora
2148   3                        |               di riaccordare il motore era perduta. Stava in ascolto
2149   3                        |                velate e incappucciate. Era un'allegra compagnia. Com'
2150   3                        |            altri indugi. La montagna ¶ era tutta violacea. Faceva freddo.
2151   3                        |              qui da lei. Un altro uomo era accanto alla signora, che ¶
2152   3                        |            poteva essere accaduto? Com'era ella capitata in mano delle
2153   3                        |           orrore nella cabina cupa non era l'estremo: né l'estremo
2154   3                        |                l'estremo: né l'estremo era pur ¶ quello, certo.~ ~«
2155   3                        |            verde, La tunica nerazzurra era sospesa alla lettiera, con
2156   3                        |        ignorava ¶ tutto. Nessun ordine era stato dato. Nessun rapporto
2157   3                        |            stato dato. Nessun rapporto era pervenuto. Nessuna ¶ signora
2158   3                        |           pervenuto. Nessuna ¶ signora era stata condotta in camera
2159   3                        |           camera di sicurezza. Inoltre era da escludersi ¶ che quelle
2160   3                        |              degli Albizzi. Il palagio era chiuso, ¶ impenetrabile
2161   3                        |                   Ma la signora oggi c'era.~ ~- Ora non c'è.~ ~- Dov'
2162   3                        |              formelle e i suoi chiodi, era ¶ incrollabile. La mole
2163   3                        |               palazzo abbandonato. Dov'era ella? dov'era? dove la ¶
2164   3                        |         abbandonato. Dov'era ella? dov'era? dove la ¶ trascinavano?~ ~
2165   3                        |            pentola putrida bollisse.~ ~Era stanco, era digiuno, ma
2166   3                        |                bollisse.~ ~Era stanco, era digiuno, ma non trovava
2167   3                        |             vera ¶ casa, in quella dov'era venuta Vana a rivelare la
2168   3                        |       domestico di ¶ Mrs. Culmer. Egli era omai rassegnato a patire
2169   3                        |        sfuggente, con occhi fuggevoli. Era la mutazione ¶ umana dell'
2170   3                        |              parole.~ ~Venne la donna. Era grassa e placida, con piccoli
2171   3                        |             del vituperio ¶ Isabella s'era abbandonata quasi prona
2172   3                        |              quella ragione vacillante era stato dato dal caso con
2173   3                        |         mestiere immondo! E ¶ la porta era chiusa. Battuta dai pugni
2174   3                        |         Battuta dai pugni e dai calci, era rimasta chiusa.~ ~Paolo
2175   3                        |             tappeto, attonito. La vita era ¶ veramente quale gli era
2176   3                        |              era ¶ veramente quale gli era apparsa nella caligine piovigginosa,
2177   3                        |             imagine di Giulio Cambiaso era ¶ chiusa nella custodia
2178   3                        |          terrore che dianzi ¶ la gente era assembrata sotto la finestra.~ ~
2179   3                        |               io? non lo sa? ¶ Prima c'era uno solo nel mondo, che
2180   3                        |               Il delirio della demente era cresciuto. ¶ Non era stato
2181   3                        |           demente era cresciuto. ¶ Non era stato ancora possibile trarla
2182   3                        |             battuto alla porta, quegli era dentro e udiva gli ¶ oltraggi
2183   3                        |             per inganno del vetturino, era falsa e forviò le ricerche.
2184   3                        |              ne uscì la seconda volta, era già buio. Come dava in ismanie,
2185   3                        |               il cibo ¶ ostinatamente. Era d'un pallore e d'un'emaciazione
2186   3                        |                l'odio che le ¶ portava era maggiore che l'amore che
2187   3                        |             come dal ¶ fuoco: «E Amnon era in grande ansietà, fino
2188   3                        |              caverna ¶ verde. La scala era lugubre, rischiarata dalla
2189   3                        |             accesa sul ¶ pianerottolo; era come quella ove rimasero
2190   3                        |             lavate, ¶ dopo il delitto; era deserta e tacita, ma per
2191   3                        |                e consapevole. Isabella era per ovunque. s'egli si moveva, ¶
2192   3                        |            approssimarsi della voluttà era come l'approssimarsi ¶ dell'
2193   3                        |            domandò il ¶ superstite che era già pronto al suo viaggio.~ ~
2194   3                        |            piccola porta, per ove ella era entrata, si apriva sotto ¶
2195   3                        |                ferri robusti. L'andito era bianco, con le pareti ¶
2196   3                        |              di stemmi. Appesa in alto era una lunga scala di legno; ¶
2197   3                        |              Un pergamo di legno scuro era abbandonato a fianco dell'
2198   3                        |              del ¶ pavimento ov'ella s'era inginocchiata, dinanzi ai
2199   3                        |               l'una e su l'altra porta era l'iscrizione: Reliquiae
2200   3                        |          nessuno dei due ¶ sconosciuti era agente di polizia. Si tratta
2201   3                        |              bellezza, ogni gentilezza era distrutta. Il volto dell'
2202   3                        |         distrutta. Il volto dell'Amore era osceno ¶ come quello d'un
2203   3                        |               un ¶ colpo di ginocchio, era per isprigionarsi dall'aspra
2204   3                        |              d'una carta marina su cui era segnata la giacitura ¶ degli
2205   3                        |               primi voli.~ ~Ben quella era l'ora propizia, l'ora di
2206   3                        |                 dei grandi rapaci. Ben era un'ora come quella, una
2207   3                        |                nume, quando un di loro era riuscito a raggiungere per
2208   3                        |               sua ultima sera. Tutto ¶ era grande e dolce come se l'
2209   3                        |                 Il carme delle origini era per ¶ ovunque diffuso. Non
2210   3                        |               dominante.~ ~Il silenzio era come quando la città guerriera
2211   3                        |            Lanuvini brillava ¶ l'Orsa. Era come una notte nota che
2212   3                        |           airone lo sentì e si scosse. Era uno dei due aironi tutelari
2213   3                        |              gaiezza. Per gioco egli s'era ¶ piaciuto di deificarli
2214   3                        |           comodità e alle necessità, ¶ era sparsa intorno, di metallo,
2215   3                        |                che il rito del fuoco s'era ¶ compiuto.~ ~Vide la forma
2216   3                        |           papiro ove ¶ l'airone bianco era molto inquieto - Dauno,
2217   3                        |           credere alla libertà che gli era ¶ offerta.~ ~- Daune, hac
2218   3                        |              cielo di primavera. Tutto era nuziale. Il mare le spiagge
2219   3                        |          Tirreno d'Ulisse e d'Enea, ch'era chiaro e dolce come in un ¶
2220   3                        |                su le sue ali adeguate. Era la grande serenità alcionia
2221   3                        |         favolosi del solstizio iemale; era l'albàsia mattutina senza
2222   3                        |        congegni non aveva risonanza ma era simile al moto del ¶ cuore
2223   3                        |         apparire ¶ dell'arcobaleno, ma era egli medesimo quel pilota;
2224   3                        |            quel pilota; e la sua anima era la guida ¶ della sua anima,
2225   3                        |              sua anima, e la sua mente era la luce della sua mente;
2226   3                        |            abbagliante segnò le acque. Era il Sole.~ ~L'estasi letèa
2227   3                        |                della ¶ raggiera ignita era pieno ed eguale; l'astro
2228   3                        |                ed ala tra becco e coda era ¶ costante. La lieve brezza
2229   3                        |           broccato. Ma ora il silenzio era ¶ pieno del rombo che il
2230   3                        |           prima ¶ pausa. La solitudine era tutta d'acqua e d'aria,
2231   3                        |              mente: il ritmo interno s'era accelerato. «Che farei se
2232   3                        |             tono della raggiera ignita era ¶ pieno e gagliardo. Il
2233   3                        |           metallo di legno e di canape era immune ¶ dall'ombra, come
2234   3                        |          fuggivano di continuo Quel ch'era insperato poteva ¶ esser
2235   3                        |               cuore gli tremò perché v'era rinata la volontà di vivere,
2236   3                        |               il senso per prodigio.~ ~Era la terra. Era la terra!~ ~
2237   3                        |              prodigio.~ ~Era la terra. Era la terra!~ ~E il suo amore
2238   3                        |           immortalità ¶ incitatrice.~ ~Era la vita. Era la vita!~ ~
2239   3                        |            incitatrice.~ ~Era la vita. Era la vita!~ ~Tale quel sogno
2240   3                        |           elica trivellava il cielo.~ ~Era la vittoria. Era la vittoria!~ ~
2241   3                        |              cielo.~ ~Era la vittoria. Era la vittoria!~ ~E come allora
2242   3                        |              Al calore s'accorse che s'era spezzata o distaccata la
2243   3                        |              della sinopia.~ ~La costa era là, deserta sterile gialligna;
Il fuoco
     Parte
2244        1                   |             una continua lode.~ ~– Non era possibile imaginare una
2245        1                   |            quale voi siete. A voi solo era riserbata questa gioia:
2246        1                   |             amica, non sorridete! Ella era ingenua e sincera parlando
2247        1                   |             veemente verso di cui ella era attratta da un amore e da
2248        1                   |                verità la figura bella. Era infatti da quella improvvisa
2249        1                   |             risveglio, la mia anima ne era già tutta ingombra; e somigliava
2250        1                   |                nel poetico spirito non era di natura diversa da quella
2251        1                   |               faceva grave la sua pena era il riconoscere una vaga
2252        1                   |                   Ma, mentre a lei non era dato persistere in un tal
2253        1                   |             continua creazione.~ ~Egli era giunto a compiere in sé
2254        1                   |               fuoco, verso di cui ella era spinta da un folle desiderio
2255        1                   |            melagrane.~ ~Ma la sua voce era turbata.~ ~Guardarono allora
2256        1                   |               del vostro Erebo. Ah, io era certo di udire i vostri
2257        1                   |                acidetto e grazioso. Ed era così infantile, come il
2258        1                   |       spogliare l’albero consanguineo. Era proprio il caso di ripetere
2259        1                   |          esclamò ella, sollevandosi.~ ~Era nella parola e nell’atto
2260        1                   |             tratto il pericolo ch’egli era deliberato d’affrontare
2261        1                   |              verso la Salute, il cielo era sparso di leggeri vapori
2262        1                   |                della prima giovinezza. Era intitolato appunto L’Allegoria
2263        1                   |               verdi. Allora l’idea non era giunta a quel grado d’intensità
2264        1                   |            governano il mondo mentale! Era necessario che io rispettassi
2265        1                   |                nova figurazione. Tanto era il suo orgasmo che gli si
2266        1                   |                bronzo consunto. Sparso era nell’aria quasi un fantasma
2267        1                   |               strano intervallo in cui era sorta inaspettatamente tra
2268        1                   |              loro una nuova imagine ed era stato proferito un nome
2269        1                   |          persistente, intorno al quale era una specie di vacuità inesplorabile.
