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Alfabetica [« »] equorei 3 equoreo 4 er 3 era 7700 èra 2 eracle 9 eràcle 6 | Frequenza [« »] 8518 da 8209 su 7871 nel 7700 era 7624 gli 7498 io 6725 al | Gabriele D'Annunzio Opera omnia Concordanze era |
(segue) La Leda senza cigno Parte, paragrafo
4001 2, 32 | le cateratte.~ ~Il parco era trasmutato in una cuna di 4002 2, 33 | altro e di rispondergli. Ma era come quando in sogno vediamo 4003 2, 33 | due vite; e la terza vita era simile a uno di quei rottami 4004 2, 33 | aggirati e poi respinti. Tutto era nascosto e tutto era palese, 4005 2, 33 | Tutto era nascosto e tutto era palese, tutto accadeva alla 4006 2, 33 | perdizione. E certo uno di noi era perduto, e forse due erano 4007 2, 33 | dell’istinto; ché egli s’era aggrappato al braccio della 4008 2, 34 | cristallo de’ suoi occhi. Ella era la sua sorgente, il suo 4009 2, 34 | Leda e i cigni!~ ~S’era addossata a un tronco, per 4010 2, 34 | Lasciate! Lasciate!~ ~Era una muta di levrieri barzoi 4011 2, 34 | preziosissime; e nessuna conchiglia era delicata come quelle bocche 4012 2, 34 | suoni vani. Il lungo muso le era contro la gota; e la bocca 4013 2, 35 | sua maglia interminabile. Era la brezza del vespro nelle 4014 2, 36 | non potevo distinguere. Era appunto il favorito di Leda.~ ~ 4015 2, 36 | Così gli tolsi la presa; era un pettine di tartaruga 4016 2, 36 | una stella marina. Il cane era ancóra là disteso, come 4017 2, 36 | notte. Il pettine smarrito era un pretesto plausibile. 4018 2, 36 | pretesto plausibile. Forse ella era rientrata a casa sua, dopo 4019 2, 36 | pena. Uno strano vigore m’era venuto in tutti i muscoli, 4020 2, 37 | 37. Sapevo che la casa era in vicinanza dello sbarcatoio: 4021 2, 37 | mancandomi l’ardire. L’ombra era in tutte le finestre. Passai 4022 2, 37 | faville la vita. Ora ella non era più davanti a me; era dietro 4023 2, 37 | non era più davanti a me; era dietro di me, come un blocco 4024 2, 38 | consuetudine, la finestra era aperta; e indovinai l’approssimarsi 4025 2, 38 | discendere da quello ch’era consacrato a una divinità 4026 2, 39 | un mazzo di violette.~ ~S’era levato il vento di ponente 4027 2, 39 | tettoia squallida. Il treno era fermo su le rotaie, nero, 4028 2, 40 | a bassa voce:~ ~– E com’era il suo viso allora?~ ~Egli 4029 3, 1 | meriggio di primavera immatura? Era l’ultimo spettacolo della 4030 3, 1 | ogni arte.~ ~L’ippodromo era quasi deserto. Rari e assorti 4031 3, 1 | frasca rinnovellata; il quale era per risolversi in schiuma 4032 3, 1 | un tempio in rovina. Non era infatti men bello della 4033 3, 1 | amore o l’ultimo piacere.~ ~Era l’ultimo gioco dei nostri 4034 3, 2 | 42. Il puledro vincitore era ricondotto a mano nel recinto 4035 3, 2 | petto al fusto della coda, era tutto opera di stile ancor 4036 3, 2 | tanta severità di forma non era destinata se non a governare 4037 3, 3 | sopraffatti.~ ~La casa materna era là, tranquilla, sotto la 4038 3, 4 | ci assalì senza ritegno. Era una irrequietudine di muscoli 4039 3, 4 | penetrare lo spazio. Tutto era potenza elastica, levità 4040 3, 4 | parlando della guerra, s’era a noi presentata l’eventualità 4041 3, 4 | vigore scolpito e cesellato era omai sotto la condanna. 4042 3, 4 | scelti. Qualcosa di funebre era entrato con noi nella casa 4043 3, 4 | gli usci.~ ~Il Sacrifizio era venuto a prender posto tra 4044 3, 5 | nella tazza. Il nemico non era soltanto al confine ma su 4045 3, 9 | La vicenda cotidiana m’era estranea e remota. I prossimi 4046 3, 27 | Marcello dure lacrime, mentre era egli sul punto di partire 4047 3, 27 | e della sua croce. Tutto era perduto.~ ~Chi dirà la bellezza 4048 3, 28 | 69. Era il più sereno dei plenilunii 4049 3, 28 | Tutta la volta del cielo era piena d’un silenzio straordinario, 4050 3, 28 | rumore. E il fisso destino era la chiave della volta.~ ~ 4051 3, 30 | quel sorriso. Dama Rosa non era più difesa dagli Zuavi ma 4052 3, 30 | silenzio radioso. La luna era al colmo. Un comandamento 4053 3, 30 | ogni consiglio di prudenza, era pronta a perire coi suoi 4054 3, 35 | acquazzone di settembre ond’era stillante e scintillante 4055 3, 35 | del fosso.~ ~L’avventura era ridevole, ma su i miei panni 4056 3, 35 | mani segate dal cuoio c’era qualche stilla rossa. Avevo 4057 3, 38 | seconda patria distante.~ ~Era una domenica di settembre 4058 3, 42 | ospedale, e l’ospedale stesso, era battuto dal nemico, senza 4059 3, 42 | tregua. La carne sanguinosa era stipata, dolore contro dolore, 4060 3, 42 | belli. Il viso della Francia era in ciascun viso. In rilievi 4061 3, 42 | cannoni le cave stesse donde era escita la pietra delle case 4062 3, 42 | preclusa, la città colpita non era soltanto la sede venerabile 4063 3, 42 | battezzato da San Remigio, ma era l’imagine ideale della città 4064 3, 43 | delle Cattedrali materne era salito a sommo del cielo, 4065 3, 43 | E l’attimo inevitabile era segnato da lui.~ ~ 4066 3, 45 | Soissons, il cantico di Reims era senza parole. I mille e 4067 3, 45 | linguaggio scandito. Non era se non una forza saliente, 4068 3, 45 | saliente, come la fiamma. Era anzi la medesima forza saliente. 4069 3, 45 | Angeli impietrite. L’edifizio era un desiderio arrestato nel 4070 3, 45 | nel punto di superarsi. Era una mole radicata che invidiava 4071 3, 45 | suo sforzo di ascensione era secondato dalla fiamma. 4072 3, 45 | chiuso nella Cattedrale, era rivelato non in verbo ma 4073 3, 45 | ma in atto. La Cattedrale era scoperchiata come il monumento 4074 3, 45 | piagni?».~ ~La Cattedrale era fiammeggiante di resurrezione; 4075 3, 45 | e l’anima della Francia era quivi alzata in piè, come 4076 3, 46 | apparizione improvvisa. L’incendio era spento, ma le fiamme vigevano 4077 3, 46 | che segue il suono.~ ~Ella era giovane e integra, perché 4078 3, 46 | confermavano invulnerabile.~ ~Era tutta pura, come quando 4079 3, 46 | cosa vana ed estranea ella era monda.~ ~I grandi pilastri 4080 3, 46 | come i confessori.~ ~E v’era un canto udito e un canto 4081 3, 46 | al Battesimo di Clodoveo era deserta la cantoria del 4082 3, 46 | tre confitti.~ ~La piazza era deserta. L’aria fumigava 4083 3, 47 | qualunque simulacro. E il cuore era pieno di pietà, di rimorso, 4084 3, 47 | Considerate la vostra semenza.~ ~Era ben quello il verso eterno 4085 3, 47 | creatrice. Tanta bellezza s’era fatta più altera e più alta, 4086 3, 47 | trarre l’auspicio di ciò ch’era nella mia fede, nei miei 4087 3, 47 | piegato, due piedi giunti. V’era quasi l’umidità della trincea 4088 3, 47 | dell’esemplare eroe tirreno, era intatta; e pareva spiare 4089 3, 47 | il mio cuore. Il presagio era fausto. I due corni della 4090 3, 47 | primi giorni della guerra, s’era già accommiatato dalle cose 4091 3, 47 | mezzo alla foresta; e se n’era tornato per il sentiero, 4092 3, 48 | di più crudeli sacrifizii era sonata. L’invasione barbarica 4093 3, 48 | veltro bianco di Enrico IV s’era accoppiato con le cagne 4094 3, 49 | tranquillo, sicuro. Il castello era tuttavia qual piacque al 4095 3, 49 | La casa di Chiaroviso!» Era salva, intatta, affacciata 4096 3, 50 | Nel parco delle lepri non era rimasta se non una povera 4097 3, 51 | insanguinati. Uno dei due era quasi informe.~ ~Un’altra 4098 3, 51 | stormo sperduto di rondini. Era un turbine nero d’angoscia, 4099 3, 51 | appressai con cautela. Una s’era intricata nella rete e non 4100 3, 51 | ebbi palpitante nella mano. Era tutta cuore e piuma. Vedendomi 4101 3, 51 | vicino, il suo stuolo s’era alzato nell’aria. Io feci 4102 3, 53 | Datemi la pelliccia grigia!». Era un mattino di corse? Un 4103 3, 53 | faceva parte del bottino? M’era giunta una coppia di levrieri 4104 3, 57 | setaiuolo.~ ~Ma se tanto era mirabile il nero, il bianco 4105 3, 57 | mirabile il nero, il bianco era oltremirabile. La pietra 4106 3, 57 | colorandone la marea. Tal palagio era convertito in una vasta 4107 3, 57 | settentrione si disghiaccia. Era una gioia delle vene, un 4108 3, 57 | riconoscere il vero cielo. Era il vespro? era l’alba? Veniva 4109 3, 57 | vero cielo. Era il vespro? era l’alba? Veniva da occidente, 4110 3, 57 | lauro. «Dove andiamo?»~ ~Non era più un passo di nottambuli 4111 3, 57 | incappellati. L’ombra non era più di velluto ma di non 4112 3, 58 | staffette che li attendessero. V’era là quasi un riflesso della 4113 3, 58 | sentii quanto di fierezza era nella vostra gentilezza.~ ~ 4114 3, 59 | rullio, da banda a banda. V’era un odore forte di caffè, 4115 3, 60 | 101. La Basilica era là, tutta chiusa come il 4116 3, 60 | dalla voluttà della vita che era come la severità della morte. 4117 3, 61 | Tutta la mia poesia si era risoluta in quell’unica 4118 3, 61 | imagine vera chiudendosi, era stata interrotta da un comando 4119 3, 62 | la specie del profumo?~ ~Era come uno di quei doni che 4120 3, 62 | copia delle contrade.