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Non ho mai sentito tanto profondo l’orgoglio di essere italiano.
Fra tutte le nostre ore eroiche questa è veramente la più alta. Ecco che l’invocazione del vate romano ha il suo massimo splendore. Non v’è oggi al mondo nulla più grande di questa Italia che non teme di restar sola contro tutti e contro tutto, con la sua forza moltiplicata dal suo sacrificio.
Dico anzi che sola oggi l’Italia è grande e che sola oggi l’Italia è pura, fra tanta bassezza alleata di odii, di baratti, di menzogne.
Se tutti sono ingrati e iniqui e immemori, noi dobbiamo render grazie al nostro Dio che ci inalza. Credevamo di aver superato la prova suprema, e c’era riserbata questa. Ne siamo degni, e ne siamo fierissimi.
Io voglio rivendicare oggi l’onore d’aver osato colpire il falso idolo quando tutti gli si prostravano.
E, non avendo mai cessato di combattere, io posso ripetere oggi ai miei fratelli unanimi quel che fu detto ai resistenti del Piave. La parola della Patria non è: «A palmo a palmo.» Non è neppure: «Pollice per pollice.» La parola della Patria è oggi: «Non piegare d’un’ugna.»