Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Canto novo
Lettura del testo

Canto novo

Canto del sole

XI12.

«»

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

XI12.

Deh come splendide di sole passano

le vele duplici, lunge, e si perdono,

alcèdini fuggenti

verso le remote isole!

Come ne’ limpidi tuoi occhi nàufraga

l’amore a l’alito salso de l’aure,

o bella ch’io domai

e a noi fu l’erba talamo!

Giù al pian le giovini mèssi in verdissima

tempesta ondeggiano, gli ulivi accennano:

è il piano un altro mare

di murmuri e di brividi.

Verdi e cerulei flutti. E il tuo cantico

alto li domina dal colle, oreade

nova, di maggiorane

redimita le tempie.

Non baci io chieggoti, oggi: ne l’anima

oggi i fantasimi de l’arte ridonmi

sereni. A me sereni

detti Asclepiade i numeri;

e la tua classica forma ne l’agile

sua strofe palpiti come nel pario

bassorilievo antico

una indocile menade.


«»

IntraText® (VA2) Copyright 1996-2013 EuloTech SRL