IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | Cerca |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
51. VI
Cicogne
Oh diafane linfe con strepiti e risa giù a ’l mare
ne ’l dubbio crepuscolo
di ottobre defluenti, si come da ’l vivo mio cuore
co ’l sangue il pitïambico
lascivo!… Sopra i colli sorride di un verde lïeve
su su da la marina, sembianti ad un gruppo d’abeti,
bianche per l’alto slanciansi;
e slanciansi alla riva de ’l fiume foltissimi i salci;
alza l’umido muso biasciando, e da li occhi sereni
vaghe, figlie de’ campi, s’avanzan co ’l canto: a lor cingon
seno, e canestri enormi di grappoli portan su ’l capo.
tra li alberi. Oh penombra suave!… Si levan d’intorno
a volo, e si perseguono ratti, vaniscono a l’aure,
intrecciansi, confondonsi, muoion per sempre irridendo,
oh quanti, oh quanti!… Naviga
placida per il fiume una vela purpurea; in alto
di cicogne in silenzio dilungasi ad austro, e dilegua,
per cieli d’adamante incalzata da Borea… Io sento
egizio e il suon de’ sistri. O Anubi, sei tu che in quest’aure
di Nïobe, frugifero nume, a cui sursero templi
opime? E non è questo il Nilo? e là giù non s’asconde
dai misterïi d’Iside vieni si bianca e raggiante,
lampi, tutte donate a l’amplesso de’ vènti le chiome?
come dardi, due sperse cicogne; e vanisce la vela