~ ~Era come uno di quei doni che 4121 3, 63 | lasciato cadere il fiore. V’era un ricordo di cosa allegra, 4122 3, 63 | di fronda così fitta ch’era quasi buio come un cunicolo. 4123 3, 63 | estremo ardore del tramonto s’era aperto un varco nella fumèa 4124 3, 63 | Il mio compagno sepolto m’era prossimo, come quando mi 4125 3, 63 | Preferiva un luogo segreto ov’era non so che pace dell’Estremo 4126 3, 65 | sottigliezza e d’ironia ch’era il tono del suo spirito 4127 3, 67 | saputo ben morire, mi disse: «Era venuto alla guerra, come 4128 3, 67 | espugnato e occupato.~ ~Egli era rimasto solo per un giorno 4129 3, 67 | dall’artiglieria nemica era stata presa di mira per 4130 3, 67 | considerano già sepolte.~ ~Era venuto per un’ora a vedermi, 4131 3, 67 | prepararli a sacrificarsi. C’era, in altri tempi, chi allevava 4132 3, 67 | inclinazione alla tavoletta che v’era posata.~ ~Cercai nelle rubriche. 4133 3, 69 | della fiamma. Come il volo era un silenzio ceruleo misurato 4134 3, 69 | comperavano in esso». Non v’era più nulla di superfluo nella 4135 3, 69 | nella sua carne come non v’era più nulla di vano nel suo 4136 3, 70 | presente e pur trapassato. Non era un uomo; era un’offerta. 4137 3, 70 | trapassato. Non era un uomo; era un’offerta. Non aveva più 4138 3, 70 | l’offerta al sacrificio. Era, nel più alto significato 4139 3, 70 | senso sovrumano dell’uomo. Era quello un uomo pel quale 4140 3, 72 | Il ritmo del suo canto era come il polso della mia 4141 3, 72 | innumerevoli come gli astri. Era di sé martire e testimone. 4142 3, 72 | specchio. Egli medesimo era l’uccisore e l’ucciso, il 4143 3, 73 | sapevo più nulla, e non v’era più nulla, fuorché maniere 4144 3, 73 | non dentro a un labirinto. Era come una dispersione attonita, 4145 3, 74 | percosse. Nulla intorno era mutato. Non camminai sul 4146 3, 75 | Il gran pozzo rossigno era là, nel mezzo del cortile, 4147 3, 75 | in uno sdrucio.~ ~Ma che era quella bellezza ferita al 4148 3, 76 | la luce dov’egli viveva era una luce diversa da quella 4149 3, 76 | giorno.~ ~«Eccolo.» Egli era diritto in piedi, dentro 4150 3, 76 | piedi, dentro l’edicola. Era come in un ciborio di marmo. 4151 3, 76 | in un ciborio di marmo. Era nudo, sol fasciato i fianchi 4152 3, 76 | pennello di Andrea Mantegna era di verace schiatta romana. 4153 3, 76 | fiammella e un cartiglio dov’era scritto:~ ~nil nisi divinvm 4154 3, 84 | da pestare, che stamani era accomandata dal prete al 4155 3, 89 | minacciata mannaia, non era se non una figura della 4156 3, 90 | grande altezza, quando tutto era divino intorno a noi, sopra 4157 3, 97 | cartapecora. La seconda foglia era più tenace e la terza ancor 4158 3, 99 | 140. M’era vietato il discorrere e 4159 3, 99 | discorrere scolpito; né m’era possibile vincere l’antica 4160 3, 100 | rilievo, timbro. La penna era come il pennello, come lo 4161 3, 100 | del sonatore. Temperarla era un piacere glorioso. Lo 4162 3, 100 | dell’olio per la lampada era eletta come per un’offerta 4163 3, 100 | segno scritto. Il mio corpo era come in una cassa, disteso 4164 3, 101 | la palpavo, la misuravo. Era simile a un cartiglio non 4165 3, 101 | mettevano nelle loro tavole. V’era un che di religioso nelle 4166 3, 101 | per ricevere la tavoletta. Era, per me oscurato, come una 4167 3, 102 | quelle pagine obliate.~ ~V’era, qua e là, alcun tratto 4168 3, 102 | vocazione della morte v’era espressa con modi musicali 4169 3, 102 | stanza esistevano; e intorno era il vuoto senza fine. Poi 4170 3, 102 | carne. E nello scheletro era come una coagulazione subitanea 4171 3, 102 | sangue che non scorre più. Era un orribile peso.~ ~E ascoltavo 4172 3, 107 | 148. V’era una copia dorata della Leda 4173 3, 108 | viso di Donatella quale era là, sul banco del suo campione, 4174 3, 110 | segno chiaro. Ma l’oscurità era più fonda in quel luogo 4175 3, 110 | su la bocca d’un pozzo. V’era qualcosa come un respiro 4176 3, 110 | suono, nella tenebra. V’era qualcosa come una perfezione 4177 3, 110 | una perfezione presente. V’era qualcosa come un evento 4178 3, 110 | verginità intatta.~ ~Finalmente! Era più alto che tutte le foglie, 4179 3, 111 | collocate presso il suolo. Era una vigna di Murano, una 4180 3, 111 | vetro freddo e verde.~ ~Era un labirinto di pergole 4181 3, 111 | tutto fitti e duri.~ ~V’era un lume quasi di crepuscolo, 4182 3, 111 | trasparenza dei pampani. V’era talvolta un che di vitreo, 4183 3, 112 | Da quella parte la vigna era più selvaggia: finiva in 4184 3, 112 | chi mi camminava allato, era stranamente bianco.~ ~ 4185 3, 113 | scodelle e le panche. Non v’era seduto alcuno, se non una 4186 3, 114 | sott’acqua ove il respirare era simile al boccheggiare. 4187 3, 114 | quella cadenza.~ ~La tavola era dinanzi a noi, fatta d’un 4188 3, 114 | appeso un fascetto di spighe. Era di pino. Mostrava le vene 4189 3, 115 | distaccata dal teschio.~ ~V’era, in quel verdore di sott’ 4190 3, 115 | polenta e scodellarla.~ ~Era con loro un fanciullo, il 4191 3, 115 | del viso; e la mascella era scoperta, perché mancava 4192 3, 116 | orchestra di acciai. La viola era venuta da una batteria di 4193 3, 116 | di San Nicolò; il violino era disceso da un’altana munita; 4194 3, 116 | della strada ferrata. Ed era un famoso strumento d’un 4195 3, 117 | bigio. Ma, poiché la gondola era carica da poppa a prua come 4196 3, 118 | 159. Calda era la notte, senza bava. Lo 4197 3, 118 | Misericordia cercando l’eco. Era con noi una cantatrice dalla 4198 3, 118 | Guarneri. Ciascuno di noi era legato a lei dalla cadenza 4199 3, 118 | come lo spettro bigio. Era attentissima, come a un 4200 3, 118 | capo quando la voce non era ripercossa. Tentavano l’ 4201 3, 118 | e di musica. La gondola era uno strumento natante, col 4202 3, 118 | col suo scagnello.~ ~Dov’era l’eco? Era scivolata lungo 4203 3, 118 | scagnello.~ ~Dov’era l’eco? Era scivolata lungo i muri? 4204 3, 118 | scivolata lungo i muri? s’era nascosta sotto il ponte 4205 3, 118 | desse il più lieve stridore. Era come nella caccia di padule, 4206 3, 118 | opprimerci. Qualcosa di morto era intorno a noi, era tra noi. 4207 3, 118 | morto era intorno a noi, era tra noi. Mi volsi, e vidi 4208 3, 118 | guardando lo spettro bigio ch’era tra noi l’undecimo, immobile, 4209 3, 119 | solitudini del mare. La battaglia era nascosta sotto l’orizzonte, 4210 3, 120 | di quel compagno alato ch’era divenuto la metà del mio 4211 3, 120 | dimidium animi. Ed egli era nato, or è trentatre anni, 4212 3, 121 | miracolo d’oro. La scala era nell’ombra, tutta la casa 4213 3, 121 | nell’ombra, tutta la casa era nell’ombra delle tendine 4214 3, 121 | il pensiero del ritorno era lasciato nel vestibolo a 4215 3, 122 | vendemmiatore. E il marinaio che era al timone, presso al meccanico, 4216 3, 122 | viso. Ma anche quella mano era rude come il sole, e mi 4217 3, 122 | all’offesa. L’istinto se n’era impadronito. Ma la miglior 4218 3, 122 | Ma la miglior parte di me era sollevata da un dolore più 4219 3, 127 | 168. Forse era meglio che Roberto Prunas 4220 3, 127 | la diga solitaria. Forse era meglio ch’egli sentisse 4221 3, 127 | verso i porti dell’Istria. Era meglio che sottomare si 4222 3, 128 | tettoia dell’Arsenale dov’era ricoverato il suo meraviglioso 4223 3, 130 | spalmato l’altro coperchio dov’era inciso il nome di Giuseppe 4224 3, 131 | 172. Il 27 decembre era un giorno di piovitura e 4225 3, 131 | in terra due anni. Ma non era vero. I sei becchini grigi 4226 3, 131 | ogni movimento. La terra era molliccia, quasi liquida. 4227 3, 131 | Il corpo dell’uomo alato era sepolto nel fracidume. Ma 4228 3, 132 | lo specchio d’acqua dov’era colato a picco il Jalea. 4229 3, 133 | gambo.~ ~La gola di Venezia era come la gola della colomba 4230 3, 135 | compagna, prima della partenza. Era diritto in piedi, svelto, 4231 3, 138 | che stava ingoiando, ecco, era ingoiato. La morte gli toglieva 4232 3, 141 | squarciato. La vita non v’era del tutto spenta. Pochi 4233 3, 141 | attimi innanzi, il comandante era stato intraveduto ancóra 4234 3, 141 | palpitava tuttavia. E v’era tuttavia l’ultimo dolore 4235 3, 141 | discesa del sepolcro? V’era là, in quegli ultimi attimi, 4236 3, 150 | nel fondo del golfo. Non era un lume di tramonto. Era 4237 3, 150 | era un lume di tramonto. Era il lume di non so che spiritualizzamento 4238 3, 152 | di quel sentimento che s’era generato in me dalla visione 4239 3, 152 | nello specchio funebre, s’era convertito in una spiritualità 4240 3, 152 | la piena. La sua potenza era per sforzare le ossa della 4241 3, 152 | carnale dei nostri figli; era per costringerli ad esternarla 4242 3, 153 | improvvise sue sublimazioni. Era come la beatitudine di un 4243 3, 153 | beatitudine di un transito. Vivere era come morire, morire era 4244 3, 153 | era come morire, morire era come vivere. La nostra fragilità 4245 3, 153 | La nostra fragilità non era se non divina trasparenza.~ ~ 4246 3, 154 | parallelogrammi esatti. La laguna era tuttora laggiù come la perlagione 4247 3, 155 | 197. Era un convoglio di feriti navigante Libro ascetico Capitolo, paragrafo
