Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Solus ad solam
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• 24 settembre – giovedì.

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24 settembregiovedì.

Stamanistrano caso! – la malata ha ricominciato ad avere paura delle guardie. Crede che le guardie girino intorno alla sua prigione e aspèttino l'ora opportuna per arrestarla.

Cogliendo l'occasione da questa idea delirante, il dottore l'ha interrogata abilmente.

Con singolare tranquillità ella ha raccontato tutto.

Si respira!

Il suo racconto corrisponde a quello del delegato.

Nondimeno il dottore ha insistito per sapere se i due avessero commesso contro di lei qualche atto irrispettoso. Ella ha affermato che entrambi la trattarono senza villania. Ella soltanto si ricorda che i due discutevano tra loro, e mostravano di non comprendere chi e quale ella fosse; e poi avevano pie di lei, e la compiangevano!

Miseria e tristezza. Stamani ella portava al polso un vecchio braccialetto fatto di pietre multicolori. Avendole il dottore espresso il suo stupore di quello stridente gioiello, ella ha dettosorridendo – di averlo rinvenuto in fondo alla sua piccola valigia. È il braccialetto del fidanzamento, un dono del promesso sposo!

Ella ora non porta dunque se non quel braccialetto e l'anello nuziale. E del marito ripete: «Com'è buono, com'è buono

Povera, povera amica!

Che pie!


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