Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Poema paradisiaco
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3 - HORTULUS ANIMAE

16 - Un verso

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16 - Un verso

 

E colei che non dorme è mia sorella.

FRANCESCO VANNOZZO

 

Solo ne la memoria oggi mi canta

unico il verso d'un poeta antico

quasi obliato; che fu dolce amico

al Petrarca nel tempo ch'ei patìa

l'ontosa guerra da l'Amor nemico;

quasi obliato; cui Marsilio vanta

sovran maestro d'ogni melodia.

«A vo', gentil Francesco di Vannozzo,

sovran maestro d'ogni melodia

 

Solo e misterioso oggi risale

quel verso da la mia melancolìa.

Solo e misterioso il musicale

spirito il mio pensiero ha in signoria;

ha tutta in signoria l'anima mia

ch'è insonne e che si pasce del suo male

ne la notte infinita ove l'appella

vanamente una voce siderale.

«E colei che non dorme è mia sorella

 

Non d'altro verso né d'altre parole

mi sovviene. lo non so altro pensiero

di quell'antico, né so altra imago,

so dolore alcun di quella vita

da si lontano secolo vanita

ne l'oblio. Ma che può dunque il mistero

d'un sol verso? Qual muove desìo vago

ne l'anima ch'è insonne e che si duole

vanamente in sue chiuse notti sole?

 

«E colei che non dorme è mia sorella

 

 


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