Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Canto novo
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Canto Novo [Editio princeps, 1882]

Libro primo

IX38.

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IX38.

È il pomeriggio tacito; l’acqua de ’l fiume fedele

specchia la gialla creta, specchia le verdi canne.

Squilla di fra le canne una nota d’argento, infantile,

oscilla ne l’aria, palpita stanca, e muore…

Mi strappa da ’l core un sogno felice d’amore

quella nota d’argento ne la verdura muta,

e va e va il sogno pel sol, per l’azzurro, va lungi

portato da ’l desio, va il sogno a batter l’ala

su la pergola verde ove siede una bianca fanciulla

cui fioriscon le tele sotto l’industre mano.

Filtrano i raggi d’oro pel fresco fogliame, e le brillan

su’ nei capelli, bacianle il mento ovale;

due tortore tubano un gentil madrigale da l’alto:

ella pensa, e ne’ grandi occhi un disio le trema.


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