4248 2 | già capo di cavalieri, era disceso di sella portando 4249 3 | travagliare un suolo che pure era cresciuto con la polvere 4250 4 | e in terra.~ ~Il mattino era dolce, i cuori umani erano 4251 4 | ricco di salci. Da poco era tramontato il sole; e nei 4252 4 | degli elementi pacificati. Era come una grande palpitazione 4253 4 | fede di Enrico Nencioni non era cieca, non vana, non nutrita 4254 4 | dalla sua larga conoscenza, era afforzata dalla sua profonda 4255 5 | spirituale e temporale, era divenuto il centro d’una 4256 5 | il cui accesso un tempo era riserbato ai Cavalieri.~ ~ 4257 5 | come in antico l’Egizio era pago di riceverlo dal Faraone. – 4258 5 | appariva e il senso divino ch’era nella mia lode.~ ~E voi 4259 6 | e benissimo commetterle era necessario in Fiorenza allora; 4260 6 | Fiorenza allora; non necessario era edificare la gloria dei 4261 7 | perché lo sforzo dell’arte era come avviluppato da un sogno 4262 7 | aveva nome Vincenzio Gemito. Era povero, nato del popolo; 4263 7 | dell’arte.~ ~In qual modo era per manifestarsi la riconoscenza 4264 7 | Simile al gioco dei vènti era sul mondo il gioco delle 4265 7 | umana! E nondimeno egli non era un uomo ma l’incarnazione 4266 7 | del miracolo che gli si era rivelato; sentì in sé la 4267 7 | lavoro misterioso. Ed egli era all’aperto, aveva dinanzi 4268 7 | nel tempo in cui questi era all’inizio del silenzio 4269 10, 2 | IL CEMENTO ROMANO~ ~C’era dunque nel tempo un popolo 4270 10, 2 | un popolo vittorioso ch’era per divenir laborioso? C’ 4271 10, 2 | per divenir laborioso? C’era dunque un popolo animoso 4272 10, 2 | dunque un popolo animoso ch’era per divenire operoso? C’ 4273 10, 2 | per divenire operoso? C’era dunque un popolo del medesimo 4274 10, 2 | grandezza ben commessa.~ ~Era il giorno del solstizio; 4275 10, 2 | il giorno del solstizio; era il giorno della mietitura 4276 10, 2 | mietitura e della semenza; era il giorno della forza e 4277 10, 2 | cemento romano?»~ ~Non v’era nelle pareti e nella volta 4278 10, 2 | Ma nessuno fiatò. C’era un gran motore interno che 4279 10, 3 | mia caduta d’uomo.~ ~E dov’era la mia ala? e dov’è la mia 4280 10, 3 | dolorare la mia ala costretta. Era un’ala notturna. Era l’ala 4281 10, 3 | costretta. Era un’ala notturna. Era l’ala del mio canto notturno.~ ~ 4282 10, 3 | Così parlava colui ch’era predicato pacificatore! 4283 10, 4 | fino a oggi intatto.»~ ~Non era delirio il mio; né la benignità 4284 10, 4 | la massa del mio cervello era viva nella nobiltà palese 4285 10, 7 | cortina del tempio che s’era fenduta per lo mezzo. Ed 4286 10, 7 | fenduta per lo mezzo. Ed era il filo della fraternità 4287 10, 7 | l’uomo la cui man destra era secca, l’infermo che fu 4288 10, 8 | la ritrovammo rotolata. Era la notte di ottobre, era 4289 10, 8 | Era la notte di ottobre, era la notte di Santo Francesco. 4290 10, 9 | velivolo di Vienna. Non c’era altro luogo per me, pel 4291 10, 10 | miserabile mio corpo disteso era una «discordia concorde» 4292 10, 10 | cimitero di Ronchi non v’era separazione, non v’era spazio. 4293 10, 10 | v’era separazione, non v’era spazio. Lo stesso bagliore 4294 10, 10 | del 3 agosto, questo corpo era poggiato a una ringhiera 4295 10, 10 | ringhiera insolita e quest’anima era diffusa in mille e mille 4296 10, 10 | degli uomini.~ ~La parola si era fatta carne? Da che parte 4297 10, 10 | disseterò altrimenti.»~ ~Era la sera di settembre, la 4298 10, 10 | di cielo.~ ~«Il cielo s’era avvicinato alla terra nemica, 4299 10, 10 | attimo l’impeto. L’impeto era un’ascensione celeste. La 4300 10, 10 | rimbalzava dalla morte. La morte era trascinata in su, dall’ardore 4301 10, 10 | vermiglia. La vetta non era se non un sentimento sublime 4302 10, 10 | voleva raggiungere. Non c’era nulla fuorché macigni scheggiame 4303 10, 10 | schianti fumo cadaveri. Ma c’era la luce italiana, c’era 4304 10, 10 | c’era la luce italiana, c’era il meriggio d’Italia.»~ ~ 4305 10, 10 | quel che hai fatto, so com’era il tuo viso nella battaglia, 4306 10, 10 | immortalmente al Carso: ed era l’Inferno di Dante. La sublimazione 4307 10, 10 | divino. Vacillava; e là non v’era animo che vacillasse. Tremolava; 4308 10, 10 | vacillasse. Tremolava; e non v’era là animo che tremolasse. 4309 10, 10 | accorse che il mio sguardo era fisso allo scarso luccichìo 4310 10, 10 | cuore e m’inondò la gola. Era l’acqua generosa della pietà 4311 10, 10 | della pietà e della grazia? Era il fiotto del pianto umile 4312 10, 10 | Confessò che, non visto, era venuto a pregare per colui 4313 10, 11 | voce e in alcun segno?~ ~S’era nazionalmente espressa nel 4314 10, 11 | espressa nel Rinascimento? S’era nazionalmente espressa nel 4315 10, 11 | rivelare.~ ~Stanotte l’insonne era accusato. Era accusato d’ 4316 10, 11 | l’insonne era accusato. Era accusato d’un delitto inumano. 4317 10, 11 | accusato d’un delitto inumano. Era accusato d’aver voluto imporre 4318 10, 11 | libero.»~ ~Stanotte l’insonne era accusato di aver risvegliato 4319 10, 11 | alla ringhiera civica?~ ~Era la notte del tre agosto. 4320 10, 11 | la notte del tre agosto. Era per me l’anniversario della 4321 10, 11 | E, non so perché, mentre era là seduto di contro a me 4322 10, 11 | e severo.~ ~In me tutto era fatto silenzio. Il mio stesso 4323 10, 11 | dentro di lui. La sua via era la sua lena.~ ~Questo divinano 4324 10, 11 | parlare, presi la via ch’era dentro di me.~ ~Mi guardate. 4325 10, 11 | mia gente. La mia ansia era respirata dal popolo, la 4326 10, 11 | dal popolo, la mia arsura era patita dal popolo, la mia 4327 10, 11 | dal popolo, la mia umiltà era secondata dal popolo. I 4328 10, 11 | Andai a piedi. Il mio passo era quello che precede lo spiccare 4329 10, 11 | spiccare del volo. Il cammino era in me, come la spina del 4330 10, 11 | secondo il detto del Beato.~ ~Era di settembre. Era un’alba 4331 10, 11 | Beato.~ ~Era di settembre. Era un’alba di settembre incoronata 4332 10, 11 | simile a uno squillo. Fiume era divenuta la mia Patria vera, 4333 10, 11 | Lazzaretto, la collina di Peclin, era la più luminosa delle cime, 4334 10, 11 | la chiostra lontana.~ ~C’era una strada? c’era un’erta? 4335 10, 11 | lontana.~ ~C’era una strada? c’era un’erta? c’era un cancello?~ ~ 4336 10, 11 | strada? c’era un’erta? c’era un cancello?~ ~Non c’era 4337 10, 11 | era un cancello?~ ~Non c’era più spazio; non c’era più 4338 10, 11 | c’era più spazio; non c’era più celerità di passo; non 4339 10, 11 | celerità di passo; non c’era divieto; non c’era periglio. 4340 10, 11 | non c’era divieto; non c’era periglio. Tutto era agevole; 4341 10, 11 | non c’era periglio. Tutto era agevole; tutto era aereo; 4342 10, 11 | Tutto era agevole; tutto era aereo; tutto era mondato.~ ~ 4343 10, 11 | tutto era aereo; tutto era mondato.~ ~Tutto era come 4344 10, 11 | tutto era mondato.~ ~Tutto era come nella leggenda mistica; 4345 10, 11 | scorgevo un bagliore che non era quello degli astri: un bagliore 4346 10, 11 | notte; perciocché il sole era già tramontato; e prese 4347 10, 11 | sognò.»~ ~La grande scala era tutta animosa e radiosa 4348 10, 11 | dove la nudità dei volti era luce della mia speranza, 4349 10, 11 | clamore contenuto che m’era come l’inizio di un canto 4350 10, 11 | tu sapevi~ ~che nata non era dalle arti~ ~umane la gioia 4351 10, 11 | potuto gioire e nato non era~ ~dal sen della Terra l’ 4352 10, 11 | incoronarti.~ ~Il canto corale era forse per travolgermi?~ ~ 4353 10, 12 | sento. Io indovino. Io so.~ ~Era necessario che così fosse. 4354 10, 12 | necessario che così fosse. Era necessario che in questa 4355 10, 12 | al Vallone del Sangue.~ ~Era di poco trascorso il mezzogiorno. 4356 10, 12 | trascorso il mezzogiorno. Era l’ora breve del suo riposo. 4357 10, 12 | Canti di Giacomo Leopardi.~ ~Era bello ch’egli risalisse 4358 10, 12 | di Giovanni Randaccio che era già inerte e insensibile 4359 11 | zolla smossa. Però egli era ancóra troppo opaco perché 4360 11 | Non volle. Il suo viso era tuttora chiuso come per 4361 11 | Allora io presi una zappa che era lì presso; e, poiché son 4362 11 | ogni male.~ ~La nazione era al bivio.~ ~La nazione ha 4363 12 | prendevamo nulla perché tutto era nostro.~ ~Avevamo versato 4364 12 | se non a separare quel ch’era già discorde e falso?~ ~ 4365 12 | della servitù e della paura era diventato negli uomini di 4366 12 | disperava, ma la tristezza era sempre vigile.~ ~Se dianzi 4367 12 | Prepara in silenzio gli eroi.» Era così concluso il remoto 4368 12 | avvenire e nell’invido fato. Era il presagio della tragedia 4369 12 | presagio della tragedia futura; era la visione della lotta luttuosa. 