Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Poema paradisiaco
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2 - HORTUS LARVARUM

10 - La naiade

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10 - La naiade

 

Pullula ne l'opaco bosco e lene

tremula e si dilata in suoi leggeri

cerchi l'acqua; ed or vela i suoi misteri,

ora per tutte le sue chiare vene

ha un brivido scoprendo all'imo arene

nuziali ove ancor restano intieri

i vestigi dei corpi che in piaceri

d'amor commisti riguardò Selene.

 

Morta è Selene; morte son le Argire;

i talami, deserti; nel sovrano

silenzio de la notte l'acqua tace;

ma pur sembrami a quando a quando udire

il gorgoglio di un'urna che una mano

invisibile affonda in quella pace.

 

 


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