Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Poema paradisiaco
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PROLOGO

3 - Il buon messaggio

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3 - Il buon messaggio

 

«E le piccole foglie in cima ai rami

di primavera? e il cielo così grande?

e i fanciulli? e le tombe venerande?

e la madre? e la casa che tu ami

 

Venir può da tal voce, anche una volta,

questo bene! - O sorella, dunque in cima

ai rami, ai rami teneri, è la prima

foglia? e brilla? E tu hai dunque raccolta

 

la rugiada nel cavo de la mano?

Son queste, è vero?, cose ancóra buone.

E tu cantasti già qualche canzone

a la madre pensosa d'un lontano?

 

Non pianga. Tornerà quel suo figliuolo

a la sua casa. È stanco di mentire.

Tornerà. Né vorrà più mai partire:

certo, più mai. Da troppo tempo è solo.

 

Domani tornerà... - Vuoi tu che torni

domani? Dunque aspettami, sorella.

Io le piccole foglie, la novella

erba, e le acque correnti, e certi giorni

 

così chiari che sembra vi si effonda

quasi un latte divino, e certe lente

notti ove quasi un'ansia occultamente

sospira e poi la canna è più profonda,

 

io veda, io goda: queste cose io veda,

io goda, e tu mi sia compagna sola.

E sol ne' tuoi puri occhi di viola,

ed in quelli materni, io guardi, io creda.

 

Oh al fine io tocchi l'albero e l'arbusto

con mani monde e non mi turbi alcuna

brama! Oggi tutta la bontà s'aduna

in quel cuore che seppe ogni disgusto:

 

tanta bontà che parmi ismisurato

il cuore... - E dimmi, dunque, dimmi: in cima

ai rami, ai rami teneri, è la prima

foglia? e brilla? E tu hai dunque, cantato?

 

 


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