4370 12 | testimoni. Per esistere!»~ ~Era l’ammonimento del coraggio, 4371 12 | concepiva «le reclute del ’99». Era il grido raccolto da colui 4372 12 | di quella sola acqua ch’era acqua del cielo sovrano 4373 12 | terribilità del Carso quella?~ ~Era una tazza senza anse; e 4374 12 | il legno della mia matita era già estratto da una cèntina 4375 12 | attraverso l’errore, egli era per trovare alfine come 4376 12 | smosse della stirpe ond’era pur sorto un uccisore di 4377 12 | Se Filippo Corridoni era con loro, impugnava egli 4378 12 | Ma quasi sempre eroico era il presagio, e talora santo.~ ~ 4379 12 | orlo della tua anima?~ ~Com’era dolce la faccia del Carnaro 4380 12 | destino della Dalmazia! Soave era il golfo, e cilestrino era 4381 12 | era il golfo, e cilestrino era il lutto delle isole. Ma 4382 12 | quasi fosse gemmata.~ ~Era, più che l’armonia della 4383 12 | incantamento dell’amore.~ ~Era l’amore dagli occhi coraggiosi, 4384 12 | Ebe», quando la guerra era una invenzione energica 4385 12 | consacrato dal sacrifizio umano? Era prossima l’ora del meriggio, 4386 12 | precordii quando questo secolo era avviluppato nelle sue fasce 4387 12 | castigare il battaglione che s’era ammutinato e aveva tirato 4388 12 | delle mandre di Caporetto. C’era radunato nella Cava di pietra 4389 12 | addormentati nell’Orto. Non più c’era la solitudine e l’angoscia 4390 12 | Cristo vegliante. Non c’era più San Giorgio, e il suo 4391 12 | e il suo cavallo. Non c’era più San Gerolamo, e il suo 4392 12 | nitrito. Iterum rudit Leo era il grido della notte di 4393 12 | della notte di Cattaro, era il grido dell’impresa che 4394 12 | questa tradizione? Non era possibile quando non avevamo 4395 12 | dell’altura e della pianura era la stessa fecondità. A ogni 4396 12 | slarghé la Dominante! E non era solo un gesto di comando 4397 12 | giovenile, il dramma del mondo era turpe. La guerra aveva tutto 4398 12 | il respiro. L’Europa non era se non un delta di cloache 4399 12 | Che perder libertate ivi era in pregio!~ ~E dedichiamo 4400 12 | con due ma che nel sonno s’era abituato a chiudere un occhio 4401 12 | maggiori. E la reliquia era sospesa a un cerchietto 4402 12 | Adolescente, il Còrso non era scarnito soltanto dalla 4403 12 | suoi lagni il più costante era quello d’esserne omai privo!»~ ~ 4404 13 | e servaggio. Ogni stirpe era morchia di macine, e la 4405 13 | preghiera dei vivi ai morti era inalzata senza pause, era 4406 13 | era inalzata senza pause, era inginocchiata senza requie.~ ~ 4407 13 | morti.~ ~Così sia.~ ~Non c’era più se non un fiume in Italia, 4408 13 | della nostra vita. Non c’era più in Italia se non quell’ 4409 13 | nostro dolore.~ ~Il cielo era chiuso; la terra era lugubre. 4410 13 | cielo era chiuso; la terra era lugubre. La disfatta dal 4411 13 | pareva finito.~ ~La Patria era crocifissa. Aveva avuto 4412 13 | avversario. Ma anche quella era nostra. Ora tutti voi lo 4413 13 | io ve lo dico.~ ~Dico che era nostra. E l’afferrammo, 4414 13 | prigioniera immortale.~ ~Era la vittoria carsica, la 4415 13 | resistenti, o combattenti.~ ~Era giovine? era adulta? Non 4416 13 | combattenti.~ ~Era giovine? era adulta? Non importa. Oggi 4417 13 | certo.~ ~E quel che io dissi era vero. Ha fatto le ali nuove, 4418 14, 1 | pontificia di musica sacra.~ ~Era un luogo isolato come se 4419 14, 1 | fervore o di raccoglimento. C’era come nella trincea ogni 4420 14, 1 | trincea, tutte le classi. C’era una porzione compatta di 4421 14, 1 | spegnitori d’ogni luce. C’era una imagine sommaria dell’ 4422 14, 1 | rapimento che quel linguaggio era italiano, era romano. Come 4423 14, 1 | linguaggio era italiano, era romano. Come nella trincea 4424 14, 1 | nell’ombra d’un angolo, c’era il Buonarroto redivivo, 4425 14, 1 | della loro consuetudine, c’era una statua velata: non quella 4426 14, 1 | respiro fu esalato.»~ ~L’aula era infatti scoperchiata, le 4427 14, 1 | pareti erano aperte. L’inno era udito dai vivi ed era udito 4428 14, 1 | inno era udito dai vivi ed era udito dai morti, era udito 4429 14, 1 | ed era udito dai morti, era udito nel sommo ed era udito 4430 14, 1 | era udito nel sommo ed era udito sotterra.~ ~«C’era 4431 14, 1 | era udito sotterra.~ ~«C’era un cielo sul San Michele, 4432 14, 1 | cielo sul San Michele, c’era un cielo sul Monte Nero. 4433 14, 1 | Plezzo, da Plava a Doberdò c’era un cielo disteso. Dai ghiacciai 4434 14, 1 | alle fonti del Timavo c’era un cielo di coraggio e di 4435 14, 1 | il Montello e il Grappa c’era un cielo di offerta e di 4436 14, 1 | mottetto a quattro voci dispari era come un combattimento di 4437 14, 1 | neomenia tuba... Un altro era come chi toglie la bandiera 4438 14, 1 | la porpora solenne. Tutto era apparizione e sogno.~ ~Ieri 4439 14, 1 | Basilica di San Marco.~ ~Era ancóra una festa della virginea 4440 14, 1 | sopra l’altare. L’uditorio era ancor più umile e schietto. 4441 14, 1 | schietto. Una povertà intenta era ammassata nell’oro del mosaico. 4442 14, 1 | nell’oro del mosaico. Non c’era la porpora magnifica; ma 4443 14, 1 | preghiera a bocca chiusa. E c’era la soavità veneziana dei 4444 14, 1 | stanno per venir meno. E c’era tanta malinconia d’Italia, 4445 14, 1 | scossa della questua?~ ~Era un miracolo più abbagliante 4446 14, 1 | appressarono, e sorsero. E non era un bagliore, ma un clangore 4447 14, 1 | clangore potente. E non era la luna, ma la Nicopeia 4448 14, 1 | la forza profonda non più era invisibile.~ ~Mi tremò l’ 4449 14, 1 | riempita il coro.~ ~Intorno era l’Ade carsico, il fisso 4450 14, 1 | la battaglia infernale.~ ~Era come una battaglia sparente 4451 14, 1 | che balenava senza tregua. Era come un combattimento confuso 4452 14, 2 | tutte le Virtù. Nessuna era coronata, tranne una.~ ~ 4453 14, 2 | tranne una.~ ~La Fede non era coronata.~ ~La Carità non 4454 14, 2 | coronata.~ ~La Carità non era coronata.~ ~La Prudenza 4455 14, 2 | coronata.~ ~La Prudenza non era coronata.~ ~E neppure la 4456 14, 2 | Vigilanza, e neppure la Speranza era coronata.~ ~Ma la Costanza 4457 14, 2 | coronata.~ ~Ma la Costanza era coronata; ma fra tutte la 4458 14, 2 | fra tutte la sola Costanza era coronata. E quella solitaria 4459 14, 3 | la voce più risoluta?~ ~C’era un buon compagno là. A un 4460 14, 3 | tratto scoprivate che c’era un buon compagno là, buono 4461 14, 3 | la vastità del mattino.~ ~Era come uno di quei mattini 4462 14, 3 | parola detta si sentiva ch’era passata fra i denti. Si 4463 14, 3 | Si sentiva che l’unghia era l’estremità di ogni gesto. 4464 14, 3 | estremità di ogni gesto. Era la lotta degli uomini dentati 4465 14, 3 | in quella sala decente c’era veramente la figura della 4466 14, 3 | la figura della fame, c’era veramente la figura della 4467 14, 3 | paziente sostanza umana era sollevata da un levame così 4468 14, 3 | d’una officina.~ ~Prima m’era parso d’essere occupato 4469 14, 3 | dell’incudine.~ ~Fabbri, c’era una grande incudine là.~ ~ 4470 14, 3 | nella risolutezza.~ ~Non c’era tra voi qualche fabbro che 4471 14, 5 | mio pallàdio: quello ch’era con me sul mio carro nella 4472 14, 5 | notte di Ronchi, quello ch’era con noi quando andavamo, 4473 14, 5 | Così dicendo, l’antico s’era posto intorno al capo «una 4474 14, 5 | intatto. Con l’ultimo soffio era trasmesso.~ ~Di là dal Piave, 4475 14, 5 | Il 12 settembre 1919 era in marcia col battaglione 4476 14, 5 | Ronchi, tra sorte e sorte? C’era la grande larva di Guglielmo 4477 14, 5 | aveva agguatato il birro; c’era un vasto carnaio di fanti 4478 14, 5 | fanti bene ammutoliti; e c’era l’immane scheletro d’una 4479 14, 5 | del calcinaccio, un filo era teso fra due telai, simile 4480 14, 5 | succedeva a fragore. Il pallàdio era sul primo carro. Per attendere 4481 14, 5 | si fermò in un bivio che era come il bivio di Paradiso. 4482 14, 5 | in tortura?~ ~Il pallàdio era con noi. Era un’anima senza 4483 14, 5 | Il pallàdio era con noi. Era un’anima senza limiti, indistinta, 4484 14, 5 | occhio fisso; e il destino era di sasso, radicato nella 4485 14, 5 | salvezza d’Italia. Il destino era la muraglia delle Alpi Giulie. 4486 14, 5 | loro morti in testa».~ ~Era il ritornello d’una canzone 4487 14, 5 | morti in testa!» La canzone era tuttora contenuta, era tuttora 4488 14, 5 | canzone era tuttora contenuta, era tuttora appresa alla carne, 4489 14, 5 | Il popolo sentiva ch’era per rimanere deserto. Il 4490 14, 5 | aggiunta una di porpora. C’era una così vasta corrente 4491 14, 5 | tratto alla ringhiera, non c’era più manto, non c’era più 4492 14, 5 | non c’era più manto, non c’era più velo, non c’era più 4493 14, 5 | non c’era più velo, non c’era più alcuno schermo. Con 4494 14, 5 | pianto disperato e vano.