Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Canto novo
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Canto novo

Canto dell’Ospite

VIII22.

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VIII22.

Si frangono l’acque odorose

con fievole musica al lido;

scintillano l’Orse nel cielo profondo:

un filo di luna su ’l mar tramontò.

A tratti da l’aie lontane

mi giungono i canti col vento;

scintillano l’Orse nel cielo profondo:

da presso è Boote che in ciel le guidò.

Il lento respir de la selva

riempie le pause del mare;

scintillano l’Orse nel cielo profondo

e il Cigno che l’alma Testìade amò.

Un brivido corre; le vene

un gelo divino m’invade…

Son pallide l’Orse nel cielo profondo:

è il segno de l’alba che già si destò.


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