Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Poema paradisiaco
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3 - HORTULUS ANIMAE

8 - Un sogno

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8 - Un sogno

 

Era morta, era fredda. La ferita

era a pena visibile, in un fianco:

piccolo varco per sì grande vita!

 

Il lenzuolo pareva assai men bianco

del cadavere. Mai nessuna cosa

vedran gli occhi più bianca di quel bianco.

 

Fiammeggiava l'estate impetuosa

ai vetri; e insetti che pareano enormi

facean ne l'afa un rombo, senza posa.

 

Ella era fredda. Io le dicea: - Ma dormi? -

Con un sorriso stupido ed atroce

io ripetea, da presso: - Dormi? Dormi?

 

Dormi? - E il pensier che quella rauca voce

non fosse mia, mi strinse di paura.

Ascoltai. Non si udì fiatovoce.

 

Parevano di fiamma quelle mura.

In quell'afa un odor sempre più forte

saliva, come in una sepoltura.

 

L'invincibile odore de la morte

mi soffocava. E bene, io soffocai.

Io stesso chiuso avea finestre e porte.

 

- Dormi? Dormi? - Ella non rispose mai.

Il lenzuolo parea di lei men bianco.

Su la terra nessuna cosa mai

 

vedran gli occhi più bianca di quel bianco.

 

 


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