~ ~Era l’ora di mezzogiorno, l’ 4495 14, 5 | mezzogiorno, l’ora lucida e vuota. Era il grande orrore meridiano. 4496 14, 5 | tutto quel che di divino era stato creato dalla giovinezza « 4497 14, 5 | schiavi padroni?~ ~Ma certo v’era rimasto un filo intatto. 4498 14, 5 | riconosco! Mi riconosci?~ ~Non era la Spuria. Era l’Italia 4499 14, 5 | riconosci?~ ~Non era la Spuria. Era l’Italia bella.~ ~Ieri uno 4500 14, 5 | anni il mio spirito non era stato consolato dalla fronda 4501 14, 5 | nella città assediata.~ ~Che era l’ulivo? dov’era l’ulivo?~ ~ 4502 14, 5 | Che era l’ulivo? dov’era l’ulivo?~ ~Ecco che me lo 4503 14, 6 | riposevolmente. Sono messo a riposo. Era tempo. I miei giovani imitatori, 4504 14, 6 | guinzaglio né collare e non era incaricato di fingere nessun 4505 14, 6 | fumo.» Ecco un supplizio ch’era da infliggere ai vostri 4506 14, 6 | ottocentomila fiorini – ch’era appunto il debito imperiale – 4507 14, 6 | di San Pietro in Vincoli. Era d’estate; ed egli in compagnia 4508 14, 6 | il capo dei coppieri non era presente, uno dei garzoni 4509 14, 6 | ne morì. Ma Cesare, che s’era fatto mitridatico, sopportò 4510 14, 6 | della Patria. –~ ~Durissimo era allora portare il peso di 4511 14, 6 | castigo immeritato. E c’era chi mi ricordava la parola 4512 14, 6 | ufficiali, Guido Narbona, s’era partito con due compagni 4513 14, 6 | lettuccio miserabile dov’era coricato un corpo interamente 4514 14, 6 | fuoco non consumato. Quella era veramente una «fiamma nera» 4515 14, 6 | Quello scheletro ardente era uno degli scamiciati di 4516 14, 6 | migliori, uno degli ottimi: era Martin Messelod.~ ~Martin 4517 14, 6 | Messelod.~ ~Martin Messelod era stato ferito in quella che 4518 14, 6 | pallottola nel polmone ed era rimasto in piedi con l’arme 4519 14, 6 | della solitudine non gli s’era disteso intorno se non per 4520 14, 7 | Uomo!~ ~Or quella torna, ch’era dipartita,~ ~del Mare Egeo 4521 15, 1 | settimo d’ogni mese. Non era la deità di nome Asuman?~ ~ 4522 15, 1 | sfera del Sole.~ ~Da prima era un aumento di angoscia. 4523 15, 1 | combattente senza nome.~ ~«Era d’un sol colore, quel Poverello 4524 15, 1 | Piave. E d’un solo splendore era la fiamma.»~ ~Non celebrammo 4525 15, 1 | le coorti adolescenti».~ ~Era il gentil sangue latino; 4526 15, 1 | il gentil sangue latino; era il sangue medesimo che io 4527 15, 1 | di San Pancrazio. Anche c’era un ferito che aveva una 4528 15, 1 | mostrai l’alloro italiano ch’era risorto a miracolo dal solco 4529 15, 1 | quando la mia agonia m’era non so che trasognamento, 4530 15, 1 | e un nuovo segno?~ ~Non era la visione del Golgota; 4531 15, 1 | visione del Golgota; non era la visione di Betel. La 4532 15, 1 | su per l’altezza. Non più era scagliata ma scagliava. 4533 15, 1 | sepolcro del soldato senza nome era davanti allo scampato dalla 4534 15, 1 | io medesimo il sepolto? Era forse sopra me stesso chiusa 4535 15, 1 | cadavere di Natale Palli era stato suggellato da mani 4536 15, 1 | rispondeva al mio grido? Chi era con me?~ ~Taceva la lupa, 4537 15, 1 | trasmessi. La religione m’era la perpetuità della stirpe 4538 15, 1 | sangue. A me guerreggiante era l’arme da lancio e la piastra 4539 15, 1 | mia gente. A me interprete era la mediatrice fra i mondi 4540 15, 1 | del libro. A me signìfero era la testimonianza dell’unità 4541 15, 1 | cresta. A me vessillifero era l’indizio del movimento 4542 15, 1 | Fontem superare Timavi era inscritto nel poema delle 4543 15, 1 | faccia notturna di Roma.~ ~O era la lampada inestinguibile 4544 15, 1 | latino, della virtù latina? o era la stessa lampada, che solitaria 4545 15, 1 | antichissimo padre di nostra gente era d’origine sacra, e in forma 4546 15, 1 | sacra, e in forma umana era detto Latino. Ma un giorno, 4547 15, 1 | battaglia, non si vide più; era tornato dio.~ ~Questo Latino 4548 15, 1 | Questo Latino giovinetto era figliuolo d’uomo nella battaglia; 4549 15, 1 | Pur t’offerimmo quel ch’era in noi divino.~ ~ 4550 15, 2 | devoto a patire. La fede era suggellata dal patimento. 4551 15, 2 | Consumato dal tormento era l’amore. E che è mai oggi 4552 15, 3 | presso la riva del fiume, era una caverna dove una leonessa 4553 15, 3 | fluente della mia Pescara già era nel mio sogno puerile un 4554 15, 3 | aumento dell’anima filiale era quasi una perpetua creazione 4555 15, 3 | perpetua creazione materna. Era come se in lei vivesse una 4556 15, 3 | il suo figlio.~ ~La riva era solitaria, e pareva già 4557 15, 3 | qual crepuscolo eterno.~ ~Era con me la mia madre presso 4558 15, 3 | il corso dell’acqua?~ ~O era ella un’apparizione di Fede 4559 15, 3 | acqua.~ ~«Figlio!»~ ~Non era il rugghio della leonessa? 4560 15, 3 | rugghio della leonessa? Non era il grido erompente dalle 4561 15, 3 | e tutto quel che in me era di lei, e tutto quel che 4562 15, 3 | e tutto quel che in lei era di me.~ ~E nel fondo dei 4563 15, 3 | con le sue ciglia quel ch’era nato in me e quel che in 4564 15, 4 | pietosa anima se ne ricorda. Era il 12 marzo del 1916.~ ~ 4565 15, 4 | ginocchia materne che la morte era per sciogliere, così nella 4566 15, 4 | grembo della vigile pietà era il mio capo di fante senza 4567 15, 4 | segni mistici il secondo m’era già familiare; e mi si presentava 4568 15, 4 | sciagura che alla mia costanza era già apparsa oscuramente 4569 15, 4 | della Patria.~ ~Giona non era il naufrago di Dio?~ ~Il 4570 15, 4 | aggirato; l’aliga gli s’era avviticchiata intorno alla 4571 15, 4 | intorno alla testa.~ ~Egli era disceso fino alle radici 4572 15, 4 | detrito dell’alga risecca; ed era l’umore prezioso del mio 4573 15, 5 | quando il «lupo» di Toscana era alunno di Toscana, Milziade 4574 15, 5 | sicuro che il cielo non era velato. La melodia continua 4575 15, 5 | mia palpebra più paziente era quella dell’occhio illeso.~ ~ 4576 15, 5 | cruda? A uno di voi, che s’era curvo e mi guardava supplichevole, 4577 15, 5 | stampava sul sasso. Il lagno era una bolla scoppiante, la 4578 15, 5 | bolla scoppiante, la parola era un gorgoglio rosso, era 4579 15, 5 | era un gorgoglio rosso, era un rantolo caldo e sordo.~ ~ 4580 15, 5 | fasciai. Nulla di vitale era leso. Il sangue del ferito 4581 15, 5 | Montanari mi offerse il suo, ch’era munito degli schermi contro 4582 15, 5 | ridomandata l’anima tua.»~ ~Era il vespro. Pareva che già 4583 15, 5 | saldamente. Ma certo l’infamia era premeditata. Il nemico non 4584 15, 5 | sinistro, ché l’ala destra era poggiata al termine del 4585 15, 5 | la vittoria assassinata t’era accanto, col capo sul medesimo 4586 15, 5 | Giovanni Randaccio, che era insensibile dalla cintola 4587 15, 5 | due gendarmi austriaci e s’era gettato in mare e aveva 4588 15, 5 | poteva non morire vittorioso. Era bellissimo, come se lo riscolpisse 4589 15, 5 | e soffriva tuttavia; ma era già la perfezione della 4590 15, 5 | vittoria assassinata. C’era là, sopra un traversino, 4591 15, 5 | vincitore! Sei vincitore!»~ ~Era un giuramento iniquo, al 4592 15, 5 | al conspetto della morte? Era un’empietà mortale? Ma mi 4593 15, 5 | comunicare con quanto di divino era nel nostro spirito. Ci avvenne 4594 15, 5 | del sangue; e di quel che era in noi divino facevamo lei 4595 15, 5 | degli antri, al paragone m’era senza limiti, m’era senza 4596 15, 5 | paragone m’era senza limiti, m’era senza fondo, m’era un vestibolo 4597 15, 5 | limiti, m’era senza fondo, m’era un vestibolo dell’infinità, 4598 15, 5 | vestibolo dell’infinità, m’era simile ai precordii della 4599 15, 5 | in un cavo della roccia m’era come la lampada inestinguibile 4600 15, 5 | rattratta?~ ~Il cadavere era mal sepolto, a fior del 4601 15, 5 | calpestio. Così il passaggio s’era fatto sodo come una soglia 4602 15, 5 | quella morte confitta.~ ~Era una notte di luna, l’undecima 4603 15, 5 | fosse dentro.~ ~Sul mio capo era come uno zirlare continuo, 4604 15, 5 | continuo, nell’aria lattea. Era come una migrazione micidiale 4605 15, 5 | dove un mio vóto giovenile era tuttora inginocchiato dinanzi 4606 15, 5 | Trincea della Speranza, ed era come il registro soprano. 4607 15, 5 | dei calderai slavi, non era sceso dall’ignoto un fabbricatore 4608 15, 5 | terreno destinato all’assalto era tutto crateri e tuoni e 4609 15, 5 | intorno a quel che d’essi era reciso e ancor vivo; o si 4610 15, 5 | da una veemenza che non era se non impeto di salvezza: « 4611 15, 5 | molle?~ ~Non preziosa m’era la mia materia ma anco men 4612 15, 5 | ancóra spesse, il silenzio m’era presente e reale come la 4613 15, 5 | da quell’altro viso. Ed era non so che pianto fraterno; 4614 15, 5 | so che pianto fraterno; era, come nella canzone friulana, 4615 15, 5 | cedette alcuno, ché forza era opposta a forza, destrezza 4616 15, 5 | intormentita e senza forze.~ ~Era la destra? Il Primogenito 4617 15, 6 | estinta. L’acanto sepolcrale era sorto da una radice occulta.