Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Primo vere
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Tre acquarelli

II Ottobrata

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II
Ottobrata

[IN VILLA]

Ad Alfonso Muzii.

Ridono tutte in fila le linde casette ne ’l dolce

sole ottobrino, quale colore di rosa, qual bianca,

come tante comari vestite de ’l novo bucato

a festa. Su le tegole brune riposano enormi

zucche gialle e verdastre, sembianti a de’ cranii spelati,

e sbadiglian da qualche fessura uno stupido riso

a ’l meriggio. Seduto su un uscio un vecchietto sonnecchia

pipando, e un gatto nero gli dorme tra’ piedi. Galline

van razzolando intorno; si sente il rumor de la spola

e d’una culla a ’l ritmo di lenta canzone; poi voci

fresche di bimbi, risa di donne; poi brevi silenzii.

Il bel vecchietto russa, inclinato su l’òmero il capo

bianco, ne ’l sole. Io guardo la placida scena e dipingo.



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