2270        1                   |              che il dono del suo corpo era divenuto omai necessario,
2271        1                   |              traverso la fiamma da cui era compresa ella riconosceva
2272        1                   |            dissimulato dell’azione ond’era spinto verso la folla come
2273        1                   |                dall’elemento a cui ell’era asservita e avrebbe attinto
2274        1                   |               annunziava che la Regina era uscita dalla Reggia. Un
2275        1                   |        vedevano perché il loro sguardo era rivolto in dentro, là dove
2276        1                   |         segnata da una nota di luce.~ ~Era nel puro bronzo l’effigie
2277        1                   |                pictoris. – E accanto v’era un’altra medaglia, di mano
2278        1                   |              pisside adamantina in cui era custodita un’anima consacrata
2279        1                   |               tesoro.~ ~Splendidissimo era quel busto chimerico, su
2280        1                   |              Venezia sotto i cieli.~ ~«Era per ovunque diffuso uno
2281        1                   |           espresso; e il lor godimento era più forte perché inatteso,
2282        1                   |         prodotto; parve sopraffarlo.~ ~Era il pericolo preveduto. Egli
2283        1                   |               la sua vita.»~ ~Non egli era quell’uno? In tale affermazione
2284        1                   |           partorito. Il dottor mistico era là, vicino, con la sua schiera:
2285        1                   |                 quando il suo orecchio era sorpreso da una cadenza
2286        1                   |              s’approssimava: già quasi era imminente l’ora della Festa
2287        1                   |               boschi – nella memoria – era comparabile alle divine
2288        1                   |              giovine dio aspettato.~ ~«Era per giungere! La coppa invertita
2289        1                   |            sotto le palpebre gravi. Ed era palese che per tutto il
2290        1                   |        attonita. L’eloquenza del poeta era secondata dalle espressioni
2291        1                   |              ereditarii ne’ cui fuochi era più che il pregio della
2292        1                   |               decoro della grande aula era più che il pregio dell’arte,
2293        1                   |             pienezza d’un coro. – Tale era dunque la tregua misteriosa
2294        1                   |            moltitudini affannate; tale era la misteriosa volontà che
2295        1                   |                  In quell’ora egli non era se non il tramite pel quale
2296        1                   |          sognare con un’altra anima.~ ~Era il sommo beneficio della
2297        1                   |               della Bellezza rivelata; era la vittoria dell’Arte liberatrice
2298        1                   |               tedii dei giorni comuni; era il felice intervallo in
2299        1                   |                mondo stellare. Egli le era grato di aver scelto un
2300        1                   |              verso il poeta da cui ell’era omai conquisa. E i suoi
2301        1                   |                un campo d’ombra.~ ~Non era quella forse la creatura
2302        1                   |               fianco della nave munita era rimasto come un punto isolato
2303        1                   |                compassioni molli. Egli era lieto d’aver enunciato anche
2304        1                   |        simulacro della Bellezza, e non era se non una sfinge corrosa
2305        1                   |              l’anima della moltitudine era in signoria del poeta, senza
2306        1                   |                gioire.~ ~Il loro grido era così espressivo dell’interno
2307        1                   |     profumarsene le dita; e taluno già era deliberato di ritrovare
2308        1                   |                attigue, Stelio Èffrena era rimasto solo con le statue,
2309        1                   |                stanza deserta che pure era tanto vicina alla moltitudine
2310        1                   |              attorceva all’antenna, ed era coperta di fiori; e bei
2311        1                   |              domator!~ ~Stelio Èffrena era venuto su la soglia; per
2312        1                   |               alla calca che si apriva era penetrato nell’aula; era
2313        1                   |               era penetrato nell’aula; era rimasto in piedi vicino
2314        1                   |             delle costellazioni. – Dov’era ella? Dove s’era ritratta?
2315        1                   |                   Dov’era ella? Dove s’era ritratta? Era egli veduto
2316        1                   |             ella? Dove s’era ritratta? Era egli veduto da lei senza
2317        1                   |              egli pensò che forse ella era uscita all’aria notturna
2318        1                   |             che un silenzio profondo s’era fatto nell’aula, come nell’
2319        1                   |                delicata e fremente ond’era per salire l’armonia dolorosa
2320        1                   |              sospiro più profondo. Non era, dopo il flauto frigio e
2321        1                   |               incitano al delirio, non era l’augusta lira dorica, grave
2322        1                   |         Eschilo, custode di una vigna, era stato visitato dal dio che
2323        1                   |               il santuario di Dioniso, era sorto un teatro di marmo
2324        1                   |               dalla musica occulta che era in lei. Quando le sue labbra
2325        1                   |               una misteriosa felicità. Era quello forse il divino pianto
2326        1                   |            importuna, Stelio Èffrena s’era rifugiato in un lembo di
2327        1                   |                bacino di San Marco. Ed era parso che in quel punto
2328        1                   |            chiostra il bacino profondo era come uno specchio malioso
2329        1                   |            degli edifizii immateriali. Era veramente un tempio edificato
2330        1                   |              quello che nel crepuscolo era parso un argenteo palagio
2331        1                   |            delle tortili forme marine. Era veramente, ingigantita,
2332        1                   |         ambigui alla vergine che spia; era, ingigantita, una di quelle
2333        1                   |               allegrezza singolare che era ben nota a Stelio e che,
2334        1                   |              L’avete vista nella Sala? Era in una delle prime file,
2335        1                   |              tuttavia a Stelio, che le era presso i ginocchi, ella
2336        1                   |               nelle altezze del canto, era piana, sobria, come soffusa
2337        1                   |             genio di quell’artefice ch’era parso fecondo e infaticabile
2338        1                   |        fulminato gli apparve non quale era, poiché egli non ne aveva
2339        1                   |            scampar~ ~La congiontura.~ ~Era veramente la canzone delle
2340        1                   |               da cui il suo intelletto era acuito come da un farmaco
2341        1                   |              giocondo. Quella gioia ch’era parsa terribile all’animatore,
2342        1                   |             erano oscure; il campanile era muto e solo fra le stelle;
2343        1                   |                il dottor mistico – non era meno eloquente della parola
2344        1                   |              folla, incontro al poeta, era un significato insolito
2345        1                   |           ferventi.~ ~Ella a un tratto era divenuta bellissima, creatura
2346        1                   |                alle foreste.~ ~Ed ella era là, respirante, sotto gli
2347        1                   |           pupille, sentendo quel che v’era d’oscuramente ostile nel
2348        1                   |               che, reduce da Bayreuth, era ancor tutto pieno dell’estasi.~ ~–
2349        1                   |                Un’illusione violenta s’era impadronita delle loro anime
2350        1                   |       ricchezza dell’altra. La vergine era scomparsa. Gli occhi della
2351        1                   |                oscura ostilità che non era d’intelletto, lo sollevava
2352        1                   |              quel Germano pertinace ch’era riuscito a infiammare di
2353        1                   |               dominatrice. Anche colui era andato alla folla come alla
2354        1                   |           anima della folla un mistero era sopravvenuto, quasi divino;
2355        1                   |             consueto; un ignoto potere era parso convergere in lui
2356        1                   |              la concordia d’un coro. V’era dunque nella moltitudine
2357        1                   |            poeta comunicata alla folla era dunque un atto, come il
2358        1                   |               come il gesto dell’eroe. Era un atto che creava dall’
2359        1                   |              La materia della vita non era più evocata dai simboli
2360        1                   |        Donatella Arvale, così com’ella era apparsa laggiù nella porpora
2361        1                   |             Sii mia!»~ ~Il suo spirito era trascinato violentemente
2362        1                   |               alto? L’opera gigantesca era là compiuta, in mezzo agli
2363        1                   |             inaridirà giammai.» L’arte era infinita come la bellezza
2364        1                   |            pergole. L’aura della notte era umida e tiepida così che
2365        1                   |                   Uno sgomento mortale era nella voce della donna.
