Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
L'urna inesausta
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PRENDI LA VITTORIA

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PRENDI LA VITTORIA

Mio caro Capitano,

grazie del tòcco rosso e del giustacuore azzurro: segno e promessa che il Battaglione del Carnaro è per compiere l’acquisto della gente che fu latina e ridiventerà latina.

È bello che la Legione di Dalmazia parli per la bocca di un poeta combattente com’Ella è.

Iersera radunai tutti i Fanti a una tenzone di canto. E nel canto spiegato celebrammo i compagni lontani – non mai tanto vicini.

C’è nel museo di San Donato, costì, un bicchiere di vetro con l’iscrizione greca, fra palme e ghirlande: «Λαβὲ τὴν ĸƞν» – «Prendi la Vittoria».

Bevano per me i miei compagni idealmente in quel vecchio bicchiere il vino nuovo di Zara, e s’abbiano le tre parole nel cuore profondo.

Zara-Fiume d’Italia, 23 novembre 1919.

Gabriele d’Annunzio


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