Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Canto novo
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Canto novo

Canto dell’Ospite

V19.

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V19.

Dormono l’acque nel plenilunio

di giugno. I grandi scogli rilucono,

chiudendo nel tacito sasso

la sconosciuta vita del mare.

Nuvole vaste siccome talami

pendono a sommo del cielo: attendono

amanti divini. Non senti,

Ospite, il divino odor del mare?

Non odi? Le acque destate un fremito

recano lungo; su ’l vento palpita

un’ala di canto. Stanotte

le sirene cantano su ’l mare.

A quale nave smarrita cantano?

Al lor periglio qual prora traggono?

I nauti son pallidi quando

le sirene cantano su ’l mare.

Ascolta! Ascolta! Lenta diffondesi

la perigliosa musica: accorrono

gli sciami de’ sogni. Non bevi,

Ospite, il divino odor del mare?


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