~ ~ 4618 15, 6 | forte di te.» Tanto egli era diminuito nella carne, e 4619 15, 6 | diminuito nella carne, e tanto era ingigantito nella pazienza. 4620 15, 6 | chiara delle terre promesse. Era alfine per lui, come per 4621 15, 6 | primizia dei nostri morti. Era un Veneziano della stirpe 4622 15, 6 | altra, perché la sua fronte era segnata per la suprema vittoria.~ ~ 4623 15, 7 | pacata. E ciascuno di noi era lieto e fiero di vedere 4624 15, 7 | millanteria. E ciascuno di noi era pronto a guidare con mano 4625 15, 7 | i giorni dell’anno mio!» Era in me l’implorazione del 4626 15, 7 | abeto, con carname di bestie era rifatto il peso dei nostri 4627 15, 7 | confitti nella calcina. Il muro era contiguo a un campo di granturco 4628 15, 7 | il saccone della morte. C’era, fra mezzo alla stipa afata, 4629 15, 7 | inizio della vertigine, ma era il ronzio delle mosche immonde.~ ~« 4630 15, 7 | registro soprano di Doberdò era alzato?~ ~Obbedii a non 4631 15, 7 | labbra dei condannati s’era fatta voce, s’era fatta 4632 15, 7 | condannati s’era fatta voce, s’era fatta coro, s’era fatta 4633 15, 7 | voce, s’era fatta coro, s’era fatta clamore dal profondo: 4634 15, 7 | afa, vaniva nell’ardore. Era piano, era umile, era lento; 4635 15, 7 | nell’ardore. Era piano, era umile, era lento; e si spandeva 4636 15, 7 | ardore. Era piano, era umile, era lento; e si spandeva nell’ 4637 15, 7 | Il canto dei morituri era il canto dei morti. Separava 4638 15, 7 | già quasi uccisi il sole. Era un’ora dopo il mezzogiorno. 4639 15, 7 | al profondo il canto ch’era salito dal profondo.~ ~Francesco 4640 15, 7 | Mi volsi intorno. Non c’era un fiore nel cimitero. Tutto 4641 15, 7 | fiore nel cimitero. Tutto era squallido e ignudo. Scorsi 4642 15, 7 | torpediniera nel motoscafo armato era rimasto con la sua spalla 4643 15, 7 | cuore palpitante? Ignoto era, senza casato come quello 4644 15, 7 | alla sua sposa promessa. Era bello il suo sorriso quando 4645 15, 7 | a Ulisse, a lui la vita era conoscenza e la conoscenza 4646 15, 7 | conoscenza e la conoscenza era vita. «Convien ch’uom voli» 4647 15, 7 | dello spirito, che più m’era vivace come più grande m’ 4648 15, 7 | vivace come più grande m’era il pericolo innanzi.~ ~E, 4649 15, 7 | morir giovane».~ ~Invisibile era la madre immortale, e tacito 4650 15, 7 | madre immortale, e tacito era il suo pianto.~ ~Allora, 4651 15, 7 | del Quattrocento. Brescia era stretta d’assedio. Affamata, 4652 15, 7 | di Mantova. Ogni disegno era disperato.~ ~Non disperò 4653 15, 7 | monte.~ ~Superare il monte era necessario, come oggi è 4654 15, 7 | del Carso e la vetta non era se non un sentimento sublime 4655 15, 7 | di Pietro Zeno; e troppo era difficile dal lago soccorrere Il libro delle vergini Capitolo, Paragrafo
4656 1, 1 | mezzogiorno. Su tutte le strade ¶ era la primizia della neve, 4657 1, 1 | della neve, su tutte le case era la neve. Ma in alto grandi ¶ 4658 1, 1 | salire dei vegnenti. Giuliana era su 'l letto, supina, tenuta 4659 1, 1 | di lacrime. Il medico s'era accostato e ¶ teneva fra 4660 1, 1 | faceva; lo stupidimento non era rotto dal lume dell'Eucaristia. 4661 1, 2 | golose alla ¶ vista del pomo. Era la fame canina della convalescenza 4662 1, 2 | cicatrizzavano lentamente.~ ~Fuori era la novena di Natale, la 4663 1, 3 | sospetto.~ ~La convalescenza era lunga e lenta; ma già un 4664 1, 3 | ritornava ¶ gentilmente.~ ~Era stata una vita triste ed 4665 1, 3 | stava nell'altra stanza; era forse andata giù, ¶ nella 4666 1, 4 | assaporava un frutto. In quello era ¶ un fresco profumo di rosa, 4667 1, 4 | piccoli furti. Solo testimone era un micio, tutto maculato 4668 1, 4 | quel ¶ contemplamento ch'era divenuto lo scopo della 4669 1, 5 | marzo nascente. ¶ Giuliana s'era levata dal letto; stava 4670 1, 5 | Giuliana si ritrasse: era la prima volta, dopo tanto, 4671 1, 6 | fondo a un repostiglio, ¶ s'era aperta come in due valve 4672 1, 6 | che entrava nella stanza ¶ era una di quelle pallide chiarità 4673 1, 7 | ultima stanza della casa era stretta e bassa, con le 4674 1, 7 | Camilla non stava nella casa; era la domenica quinta di Lazzaro. 4675 1, 7 | nell'atto.~ ~Intorno tutto era quieto: ogni tanto una gocciola 4676 1, 8 | momenti in cui Camilla non era nella ¶ casa, una sollecitazione 4677 1, 8 | chiudevano le finestre. Il ¶ sole era caldo e pesante: sciami 4678 1, 8 | un frutto maturo. ¶ Ella era così librata e perduta in 4679 1, 8 | persona, affocantemente. Era allora una suprema pugna, 4680 1, 9 | affacciò. Tutto il paese ¶ era ridente nel grande riso 4681 1, 9 | Nella chiesa la folla era immensa, la selva delle 4682 1, 9 | immensa, la selva delle palme era immensa. Per una ¶ di quelle 4683 1, 9 | che si cercavano, ella ¶ era un ostacolo a quei gesti 4684 1, 9 | In nomine Cristi. Amen.~ ~Era l'annunzio della processione, 4685 1, 10 | idea del castigo risorgeva. Era poi come un sogno dove la ¶ 4686 1, 11 | imprimeva su la pelle, ed era come un gentile tatuaggio 4687 1, 12 | 12-~ ~ ~ ~Era messaggero uno di quelli 4688 1, 12 | una popolarità grande s'era fatta in ¶ torno a questo 4689 1, 12 | di lucro della madre. S'era ¶ prima trascicato per li 4690 1, 12 | fritto. Dalla bettola era caduto in un forno, dove 4691 1, 12 | accecandosi. Dal forno era ¶ passato all'uffizio di 4692 1, 12 | frase del ¶ gergo. Egli era di piccola statura, magro, 4693 1, 12 | i peli. Il ¶ suo vestito era ibrido e mutevole; tutte 4694 1, 13 | quel gran fatto, Giuliana era tenuta da un'eccitazione ¶ 4695 1, 13 | fermento della verginità, si ¶ era arricchito ed espanto; era 4696 1, 13 | era arricchito ed espanto; era come una di quelle sanguigne 4697 1, 13 | presenza di un uomo. Ella era tutta sàtura di desio; le ¶ 4698 1, 13 | guizzavano. La sua testa non era bella, non aveva ¶ la quadratura 4699 1, 13 | grandine d'oro.~ ~Giuliana, se era sola, provava un bisogno 4700 1, 13 | mucchio di lana e di tela vile era ai piedi della pulzella 4701 1, 13 | sbigottiva Giuliana; ed era allora un difendersi della 4702 1, 13 | guardando nell'altra ¶ stanza. C'era un odore di chiuso, quello 4703 1, 13 | fino alla terza stanza, dov'era l'acqua, dove ¶ l'umidità 4704 1, 13 | antico mobile la tentava.~ ~Era una specie di canterano 4705 1, 13 | verde dove il cristallo più era alterato dal tempo. ¶ Ella 4706 1, 14 | dell'orgasmo amoroso. S'era ritirata a ¶ poco a poco 4707 1, 14 | nudità ¶ femminile. La gola era tutta scoperta, bianca e 4708 1, 15 | fece Don Paolo, a cui era giunto quel ¶ nome, ridendo 4709 1, 15 | Giuliana non sentiva più: ella era pallida come la faccia della 4710 1, 15 | ingranditi e più neri. Ella era così: debole, incerta, incapace 4711 1, 16 | suo respiro di dormiente era religioso come se sfiorasse 4712 1, 16 | profondo e di ¶ solenne era in quel mormorio interrotto, 4713 1, 17 | tutta raccolta. Ella si era rifugiata nella ¶ casa del 4714 1, 17 | casa del Signore, ella era tornata al talamo; voleva 4715 1, 17 | terrena. Giammai ella si era accostata all'altare di 4716 1, 17 | chiesa una calura grave si era addensata su i cristiani. 4717 1, 18 | 18-~ ~ ~ ~Non c'era dunque scampo? - Più giorni 4718 1, 18 | occupare dal sopore: il caldo ¶ era pesante, le mosche ronzavano, 4719 1, 19 | 19-~ ~ ~ ~Non c'era più scampo. - La figlia 4720 1, 19 | bevuto il vetriolo ¶ ed era morta così, con un bimbo 4721 1, 19 | figlia di Clemenza ¶ Jorio s'era precipitata dal ponte, ed 4722 1, 19 | precipitata dal ponte, ed era morta così, nella fanga 4723 1, 19 | Ah!~ ~D'improvviso le s'era aperto nell'animo uno spiràcolo. - 4724 1, 19 | medicine per ogni male... Era venuto al paese ¶ qualche 4725 1, 19 | lontana si svegliò. - Ah, era di ¶ marzo... una gran bianchezza 4726 1, 20 | Quando Giuliana s'incamminò, era nella terra pescarese un 4727 1, 20 | illustrate; e come l'ombra era turchina e mobile, la ¶ 4728 1, 20 | cieco di Torre de' Passeri era andato a ¶ San Rocco ed 4729 1, 20 | andato a ¶ San Rocco ed era tornato dopo tre dì con 4730 1, 20 | dalli spiriti ¶ maligni, era tornata mansueta come un' 4731 1, 20 | La speranza estrema non era discesa su la peccatrice ¶ 4732 1, 20 | alla ¶ testa; la volontà era tutta occupata nell'insolito 4733 1, 20 | nuvole ¶ raccolte. Ella s'era appoggiata a un tronco: 4734 1, 20 | della donna. La chiesa ¶ era tutta piena di palme benedette 4735 1, 20 | aspettò più calma.~ ~La stanza era vasta, ma bassa. Le pareti, 4736 1, 20 | suo filtro, in ¶ silenzio. Era una femmina alta ed ossuta, 4737 1, 20 | superato.~ ~Ora la campagna era tutta frescamente luminosa. 4738 1, 20 | lei si spense.~ ~Rosa non era nella casa: la processione 4739 2, 1 | augusta di monastero. Egli era venuto nella villa dello 4740 2, 1 | impallidivano.~ ~Galatea gli era una compagna taciturna e 4741 2, 1 | madre morta! Quel ritratto era in una ¶ larga stanza nuda, 4742 2, 1 | ridente, una ¶ volta sola!