Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Canto novo
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Canto Novo [Editio princeps, 1882]

Libro quinto

III85.

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III85.

Eran le calme notti de ’l fiorile

vive di stelle, e su da ’l mar dormente

per le vetrate aperte una gentile

aura saliva. Impetuosamente

ei col fino de l’arte agile stile

tormentava la strofe; io come ardente

cuspide il verso libero e virile

di Lucrezio sentia ferir la mente.

Ridea l’alba su l’acque; alto a la brezza

in un lungo d’amor tremito immane

cantavan l’acque il mattutin giocondo,

mentre ei pallido d’ira e di stanchezza,

fiaccati i nervi a la battaglia inane,

reclinava su ’l foglio il capo biondo.


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