Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Primo vere
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Dal greco

74. III Ad Erme

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74. III
Ad Erme

Erme Cillenio canto, de ’l vigile Argo uccisore,

re di Cillèn nevoso e d’Arcadia di greggi opulenta,

nunzio de gl’immortali, di gioie dator, cui produsse

Maia, figlia d’Atlante, congiunta con Giove in amore;

vereconda. De’ numi beati fuggì ella gli amplessi

abitando ne l’ombre di un antro; ove il grande Saturnio

con una bionda Ninfa a notte profonda s’unia,

quando il suave sonno Giunone di candide braccia

assopita tenea. Ascondeasi a’ Superni e a’ mortali.

E tu salve, o figliolo di Giove saturnio e di Maia,

Erme dator di grazie, duce, di beni datore!…



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