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IX10.
Pronubi i vènti parlano a la freschissima selva
dormente ne la vasta luce plenilunare,
dormente presso il mare che tace. Da presso, il mar tace
pieno di suoi profondi muti lontani amori.
Parlano i vènti: — O voi cui viva pe’ tronchi la linfa,
qual per le vene il sangue vivo agli umani, sale;
voi, verdi atleti, protesi le braccia a l’azzurro,
giù ne l’altrice terra umida immersi il piede,
accogliete il messaggio! Lontano una vergine selva
su ’l monte, a la luna, sogna lontani amori. —
Parlano i vènti. Dormon le selve. Da presso, il mar tace
pieno di suoi profondi muti lontani amori.
Non destasi foglia, onda. Silenti passan le nubi
ne la sovrana luce dileguandosi.
Recano le nubi in grembo gli amplessi dei numi