2366        1                   |         sapiente e disperata colei che era premuta dall’eterna servitù
2367        1                   |            della sua natura, colei che era destinata a soggiacere nelle
2368        1                   |             unanime? Il loro desiderio era fatto del desiderio di mille,
2369        1                   |                di mille, il lor vigore era molteplice. Qualche cosa
2370        1                   |                costante divieto. Tutto era perduto omai. Tutto era
2371        1                   |                era perduto omai. Tutto era devastato a un tratto, come
2372        1                   |            imagine della vergine che s’era ritratta, ch’era scomparsa,
2373        1                   |         vergine che s’era ritratta, ch’era scomparsa, che forse sognava
2374        1                   |          viscere da una pietà umana ch’era risorta dalla stessa profondità
2375        1                   |           morente tra le labbra smorte era un’immensità di esultanza
2376        1                   |        insaziata. E tutto il corpo, ch’era parso attenuarsi nel dolore
2377        1                   |              l’acqua vespertina. – Chi era ella? Persefone signora
2378        1                   |                in un corpo impietrito? Era ella stanca o ebra delle
2379        1                   |         fiorire, per farle perire? Chi era mai? Aveva colpito le città
2380        1                   |               la schiuma del mare? Chi era? Chi era? Quale passato
2381        1                   |         schiuma del mare? Chi era? Chi era? Quale passato la faceva
2382        1                   |              glauca e quasi marina che era l’elemento in cui viveva
2383        1                   |                su l’erba la melagrana. Era matura, s’era aperta cadendo,
2384        1                   |               melagrana. Era matura, s’era aperta cadendo, versava
2385        1                   |                 Perduta, perduta, ella era omai perduta. Ella viveva
2386        1                   |               Città bella, e Donatella era pura sul suo guanciale.
2387        1                   |                terribile. Lontanissima era quell’ora; e tuttavia nella
2388        1                   |               freddo del ferro a cui s’era appoggiata la sua fronte,
2389        1                   |              mani.~ ~– Addio, addio!~ ~Era perduta. Egli s’era levato
2390        1                   |           addio!~ ~Era perduta. Egli s’era levato da quel letto come
2391        1                   |         immobile, e il suo sonno umano era simile al sonno di quel
2392        1                   |               di un’officina s’aperse. Era un’officina di tagliapietre,
2393        1                   |               riguardare il palazzo ch’era plumbeo nell’ombra. Una
2394        1                   |               La donna non più giovine era rimasta sola, lassù, con
2395        1                   |         Accosta alla riva.~ ~Il canale era deserto, antico fiume di
2396        1                   |               su l’acqua. L’ombra, ond’era ancóra soffuso, aveva la
2397        1                   |                 Poteva egli dormire? O era insonne, con la sua gloria? –
2398        1                   |             udito raccontare di lui. – Era vero ch’egli non potesse
2399        1                   |             con le anfore con le rose, era chiuso e muto come un alto
2400        1                   |               l’acqua. Tutto il canale era chiaro da una banda. Una
2401        1                   |                respiro la vittoria gli era omai necessaria. Egli voleva
2402        1                   |           barbata e cotta in cui non v’era di chiaro se non qualche
2403        1                   |                L’attaccò a mezzapoppa. Era fatta d’alcuni cavigliotti
2404        1                   |               con gioia!»~ ~E il mondo era suo.~ ~ ~
2405        2                   |               Academia, la Foscarina s’era soffermata dinanzi alla
2406        2                   |             anima.~ ~Tutta la sua pena era divenuta fluida, mutata
2407        2                   |              volta la sua malinconia s’era inebriata d’un presentimento
2408        2                   |              la sua servitù a colui ch’era impaziente di vincere.~ ~
2409        2                   |                repentino del fato ella era stata gettata contro di
2410        2                   |             sua carne tremante. Ella s’era mescolata a lui con tutto
2411        2                   |           monotonia ch’ella riconobbe. Era il coro delle passere, nel
2412        2                   |              interruzione inattesa che era come la fine di un incanto
2413        2                   |                  ma non si può.~ ~Ella era là come una pallida fiamma.~ ~–
2414        2                   |            casa chiusa, Stelio.~ ~Ella era là, nel giorno cinereo,
2415        2                   |       supplicato: «Non mi fate male!». Era là, vestita di quella sua
2416        2                   |               un monastero.~ ~La calle era soletta come il sentiere
2417        2                   |             cielo; poiché la monotonia era negli orecchi loro come
2418        2                   |           troppo chiaro si accorse che era venuto per lei il tempo
2419        2                   |               una senza gemere. Quanto era lungo il tempo che passava
2420        2                   |                giungere a terra! Tutto era lentezza, vapore, abbandono,
2421        2                   |                 Perduta, perduta, ella era omai perduta senza rimedio!~ ~–
2422        2                   |           dalla stilla di sangue che n’era sgorgata.~ ~– Tu m’hai lasciato
2423        2                   |              un tempio. Il suo spirito era opaco e immobile; ma tutti
2424        2                   |              eroica di vivere. Ma egli era là, nella carcere del suo
2425        2                   |           Approfondiva il suo segreto? Era pura?~ ~Egli divenne inerte
2426        2                   |          palpebre, udendo una squilla. Era la campana di San Simeone
2427        2                   |               conoscete?~ ~La sua voce era a volta a volta ferma e
2428        2                   |              il cui pallore miserevole era passata quell’onda di sublime
2429        2                   |           volevamo salvare il bene che era nato da noi, quella cosa
2430        2                   |          andando verso la casa, mentre era là con noi Donatella?~ ~
2431        2                   |               un poco fra i cuscini ov’era seduta, si contrasse come
2432        2                   |               Ma poi, ma poi…~ ~Ella s’era coperta di rossore, e la
2433        2                   |               rossore, e la sua voce s’era fatta impetuosa, e le sue
2434        2                   |              fiotto di amarezza che le era sgorgato dal fondo del cuore.~ ~
2435        2                   |                 Ella vide il gesto che era d’una infinita malinconia,
2436        2                   |               un linguaggio oscuro che era come un’incompresa risposta
2437        2                   |                sua pena. La tregua gli era trascorsa, troppo breve;
2438        2                   |             breve; ma il suo spirito s’era orientato verso la sua opera,
2439        2                   |              il luogo ov’essi vivevano era favorevole ai loro sogni
2440        2                   |              guizzi allegri. La fronte era bella come una bella fronte
2441        2                   |                insieme verso la gioia. Era necessario che io fossi
2442        2                   |             poteva dargli quel che gli era necessario per la sua arte
2443        2                   |                la sua vita. La vergine era una forza nuova, una bellezza
2444        2                   |               sé e il suo amico. Non v’era per lei più scampo. Ella
2445        2                   |              spingerlo verso la porta. Era irriconoscibile, trasfigurata
2446        2                   |                pericolosa. Incredibile era la forza delle sue mani,
2447        2                   |             Trattenne il fiato. Ella s’era assopita. Le contratture
2448        2                   |          pallore. «Dormi! Dormi!» Egli era così pieno di pietà e d’
2449        2                   |            potuto vincere la morte ond’era minacciato di continuo.
2450        2                   |                gonfio. Quel corpo, che era stato sostenuto nella lotta
2451        2                   |            alla morte!»~ ~Quella donna era là, al fianco dell’eroe,
2452        2                   |            alla conoscenza.~ ~Il volto era immobile, abbandonato su
2453        2                   |             trasporto terribile? Breve era il passaggio dal battello
2454        2                   |               dell’Orologio. La Piazza era inondata, simile a un lago
2455        2                   |            città di pietra e d’acqua s’era fatta sonora come uno smisurato
2456        2                   |            lontano; una plaga di cielo era sgombra a sommo tra le agglomerazioni
2457        2                   |            nell’ascolto.~ ~Formidabile era la voce del turbine in quella
2458        2                   |            gran destino. La vita umana era scomparsa; non eravi sotto
2459        2                   |            intera della melodia gli si era svelata, era omai sua, immortale
2460        2                   |            melodia gli si era svelata, era omai sua, immortale nel
2461        2                   |               accorse che il suo amico era affaticato dalla fretta. –
2462        2                   |         margine, a piè d’un cespuglio, era disteso il cadavere della
2463        2                   |              sangue ai precordii. Egli era l’attore del suo drama:
2464        2                   |              che pesò su quegli Atridi era così truce che veramente
2465        2                   |              oscura, presso una porta. Era in entrambi un sentimento
2466        2                   |         dilatati e fissi. Egli vedeva, era il veggente. Tutto scompariva
2467        2                   |                lampi ond’egli medesimo era abbagliato. Si stupiva egli
2468        2                   |               abisso della sua memoria era sorta a un tratto quella
2469        2                   |          conosceva. Un giorno, Perdita era rimasta lungamente appoggiata
2470        2                   |             con un breve anelito. Ella era come il vento quando cade.~ ~«
2471        2                   |             sempre.~ ~Orribile tremore era quello che agitava la donna
2472        2                   |            capo, senza rispondere.~ ~– Era grande la tempesta? Tu mi
2473        2                   |            casa è benedetta. Tua madre era teco, quando lavoravi. Tu
2474        2                   |           chiusa.~ ~– Anche la sorella era teco? Tu mi dicesti un giorno
2475        2                   |              Ora il suo spirito, che s’era proteso così violentemente
2476        2                   |               schegge delle ossa. Ve n’era una che teneva un giglio
2477        2                   |             un’altra, una colonna. Una era più sottile, con un anello
2478        2                   |          dentro; poiché un’imagine che era avvolta di veli si svelò
2479        2                   |       movimento delle onde; ma il mare era quasi sempre quieto, quando
2480        2                   |              con i loro pastori. Tutto era quieto; su le spiagge era
2481        2                   |              era quieto; su le spiagge era disteso un silenzio d’oro.
