Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Canto novo
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Canto Novo [Editio princeps, 1882]

Libro primo

I30.

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I30.

Ecco, e la glauca marina destasi

fresca a’ freschissimi grecali; palpita:

ella sente ne ’l grembo

li amorverdi de l’alighe.

Sente: la sfiorano a torme i queruli

gabbiani, simili da lunge passano

le paranzelle arance

pel gran sole cullandosi;

e in ampia cerchia ne l’acqua i floridi

poggi specchiantisi miraggi paiono

di piramidi vinte

da ’l trionfo de l’edere.

Thàlatta! thàlatta! Volino, balzino

su su da ’l giovine core, zampillino

i tuoi brevi pirrichi,

o divino Asclepiade!

O mare, o gloria, forza d’Ausonide,

alfin da’ liberi tuoi flutti a l’aure

come un acciar temprata

la giovinezza sfolgori!


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