Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
La chimera
Lettura del testo

Imagini dell’Amore e della Morte

II IL SOLLAZZO 3.

«»

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

II

IL SOLLAZZO 3.

Io veggo le mie belle in un verziere,

come ne ’l fresco de l’Orcagna, a ’l sole

splendere ghirlandate di viole;

e attender quivi ognuna a ’l suo piacere.

E non, come le antiche, uno sparviere

avere in pugnotoccar vivuole.

Sparger fiori talune; altre, parole;

altre volgere un lor dolce pensiere.

Da ’l vertice di un albero la Morte

contemplarle; ed a ’l suo sguardo sfiorire

le monde carni floride in su l’ossa.

Io veggo le mie belle tremar forte,

sfiorire, illividire, irrigidire;

e coricarsi ognuna in una fossa.



«»

IntraText® (VA2) Copyright 1996-2013 EuloTech SRL