2482        2                   |              sabbia umida che qua e là era bucherellata e dorata come
2483        2                   |             quasi beato. La sua febbre era caduta. Una pace lenta scendeva
2484        2                   |         quantità di alghe e di rottami era gettata a riva. Qualche
2485        2                   |               qualche tempo Lady Myrta era venuta ad abitare le immense
2486        2                   |            senza corde e il giardino s’era popolato di bei levrieri
2487        2                   |            sogno la sua giovinezza non era presente tuttavia? Non aveva
2488        2                   |               stagione un fiore fresco era appuntato laggiù, in una
2489        2                   |             quasi ebra, sicura ch’egli era per giungere poiché ella
2490        2                   |               ella lo presentiva e mai era stata ingannata dal suo
2491        2                   |        traverso un terreno solitario s’era sentito d’improvviso avviluppare
2492        2                   |          dissimulava il turbamento ond’era preso il povero cuore giovenile
2493        2                   |             collare Donovan che gli si era accostato memore delle carezze. –
2494        2                   |            riconoscerlo per padrone. V’era il levriere di Scozia, nativo
2495        2                   |          grigio come il ferro nuovo; v’era il levriere d’Irlanda distruttore
2496        2                   |          girando mostrava il bianco; v’era quello di Tartaria, brizzolato
2497        2                   |                le iene e i leopardi; v’era quello di Persia, biondo
2498        2                   |           antilopi che aveva ucciso; v’era il galgo spagnuolo, migrato
2499        2                   |              uccisione.~ ~– Chi di voi era il migliore amico di Gog? –
2500        2                   |                Magog è sano e salvo.~ ~Era la coppia di levrieri che
2501        2                   |            levrieri, Foscarina?~ ~Ella era così intenta che il suono
2502        2                   |         gazella e la lepre?~ ~L’amante era entrata in quel corporale
2503        2                   |              suoi propri occhi.~ ~Ella era là, alzata su l’erba come
2504        2                   |         pantere avide di nutrimento.~ ~Era là, alzata su l’erba, agile
2505        2                   |  smisuratamente nella breve ora che le era concessa. Vaniti erano i
2506        2                   |              una magnifica festa. Ella era anche una volta quale egli
2507        2                   |               Nell’oblio in cui ella s’era perduta, le strane parole
2508        2                   |            guardava la Foscarina che s’era rivolta per andare verso
2509        2                   |             sua persona pieghevole. Ed era palese ch’ella si dirigeva
2510        2                   |                riva del mare. La corsa era stata breve: Gog aveva raggiunta
2511        2                   |                tratto, come su la riva era una carogna, il cavallo
2512        2                   |                anch’io…~ ~La Foscarina era là, con Donovan ch’ella
2513        2                   |              imagine tragica e pietosa era stata risvegliata dall’espressione
2514        2                   |          impallidito.~ ~– No, mai. Chi era ella?~ ~– Jeanne d’Elbeuf.
2515        2                   |               ov’è il Battistero. Ella era là sola, immobile, con un
2516        2                   |         sembrava cosa non umana, tanto era palese lo spasimo di tutta
2517        2                   |           Simile all’agonizzante, ella era illuminata a tratti da imagini
2518        2                   |                 per l’ultima volta?»~ ~Era entrata sotto la Porta della
2519        2                   |               il cielo sul loro capo s’era acceso di mille colombe
2520        2                   |            voluttà uno spasimo che non era ancóra la morte ed era oltre
2521        2                   |             non era ancóra la morte ed era oltre la vita. «Mai più,
2522        2                   |               aprì, entrò nell’orto.~ ~Era il suo rifugio, il segreto
2523        2                   |         tenuità non vi parevano. Tanta era la quiete dell’aria che
2524        2                   |      difformato da una caduta, la voce era alterata da una malattia.
2525        2                   |             che dal riflesso di Sofia, era stata ella attratta verso
2526        2                   |         pupille. La domanda enigmatica era in fondo alla pagina come
2527        2                   |            ritmo volgare e allegro che era triste come le più tristi
2528        2                   |               una sestina del Petrarca era per lei il medesimo incanto
2529        2                   |            rendere la felicità che gli era data lo sollevava a un grado
2530        2                   |              del cielo e delle acque s’era fatto così grande intorno,
2531        2                   |               peso della loro carne ch’era parso alleviarsi nel fluido
2532        2                   |             avidità insaziabile!~ ~Che era ella dunque per lui se non
2533        2                   |              tutti i suoi tirsi»? Ella era per lui un motivo di visioni
2534        2                   |           dell’Universo. Ed ecco, egli era già discosto, era già a
2535        2                   |                 egli era già discosto, era già a una ricerca nuova:
2536        2                   |          percorreva con lentezza. Ella era là, priva d’ogni forza,
2537        2                   |      intervalli. Un attimo d’intensità era passato ed ella aspettava
2538        2                   |             con una commozione che gli era salita a poco a poco sino
2539        2                   |           inerzia pesante. Il suo viso era come quelle delicate falde
2540        2                   |             essi erano niente, e tutto era niente. «Siamo moribondi;
2541        2                   |         tenuissimo, eguale a quello ch’era diffuso nelle campagne,
2542        2                   |              belletti e dagli odori, s’era spenta in languidi giochi
2543        2                   |               le loro labbra di pietra era quella medesima che diceva
2544        2                   |                un’onda confusa che non era se non l’orrore e l’amore
2545        2                   |              Col tempo! Anche qui.~ ~V’era, su una mensola, una traduzione
2546        2                   |               il letto della regina ed era stato trascinato sul lastrico
2547        2                   |               terribile uragano. Tutto era spezzato, abbattuto, ridotto
2548        2                   |              distruttore. Il Bonaparte era passato di là e non aveva
2549        2                   |               il re; e il favorito, ch’era meno vecchio di loro, visse
2550        2                   |                 non sono ebri com’egli era.~ ~– Vuoi che partiamo?
2551        2                   |                 amore mio!»~ ~Ella non era riuscita a vincere la tristezza
2552        2                   |           sosta; ma pure la sua pena s’era ammollita, aveva perduto
2553        2                   |             bene di quella sosta breve era già perduto, e quella buona
2554        2                   |                Anche per lui Donatella era là, alta, con le reni falcate,
2555        2                   |               donarsi. Ma la sua anima era sospesa alle ciglia dell’
2556        2                   |           della canaglia. Come il sole era tiepido e il tabacco era
2557        2                   |               era tiepido e il tabacco era eccellente nella scatola
2558        2                   |              vuoi che entriamo?~ ~Ella era perplessa. Ma il labirinto
2559        2                   |                suoi polsi. Il silenzio era divenuto altissimo. Ella
2560        2                   |              pareti ramose in cui ella era prigione. Pareva che non
2561        2                   |             Non le fu risposto. Ma dov’era andato egli? Aveva ritrovato
2562        2                   |                Basta.~ ~Carponi egli s’era insinuato nel cespuglio,
2563        2                   |              genii agresti la cui gola era gonfia delle glandule stesse
2564        2                   |           quella che cerchi…~ ~La voce era così mutata che Stelio interruppe
2565        2                   |              che quella sofferenza gli era nuova come certi affanni
2566        2                   |                  Stelio! Stelio!~ ~Non era più capace d’altri sforzi
2567        2                   |             dalla torre. Il riso gli s’era congelato nel cuore. Tutta
2568        2                   |              aveva udito i richiami, s’era appressato; varcava la soglia.