~ ~- Era bionda; è vero? bionda come 4743 2, 1 | lampo di ¶ sorriso.~ ~Ella era cresciuta così, nel dolore. 4744 2, 2 | buona e cortese. Cesare era dominato ¶ lentamente dal 4745 2, 2 | vibrare dinanzi a lei. ¶ Era un pomeriggio caldo di giugno: 4746 2, 2 | capelli: la guancia destra era ¶ soffusa di vermiglio, 4747 2, 3 | Giunse, in fatti. Ella era una ben giovine zia, una 4748 2, 3 | incantesimi, Cesare?~ ~Ella era così; parlava con una volubilità 4749 2, 3 | nel pulviscolo dei raggi. Era un quadro di tinte dolci; 4750 2, 3 | richiamo delle risa di Vinca era giunto. Era giunto nel silenzio, 4751 2, 3 | risa di Vinca era giunto. Era giunto nel silenzio, mentre 4752 2, 4 | robinie, soli. Su la coppia era un ¶ galleggiamento floscio 4753 2, 4 | baffi castanei. Egli non era brutto: ¶ un pallore gentile 4754 2, 4 | dalle braccia di Cesare che era ¶ rimasto prostrato come 4755 2, 5 | vittoriosamente. - Dunque era vero? Dunque ella lo amava? 4756 2, 5 | sonorità della volta. Era là Vinca dianzi, abbandonata 4757 2, 6 | Addio, Cesare.~ ~Ella non era triste; ella era solo un 4758 2, 6 | Ella non era triste; ella era solo un po’ pallida, a traverso 4759 2, 6 | dai curvi dossi tarlati. Era tutta una gamma di colori: 4760 3, 1 | musica allegra passare. C'era in tutto questo però qualche ¶ 4761 3, 1 | solo tutta la camera, dov'era morto cinque anni innanzi 4762 3, 1 | tutta la casa il ¶ silenzio; era quella soffocazione o attenuazione 4763 3, 1 | verde. ¶ Quando il medico era uscito, restavano nella 4764 3, 2 | cominciava ¶ a determinarsi; era come quando nel sonno dalle 4765 3, 2 | le visioni confusamente; era come quando all'urto di 4766 3, 2 | più di un mese Francesca era venuta in quella casa, per 4767 3, 2 | sarebbe stato il primo. Ella era giunta nel ¶ matrimonio 4768 3, 2 | buon Panurge, cade. ¶ Ella era già passata fugacemente 4769 3, 2 | seguitando oltre illesa. ¶ Ella era una di quelle nature muliebri 4770 3, 2 | all'apparenza; anzi appunto era questa curiosità ¶ il lato 4771 3, 2 | grave dramma declamato male. Era questa la ¶ conseguenza 4772 3, 2 | molto più che ventenne, era vissuto nelli ultii anni ¶ 4773 3, 3 | ed elegante nei levrieri. Era una di quelle mattine verginali 4774 3, 3 | Famulus, qua! Famulus!~ ~Era la voce di Francesca, tra 4775 3, 3 | poiché ella dal ¶ letto s'era levata con la sua bella 4776 3, 3 | singhiozzava in lei. Tutto era finito; ella era ¶ vecchia, 4777 3, 3 | Tutto era finito; ella era ¶ vecchia, ella doveva dunque 4778 3, 3 | qualche cosa di morbido; era forse una camicia ¶ ravvolta, 4779 3, 4 | pomeriggio di quel marzo morente era ¶ lusingatore.~ ~Si misero 4780 3, 4 | trotto leggero. Ella ¶ così era tutta intenta nel diletto 4781 3, 4 | nivale, di quella figura che era la linea più grandiosa del ¶ 4782 3, 4 | fratello. La donna del fratello era bella ed egli ¶ la conquistava.~ ~- 4783 3, 4 | Hop! hop!~ ~La pineta era vicina; dentro la selva 4784 3, 4 | nella vita ¶ reale.~ ~Quello era un piccolo fiore rosso, 4785 3, 4 | fermatevi! Vi fate male.~ ~Ella era giunta nel folto, dove il 4786 3, 4 | La manica dell'amazone era così stretta! Si scoperse, 4787 3, 4 | braccio, vicino al gomito, c'era una macchia rossa che cominciava 4788 3, 5 | sera la prendevano. Ella era là: aveva ¶ un'espressione 4789 3, 5 | sommessamente che quell'impazienza era ¶ crudele; ed egli per sfuggirla 4790 3, 5 | povera malata dunque non era più sua ¶ madre? Dunque 4791 3, 5 | stanza a guardarla? E perché? Era egli diventato cattivo d' 4792 3, 5 | cavalli ¶ pe 'l lontano. Era rimasta sola; era dopo poco 4793 3, 5 | lontano. Era rimasta sola; era dopo poco entrata Eva correndo.~ ~- 4794 3, 5 | vieni.~ ~La vecchia s 'era sentita intenerire; l'aveva 4795 3, 5 | infantile.~ ~Eva poi se n'era andata anche lei, giù nel 4796 3, 5 | campanello per chiamare qualcuno. Era venuta Susanna, ¶ quella 4797 3, 6 | deliziosa.~ ~Nella sala c'era quel tepore emanante dalla 4798 3, 6 | calore dolce ove ella s'era adagiata, a scuotere quell' 4799 3, 6 | Poi chiuse; si ¶ volse; era pallido, con qualche cosa 4800 3, 6 | nella bocca.~ ~Francesca s'era rifugiata accanto ad Eva.~ ~ 4801 3, 6 | il sonno l'avvinceva; era di rosa, tutta di rosa con 4802 3, 6 | inferiore. Ma Gustavo s'era avvicinato; delicatamente 4803 3, 6 | Egli incalzava. - Eva era nel primo sonno; non poteva 4804 3, 6 | poco, ancora ¶ un poco!~ ~S'era riavvicinato, le prendeva 4805 3, 7 | abbandonavano l'inferma.~ ~Era una triste opera, che compievano 4806 3, 7 | facevano tanto tempo fuori? Ah, era dunque per ¶ questo? - Una 4807 3, 7 | improvviso la prese. - Ah, era ¶ dunque per questo? oh 4808 4, 1 | Maria!~ ~Io ricordo: ella era tutta bianca, in una veste 4809 4, 1 | talvolta leggermente opaco. Era scoperta una parte della 4810 4, 1 | capelli: il resto del collo era coperto ¶ dalla cravatta 4811 4, 1 | il resto dei ¶ capelli era fermato in un gran nodo 4812 4, 1 | Io la guardavo. Ella non era veramente bella, di una 4813 4, 1 | teneramente, volgendosi; ella era pia.~ ~ ~ ~ 4814 4, 2 | ferro ¶ tendeva le braccia. Era una chiesa di architettura 4815 4, 2 | immobile, ascoltando. Ella sola era in mezzo a tutto quel ¶ 4816 4, 2 | nella penombra; ella sola era diritta ed esile, emergente ¶ 4817 4, 2 | Ed ella credeva, ella ¶ era pia. Accanto a noi, rammento, 4818 4, 2 | rauco del prete. L'ombra era accresciuta dal ¶ contrasto 4819 4, 2 | tenevo per la mano. Ella era più alta di me; io le appoggiavo ¶ 4820 4, 2 | ella sentisse; ma la ¶ mia era una sensazione pura e mite; 4821 4, 2 | sensazione pura e mite; era un languore che mi saliva 4822 4, 2 | a poco a poco ¶ le vene, era quasi una tenerezza che 4823 4, 2 | piegato le ginocchia, non v'era spazio intorno a me; ma 4824 4, 2 | scancella i ¶ peccati del mondo. Era l'ultima elevazione delle 4825 4, 2 | testa verdastra tentennando. Era la mendicante malata; io ¶ 4826 4, 2 | quattro ducati!~ ~L'incanto era finito. Dietro la sacrestia Notturno Parte
4827 1 | i suoi comandamenti.~ ~M’era vietato il discorrere e 4828 1 | discorrere scolpito; né m’era possibile vincere l’antica 4829 1 | rilievo, timbro.~ ~La penna era come il pennello, come lo 4830 1 | del sonatore. Temperarla era un piacere glorioso.~ ~Lo 4831 1 | dell’olio per la lampada era eletta come per un’offerta 4832 1 | uccidere il mio compagno che s’era con me giurato pel viaggio 4833 1 | non la svelle.~ ~La carne era il suo peso, ed ora è il 4834 1 | suo rapimento.~ ~Il sangue era la sua turbolenza, ed ora 4835 1 | suo miracolo.~ ~La vita era il suo limite, ed ora è 4836 1 | sette, quando è venuta, c’era un cielo limpido e stellato. 4837 1 | ripetono come quando egli era là. Ma il suo piccolo mantello 4838 1 | Sapevamo che la nostra impresa era disperata, e non desideravamo 4839 1 | della fiamma.~ ~Come il volo era un silenzio ceruleo misurato 4840 1 | mensa, su i fiori.~ ~La bora era così forte che il marinaio 4841 1 | Mi avvicino. Il marinaio era diretto alla mia casa. Comprendo 4842 1 | contro a me.~ ~La porta era chiusa.~ ~Odo uno scalpiccìo. 4843 1 | aveva così grandi disegni ed era capace di attuarli. Poi 4844 1 | stamani, nel giorno stabilito. Era la miglior maniera di onorare 4845 1 | la lampada ruggente, ch’era posata in un angolo, è ripresa. 4846 1 | coltre e il legno. Iersera era infoscato, fumoso, gonfio. 4847 1 | Murano in gondola. Rosalinda era con noi. La laguna era così 4848 1 | Rosalinda era con noi. La laguna era così fosforescente che ogni 4849 2 | supino: un sacco di sangue.~ ~Era il superstite una vita; 4850 2 | sorte. Il posto a prua m’era destinato, nella rappresaglia 4851 2 | mezzanotte. «Mi rincresce. Era il Segnale per le squadriglie.»~ ~ 4852 2 | La triste bottega s’era spenta. Il destino aveva 4853 2 | dalle mie forze. L’ombra era come il velo che ricopre 4854 2 | notte se non quel lembo che era la veste cupa di Roma, la 4855 2 | balzava di meraviglia. V’era lungo le mura un tepore 4856 2 | misteriosa della terra. V’era nella porta che chiude il 4857 2 | Cupola aerea tra le palme, v’era non so che veggenza, forse 4858 2 | immemore attonito e rapito.~ ~Era la prima lucciola.~ ~*~ ~ 4859 2 | sanguigno. La prima barricata era già fatta.~ ~I cavalleggeri 4860 2 | grotte segrete. Il fiore era come la spuma da cui nasce 4861 2 | carne immortale. L’ombra era quasi acquatile, modulata 4862 2 | a me. Trovo un mazzo ch’era scivolato dalla rimboccatura 4863 2 | dell’arcivescovo Ubaldo era chiuso e raccolto intorno 4864 2 | il fianco del Duomo, dov’era uno spazio mistico per la 4865 2 | Imbruniva. L’ombra del marmo era cerulea. È quello un marmo 4866 2 | nuotatore. Il nostro sentimento era semplice e ineffabile. Eravamo 4867 2 | fortificata nella verità.~ ~Non era se non un avvertimento e 4868 2 | quel che ho donato.»