Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Primo vere
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Libro terzo

23. Compieta

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23. Compieta

Come ne’ vespri d’amaranto e d’oro

volan cantando le rondini in coro

un capriccio sonoro

di trilli e di gorgheggi a Messidoro,

così, bruna Madonna, i miei pensieri

volano a ’l lume de’ vostri occhi neri

ch’han promesse e misteri

d’un paradiso novo di piaceri,

e d’intorno a le trecce refluenti

da’ bei lampeggiamenti,

e su le due rotondità de ’l petto

riluttanti a ’l corpetto,

e per i lombi e per i fianchi audaci

da le curve procaci,

vi ricaman merletti, pizzi e trine

di fantasie dorate ed opaline

rinchiuse in strofettine

a rime fitte fitte e birichine.

Bruna Madonna piena di splendore,

dice la gente che voi siete un fiore

di gentile pietà;

dice che voi guarite ogni dolore,

che versate ne’ calici de ’l cuore

onde di voluttà;

che ad un sorriso de’ vostri occhi muore,

qual caligin notturna a ’l novo albore,

ogni triste ansietà…

Ecco un frate poeta e peccatore

che va pel mondo a la cerca d’amore:

fate la carità!…



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