2569        2                   |         udivano i suoi passi. Il luogo era già notturno, sotto l’umidità
2570        2                   |          statue passavano passavano.~ ~Era come una landa stigia, come
2571        2                   |             imprevista. Il suo spirito era sparso per quella rossa
2572        2                   |             platonici lauri sub umbra; Era una melodia indistinta,
2573        2                   |            camminava al fianco, egli s’era piegato leggermente verso
2574        2                   |             Certo, quel ch’egli diceva era la verità, ma l’amante aveva
2575        2                   |           mondo creato dall’intelletto era inerte come quelle vecchie
2576        2                   |           potenza verace e formidabile era il veleno che correva nel
2577        2                   |               mio desiderio.» La lotta era ineguale e atroce.~ ~Poiché
2578        2                   |             sua perdizione.~ ~Il luogo era umido, maculato di salmastro,
2579        2                   |         bellezza dell’elemento che gli era familiare come un fratello
2580        2                   |          ordegni; e il calice nascente era esposto di nuovo alla fiamma,
2581        2                   |               infisso nell’asta; poi n’era tratto docile, duttile,
2582        2                   |            quella notte di delirio!»~ ~Era vero, era vero. Fino dall’
2583        2                   |               di delirio!»~ ~Era vero, era vero. Fino dall’istante
2584        2                   |         disperati…» E il suo supplizio era senza nome; poiché ella
2585        2                   |               entro un ricettacolo che era il prolungamento del forno
2586        2                   |            rapida e spontanea, già non era più per loro uno straniero.~ ~–
2587        2                   |               armonia d’una linea pura era divenuta in quegli attimi
2588        2                   |           diversa. Ma quale dei cinque era il più bello?~ ~I lavoratori
2589        2                   |            arbusti magri e torti, così era il calice retto dall’uomo
2590        2                   |             con mille. E il suo pregio era nullo o incalcolabile, secondo
2591        2                   |                la sponda del pozzo che era in mezzo al sagrato. La
2592        2                   |          materia esattamente. Il fuoco era eguale, la pasta era ricca,
2593        2                   |             fuoco era eguale, la pasta era ricca, l’aria era temperata;
2594        2                   |                pasta era ricca, l’aria era temperata; ogni cosa era
2595        2                   |               era temperata; ogni cosa era favorevole. Il miracolo
2596        2                   |            alghe… Ve ne ricordate?~ ~– Era una sera di settembre.~ ~–
2597        2                   |        risollevarla. Su quali incudini era stato battuto il ferro della
2598        2                   |                volontà, in quali acque era stato temprato! Dura veramente
2599        2                   |               temprato! Dura veramente era stata per lei la prova,
2600        2                   |             forze brute e ostili. Ella era stata testimone delle più
2601        2                   |              egli aveva udito; ed ella era là, nel suo bel mantello
2602        2                   |            gloria nel mondo ella non s’era mai sentita esaltare al
2603        2                   |             fra i due muri. Il cammino era umile; sordo e molle era
2604        2                   |               era umile; sordo e molle era sotto il piede; ma sopra
2605        2                   |               graticola. Vent’anni fa, era tale e quale: lo stesso
2606        2                   |                la nausea; il cibo, che era nel piatto, mi pareva troppo
2607        2                   |              umiliazione… Non so dire… Era forse la presenza oscura
2608        2                   |              toccava, di tutto ciò che era intorno. Rimanevo sola con
2609        2                   |                cima alle loro canne. V’era in lei un’aspirazione naturale
2610        2                   |              Campo di San Bernardo, ov’era l’antico cenobio. Si scorgeva
2611        2                   |             cima a uno stelo. E l’erba era molle, placida, verdissima,
2612        2                   |                e nel loro numero. Ella era là, creatura di carne caduca,
2613        2                   |                di quel respiro stesso. Era pervenuta al limite dell’
2614        2                   |             che cosa sia la fame…»~ ~– Era di marzo: mi ricordo – continuava
2615        2                   |           attitudine di qualcuna che m’era più familiare e rimanevo
2616        2                   |                che mi guarda…~ ~Ella s’era accesa un poco a sommo delle
2617        2                   |             fiume a traverso la terra. Era l’Adige, scendeva da Verona,
2618        2                   |            della sua adolescenza. Ella era tratta a continuare da una
2619        2                   |           quelle confessioni mentre si era disposta a parlare col suo
2620        2                   |              sua energia smarrita ella era venuta a rallentarsi nella
2621        2                   |            amato verso quell’altra che era viva ed aspettante.~ ~Disse
2622        2                   |            Giulietta.~ ~L’aria intorno era tanto calma che il fumo
2623        2                   |         imporporava agli orli. L’acqua era invisibile, ma su le sembianze
2624        2                   |             convento di Cappuccini dov’era nascosta la tomba di Giulietta,
2625        2                   |              pronunziare una parola, m’era impossibile come distaccare
2626        2                   |               dal cielo. La mia voce s’era perduta con l’ultima sillaba
2627        2                   |            stelle. E io sentii che non era in me sola il desiderio
2628        2                   |               tremare il suo cuore, ma era come chi non osi alzare
2629        2                   |        dissolversi quella cosa che non era una speranza e che pure
2630        2                   |                passava, e dei passi ch’era costretta a muovere, e pur
2631        2                   |                Stelio!~ ~E la sua voce era così mutata che il giovine
2632        2                   |               ma in confuso; e, mentre era certo che qualche difficile
2633        2                   |              di perire. Il suo spirito era teso in un’aspettazione
2634        2                   |              un prodigio. E quel che v’era di superstizioso nella sua
2635        2                   |                barche pescherecce, ond’era visibile la gran laguna
2636        2                   |                Vi ricordate?~ ~In alto era il suo cuore, tanto che
2637        2                   |           vista delle acque. Così pura era la calma della laguna nel
2638        2                   |           inghiotte e attutisce.~ ~– V’era qualche cosa di ostile in
2639        2                   |          Vedeste la sua ombra dove non era.~ ~Ella vide la morte. Nessun’
2640        2                   |              morte. Nessun’altra punta era penetrata tanto a dentro,
2641        2                   |                per considerare che non era quello il luogo né il tempo.
2642        2                   |                Tutto quel che accadeva era imaginario. Ella si chiamava
2643        2                   |                dalla musica occulta ch’era in lei.~ ~– Forse.~ ~Egli
2644        2                   |               un mausoleo, qui?~ ~Ella era amarissima, quasi beffarda,
2645        2                   |         malignità di quel suo riso che era come uno spasimo dei muscoli.
2646        2                   |                di tenerezza e di bontà era scomparsa, e ogni speranza,
2647        2                   |             con una voce sibilante; ed era divenuta quasi livida, consumata
2648        2                   |          vedevano qualche cosa che non era là, erano pieni d’una visione
2649        2                   |            morto? Quanta parte di vita era trascorsa intanto? Quanta
2650        2                   |                travaglio interiore ond’era per formarsi l’opera gigantesca.
2651        2                   |              le idee astratte ond’esso era ingombro. Ovunque, sotto
2652        2                   |            della creatura ideale, ella era tratta a non discordare
2653        2                   |        sacrificio determinato. – Non v’era anche nella tragedia una
2654        2                   |            coronargli la vita? E non v’era anche una donna amante e
2655        2                   |                belva insidiosa che non era spenta ma che viveva tuttavia
2656        2                   |                di suprema dedizione ch’era sorto dal fondo della sua
2657        2                   |                tante grida terribili v’era qualche anelito infinitamente
2658        2                   |              del dio l’invadesse. Ella era divenuta una materia ardente
2659        2                   |           pallidissimo; e l’intervallo era riempito dai grandi palpiti
2660        2                   |             cui parlava di quelle cose era l’indizio della straordinaria
2661        2                   |         trasfiguratori della Natura. V’era un’analogia profonda tra
2662        2                   |              nella sua poesia; ed ella era là col suo povero cuore
2663        2                   |                pallore di lui quando s’era soffermata nel sentiere
2664        2                   |              capelli; ogni giorno omai era al servigio della vecchiezza,
2665        2                   |        desiderio, l’invitto desiderio, era il fabbro di tutte le illusioni
2666        2                   |                rammarico simulato, non era stata ella come chi reciti
2667        2                   |        constrizione di quei giorni non era valsa a creare in lei neppur
2668        2                   |                doveva sublimarsi. Ella era come quei giardinieri che
2669        2                   |         intorno ai rami. Il suo sforzo era dunque tanto doloroso quanto
2670        2                   |                di quei giorni ella non era riuscita se non a rendere
2671        2                   |                e il suo desiderio, non era riuscita se non ad acuire
2672        2                   |             sostanza plastica. E tanto era lontana dall’armonia cercata,
2673        2                   |                divano, nell’ombra, non era ella la medesima donna che
2674        2                   |             Bisogna che io muoia»? Non era la medesima donna che di
2675        2                   |          accorgersi che quell’ardore s’era placato e che subentrava
2676        2                   |            all’angolo di San Canciano, era come una ruina sospesa che
2677        2                   |                non può!» E omai non le era più consentito l’indugio.
2678        2                   |         annegando mai.~ ~Nulla infatti era accaduto, nulla accadeva.
2679        2                   |              mutamento. Nessuna parola era stata proferita, che stabilisse
2680        2                   |             viveva, accanto all’amato. Era un sentimento definito e
2681        2                   |             suo otre l’ultimo sorso. V’era in lei qualche cosa di compìto,
2682        2                   |                sua necessità interiore era come la necessità dei fatti
2683        2                   |         offerse la faccia al cielo che era tutto sparso di vapori come
2684        2                   |             patrizii petrarchisti… che era riuscito ad avere nella
2685        2                   |              suo amico quel che da lei era stato risoluto.~ ~Egli rise.~ ~–
2686        2                   |           cosicché nella loro mollezza era un ricordo della loro obbedienza
2687        2                   |                dell’amante il suo nome era vinto dal nome di Temòdia,
2688        2                   |    appassionatamente, e perché l’isola era l’unico luogo dove non le
2689        2                   |           vicinanza del luogo dov’ella era stata presa dall’orribile
2690        2                   |           dimenticare che il suo amico era inconsapevole del prossimo
2691        2                   |             come un innamorato ch’egli era.~ ~– E Ornitio lo riamò?~ ~–
2692        2                   |               su le forcole. Così alto era il silenzio che, come s’
2693        2                   |             tua figura che a un tratto era divenuta bellissima, e nella
2694        2                   |          dinanzi alla porta. L’offerta era troppo esigua, e io pensai
2695        2                   |       Poverello per le creature. Tanta era la sua abondanza ch’ella
2696        2                   |              prima, perché la sua mano era nella mano di lui e il distacco
2697        2                   |              della letizia insolita ch’era in quell’accento. La guardò;
2698        2                   |          guardò la piega rude, che non era fatta dal pettine ma dalla
2699        2                   |               amante. Il suo amico non era più là: ella non udiva più
2700        2                   |              Ma il mandorlo è ricco.~ ~Era placido e affabile, con
2701        2                   |          sembra, Stelio? Una gran pace era nel suo viso e nella sua
2702        2                   |         imagine degli olivi potati non era una cosa nuova per me. Mi
2703        2                   |          novembre quando il giovine le era giunto anelando a traverso
2704        2                   |            inespugnabili. La melodia s’era disciolta nell’ombra delle
2705        2                   |           vincere né scrutare. Venezia era oscurata da quella massa
2706        2                   |              il rombo su le loro teste era così forte ch’essi credevano
2707        2                   |        orizzonte, allegorie arcane ond’era velata qualche verità che
2708        2                   |               sempre una cosa diversa. Era di mano d’Alberto Duro.~ ~
2709        2                   |            carro. Tanto fu concesso.~ ~Era il 16 febbraio: era un’ora
2710        2                   |        concesso.~ ~Era il 16 febbraio: era un’ora dopo il mezzogiorno.