~ ~Tale era l’attitudine, tale era la 4869 2 | Tale era l’attitudine, tale era la parola che conveniva 4870 2 | vicino come questi mi sono.~ ~Era un mattino grigio e crudo. 4871 2 | col mio nome di battesimo. Era un soldato della mia terra 4872 2 | la sostanza nuova.~ ~Com’era il mio viso? Toccavo in 4873 2 | male e tanto bene. Qual era il mio aspetto paziente, 4874 2 | peso del mio calvario.~ ~Era in me, dentro me, nel tempo 4875 2 | Gridava: «Me! Me! Eccomi!» Era la voce della mia stessa 4876 2 | chiamavo. Il suo sguardo era il mio sguardo, il suo nome 4877 2 | mio sguardo, il suo nome era il mio nome. Arma non v’ 4878 2 | il mio nome. Arma non v’era in tutta la violenza del 4879 2 | il suo figlio che proteso era a compire i suoi fati.~ ~« 4880 2 | dissetavano tutti i soldati.~ ~Era un amore così folto che 4881 2 | fosse la mia creatura.~ ~Era un fuoco tanto splendente 4882 2 | ella ardesse compiuta.~ ~Era un sacrifizio tanto veemente 4883 2 | per l’esilio volontario.~ ~Era la settimana di marzo che 4884 2 | ella soleva salutare quando era contenta.~ ~Le colline basse, 4885 2 | piccoli alberi fioriti. E sua era la soavità del mare su quella 4886 2 | beverino senza sospetto. Era asciutta; e ne soffrivo. 4887 2 | quel che per compassione m’era celato.~ ~Non ho mai avuto 4888 2 | celere ma ogni sosta mi era un sollievo quasi vile. 4889 2 | mi accecasse prima.~ ~Non era così il viso del Salvatore 4890 2 | sera di plenilunio, quando era alunna al Poggio Imperiale, 4891 2 | bella voce del mondo.~ ~Era quella del modesto assistente, 4892 2 | plenilunio.~ ~La voce pura era come un tono dell’armonia 4893 2 | Ricevuta la notizia in viaggio, era accorso, senza sostare a 4894 2 | Tornava dall’Alpe, dov’era salito a distribuire le 4895 2 | raccontava che nel Carso era anche peggio. Le trincee 4896 2 | smeraldato d’anitre salvatiche, era un grande frutteto, un bel 4897 2 | Parigi chimerica.~ ~La stanza era piena del fumo che il vento 4898 2 | amore o nella collera.~ ~Era una di quelle ore arteficiate 4899 2 | tanta falsità e morbidezza c’era una coppia di forze rudi: 4900 2 | mistero favoloso.~ ~Il cantore era seduto con pacatezza, come 4901 2 | bronzino. Il bianco degli occhi era più puro che un guscio d’ 4902 2 | più di cinquecento modi.~ ~Era un uomo fragile, era un 4903 2 | Era un uomo fragile, era un petto d’uomo scarno; 4904 2 | c’erano più pareti, non c’era più il camino angusto; non 4905 2 | né maschere né frodi.~ ~C’era il fumo del rogo, e il sudore 4906 2 | lieve al remeggio.~ ~Arcato era sul pollice il piede.~ ~ 4907 2 | angoscia inesperta,~ ~egli ch’era sommerso in eterno!~ ~Ma 4908 2 | penne tarpate.~ ~E la stirpe era invitta nel volo.~ ~Poi 4909 2 | venisti. Tutta la spiaggia era dorata e soffice come il 4910 2 | della gaggìa. Un naufrago era uscito a riva, gonfio e 4911 2 | Nella mia stanza chiara c’era un profumo di lauro. Lo 4912 2 | levigata. S’approssimava. Era già sotto la siepe di canne. 4913 2 | Il sole nella foschìa era di color d’arancia, simile 4914 2 | nuove musiche.~ ~Scomparso era il mistero notturno con 4915 2 | ritrovi qui il buio che c’era ai pozzi di Bu-Meliana, 4916 2 | baciarti le mani.~ ~E c’era, lì accanto, il sottocapo 4917 2 | occhio destro dall’orbita. Ed era bendato come sono io ora. 4918 2 | bendato come sono io ora. Ed era così sereno e così dolce 4919 2 | Te ne ricordi?~ ~E c’era anche Uroni, quello del 4920 2 | Uroni, quello del filo; ed era in pericolo, e non pensava 4921 2 | melodia inaudita.~ ~Che m’era mai, al paragone, il sentimento 4922 2 | dorata dei tuoi pioppi.~ ~C’era un angelo che li numerava? 4923 2 | angelo che li numerava? e c’era un angelo che li temperava? 4924 2 | angelo che li temperava? e c’era un angelo che li concordava?~ ~ 4925 2 | orlo del fuoco, intatta. Era pronta a infiammarsi in 4926 2 | astro dell’immortalità,~ ~ch’era favilla in vetta ai precordii.~ ~ 4927 3 | della fogna. Il gradino era diventato così alto che 4928 3 | arguzia, ma la sua maschera era come quei paesi solcati 4929 3 | vista intiera. L’occhio m’era ridivenuto fresco e limpido 4930 3 | adolescenza.~ ~Tanto vivace era l’illusione che mi son levato 4931 3 | correndo su l’acqua.~ ~Il mare era appena increspato. Da ogni 4932 3 | velivolo strisciante.~ ~Era una torma di delfini. I 4933 3 | più avanzare ma la costa era in vista. Un delfino con 4934 3 | mezzo al mio campiello. V’era in fondo un’acqua malsana 4935 3 | e il coperchio di tavola era marcio, cadeva in pezzi. 4936 3 | dalla terra. Tutta l’erba era viva di suoni e di luccicori.~ ~ 4937 3 | mia bocca sempre aperta era come uno di quei crepacci, 4938 3 | dirmi che si annoiava e ch’era tempo di rimontare in sella. 4939 3 | luminarie del beiram?~ ~Era sauro affocato, di quel 4940 3 | mia casa, quando mia madre era il fiore pensoso della più 4941 3 | riverse il buon terreno.~ ~Era un piccolo cavallo sardo. 4942 3 | un piccolo cavallo sardo. Era baio focato, balzan da uno, 4943 3 | quella della pariglia, ce n’era una vuota, dove io avrei 4944 3 | Ogni volta il mio piacere era tanto che lasciavo andare 4945 3 | zucchero e tutto quello ch’era la mia merenda e tutto quello 4946 3 | saziavo del mio sorriso che era di non so che specie nutriente 4947 3 | colorati della rosta. C’era la gran carrozza degli sponsali 4948 3 | argento agli sportelli. C’era un calesse col mantice e 4949 3 | una leggerezza accorta che era come il solletico e mi faceva 4950 3 | il garzone di stalla, ch’era il complice delle mie scorrerie 4951 3 | vetro rotto dallo spiraglio era entrata una rondine?~ ~C’ 4952 3 | entrata una rondine?~ ~C’era un nido nella volta della 4953 3 | rasciugata e un cuscino era tiepido del gatto che ci 4954 3 | La porta della stalla era aperta. Aquilino agonizzava 4955 3 | su la paglia. Mio padre era inginocchiato accanto al 4956 3 | fato di Sìsifo.~ ~Eschilo era ignoto a Dante. Se il magnificatore 4957 3 | Michelangelo lo preparava da sé ed era costretto a dipingerlo in 4958 3 | lampi mentali.~ ~La volta era scarsamente rischiarata. 4959 3 | manico del suo pennello non era se non una verga divinatoria.~ ~ 4960 3 | l’amico del Bisenzio.~ ~Era l’aprile, come ora; era 4961 3 | Era l’aprile, come ora; era il tempo di Pasqua.~ ~Camminavo 4962 3 | di vétrici.~ ~Ogni passo era un aumento di gioia silenziosa.~ ~ 4963 3 | viventi.~ ~Dice: «Non c’era un violoncello sordino, 4964 3 | e senza clima?~ ~La sala era una indicibile meraviglia 4965 3 | quella gioia degli occhi era modulata da quel canto, 4966 3 | alla bora di Trieste.~ ~C’era una baracca coperta di stuoie, 4967 3 | Il mucchio sanguinoso era lontano ma pareva approssimarsi 4968 3 | senza uomini.~ ~«Guarda!»~ ~Era la trasfigurazione dell’ 4969 3 | tradirmi», Giuda Iscariot era seduto con una gamba accavallata 4970 3 | altra, come per levarsi.~ ~«Era Giuda seduto con le gambe 4971 3 | di quel movimento. Egli era tuttavia seduto ma in punto 4972 3 | in punto di levarsi. Egli era per dire: «Maestro, sono 4973 3 | Maestro, sono io desso?»~ ~Era presso di lui, a mensa, 4974 3 | lavoro, quando il mio spirito era una lingua infaticabile 4975 3 | perpetuo, e la mia arte era per me l’essenza stessa 4976 3 | bocca.~ ~Quando il Soldano era fra le braccia della più 4977 3 | più bella tra le belle m’era la mia arte. L’abbracciavo 4978 3 | presso al capezzale come ella era, ed ella è supina come ero 4979 3 | pugni chiusi, come quando era infante; dorme sul mio letto 4980 3 | selvaggi di chi combatte.~ ~Era una casa nella campagna 4981 3 | di Resìna, solitaria.~ ~Era una notte di giugno.~ ~Il 4982 3 | di riverberi.~ ~Il medico era partito, riponendo l’ultima 4983 3 | cessato di piangere e s’era assopita quando io l’avevo 4984 3 | bocca socchiusa.~ ~Il viso era in pace, la bocca era tranquilla, 4985 3 | viso era in pace, la bocca era tranquilla, la dolcezza 4986 3 | Tutta la mia anima potente era tesa a sorreggere le mie 4987 3 | monumento nuovo «dove niuno era stato ancóra posto».~ ~Il 4988 3 | scaglia verso il cielo.~ ~Non era dunque abbastanza folle 4989 3 | folle il mio cuore? Non era abbastanza precipitoso il 4990 Ann | riprese agitate. Il getto era distrutto dalla minima pausa. 4991 Ann | mia volontà l’ala che le era propria.~ ~Stavano contro 4992 Ann | navali. Luigi Bologna, che era di nuovo il mio pilota, 4993 Ann | carlinga, su la mia destra, era libero a disegno. Avevo 4994 Ann | necessità di portare la benda m’era ingombrante e fastidiosissima 4995 Ann | canto vendicatore.~ ~Lùgubre era la macchia giallastra che 4996 Ann | come di là dalla morte.~ ~Era una sera di gennaio – il 4997 Ann | odore dei fiori. La scala n’era piena. La prima stanza n’ 4998 Ann | piena. La prima stanza n’era piena.~ ~Là era la bara.~ ~ 4999 Ann | stanza n’era piena.~ ~Là era la bara.~ ~Nelle mie notti 5000 Ann | bellezza recòndita»?~ ~Ella era anche più bella che la sua