Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Canto novo
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Canto Novo [Editio princeps, 1882]

Libro quinto

II84.

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II84.

Ei li guardò disperdersi lontano

pechiarori de l’ultimo orizzonte,

e contro il folgorìo de l’uragano

sollevò quella sua pallida fronte:

un alenare, un sospirare umano

ne ’l buio gli giungea su per il monte,

un rotolar di corpi morti a ’l piano

giù per le rocce, fra le strida e l’onte.

Non più ne ’l folto de le chiome un lene

ravvïamento di materne dita,

non il sorriso de’ grandi occhi tersi;

non per l’arsura trista de le vene,

allor che la fatica era fornita,

il placido narcotico de’ versi.


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