2711        2                   |            atrio del palazzo. L’ultimo era giunto da Roma avendo ottenuto
2712        2                   |                   L’uomo del remo, che era stato caro all’eroe, discese
2713        2                   |             bassa e poco illuminata ov’era un odore triste di balsami
2714        2                   |               uno a uno.~ ~Il cadavere era là, chiuso nella cassa di
2715        2                   |        cristallo; e accanto, in piedi, era la donna dal viso di neve.
2716        2                   |         aspettando un cenno. Altissimo era il silenzio, ed essi non
2717        2                   |          splendore della sua sembianza era nella memoria dei testimoni
2718        2                   |          drappello giovenile. Il cielo era ingombro su la grande via
2719        2                   |                pietra. L’alto silenzio era degno di Colui che aveva
2720        2                   |       portarono a spalla nel carro che era pronto su la via ferrata.
Giovanni Episcopo
     Capitolo
2721 Dedica                     |           persona di Giovanni Episcopo era ¶ già stata da me osservata
2722 Dedica                     |           maggior possibile esattezza, era rimasto grezzo in alcune ¶
2723 Dedica                     |            lettura, la mia sensibilità era straordinariamente vigilante
2724 Dedica                     |             imagini ¶ più diverse. Non era quella la prima volta che
2725 Dedica                     |                Mai ¶ Giovanni Episcopo era stato più vivo.~ ~E con
2726  Testo                     |              ragionava come un ¶ uomo, era triste come un uomo. Pareva
2727  Testo                     |                   Allora, quando morì, era questo l'unico paio; questo
2728  Testo                     |                 non avesse un alterco. Era odiato e temuto, là dentro,
2729  Testo                     |              attrazione, indefinibile. Era qualche ¶ cosa come un fascino
2730  Testo                     |             levarli; e lo stomaco mi s'era chiuso, orribilmente. Partì
2731  Testo                     |               il capo fasciato. Wanzer era là, con un'aria dolente;
2732  Testo                     |        guardare ¶ questa cicatrice che era ancóra tenera e tutta accesa;
2733  Testo                     |          quella sera della ferita, ¶ m'era rimasta la paura del sangue,
2734  Testo                     |       sensibili. Il mio pensiero fisso era che, una notte o ¶ l'altra,
2735  Testo                     |                svogliatamente. ¶ Nulla era più triste, per me, di quell'
2736  Testo                     |              nuova pensione, in fatti, era forse migliore dell'antica.
2737  Testo                     |                Fu risposto che Ginevra era malata. Allora tutti s'informarono
2738  Testo                     |           fedelmente alla figura che m'era balenata dentro? Lasciamo
2739  Testo                     |              la faccia.~ ~Sì, signore: era una cameriera, serviva una
2740  Testo                     |                Aggiungete che io ¶ non era sicuro di essere io. Spesso
2741  Testo                     |            pure, l'idea di Doberti non era cattiva.~ ~Alcuni, allora,
2742  Testo                     |              in una bisca. Una mattina era salito ¶ nella mia stanza
2743  Testo                     |             livido come un cadavere, s'era gittato su una sedia; due
2744  Testo                     |              tratto, rinunziando, se n'era ¶ uscito, senza rivolgermi
2745  Testo                     |           erompere contro l'uomo ¶ che era stato il mio padrone.~ ~-
2746  Testo                     |              libero, libero al fine!~ ~Era una notte di marzo, tutta
2747  Testo                     |                a prendersi la sedia ch'era ¶ di contro a me, dall'altra
2748  Testo                     |                di uccidersi? E pure, ¶ era la sola cosa ch'egli doveva
2749  Testo                     |         Tesoreria ¶ centrale, dov'egli era impiegato da qualche anno.
2750  Testo                     |             impiegato da qualche anno. Era stato spiccato contro di ¶
2751  Testo                     |                E questa mia sensazione era non ¶ soltanto visuale,
2752  Testo                     |           addosso un capello, un filo. Era per me una ¶ inquietudine
2753  Testo                     |               al marito.~ ~E il marito era proprio l'uomo della scala,
2754  Testo                     |                silenzio.~ ~Mi ricordo: era su l'imbrunire; una sera
2755  Testo                     |              sera dolcissima. La gente era per le ¶ strade. Due sonatori,
2756  Testo                     |                signora Episcopo...~ ~S'era fatto loquace. Si mise a
2757  Testo                     |                  Io sapevo ch'egli non era padre; sapevo che i figli
2758  Testo                     |          Ebbene, l'hai trovato?~ ~Egli era venuto su; s'era fermato
2759  Testo                     |                  Egli era venuto su; s'era fermato su la soglia; vacillava
2760  Testo                     |              già il sospetto. Battista era rimasto su la soglia, in
2761  Testo                     |             deve trovare.~ ~Battista s'era mosso finalmente. Io mi
2762  Testo                     |                    Mi dispiace, perché era un ricordo di mio padre
2763  Testo                     |        richiamarlo. ¶ Troppo tardi: si era già allontanato.~ ~Per tre
2764  Testo                     |           guardai bene, ¶ m'accorsi ch'era in uno stato miserevole:
2765  Testo                     |                 stessa vergogna.~ ~Non era il padre di Ginevra, no;
2766  Testo                     |       sconosciuto, all'innominato. Chi era mai? Non certo un plebeo. ¶
2767  Testo                     |              sangue aristocratico. Chi era ¶ dunque il padre? Forse
2768  Testo                     |                preoccupazione costante era che qualcuno dei miei compagni
2769  Testo                     |              notte - egli riprese. - C'era Efrati che ¶ raccontava
2770  Testo                     |              di quindicimila lire, che era tutta la mia fortuna di
2771  Testo                     |                con Doberti!~ ~La botte era una berlina.~ ~E la notizia
2772  Testo                     |             interrogatorio. Il dialogo era tra un giudice e Giovanni
2773  Testo                     |                rimasta una goccia...~ ~Era vero, era vero.~ ~ ~ ~Ma
2774  Testo                     |              una goccia...~ ~Era vero, era vero.~ ~ ~ ~Ma come fu che
2775  Testo                     |              alla ¶ Posta io stesso.~ ~Era di sera: mi ricordo. Passai
2776  Testo                     |                l'altra tavola. Ginevra era tutt'accesa in viso e aveva
2777  Testo                     |               davanti a un miracolo. - Era vero? Era vero? - Sì, ella
2778  Testo                     |               un miracolo. - Era vero? Era vero? - Sì, ella me lo ¶
2779  Testo                     |         comprendete?... farsi amare!~ ~Era di settembre: mi ricordo.
2780  Testo                     |                qualcuna. La mia ¶ pena era tanto visibile che Questori
2781  Testo                     |             giorno, in cui il sospetto era ¶ più tormentoso, ebbi il
2782  Testo                     |             alla finestra. Mi ricordo: era l'Ognissanti; sonavano le ¶
2783  Testo                     |            udivano voci umane; tutto ¶ era tranquillo. Ma sul tetto
2784  Testo                     |            Ebbene, a proposito di che? Era Ginevra, dunque, che stava
2785  Testo                     |                entrava nella stanza. C'era anche, sopra una sedia, ¶
2786  Testo                     |                 e compresi ch'ella non era atta che a un'opera ¶ carnale,
2787  Testo                     |                creatura misteriosa che era il ¶ mio sogno continuo
2788  Testo                     |           nulla! Nel suo sguardo non c'era che una curiosità quasi
2789  Testo                     |           ginocchio sul pavimento.~ ~C'era il sole, sul pavimento;
2790  Testo                     |               sole, sul pavimento; e c'era quella corona mortuaria,
2791  Testo                     |              vergogne.~ ~E pure, tutto era ancóra rimediabile. Sì,
2792  Testo                     |              del mio figliuolo.~ ~Mio, era veramente mio, del mio sangue.
2793  Testo                     |              basso servitore. Battista era ¶ meno infelice di me; Battista
2794  Testo                     |               infelice di me; Battista era meno umiliato. Nessuna umiliazione
2795  Testo                     |           lasciavo più, finché ¶ non s'era addormentato. In breve seppe
2796  Testo                     |                qualche volta, quando c'era la madre e su noi tre piombava
2797  Testo                     |                venire. La mia vergogna era ¶ troppo divulgata, lo scandalo
2798  Testo                     |          troppo divulgata, lo scandalo era troppo grave, la signora
2799  Testo                     |             grave, la signora Episcopo era troppo ¶ famosa. Inoltre,
2800  Testo                     |               l'altra cosa.~ ~Battista era diventato quasi cieco. Una
2801  Testo                     |                mio povero bambino! Com'era ¶ coraggioso, in quell'opera
2802  Testo                     |               voleva ¶ morire. No, non era un uomo invaso da una malattia;
2803  Testo                     |                invaso da una malattia; era piuttosto, come ¶ esprimermi?,
2804  Testo                     |         piuttosto, come ¶ esprimermi?, era piuttosto, non so, una figura
2805  Testo                     |                le ¶ parole di Ginevra? Era nuova quell'ansietà dell'
2806  Testo                     |             quell'ansietà dell'attesa? Era nuovo quel ¶ malessere che
2807  Testo                     |           maledetta cicatrice? Nulla ¶ era nuovo.~ ~Tutt'e tre, intorno
