Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Canto novo
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Canto Novo [Editio princeps, 1882]

Libro secondo

VII50.

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VII50.

Per te germogli l’ecloga a li ozii

de ’l pomeriggio, tra la salsedine

de’ venti marini, fra i trilli,

in un chïosco d’aranci in fiore;

per te le frutta auree occhieggino

tra ’l verde cupo, ne l’Adriatico

lontano si perda uno sciame

di vele rosse, tacciano i lidi,

Lalla, ed io vegga su le tue pallide

gote improvvisa aprire i calici

il rosëo fior de ’l disio,

ne li occhi fulvi ridere il sole,

schiuderti io vegga la bocca simile

a melagrana… Ch’io senta fremerti

la bocca odorosa di arancia,

fresca, vermiglia, ne ’l bacio mio!


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