Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Canto novo
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Canto novo

Canto dell’Ospite

XI25.

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XI25.

Canta la gioia! Io voglio cingerti

di tutti i fiori perché tu celebri

la gioia la gioia la gioia,

questa magnifica donatrice!

Canta l’immensa gioia di vivere,

d’essere forte, d’essere giovine,

di mordere i frutti terrestri

con saldi e bianchi denti voraci,

di por le mani audaci e cupide

su ogni dolce cosa tangibile,

di tendere l’arco su ogni

preda novella che il desìo miri,

e di ascoltare tutte le musiche,

e di guardare con occhi fiammei

il volto divino del mondo

come l’amante guarda l’amata,

e di adorare ogni fuggevole

forma, ogni segno vago, ogni imagine

vanente, ogni grazia caduca,

ogni apparenza ne l’ora breve.

Canta la gioia! Lungi da l’anima

nostra il dolore, veste cinerea.

È un misero schiavo colui

che del dolore fa la sua veste.

A te la gioia, Ospite! Io voglio

vestirti de la più rossa porpora

s’io debba pur tingere il tuo

bisso nel sangue de le mie vene.

Di tutti i fiori io voglio cingerti

trasfigurata perché tu celebri

la gioia la gioia la gioia,

questa invincibile creatrice!


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