2808  Testo                     |                Andai ad aprire. L'atto era nella mia persona, ma la
2809  Testo                     |             mia persona, ma la volontà era fuori della ¶ mia persona.~ ~
2810  Testo                     |             come un uomo sicuro di sé. Era egli forse il ladro tornato
2811  Testo                     |         divenivano sempre più brutali. Era come l'agonia d'una bestia
2812  Testo                     |               maniera d'un tempo. Egli era un padrone ¶ che aveva ritrovato
2813  Testo                     |               una ¶ vettura.~ ~Capite? Era un ordine dato a me. Wanzer
2814  Testo                     |            entrando.~ ~Lo trovai che s'era alzato a sedere sul letto,
2815  Testo                     |             tragico non mi lasciò più. Era una specie ¶ di orrore vago,
2816  Testo                     |             possesso della mia ¶ casa, era alloggiato nella mia casa
2817  Testo                     |             andò ¶ verso un angolo dov'era una catinella. Gli usciva
2818  Testo                     |              la piazza Barberini che ¶ era un lago di fuoco bianco,
2819  Testo                     |             bianco, deserta. Non so se era deserta, ma io non vidi
2820  Testo                     |               Nessuno rispose. La casa era vuota, piena di luce e d'
2821  Testo                     |              successo qui.~ ~Una sedia era ancóra rovesciata. Io scorsi
2822  Testo                     |              labbra; ma la sua energia era caduta. Le forze ¶ gli mancavano.
2823  Testo                     |              Ciro, Ciro, figlio mio!~ ~Era inerte. Non so come feci
2824  Testo                     |             farai?»~ ~Qualunque azione era per me inconcepibile.~ ~
2825  Testo                     |              per me inconcepibile.~ ~M'era impossibile di determinare
2826  Testo                     |                Perfino la mia angoscia era imaginaria. - Quanto ¶ tempo
2827  Testo                     |                la bottiglia sul tavolo era vuota. Io la ¶ presi; e
2828  Testo                     |              acqua marcia.~ ~La cucina era attigua alla saletta d'ingresso.
2829  Testo                     |            poteva fare a guardarlo, se era coperto? I morti guardano
L'innocente
     Paragrafo
2830 Intro                      |              primo ricordo è questo.~ ~Era di aprile. Eravamo in provincia,
2831 Intro                      |           altra Pasqua che veramente m'era parsa una ¶ festa di perdono,
2832 Intro                      |         sorriso un po' malinconico. Io era tornato a lei, pentito e
2833 Intro                      |              mutate! Tra me e Giuliana era avvenuto un ¶ distacco definitivo,
2834 Intro                      |               disgraziato avversario s'era coperto di ridicolo, per
2835 Intro                      |               E nessuna di queste cose era rimasta ignota a Giuliana.
2836 Intro                      |          queste mie sottigliezze non c'era se non un ¶ terribile egoismo;
2837 Intro                      |         infatti, di abuso in abuso, io era giunto a riconquistare la ¶
2838 Intro                      |            sorella, l'unica, Costanza, era morta a nove anni lasciandomi
2839 Intro                      |               terra, quello sororale m'era sempre parso il ¶ più alto
2840 Intro                      |               semplicemente. Se ¶ ella era triste, io era più triste
2841 Intro                      |               Se ¶ ella era triste, io era più triste ancóra, pensando
2842 Intro                      |                  nostre sensazioni non era diminuita neppure dopo che,
2843 Intro                      |           unico intento.~ ~L'illusione era caduta; ogni fiamma era
2844 Intro                      |                era caduta; ogni fiamma era spenta. La mia anima (lo
2845 Intro                      |               evitare l'inevitabile?~ ~Era dunque gran ventura che,
2846 Intro                      |               elevato e più singolare. Era gran ventura che una nuova
2847 Intro                      |            Questa mia ¶ condizione non era invidiabile? E non era straordinariamente
2848 Intro                      |             non era invidiabile? E non era straordinariamente preziosa
2849 Intro                      |            disperazione mortale. - Non era dunque un forsennato l'uomo
2850 Intro                      |              occasione d'essere eroica era necessario ¶ ch'ella soffrisse
2851 Intro                      |               tratto un terrore folle. Era ¶ di sera, era il crepuscolo,
2852 Intro                      |          terrore folle. Era ¶ di sera, era il crepuscolo, e la finestra
2853 Intro                      |              crepuscolo, e la finestra era spalancata, e le tende si ¶
2854 Intro                      |           domestica. Mia madre appunto era ¶ per arrivare a Roma dalla
2855 Intro                      |                giovine nuora. Giuliana era veramente per lei la ¶ sposa
2856 Intro                      |               ella avesse saputo!~ ~Io era ancóra in quell'epoca sotto
2857 Intro                      |              nelle mie giornate. E non era ancóra svanito in ¶ me il
2858 Intro                      |                davvero l'avessi fatto! Era un buon suggerimento...~ ~-
2859 Intro                      |               sapevo che la commozione era passeggera e che ¶ quelle
2860 Intro                      |               stanza di Giuliana, ella era ancóra sotto l'azione dell'
2861 Intro                      |               a una morente. Mia madre era ancóra ¶ pallidissima e
2862 Intro                      |                volta; ma il sentimento era diverso, ¶ era sempre fraterno.
2863 Intro                      |              sentimento era diverso, ¶ era sempre fraterno. Spesso
2864 Intro                      |             libro preferito. L'Assente era indimenticabile. Talora
2865 Intro                      |              di quelle mani (mia madre era già uscita dalla stanza);
2866 Intro                      |                  Questa signora Tàlice era d'una loquacità maligna
2867 Intro                      |             soffermai ¶ per leggere.~ ~Era una lettera breve ma appassionata,
2868 Intro                      |           tutta la gravità di quel che era accaduto, di quel che avevo ¶
2869 Intro                      |                Silenzio» di Giuliana ¶ era stato come un suggello.~ ~«
2870 Intro                      |         impreveduto, credulo, ¶ che le era comparso su le labbra al
2871 Intro                      |           piacque ancóra, eccitata com'era, vivace, giovine. Mi rammentava
2872 Intro                      |                sparecchiare (mia madre era uscita, e la ¶ cameriera
2873 Intro                      |            momenti in cui più profondo era stato in me il «sentimento
2874 Intro                      |          fraterno» e più ¶ schietta mi era parsa l'attitudine di sorella
2875 Intro                      |                sottigliezze di maniaco era l'uomo ¶ medesimo che poche
2876 Intro                      |              tratto, anime nuove. Egli era multanime.~ ~Insisto su
2877 Intro                      |            nozione confusa di ¶ quanto era accaduto. La viltà e l'angoscia
2878 Intro                      |              istruzioni precise. Il 21 era sabato, e giovedì 19 ¶ Giuliana
2879 Intro                      |                 La mia ultima risposta era ancóra calda di passione,
2880 Intro                      |            imperioso e minaccioso (non era ¶ quasi aspettato?): «O
2881 Intro                      |       necessità di ciò che accadeva ed era per ¶ accadere divennero
2882 Intro                      |               con una ¶ voce che non m'era mai parsa tanto dolce:~ ~-
2883 Intro                      |          indovinato».~ ~Ella, infatti, era inconsapevole; e a me pareva
2884 Intro                      |               la mia confessione? Qual era il modo preferibile per
2885 Intro                      |              riguardo per mia ¶ madre. Era necessario risparmiare mia
2886 Intro                      |             spirito; la dolcezza ¶ che era nella voce e nel gesto della
2887 Intro                      |                  Piangi?~ ~La sua voce era mutata.~ ~E io mi liberai
2888 Intro                      |                 ebbi disgusto di me.~ ~Era la vigilia d'una solennità
2889 Intro                      |          compiersi. La mia perspicacia era, o mi pareva, perfetta.
2890 Intro                      |     incredibili.~ ~Il momento decisivo era venuto. Dovendo partire
2891 Intro                      |           oscura e troppo ¶ subitanea, era necessario in quella mattina
2892 Intro                      |                il pretesto plausibile. Era necessario anche, ¶ prima
2893 Intro                      |              lino».~ ~Quel giorno! Non era trascorsa neppure una settimana.
2894 Intro                      |            bruta.~ ~Teresa Raffo non m'era parsa mai desiderabile come
2895 Intro                      |            farò senza Euridice?...~ ~ ~Era la prima volta, dopo lungo
2896 Intro                      |               movendosi per ¶ la casa; era la prima volta che io la
2897 Intro                      |             tempo. - Perché ¶ cantava? Era dunque lieta? A quale affetto
2898 Intro                      |         evitare il silenzio.~ ~- Sì.~ ~Era di mattina; era di novembre.
2899 Intro                      |                  Sì.~ ~Era di mattina; era di novembre. Ella stava
2900 Intro                      |              ogni intimità fra noi due era caduta. Ella mi pareva un'
2901 Intro                      |                Ella mi riapparve quale era in realtà: una giovine signora
2902 Intro                      |        appuntarlo. La sua ¶ attitudine era piena di grazia. Le sue
2903 Intro                      |                le pagine una daghetta. Era il libro in lettura, ¶ sfogliato
