Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Poema paradisiaco
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3 - HORTULUS ANIMAE

4 - L'inganno

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4 - L'inganno

 

No, non soffro. Se sono taciturno,

la sera, quando mi ti seggo ai piedi

(oh il terrore del prossimo notturno

supplizio in quel gran letto bianco!), credi,

 

è perché meglio l'anima assapora

questa tranquillità deliziosa

(giorno e notte un pensiero mi divora

l' anima, senza posa, senza posa),

 

questa tranquillità che mi circonda

d'un gaudio troppo, forse, inconsueto.

(Fate, Signore, fate ch'io nasconda

per sempre il mio terribile segreto!)

 

Oh questa gran rinunzia e quest'oblìo

di tutto, ai piedi tuoi! Sii benedetta.

(L'anima non avrà giammai l'oblìo,

giammai l'oblìo, giammai.) Sii benedetta.

 

 


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