Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Canto novo
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Canto Novo [Editio princeps, 1882]

Libro quarto

VI81.

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VI81.

Batte la luna su i cristalli tersi

da ’l seren di germile, e pel chiarore

va pispigliando un nugolo di versi

come su pel roseto api in amore.

Li inseguo io folle, e’ volano dispersi;

pur sei ne infiggo qui: su da ’l mio core

a ’l sole de’ ricordi e’ sono emersi

come da l’acque nenufari in fiore.

Oh vie larghe tra’ fossi, biancheggianti,

ove ascoltavo i grilli ed i ranocchi,

solo, a cavallo, ne l’albor lunare!

Lunghe selvagge cantilene erranti

con odor di carrube a gli scirocchi

su ’l malvagio mio fatato mare!


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