2904 Intro                      |           lettura, ¶ sfogliato a metà. Era il romanzo recentissimo
2905 Intro                      |        illusione ¶ fuggente. Ma dunque era proprio, senza riparo, fuggita?
2906 Intro                      |             Tutta la mia vita d'errore era stata accompagnata dalla ¶
2907 Intro                      |            occasione d'essere ¶ eroica era necessario ch'ella soffrisse
2908 Intro                      |              placare i miei rimorsi, s'era ¶ profondamente radicato
2909 Intro                      |               tu la ritroverai. ¶ Ella era sicura del tuo ritorno ma
2910 Intro                      |          dolore».~ ~Ben un tal ritorno era nel mio presentimento: il
2911 Intro                      |            Certo, una qualche novità ¶ era in lei. Ma quale? La dedica
2912 Intro                      |                 L'appellativo glorioso era stato suggerito a colui
2913 Intro                      |           diede un'ora ¶ di tregua. Io era veramente un ossesso, un
2914 Intro                      |     Istintivamente, pensai ch'egli non era un uomo temibile sul terreno. ¶
2915 Intro                      |                per ¶ conoscere ch'egli era mediocrissimo in quel giuoco.~ ~
2916 Intro                      |                 La stanza troppo bassa era già piena ¶ di fumo e d'
2917 Intro                      |                  cui mi agitavo, nulla era per me chiaramente sensibile,
2918 Intro                      |              rendermi conto di ciò che era mutato, di ciò ¶ che era
2919 Intro                      |               era mutato, di ciò ¶ che era scomparso. E, come a poco
2920 Intro                      |                 la primavera...~ ~Ella era distesa in una poltrona,
2921     1                      |        riferisce alla cosa tremenda.~ ~Era di aprile, dunque. Eravamo
2922     1                      |                rimanesse inalterabile, era ¶ così dolce quel sorriso,
2923     1                      |               così dolce quel sorriso, era così profondamente buono
2924     2                      |            mattino. In quell'ora tutto era fresco, ¶ facile, libero.
2925     2                      |              Il gaudio mio più intenso era nel sapermi lontano dalle
2926     2                      |          possente e mi avrebbe difeso. Era l'uomo ¶ esemplare: buono,
2927     2                      |               un giorno, sorridendo.~ ~Era un mattino pieno d'innocenza,
2928     2                      |            opera. Poiché nessun albero era da ¶ presso, poiché il frumento
2929     2                      |             presso, poiché il frumento era umile nei solchi, le loro
2930     3                      |      esitazione singolare ¶ che per me era piena di grazia ma che ora
2931     3                      |          diversa. Inoltre, la sua voce era, se si può ¶ dir così, più
2932     3                      |             una parte ¶ di sonorità; s'era velata come quella d'uno
2933     3                      |     intangibile la ¶ donna sorridente. Era un velo d'ignota materia,
2934     3                      |         intanto la camera di Giuliana! Era tappezzata d'un tessuto ¶
2935     3                      |    precipitazione. Come il parapetto ¶ era all'altezza delle reni,
2936     3                      |                Pensai che quel momento era forse inopportuno, che non ¶
2937     3                      |             che questo mio ritorno non era ingannevole, ma sincero,
2938     3                      |               profumo delle spine albe era vanito. Le tende che pendevano ¶
2939     3                      |             tante volte in altri tempi era partita la favilla della
2940     3                      |              dal ¶ fremito del bronzo. Era il Sabato Santo, l'ora della
2941     4                      |               tristezza ¶ singolare.~ ~Era giunta la posta alla Badiola;
2942     4                      |                chiarito.~ ~Mi ricordo: era un pomeriggio nebuloso,
2943     4                      |            stanze.~ ~Il mio turbamento era misto d'impazienza irosa.
2944     4                      |            Giuliana, l'odioso dubbio s'era perduto, ¶ s'era disciolto.
2945     4                      |              dubbio s'era perduto, ¶ s'era disciolto. Troppo grande
2946     4                      |              pacificazione.~ ~Il cielo era tutto bianco, simile a una
2947     4                      |                   Riconobbi la musica. Era una Romanza senza parole
2948     4                      |              Miss Edith sonava spesso; era una di quelle melodie velate
2949     4                      |            veniva il ¶ suono. La porta era socchiusa; m'insinuai senza
2950     4                      |         apertura delle tende. Giuliana era là? - I miei occhi non videro
2951     4                      |          selvaggio. Guardai. La stanza era appena illuminata dal ¶
2952     4                      |            delle gelosie. Miss Edith ¶ era sola, davanti alla tastiera;
2953     4                      |         sconsolata come non mai.~ ~Dov'era Giuliana? Era risalita?
2954     4                      |               mai.~ ~Dov'era Giuliana? Era risalita? Era ancóra fuori?~ ~
2955     4                      |                Giuliana? Era risalita? Era ancóra fuori?~ ~Mi ritrassi;
2956     4                      |             bastava a suscitarmi. Ella era ¶ seduta, un po' abbandonata
2957     4                      |             attitudine e nello sguardo era ¶ dolce ed era buono. E
2958     4                      |           nello sguardo era ¶ dolce ed era buono. E nacque in me qualche
2959     4                      |           innumerevoli, ad ogni fiato. Era, nella luce ¶ bianca, una
2960     4                      |           quella gaiezza gioviale, che era come un velo di modestia
2961     4                      |        meditava. Un ¶ contrasto palese era tra il sentimento dell'ora,
2962     4                      |              avvidi che qualche pagina era piegata ¶ all'angolo, come
2963     4                      |             per ricordo; qualche altra era solcata da un colpo d'unghia ¶
2964     4                      |           orgasmo. Il passo trascritto era indicato nella pagina con
2965     4                      |               noi? L'avevo io gittata, era ella caduta ¶ «nell'abisso
2966     4                      |               cuore.~ ~Un'altra pagina era piegata, portava un solco
2967     4                      |              ma il suo volto esile non era ¶ mutato. Ed ella pareva
2968     4                      |              cuore, pensando ch'egli ¶ era colpevole di torti omai
2969     4                      |             mio turbamento. Così forte era il mio turbamento, ch'io
2970     4                      |               della principessa morta. Era un profilo pensoso, reso ¶
2971     4                      |               nel silenzio. Ella non s'era ingannata. Soggiunse, ¶
2972     4                      |               non le vedevo la faccia. Era ella intenta a quell'atto
2973     5                      |              non ci tornava? La ¶ casa era rimasta intatta, non era
2974     5                      |               era rimasta intatta, non era mutata in nulla. Il giardino
2975     5                      |           mutata in nulla. Il giardino era diventato ¶ più folto. Gli
2976     5                      |          stesso ne fui sorpreso, tanto era stato spontaneo ¶ e subitaneo
2977     5                      |                dalla grande letizia ch'era nell'aria, che splendeva
2978     5                      |             mano pallida di quella che era per lui come la seconda ¶
2979     6                      |             Infatti, sino allora in me era parsa predominante la commozione
2980     6                      |               libertino, così profondo era il compiacimento che io ¶
2981     7                      |                dietro il vecchio che m'era parso un po' ¶ attonito
2982     7                      |           quanto di buono e di giovine era ancóra ¶ rimasto in me,
2983     7                      |           quasi un'ora al mezzogiorno. Era una mattina calda, d'un
2984     7                      |             perché ¶ dal tempo lontano era rimasto nella mia memoria
2985     7                      |          Eravamo presso ad un bivio. C'era là un sedile. Ella mormorò:~ ~-
2986     7                      |             Una pieghevolezza strana ¶ era venuta alle mie membra,
2987     7                      |               quell'intervallo ¶ che s'era aperto tra lei e me; sùbito
2988     7                      |                il contatto ¶ materiale era cessato ma che anche il
2989     7                      |              sentimento di comunione s'era disperso in ¶ un attimo.
2990     7                      |             sorvegliare ¶ tutto ciò ch'era per accadere dentro di me,
2991     7                      |                  presso; e la mia voce era così sorda che io medesimo
2992     7                      |      sensibilità per ¶ questo riguardo era esagerata così che io potevo
2993     7                      |                in tutta la sua persona era questa ¶ dolcezza che m'
2994     7                      |                 sono morta.~ ~Ma in me era avvenuto uno straordinario
2995     7                      |              donna che ¶ io desideravo era là, d'innanzi a me, tremante,
2996     7                      |          braccio e la sospingevo. Ella era come una ¶ sonnambula. Per
2997     7                      |             granello fosco sul ¶ collo era nascosto appena dall'orlo
2998     7                      |            com'è grande! Ti ¶ ricordi? Era un ramo...~ ~E soggiunse,
2999     7                      |             non parlammo. Così intensa era divenuta la mia brama, ¶
3000     7                      |            alto di ¶ gioia, così forte era il battito delle mie arterie