Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Solus ad solam
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• 14 settembre 1908 – lunedì.

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14 settembre 1908lunedì.

Il cuore è stretto, indurito come un sasso.

Il dottore è triste. Stamani nella malata non c'era neppur l'ombra del rammarico per l'arsione di ieri!

Smaniando, ella ha cercato lungamente il documento che deve salvarla. Alla fine, ha tratto fuori dalla valigia una busta suggellata con cinque suggelli.

In tutte le sue parole traspariva l'odio contro di me, contro il nemico mortale.

Stasera ella è passata alla casa di via Cherubini. Non l'ha accompagnata il dottore, l'ha accompagnata il padre.

Non ha dato segni di commozione. È nella casa donde veniva per sentire il mio contro il suo cuore. Respira a cento passi da me!

Dopo mezza notte, ho esplorata la via. La via era deserta. Avevo con me tutti i ciclamini raccolti nella foresta alpestre. Li ho posti sopra uno dei davanzali. Le mani mi tremavano.


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