Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Canto novo
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Canto Novo [Editio princeps, 1882]

Preludio29.

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Preludio29.

Ignudo le membra agilissime a ’l sole ed a l’acqua

liberamente, come un bianco cefalo

nuota, fiutando ne l’aure lascivia di muschio

che da’ salci a onde spargon le ceràmbici.

D’intorno rotti con strani misterii di suoni

i diamanti liquidi scintillano,

galleggian d’intorno larghissime foglie rotonde

simili ad attoniti occhi di grandi carpe,

simili a morte rane galleggiano mandre di lemne,

si snodano quali bisce le vive alighe…

Nuota il giovine ignudo fra’ pioppi che guardano in riga

come cinerei boa su le code eretti,

fra le canne alte ove spersi fischiano i merli

e le selvatiche folaghe starnazzano.

I tronchi de’ vetrici somiglian najadi rosse

prese a la chioma, pendule sovra l’acque;

i nenufàri schiudono i nivei calici aulenti,

balzano a ’l passaggio le vallisnerie in fiore.

Nuota il giovine ignudo pel fiume torpido a ’l mare

fra gl’incantesimi tuoi, maga invisibile;

nuota, fra l’invido ghignar de le najadi rosse,

liberamente, come un bianco cefalo…


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